Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

lunedì 3 novembre 2014

Bacchetta la tetta

Attirati dal titolo siete di nuovo qua eh!
Beh, non potrò sempre fare certe allusioni ma oggi l'argomento ci sta tutto, infatti il succo della questione che vado ad esporvi riguarda l'emancipazione della donna e il fatto che questa dovrebbe andare ben oltre la possibilità di pubblicare foto in topless.
Chi mi conosce bene sa quanto mi stia a cuore l'argomento, non il topless che evito pure accuratamente per non rovinarmi le tette ma il sacrosanto diritto della donna di essere libera, emancipata e quindi non schiava e sottomessa.
Dato che in altri paesi le donne le carcerano o addirittura le ammazzano perchè giocano a pallavolo, perchè "forse" hanno tradito il marito-padrone e per diversi altri motivi inesistenti allora qui ci sembra di essere libere, qui come in altri paesi all'apparenza meno misogini. La realtà è che la donna ha ancora molta strada da fare e finchè crede di poter combattere solo mostrando un paio di tette per me non andrà molto lontano, la lotta è ben più profonda e andrebbe combattuta con molte altre "armi" che probabilmente abbiamo già a disposizione ma ancora non ne siamo troppo consapevoli, o meglio fanno di tutto per allontanarci da questa consapevolezza.

Torno sull'argomento perchè ho appena letto un articolo in cui una conduttrice/attrice di non ricordo dove (credo anglosassone) si è incazzata con il social Instagram colpevole di averle censurato una foto che la ritraeva in topless a cavallo. Con questa immagine voleva solo dimostrare di avere un corpo migliore di Putin (mai vittoria fu più facile) il quale aveva precedentemente pubblicato una sua foto a torso nudo su di un cavallo, spettacolo deprimente cui mi è toccato assistere pur non essendo una sua follower.
Da qui si è scatenato l'inferno perchè Putin brutto e coi capezzoli flaccidi al vento ha ottenuto il via libera mentre lei con le sue belle tettine -sbang- censurata perchè è donna e quindi provoca. Capisco le sue ragioni sulla libertà d'espressione e sui diritti di proprietà dell'immagine ma comprendo anche le ragioni di un social network che si nasconde (perchè poi lascia pubblicare ben peggio) dietro la giustificazione di voler proteggere le minorenni molto presenti su Instagram che potrebbero forse imitarla dandosi così in pasto ai pedofili, cosa che per altro già fanno pubblicando foto che non verranno mai censurate dove vestite molto minimal e con atteggiamenti seducenti imitano la loro beniamina Miley Cyrus rendendosi decisamente più provocanti di una cavallerizza con le tette al vento, che come soggetto hot è pure un bel po' demodè, diciamolo!

Io sono donna (sapevatelo) eppure la nudità femminile non mi disturba, non sono ossessionata dall'uso che si fa del corpo femminile purchè non ci siano contenuti volgari o in qualche modo offensivi ma l'argomento è complesso perchè una bella donna, nuda e magra in una pubblicità viene ritenuta offensiva per le donne in sovrappeso quindi la questione è davvero delicata e le reazioni a riguardo sono molto soggettive.

In diversi paesi sono religione e stato ad ammazzare le donne colpevoli di crimini inesistenti, qui sono i loro uomini ad ucciderle per gli stessi crimini inesistenti, quindi il risultato non cambia, la donna viene maltrattata e spesso uccisa perchè non obbedisce. Sotto sotto poi c'è sempre di mezzo il retaggio religioso ma la differenza è che qui, almeno in questo caso, si agisce in privato. Una società malata e perversa è alla base di tutto ciò, gli uomini insicuri e retrogradi che uccidono per eccesso di gelosia presi dal senso di possessione che li illude di avere potere sono le prime vittime, subito dopo vengono le loro mogli, compagne, fidanzate.
Come ripeto l'argomento è davvero molto complesso quindi ci ritorno su a rate, quello che voglio dire qui ed ora è che non riesco a capire come si può credere di combattere tutto 'sto casino con le tette.

Sicuramente anche non essere libere di poter pubblicare una foto simile può essere vissuta come una restrizione ma mi sembra il problema minore e anzi mi pare che di tette se ne vedano fin troppe in giro.

Poi resta il fatto (che non me lo leva dalla testa nessuno) che quando vuoi pubblicare certe cosucce è perchè vuoi che te le guardino e, a meno che non siete sceme, lo sapete benissimo che agli uomini delle vostre battaglie, lì per lì, in quel preciso istante, non gliene frega molto, o anche se gli frega intanto si godono la visuale gentilmente offerta, perchè è così e basta, è la tanto amata e decantata natura, quindi carissime paladine dei diritti della donna, spogliatevi quanto vi pare e ammettete una volta tanto che siete vanitose, che non ci sta niente di male, ma perchè perchè e perchè bisogna sempre nascondersi dietro una nobil causa non lo capirò mai, mai e poi mai.
Contro l'anoressia? Nude.
Contro la legge sull'aborto? Nude.
Addirittura si sono spogliate contro Berlusconi! Ma quello non aspettava altro, che vi dice la testa? E' come andare a manifestare contro le pellicce in pelliccia, o contro il maltrattamento animali prendendo a calci un gatto o contro la disoccupazione cantando in coro: voja de lavorà saltame addosso!
Insomma, non era proprio il caso ma sta smania di strip evidentemente acceca. 

Io non faccio una tragedia per il fatto che un uomo possa pubblicare una foto a petto nudo e io no, forse perchè non c'ho mai pensato di pubblicarla...forse ci dovrei pensà...chissà, ma onestamente non me ne importa niente o meglio non è che mi senta repressa per questo però una cosa mi dà fastidio lo ammetto, quando d'estate i maschi possono girare in città senza maglietta mentre a noi in bikini ci farebbero la multa per oltraggio al pudore o malcostume, che poi i miei costumi non sono male per niente e quindi ci sarebbe pure da discutere, tuttavia in questo caso lo trovo un fatto di decenza e di igiene perchè un bel tipo a petto nudo profumato e deodorato non disturberebbe per le strade, mentre un altro sciatto e poco attento all'igiene farebbe meglio a starsene a casa vestito, con le serrande abbassate e le finestre chiuse così non inquina.

Bene, come sapete mi occupo del mondo fashion nell'altro blog (che mi permetto di pubblicizzare segnalandovi il link larmadiodimiranda.blogspot.com)  tuttavia vorrei dare qui qualche consiglio per le attiviste dalla tetta facile perchè ora con l'arrivo del freddo protestare in topless diventa difficilino e allora ecco un modello di Jean Paul Gaultier indossato da Madonna piena di grazia, anzi... piena di grazie! Il pancino e le gambe saranno fasciati al calduccio così come anche i piedi dentro gli anfibi tipo Dr. Martens che tra l'altro oggi rivanno tanto di moda:


Ovviamente quando la manifestazione sarà finita ci si potrà rimettere la giacca...

...con due bei tagli davanti che non sia mai che 'ste tette non abbiano modo di sgusciare fuori in qualche modo, poi tutta 'sta fatica andrebbe sprecata, come niente ci ritolgono pure il diritto di voto, tanto...per quello che vale!

Torneremo sull'argomento tette e affini quando se ne ripresenterà l'occasione, per ora



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