Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

Image Slider

giovedì 28 marzo 2013

Marte, Venere e ... Vespasiano!

Folklore ischitano
Uomini che non capiscono le donne, donne che vogliono essere capite dagli uomini, uomini che non sanno che pesci prendere (le donne si ma guai a dirlo). Donne che vogliono sentirsi dire cose che gli uomini non sono portati a dire e che vogliono fargli fare cose che non sono portati a fare.
Uomini che schiavizzano le donne, donne che se non si fanno schiavizzare allora vogliono dominare.

ALT!!!!
Fermi tuttiiii, ma non sarebbe meglio, invece di rompersi la testa per capire l'altro (che poi è più un non capire perchè non fa quel che vogliamo noi) usare l'energia per capire meglio sè stessi? Forse ci si potrebbe accettare così come ognuno è, senza cambiare chicchessia a proprio comodo.
Alla fine ci si dovrebbe pure comprendere meglio.
Quando si afferrerà che l'amore e i rapporti di coppia non devono essere usati per compensare insicurezze e mancanze personali, allora si che ...
...si avranno grossi problemi ad aggiornare lo stato su facebook!
Già, perchè condividere il malcontento riguardo agli uomini è un'attività molto praticata.
Se mai verrà proposto come sport olimpico (tanto ci stanno a mette di tutto) avrei da suggerire qualche soggetto per il podio.

Forse salto di palo in frasca, ma avete presente quelli che guai a parlare del cosiddetto "sesso senza amore"? E' così brutto usare una persona per finalità tanto materiali!
Ma come? E' una vita che usano il matrimonio per sentirsi affermati e sicuri, poi il sesso che invece è una cosa in cui l'altro ti serve per forza per completare...quello no, non si può!
Pranzi di nozze, liste di nozze, location da favola, vestiti da 5000 Euro e più, altri 1000 per trucco e parrucco, perle, anelli, maxi-schermi, viaggi di nozze alle Maldive, andiamo...non sarà mica roba spirituale questa!
Successivamente si crescono i figli e li si inizia alla spiritualità con gli iPhone e gli iPad, umili doni per cresime e prime comunioni. Infine molti si ritrovano a vivere una situazione più preoccupante: l'amore senza sesso!

E' una cosa di un'incoerenza allucinante per non dire di un perverso pazzesco. Si perchè la vera perversione è questa santo cielo, questo negarsi delle cose tanto naturali per incatenarsi ad altre più giuste ('nse sa chi l'ha deciso poi).

Se ti sposi c'è un codice comportamentale che va preso molto sul serio tipo: lui deve smetterla di guardare il culo alle altre (non credo i maschi ce l'abbiano nel dna e se la dovessero smettere, onestamente mi preoccuperei, quindi lasciateglielo guardà e tirate a campà); lei, deve invece essere una moglie molto furba che quindi è anche complice, amica nonchè... udite udite: amante! E qua mi vien tanto da ridere perchè quelle che si danno da fare studiando a tavolino questa situazione, secondo me non si rendono conto che invece fanno peggio: troppa carne al fuoco e si bruciano prima. E' pieno di donne che "per tenersi il marito" decidono di moltiplicarsi e fare di tutto e di più dimenticando la naturalezza dei gesti, questo vuol dire che molte si sentono in "dovere" di apparire in un certo modo agli occhi del consorte. Non mi va giù questa cosa, la trovo una forma di schiavitù. Non bisogna certo lasciarsi andare ma essere sè stesse, quello si e se si abbandonassero gli schemi decisi senza interpellarci (sempre da 'nse sa chi) forse ci si accorgerebbe che a 'sto qualcuno che decide per tutti lo si potrebbe tranquillamente mandare lì dove avete capito ma mi raccomando, va fatto precisamente così!

C'è da dire che per arrivare a comprendere chi siamo ci vuole del tempo ed è noto che agli inizi le coppie amano chiudersi e pensare che come si è in quel momento si rimarrà...per sempre. E' anche noto peró che di "per sempre" c'è solo il diamante, infatti se ti ci lasci col cavolo che glielo ridai e te lo tieni forever.
Mica so' tutte come me che se lo fanno fregà.
Insomma, molto probabilmente nella coppia si dovrebbe rimanere aperti e mettere in conto l'evoluzione della persona, ma dato che ciò richiede un coraggio e una sicurezza senza pari è altresì noto che raramente le coppie accettino in partenza questo discorso. E' poi assai raro per gli accoppiati essere riconosciuti nella loro individualità. Vi faccio un esempio, tempo fa andai ad un concerto da sola, all'Auditorium incontrai una coppia di conoscenti e qual è stata secondo voi la prima domanda che mi è stata rivolta?
Ma è ovvio: "Sei da sola?"
E la seconda? E' altrettanto ovvio: "E come maiiii?"
Per essere elegante e diplomatica fornii delle cordiali spiegazioni ma avrei tanto voluto rispondere così:
"Si, sto da sola, il perchè sono affaracci miei e poi diamine, è un concerto non un happy hour quindi posso benissimo godermelo in pace da sola piuttosto che costringere qualcuno a venire con me se ha altro di più urgente da fare".

Si, gli stereotipi, le cose dette tanto per dire e i curiosi da gossip mi aumentano il ph e allora succede che divento acidissima.

Fu quella volta, in occasione di quel concerto, che il bisogno impellente annullò in me qualsiasi differenza tra maschio e femmina. Accadde che, dovendo scappare di corsissima alla toilette, nemmeno avessi bevuto tre litri di acqua della salute durante Mendelssohn, non mi accorsi di essere entrata prima di tutti e alla velocità della luce in quella degli uomini. Ora che ci penso avevo intravisto dei vespasiani appena all'ingresso ma non so perchè pensai che non dovessero essere più in uso. Quando uscii dal bagno capii che invece a tutt'oggi si usano ancora, eccome! Non ce n'era uno libero.
Fuggii via invocando l'invisibilità ed ebbi proprio la sensazione di non essere notata da nessuno ma -ahimè- era solo una sensazione cui ho voluto dar retta, io invece ho visto proprio tutto non potendo correre a occhi chiusi.
Una volta nell'atrio, fu chiaro a chiunque da dove fossi uscita così assunsi un'espressione come a dire: fatevi i fatti vostri che campate cent'anni! E dico "fatti" per non dire altro rincarando quindi la dose, che già di vespasiani ...
Insomma, di fatto vado da sola ai concerti e mi imbuco nei bagni dei maschi, certo non ci faccio una bella figura ma è pur vero che Miranda senza il suo lato Milian non va da nessuna parte! Tra l'altro ho goduto di uno dei pochi vantaggi di essere donna perchè capovolgendo la situazione credo che un uomo nel bagno delle donne l'avrebbero linciato.


 Natasha "Sesso senza cuore"


Miranda (devil) Milian


lunedì 25 marzo 2013

C'era una volta un sogno... e menomale che c'è ancora


Vivo la  vita come fossi in un film in cui contemporaneamente sono protagonista e spettatrice.
Mi entusiasmo quando ciò viene caldamente consigliato da pensatori, filosofi e scrittori che stimo.
Ora, per via del mio lavoro che mi trova impegnata a rivedere i film  Disney o comunque delle favole e farne montaggi video particolari, questo film della mia vita sta diventando sempre più a cartone animato!

Sarà un bene?
Ma certo che si!
Ieri mi sono troppo appassionata nel video dei baci (dopo lo spettacolo lo pubblicherò). Come si guardano Cenerentola e il principe al loro primo incontro e poi Biancaneve che salta in braccio al suo, quella smorfiosa di Jasmine che bacia Aladdin e poi se ne va ancheggiando sapientemente e poi ogni volta mi commuovo quando la Bestia ridiventa uomo, a proposito, ammazza quant'è figo!
Eh, se avessi 20 anni di meno ...ehm...cioè: se fossi un cartone animato!
Ci farei un pensierino costringendo la Disney a fare il sequel: "La Bella, l'ex Bestia e la Maestrina!

Per un attimo, anzi per un po' più di attimi, ieri mentre guardavo Cenerentola e il principe passeggiare al chiar di luna sul ponticello e affacciarsi verso il laghetto ho avuto la sensazione che tra me e loro non ci fosse differenza. Vi sembro matta o forse decisamente scema?
Tranquilli non mi offendo, credo sia normale, il fatto è che sono capace di sognare e di percepire qualcosa di fantastico. Non m'interessa di dare tremila delucidazioni e di giustificarmi per non sembrare pazza tuttavia provo a darne una che spiega solo in minima parte ciò che voglio dire.
Le favole spesso hanno il compito di far sognare e spesso dimostrano anche che per realizzare i sogni bisogna lottare, nessuna principessa ha avuto ciò che desiderava così senza prima passarne di tutti i colori. Certo bisogna rimanere, come si dice, coi piedi per terra ma io non ho problemi perchè se è vero che noi ballerini veniamo paragonati a farfalle svolazzanti è pur vero che ci è possibile spiccare il volo solo usando sapientemente il suolo e l'energia che dobbiamo essere in grado di ricavarne.
Detto questo, credo proprio che saper sognare e realizzare sogni e desideri col cuore di bambino stupito che guarda ammirato draghi e principesse sia una cosa meravigliosa, una virtù, un privilegio che a ripensarci ora, mi sta risollevando non poco.
Altro che pazza!

Miranda (devil) Milian

venerdì 22 marzo 2013

Come uno scriba

Io, una blogger antica quasi come uno scriba ma col taglio di capelli che evidentemente non passa mai di moda!

Pur se ci troviamo in piena crisi c'è un'attività che non risparmia energie e produce a più non posso. Quella relativa al lavaggio del cervello.
Il bello è che la cosa fino a qualche mese fa mi innervosiva parecchio ora invece il fatto che, per quanto mi riguarda, posso definirlo "tentativo" di lavaggio del cervello già mi fa vedere la situazione sotto una luce diversa.
Troppo preoccupata da sempre, peccando forse di presunzione, per il fatto che in parecchi ci cascano, oggi mi rendo conto che non si può passare una vita a soffrire o comunque ad innervosirsi perchè la massa cede a certi trabocchetti. Non equivarrebbe forse a cadere per primi subendo pure tutte le brutte conseguenze? Allora poi, come si dice: sarebbe un cavolo e tutt'uno!
Ma perchè poi si dice così? Che cavolo c'entra?
Mah...
Insomma, questo becero sistema funziona così e posso cambiare qualcosa solo dentro di me, beh direi che non è poco.

Qualche minuto fa ho letto sulla copertina di una rivista che tratta di computer il seguente titolo:

Scopri tutte le custodie anti sabbia a prova d'acqua per smartphone e iPad e vivi al meglio le tue ferie.

Lo ammetto, istintivamente ho pensato che sarebbe una figata perchè al mare deve essere proprio comodo l'iPad sottovuoto ma subito dopo ho pensato che solo una sciocca doveva aver formulato un simile pensiero. Sono mesi che approfondisco l'argomento e per certi versi direi addirittura anni e anni ma come immaginavo, se non si sta attenti, il lavaggio del cervello è sempre pronto a tenderti trappole. Quantomeno sono stata piuttosto abile stavolta a stravolgere la mia idea nel giro di pochissimi secondi. Non che l'iPad non mi piaccia e non desidero giudicare chi ce l'ha, non è questo il punto, piuttosto... ma stiamo scherzando? Le ferie sarebbero più godibili con i tablet in spiaggia con i quali si continuerebbe a fare quel che si fa sempre quando in vacanza non ci si sta?
Ma certo e il massimo del godimento quando sopraggiungerebbe? Magari al primo tilt della connessione tra imprecazioni e spergiuri.
Bella vacanza davvero!

Mi ha dato anche fastidio, visto il momentaccio che stiamo attraversando, vedere come devono convincerti ad avere sempre più bisogno di strumenti tecnologici avanzati, come se la vita dipendesse da quelli. Chissà in quanti non sanno nemmeno se potranno partire per le ferie mentre altri nemmeno ne beneficiano (alzo la mano) e ci si dovrebbe pure sentire frustrati nel desiderare custodie antisabbia per i torsoli di mela che probabilmente non abbiamo ma che sarebbe il caso ci procurassimo?

Forse il titolo era rivolto a chi ce l'ha già o a chi davvero ne ha bisogno e ha pure la possibilità di comprarselo, il problema è che ci casca poi il broccolo di turno che poco ci capisce di tecnologia, si lamenta pure dell'insicurezza economica ma guai a non avè il taBBlet.

Al di là del fatto che certe cose possano più o meno piacere, ho imparato a farmi almeno delle domande.
Le desidero veramente?
Mi servono?
Quanto sono influenzata dall'immagine di me e degli altri con quegli attrezzi in mano? (Oddio non fraintendete)
Quanto sto indietro se non ce l'ho?
Che ne sarà della mia reputazione se non ne compro?

Non ridete e non crediate sia esagerata, ho visto gente quasi vergognarsi e giustificarsi nel pronunciare il nome di marca e modello del proprio telefonino solo perchè  non corrispondevano al top sul mercato e al prezzo quindi più alto che non sempre nella maniera più assoluta significa miglior qualità.

Mi fanno tanto ridere poi quelli che si lamentano spesso di non avere abbastanza soldi e certezze e quando si comprano l'aggeggio di ultima generazione alla domanda: "Uh, te lo sei comprato?" Ti rispondono: "Si ma  a rate!"
Fa sentire meno in colpa l'acquisto rateizzato? Inoltre c'è sempre da ricordare che "rate" non è sinonimo di "gratis" anzi...
Pure 'sta cosa della lingua italiana che viene stravolta a beneficio dei furbi di ogni settore non mi sta bene per niente ma non mi voglio inquietare che ho fatto il fioretto!

Detto questo mi congedo, visto che già mi trovo a letto perchè sono stanchissima e non avendo il tablet sto pure scomoda.
Cavolo ma come facevano gli scriba?

Miranda (devil) Milian 

martedì 19 marzo 2013

La festa del papà

Io e papà a Villa Borghese

Quanti biglietti a forma di cravatta a pois mi hanno fatto fare alle elementari, quante letterine con la promessa di fare la brava e quanti regalini ma pure quanti bignè di San Giuseppe strafogati e poi di corsa due ore alla sbarra. La sbarra di danza classica ovviamente, non che mi arrestassero per abuso di zeppole e spaccio di maxi bignè alla crema, sarei all'ergastolo allora!

Si dà tutto per scontato, hai un papà che ti ama, che non ti fa mancare niente poi arriva il 19 marzo e lo celebri col pranzetto o la cenetta e la complicità della mamma. Ci sono addirittura neonati che lo festeggiano e qui è palese che essendo del tutto ignari la macchinazione è per forza opera dell'angelo del focolare.

La festa del papà ha diverse origini nel mondo, nei paesi cattolici trae spunto da San Giuseppe cioè il padre putativo di Gesù- e zàn zàn- eccotela che arriva la chiesa con la sua coerenza.
No alle coppie di fatto, no a questo, no a quell'altro però Gesù aveva un padre "di fatto", si perchè non erano mica sposati lui e Maria. Capisco che i tempi erano diversi ma dato che oggi ancora ha così presa un antico mito mi sento autorizzata a parlare in questi termini.
Non che la chiesa sia mai stata tollerante ma comunque dice di esserlo. E le parole si sa, contano più dei fatti!

Dunque, crescendo ho potuto notare quanto il 19 marzo è stato invece da sempre giorno di sofferenza per bambini che un padre non ce l'avevano, orfani o cresciuti da ragazze madri queste creature innocenti erano costrette, se non avevano un educatore sensibile e credetemi non ce n'erano molti, a fare quegli stupidi biglietti e a constatare quanto fossero diversi portandosi questa croce fino all'età adulta.
Per loro il 19 marzo era la festa del "ricordati che non hai un padre".
Bene se solo si fosse stati più coerenti e si fosse fatto notare ai piccoli in questione che pure Gesù stava messo strano, si perchè non è che avesse la famigliola del mulino bianco riunita a tavola coi bignè, era figlio di un essere superiore invisibile e il padre di rappresentanza non era sposato con la madre.
Come se non bastasse questa condizione assai disagiata gli si dipingeva come celestiale e meravigliosa perchè quel piccolo crescendo è morto per per tutti noi e quindi anche per lui. E qui sopraggiungeva un'altra frustrazione perchè inevitabilmente il bimbo avrebbe in seguito passato parte della vita a scervellarsi chiedendosi cosa cavolo poteva aver combinato così piccolo per aver contribuito a far morire un uomo secoli prima della sua nascita. Vieni al mondo già con un omicidio sul groppone, bella fregatura e qui appunto si dà il via all'obbligo di comportarsi in un certo modo per espiare la colpa e per paura ti adegui.

Oggi molti stanno facendo gli auguri ad un papà che è "volato in cielo" laddove dovrebbe stare pure il mio, secondo la fantasia di questi. Beh, se l'anima è immortale e invisibile perchè deve stare per forza in cielo? Non potrebbe stare più a portata di mano? Magari dentro il nostro cuore? Ma lì ci sta pure quando i nostri cari sono vivi e ci rimane pure dopo per me.

Ho vissuto del tempo nell'intento di fare la volontà di papà, non perchè me l'avesse chiesto ma perchè credevo fosse la cosa giusta, così fraintendendo i suoi pensieri o le sue parole spesso ho sofferto di sensi di colpa ritenendomi inadeguata alle sue aspettative. Quando era in vita mi sembrava di vivere sempre in conflitto, non mi sentivo capita, ora mi accorgo che invece mi conosceva davvero bene e al di là del modo con cui mi diceva certe cose ci prendeva proprio.
Chissà se oggi sarebbe fiero di me? Forse nemmeno m'importa più perchè per vivere appieno una vita sincera ci vuole forza, coraggio e tenacia e questo basta a farmi credere che va bene così e che può essere contento se sono diventata grazie anche a lui un essere indipendente e coraggioso che spesso cade ma che finora si è sempre rialzato. Forse era questo che desiderava anche se non lo capivo e averlo compreso, non dico oggi ma comunque di recente, non significa forse che è vivo più che mai?
Una cosa che gli devo la voglio proprio gridare pubblicamente a gran voce: non ha mai mosso un dito per aiutarmi in qualche cosa, quel dito mi ha sempre e solo indicato la strada e nonostante mi dicessero che con lui nel mondo dello spettacolo stavo in una botte di ferro perchè avrei goduto di una carriera assicurata, lui mi ha insegnato a farcela con le mie forze, ed è quello che ho fatto.
Che fatica ma che soddisfazione!
Mi sono ispirata a lui, ad altre persone, poche in verità e che stimo ma mai nessuno ha fatto qualcosa al posto mio.

Tanti auguri quindi a quel gelosone di mio papà che oggi si sarebbe divertito ad essere coccolato e festeggiato perchè era un etreno bambino come tutti i grandi, si sarebbe divertito tutti i giorni a vedere come mi diletto in ciò che piaceva anche a lui, tutte cose che secondo molti dall'alto si vedono pure meglio, così tanto per consolarsi. Mi manca, ovvio ma dentro il cuore è meno approssimativo che "lassù" diciamo che è più a portata di mano, il cielo invece con quell'aria di superiorità e lontananza me lo renderebbe irraggiungibile e per quanto lo ami vorrei raggiungerlo il più tardi possibile, se non altro per non dargli un dispiacere.

Ora chiamo mamma e mi assicuro che non faccia indigestione, golosa come è, di bignè.
Oggi è l'ultimo giorno che li vendono nelle pasticcerie e lei ne ha una sotto casa, cioè facilmente raggiungibile anche con bastone e dolori alle ossa, purtroppo non potrò fare la stessa cosa perchè tre bignè prima di danza non li reggo più ma magari uno...

Ohh a proposito, dimenticavo la cosa più importante e cioè di fare tanti auguri al papà del secolo, Enzo Paolo Turchi il quale con la consorte Carmen Russo ha realizzato una sorta di reality sulla  nuova esperienza di genitore mettendo in piazza la vita della  piccola figliola che già imperversava comunque tra riviste e tv.
Non voglio giudicare ma questa strumentalizzazione non mi piace soprattutto perchè la figlia avrebbe diritto a scegliere cosa sia giusto per sè e se ancora non può farlo non vedo perchè le debba essere imposto qualcosa tra l'altro di così invadente. Tanto crescerà in un mondo dove tutto questo è normale e anche molto figo e quelle come me rimarranno delle poveracce che quando pubblicano una foto dei figli su feisbuc non beccano una lira, figuriamoci un euro!

Miranda (devil) Milian


lunedì 18 marzo 2013

La bisbetica (in)domata. Prossimamente al cinema


Lo so, devo scrivere i post sul Teatro dell'Opera ma mica ho detto che li avrei sfornati tutti di seguito. Intanto stasera pensando al cortometraggio "Lei e l'altra" per cui ho fatto le coreografie che andrà in concorso al prossimo David di Donatello, mi è venuta in mente la serata dell'anteprima nazionale alla Casa del Cinema di Roma, in cui con le mie ballerine ho aperto la presentazione col balletto dal vivo.

E fin qui mi sono destreggiata con gran maestria.
Finita la performance invece ho dato prova del mio essere diva, perchè ce l'ho proprio nel dna, da quando mi atteggiavo all'Opera perchè anche se stavo tra corifee e figuranti avevo il contratto da ballerina lirica/mimo e beneficiavo perciò della paga maggiorata più contributi EMPALS (che adesso mi sbatto) in quanto mi facevano danzare.
In realtà non sapevo di essere un'atteggiona lirica ma così m'hanno detto di recente.
Invidiosoni che non sono (e non erano) altro.

Per tornare al cinema, ditemi voi che ne potevo sapere io delle anteprime, delle prime, dei fotografi e dei giornalisti. In teatro nessuno mi era mai corso dietro per una foto e per quanto abbia visto o immaginato sono stata colta alla sprovvista.

Ma come ho potuto scambiare un giornalista di una nota testata per un maniaco acchiappa minorenni?

In tuta, con una fotocamera da si e no trenta euro, dopo l'esibizione ci si fionda addosso un tale per fotografarci e per sapere i nostri nomi, io che avevo nel corpo di ballo un paio di  minorenni (era solo una ma ho calcato la mano per spaventarlo) ed essendo una maestrina responsabile, non convinta di ciò che stesse accadendo gli ho dato il cordoglio tutta la sera chiedendogli di cancellare le foto che nel frattempo era riuscito a scattarci.

Cominciai a dubitare sulla mia malafede quando notai che altri, tra cui l'autrice dei brani della colonna sonora e attori vari, si facevano tranquillamente fotografare rilasciando informazioni su informazioni. Nonostante ciò, niente, non c'era verso, insistevo a rompergli l'anima per ottenere la rimozione delle foto dalla scheda così quando lui mi rispose che non le sapeva cancellare tornai sui miei passi e anzi, mi convinsi sempre più circa la sua natura di maniaco infiltrato.
Ti pare che un giornalista non sa cancellare le immagini da una fotocamera?
Poveraccio, sicuramente non sapeva più cosa fare per scollarsi di dosso una matta vestita in simil pelle con hot pants paillettati, cappello glitterato e occhiali a forma di cuore modello Lolita.
Per convincerlo gli ho intimato che mia figlia era minorenne così lui strabuzzando gli occhi esclamò: "Ehhh...cosaaa? Tua figlia? Ma perchè quanti anni hai?"
Beh, la mia risposta fu molto vaga e sta di fatto che mi sentii molto lusingata. Decisi così di non togliere gli occhiali lolitesi e pian piano iniziai a ricredermi. Non si sa per quanto tempo sono andata avanti a scusarmi via messaggi ed ogni volta il tizio si è dimostrato gentilissimo tanto da inviarmi anche le foto.
Addirittura senza che io ne facessi parola si giustificò dicendomi che indossava la tuta perchè nel pomeriggio aveva giocato a calcetto.
Che bisbetica indomata!
Ma sarò scema?
La risposta è si.

A fine serata raccontai l'accaduto all'amica della produzione la quale mi disse: "Tranquilla, quello è un giornalista che ha mandato la Marchesa!"
La Marchesaaaa?
Cavolo è vero, quella sera il parterre era in gran parte di sangue blu e io tra attori, prìncipi, baroni e marchesi inseguita dai giornalisti facevo la preziosa!
Manco Marylin ...ma cercate di capire, dovevo ballare, guidare il gruppo in una situazione nuova e in una location a noi sconosciuta, mi sentivo responsabile delle ragazze, avevo il ginocchio infiammato, la mia prima maestra di danza era in platea insomma ero così emozionata e super indaffarata che non sapevo più nemmeno come mi chiamassi poi però l'ho letto nei titoli di coda e me lo sono ricordato!
Metteteci pure che il regista voleva l'effetto sorpresa e questo ci costrinse a rimanere in costume nascoste dietro un pannello davanti alle toilettes e lontane dalla sala. Avevo il terrore che si dimenticassero di avvisarci per tempo e di sentir quindi partire la musica a tradimento.
Sono lunghi attimi di puro panico, credetemi!

Fino a tarda notte io e le mie belle ballerine abbiamo riso sull'episodio girovagando per Roma alla ricerca del cornetto by night e di un litro di latte per la mattina dopo nei bar in chiusura.

Che meraviglia! Quella sera ho ballato davanti alla maestra che mi ha formata, con le mie figlie e parte delle mie allieve che mi cresco da quando avevano 5 o 6 anni ammazzandomi pure dalle risate per le mie performances fuori dal palco.
So' stata forte, altrochè, e menomale che ho lottato a testa alta contro tutto ciò che mi remava contro. Questo ad oggi è il premio che mi tengo stretta.

Se ripenso a quell'ex cognata, sorella di quell'ex della discordia la quale mi consigliava caldamente di lasciare la danza per cercare un lavoro "vero". Menomale che chiunque si sia permesso di mettersi tra me e la danza è stato sempre allontanato dalla mia vita, a volte a fatica ma l'importante è esserci riuscita.

Anche un episodio del genere ha in sé un gran significato per me e davvero non posso credere di aver messo le basi per tutto questo mentre mi sentivo caduta in miseria, sfigata e quindi anche un po' disperata.
Il fatto è che il lavoro duro fatto con passione e sincerità viene sempre premiato, deve essere per quello che è andata così!

Appena mi gira vi faccio piangere un po' e scriverò dunque di quel periodo, quello di Miranda genere drammatico, tanto l'ho superato e la comica resta sempre a portata di mano. Non vorrei mai che vi andassero per traverso i pop corn.

Vi voglio bene!

Ah se mi adocchiate in qualche serata mondana, legatemi e imbavagliatemi.

Miranda (devil) Milian matta da legare



venerdì 15 marzo 2013

Nessun dorme (ma sarebbe ora). Il prologo

Dedicata a V. V. ;)

Ho deciso, su suggerimento di una carissima persona che conobbi in quegli anni, di scrivere una serie di post sulla meglio gioventù, cioè su di me, su quella parte di vita trascorsa lavorando al Teatro dell'Opera.
Non so quanto sarà lunga la serie perchè ce n'è da raccontare, diciamo che forse quando la notizia giungerà all'ufficio stampa di Beautiful cominceranno a tremare per il timore di perdere il primato e per farmi concorrenza faranno di tutto per riassumerLo.
Eh?
Ma come chi!
Lui, il beautiful per eccellenza: Ridge!
Per i più ignoranti (nel senso che ignorano) Ridge non è più nel cast della nota soap perchè dopo anni secoli di onorata carriera si è preso il lusso di chiedere un aumento e non glielo hanno concesso.
Roba da matti!
Secondo me è una scusa che hanno mandato in giro perchè non sono abbastanza coraggiosi da ammettere la verità. Molto semplicemente gli sceneggiatori non sapevano più con chi farlo accoppiare perchè per quanto allargata sia la famiglia Forrester ha pure dei limiti umani quindi, finite le madri, le figlie, le nipoti, ormai troppo in là con l'età per fare il toy-boy con le nonne, mica poteva iniziare a recitare a 60 anni! Quindi, non vedendo altra soluzione all'orizzonte, l'hanno licenziato.
Povero.
E fu così che anche Ridge conobbe la crisi.
C'è da dire che 60 anni se li porta davvero bene, mia madre dice che è perchè non ha mai lavorato e forse ha ragione, lui non è un attore che interpreta ruoli, lui è Ridge ... e basta.
A proposito, l'avete visto a "Ballando con le stelle"? Gareggiava col busto di Milly Carlucci: facevano a chi era più ri(d)gido!




La gara si è conclusa con un meritatissimo pari merito.

Ma torniamo al Tempio della lirica e ai miei 18/22 anni.
Suddividerò i post in puntate che chiamerò atti, perchè ci sta meglio trattandosi di opere, non vi pare?
Direi che questo potrebbe essere quindi il degno prologo, quanto agli atti, tranquilli perchè non vi tedierò ma elargirò le solite bighellonate alla Miranda, preparate ordunque i pop corn o il caffè (questo dicono di fare i miei lettori manco fosse un cine-blog) e prometto che vi farò amare l'Opera.
Se già non l'amate s'intende.
A questo punto, reintegrato Ridge e aumentato il lavoro alla biglietteria del Teatro in questione, credo che inizierò a pretendere le dovute percentuali sugli incassi.

Sacri numi le due son giunte già, e domani ad alzarsi chi ce la fa? 
E lucean le stelle, la luna è sorta, mi appropinquo a dormir che son stanca morta.

Detto ciò, se ancora non amate l'opera...beh...vi capisco, verranno tempi migliori.
Intanto buona notte.

Miranda (devil) Milian ex ballerina lirica (non sghignazzate, è una categoria che esiste davvero come attesta la mia iscrizione al collocamento).



giovedì 14 marzo 2013

La fuggitiva

...mi dissero. "Manco per niente" risposi, e me ne andai sbattendo la porta.

Buongiorno!
Si è aperta ufficialmente la fase logorroica della maestrina. A dire il vero non so quanto durerà ma mi è rivenuta voglia di scrivere subito, così appena sveglia.

Anche a livello orale, di norma, ho la chiacchiera piuttosto sciolta ma ora più che mai e mi viene da ridere ripensando ad un collega di un mio ex che quando avevo 19 anni o giù di lì, durante un pranzo in un ristorante disse al mio fidanzato che ero una donna intelligente perchè stavo zitta.
Ah Ah Ah!
Se mi sentisse adesso mi tirerebbe una ciabatta in bocca. Ma che antipatico poi, misogino che non è altro.
In realtà sono sempre stata una chiacchierona ma in certe occasioni, specie se mi trovavo con gente più grande e con più esperienza tacevo perchè osservavo, incameravo, assorbivo per poi un giorno poter dire la mia a gran voce.
E' già da un po' quindi che mi sfogo alla grande!





Mi viene ancora da ridere se ripenso invece ad un collega di un altro mio ex (che donna vissuta eh) che dopo una cena, colpito e turbato dalla mia euforia mi disse che forse...si insomma..mi sarei dovuta dare una calmata!
Fu quella sera che iniziai a maturare l'idea di lasciare quel tizio perchè non potevo continuare a frequentare gente che non capiva il mio estro e che, nel caso del morto in piedi di cui ho appena citato il supremo pensiero, con la sua bella mogliettina imbalsamata e preconfezionata al fianco mi osservava come fossi una marziana. Così mentre nel primo caso si trattava solo di una battutina scema ma mi trovavo almeno in un ambiente doc, il secondo la diceva lunga su chi avevo preso a frequentare: gente con cui non c'entravo niente.

Ieri sera scrivevo di quanto sia importante leggere dentro di sè e fuggire dagli ambienti che non ci si addicono, ecco in quel caso lo feci e non mi ringrazierò mai abbastanza. Fidanzarsi con un tizio solo per punirsi degli anni passati a fare bisboccia è una cretinata. Per fortuna la mia vera me è uscita fuori più indemoniata che mai e ha rivendicato diritti sacrosanti!

Prima che mi venga di nuovo da ridere ripensando ad altri colleghi di altri ex e di sembrarvi quindi una promiscua bad girl pure un po' sfigata perchè sempre attorniata da gente sbagliata, mi metto a studiare per le lezioni di oggi pomeriggio.
Devo dire che anche un blog-gurgito come questo perchè breve e pressochè inutile mi ha fatto riflettere sul mio presente, alla luce del mio passato in vista del mio futuro.
Perchè dicono che il passato è passato e non va troppo preso in considerazione?
Guai chi me lo tocca il mio, mi piace ricordare, elaborare, vedere come ho trasformato. Il mio passato è sempre con me, l'importante è andare avanti e io modestamente, ci vado :)

Miranda (devil) Milian
mercoledì 13 marzo 2013

Fumo blu



Sono decisamente entrata nell'atmosfera sacra oggi, ma guarda tu mi sono fatta trasportare!
Vabbè, accettiamolo.

Vado subito a raccontarvi che altro diavolo mi è venuto in mente stasera in cui di fumate se ne son viste più nel mio cervello che in Vaticano.
Dunque, ho conosciuto  diverse persone che si sono comportate nella seguente maniera: in vita ne hanno combinate di cotte e di crude, poi una volta raggiunta una certa età hanno iniziato regolarmente ad andare a messa, si confessano, crititicano le malefatte degli altri e... insomma ci manca poco che prendono pure i voti. Poi ho conosciuto donne che l'hanno data a destra e a manca e poi -paf-all'improvviso iniziano a fare proseliti e ad inneggiare lo Spirito Santo, a dire che le cose materiali non sono importanti e che una vita morigerata è quindi auspicabile. Si mettono la cintura di castità e ne buttano la chiave al fiume.

Partendo dal presupposto che ognuno fa come gli pare  ed è liberissimo di cambiare opinione, in merito alla questione mi viene però di fare una riflessione e la mia critica, se così vogliamo chiamarla, non va sull'aspetto personale di una scelta più o meno religiosa, ma su una domanda non trascurabile e cioè: ma siete sicuri che funzioni proprio così?

Cioè:

1-Aderire controvoglia ad uno schema (subire retaggio cattolico) 
2-Momento di ribellione
3- Era della bisboccia e dei baccanali
4-Pentimento
5-Redenzione presso santuari

Prendo spunto dall'argomento del giorno parlando di religione ma lo schema è applicabile in qualsiasi settore.

Quanto sei te stesso quando ti redimi?
Sei sicuro che lo fai perchè davvero lo desideri e che quindi condizionamenti, timori di punizioni divine, paura della morte o semplicemente bisogno di richiamarsi a qualcosa che possa sostenerti non siano le vere motivazioni?

Per quanto possa capire l'umanità del gesto mi verrebbe da dire: troppo comodo! Hai voluto spassartela e ora che non hai più l'età o semplicemente la voglia per farlo torni alle origini?
Eppure è sbagliato anche questo perchè se invece bastasse accettarsi totalmente? Se invece di rinnegare quei momenti di bisboccia, passati o presenti che siano, li si amasse e li si facesse entrare nella propria vita senza timore abbracciandoli come parte del proprio sè completo? Forse in qualche caso si continuerebbe a condurre la vita che si voleva rinnegare a beneficio di quella che non ci appartiene, in qualche altro caso aspetti dell'esistenza si trasformerebbero per giungere a qualcosa di nuovo, di inaspettato, qualcosa capace di venire alla luce solo se abilmente ci si scrollasse di dosso l'azione malevola di pregiudizi e indottrinamenti.

Quel che voglio dire è che se veramente ti va di andare a redimerti in chiesa allora ok ma se è solo un mea culpa imposto da una forza che opprime e che vuole obbligare ad un comportamento che non ci si addice allora è giusto lasciar perdere e scappare a gambe levate da un ambiente che non fa per noi.

Con questo atteggiamento c'è gente che si sposa chi non gli piace, che fa il lavoro che non gli piace, che frequenta gente che non gli piace, che dice di essere seguace di qualcosa in cui non crede e via dicendo possiamo trovare altri miliardi di esempi.
Beh, non è una bella cosa.

Dato che mi sta già venendo in mente un'idea per il prossimo post, pubblico questo e corro a letto per salvarvi dalle nefaste conseguenze di una notte da blogger insonne.

Intanto le fumate mi hanno fatto venire in mente questa scena, spassosa, divertentissima e spensierata dove la sfumatura di fumo non è nè nera, nè bianca tantomeno grigia ma di un colore bellissimo: blu!
Beh, allora vi ci do la buonanotte!

da "Dillo con parole mie" di Daniele Lucchetti



Enjoy life
Miranda (devil) Milian

Qualcosa è cambiato


Siori e siori venghino al festival dell'ipocrisia, dell'incoerenza e della faciloneria!
Gente che dichiara: "Non sono cattolico ma mi sono commosso".
Gente che parla sempre a turpiloquio spinto, roba che Er Monnezza pare un maggiordomo francese della ville lumière  a confronto; gente che solitamente parla del prossimo (o al prossimo) con gran cattiveria, strana gente che sembra or ora uscita dal convento col rosario in mano, in ginocchio sui ceci, pia e commossa per il nuovo papa.
Gente che esulta: "Bene, sento aria di cambiamento"!
Oppure: "Mi piace, fa presagire qualcosa di buono..."
E poi c'è chi dice: "Ha uno sguardo ricco di bontà, è simpatico"!
Dulcis in fundo: "Qualcosa cambierà".

Soo dici te! Dicono a Roma. Stàmosce a crede! dice Brignano.

Dunque, al di là di queste esclamazioni che per dirla banalmente lasciano il tempo che trovano ma che se 'sto tempo non lo dovessero trovà sarebbe pure meglio, ho voluto dare uno sguardo a questo sguardo che dicono essere buono e innovativo e ...mamma mia m'ha messo un'ansia. Ho provato la stessa paura che provai a sei anni, quando mia nonna tenera, carina e piena d'entusiasmo mi portò per la prima volta all'angelus a piazza San Pietro dopo avermi ripetuto dolcemente per tutta la mattina: "Ora vedrai il papa, ora vedrai il papa..."

Beh, quando a mezzogiorno mi fece alzare lo sguardo verso quella finestra e Paolo VI si affacciò, scoppiai in un pianto disperato, ma non di commozione, di paura proprio, di ansia, di qualcosa di brutto che mi incuteva angoscia. Mia nonna ci rimase malissimo ma dovette portarmi via perchè urlavo e scalciavo come una matta.
E' o non è una bella dimostrazione di sensibilità? Schietta e pura come solo quella di un bambino. O forse la sensibilità è piagnucolare per effetto di un coinvolgimento di massa per una cosa di cui magari non ce ne frega niente? O magari di cui potremmo benissimo fare a meno ma non abbiamo mai provato nemmeno per un attimo a chiederci se ci importi davvero e se invece non ci piaccia troppo aderire ad uno schema messo a punto da qualcuno che della nostra volontà non gliene importa un bel niente perchè ha troppo a cuore di tramandare la propria?
(Riprendete fiato che non sapevo dove mettere le virgole).

Ora non fatevi troppi calcoli, so che citando Paolo VI vi saranno affiorati ricordi di libri di storia, ma vi sbagliate, è solo una sensazione, non fateci caso perchè non è poi così antico!

Morto Dimesso un papa, se ne fa un altro. (Vecchio Nuovo proverbio popolare).
In effetti, perchè negare?
Qualcosa è cambiato, fosse solo un proverbio!


Miranda (devil) Milian

sabato 9 marzo 2013

Carpe that fucking diem

Io che mi fomento prima dello stage

Si dice: vivi ogni giorno come fosse l'ultimo.
Beh, se il mio ultimo giorno fosse stato oggi potrei dire che mi è andata alla grande.
E'stata una giornata straordinaria: emozioni e sensazioni da brivido. Tuttavia ho intenzione di vivere ancora a lungo.

Lo stage è andato benissimo e mi si era sciolta una parlantina americana che non vi dico, così discorrevo  col coreografo delle star e traducevo come se lo facessi tutti i giorni.
Ho parecchia esperienza ma sono sempre come una ragazzina che vive ogni evento come fosse la prima volta quindi è tutto più emozionante!

Ho la schiena a pezzi ma è il minimo, più che altro perchè dopo la master class hip hop, il concerto in piedi mi ha distrutta. E' iniziato con un'ora di ritardo ma sono sopravvissuta e ...quanto possono essere strabravi quei due violoncellisti! Non saprei dire, ascoltarli solo non basta perchè usano quegli strumenti con una passionalità fisica che è tutta da vedere, quindi mi sono fracassata la schiena per non perdere il posto sotto al palco però ne è valsa la pena.

Truccata e struccata tre volte, cambiata tre outfit per le varie occasioni è giunta l'ora del latte caldo, del cornetto, del pigiamone di Mafalda e di mettere a riposo il mio corpo che è ben felice di essersi concesso questa bella giornata strapazzosa ma ora reclama il meritato riposo. Poi tempo tre giorni e reclamerà di nuovo strapazzi, che devo fa? Tocca che me lo tengo così!

Buonanotte
 2cellos - Humane nature


Miranda (devil) Milian mamma mia quanto è lungo 'sto pseudonimo da scrivere ogni volta, mi sa che lo cambio, mi chiamerò Eva!



Greatest love of all

Io, secondo Eva, una mia allieva di 6 anni!

Sono agitata per lo stage col coreografo delle star che tra poco avverrà nella mia dance studio very yeah...la scuola sta a cinque minuti di macchina da casa mia, alle 5 vorrei essere lì e alle 3.20 mi stavo già vestendo.
Mannaggia sono elettrica e dato che sono pure stanchina avrei potuto riposarmi ma non riesco a rilassarmi quindi cari amici vi scrivo, così mi distraggo un po' e dato che siete molto lontani più forte vi scriverò!
Ah Ah Ah aiutooo il delirio mi assale.
Se potete, non fateci caso!

Dunque butto giù cose a caso, tanto per iniziare oggi c'è il sole, fa caldo, sembra primavera, io sono uscita col giubbetto leggero e in macchina me lo sono pure tolto, insomma una mattina fantastica.
Lo so che ora tornerà il freddo, la pioggia e che quindi la bella stagione si farà desiderare, ma intanto gli anticipi sono più che graditi e io sto finalmente molto ma molto meglio.

Mi bruciano un po' gli occhi e stasera dopo lo stage devo uscire per il live dei 2Cellos, forse dopo un'ora di hip hop sfrenato dovrò struccarmi e ritruccarmi, cosa che ho già fatto una volta oggi, il che farà peggiorare la situazione. Magari chiamo Silvio e chiedo un consiglio per i disturbi agli occhi!

Ve l'ho già detto che i bambini sono fantastici? La lezione principianti, l'ultima del venerdì e della settimana (perchè tanto per ricordarlo lavoro tutti i giorni) è pesantina perchè anche i bimbi sono stanchi ma sempre pieni di curiosità ed entusiasmo. Sono fantastici e mi arricchiscono sempre di gesti semplici, schietti e incredibilmente profondi. Hanno lo sguardo a 360°, sono capaci di cogliere ogni sfumatura di un discorso o di un fenomeno, captano subito ciò che non conoscono e anzichè fuggire vogliono approfondire. hanno una logica da far paura e sgamano ogni nostra furbata per raggirare ostacoli che non sappiamo affrontare. Sono già grandi quando nascono ma  crescendoli in questo mondo contorto fatto di inutili formalità e indottrinamenti glielo si fa scordare.
Ieri mi hanno dato l'ennesima prova di ciò e capisco sempre meno i colleghi che non amano trasmettere la loro Arte ai più piccoli, se è vero che ci vuole pazienza è anche vero che passare del tempo con loro è davvero prezioso e per quanto l'insegnante sei tu, loro sono capaci di dare a te più di quanto si creda, è uno scambio meraviglioso. Però non siamo tutti uguali e va bene così.

Ieri una piccola allieva mi ha dedicato pure un ritratto, che voglio di più?

Ora vado a riconsiderare gli outfit che ho improvvisato sul letto e a cercare il collirio per stasera.
Grazie per la compagnia, mi sento coccolata e... amata e ...considerata...vabbè mi sto allargando comunque sempre grazie per seguire i miei deliri.
Come premio vi dedico questo splendore, una voce unica capace di creare magia e suscitare sensazoni incredibili che qui ben esprime la meraviglia che sono i bambini.

Greatest love of all- Whitney Houston


Miranda (devil) Milian

venerdì 8 marzo 2013

Libera e bella




Nonostante il titolo scemo che mi è venuto di getto e che richiama ad un vecchio spot pubblicitario della lacca per capelli, questo è un post serio.
Perdonatemi perchè devo andare a lavoro e non ho tempo di pensare a qualcosa di meglio.

A tutte le donne auguro oggi come ogni giorno di avere sempre la forza di lottare e di impegnarsi per conquistare sempre maggiori diritti partendo da sé stesse. E il primo diritto dovrebbe essere quello di sentirsi libera di raggiungere la sua vera identità. 

In tanti paesi le donne sono ancora considerate esseri inferiori rispetto all’uomo, vengono condannate a morte per futili motivi e le colpe relative non vengono nemmeno verificate, in più molte subiscono da piccole l’atrocità della mutilazione ai genitali. Qui si potrebbe stare meglio perché qualche straccio di diritto lo abbiamo ottenuto e in confronto a quegli orrori ci sembra di stare bene, invece siamo ancora ben lontani dalla figura di una donna libera e rispettata. Luoghi comuni, annullamento del sé, bassa autostima, vivere all’ombra dell’uomo e della famiglia, compiacere gli altri, tutto ciò spesso caratterizza la vita delle donne illudendole che sia giusto così e poco si può fare. Detto questo, mi auguro veramente di cuore che tutte noi possiamo invece riflettere su chi siamo veramente, su ciò che vogliamo, su cosa sia giusto per noi sulla base di una consapevolezza ben lontana dagli stereotipi che la società ci ha incollato addosso. E per stereotipo non intendo solo la donna magra, bella e spogliata che tanto preoccupa ma anche standard altrettanto capaci di affondare l’immagine femminile come quello della donna insicura e compiacente che annulla il suo vero sé a favore degli altri, quello che le attribuisce punti in più solo se vive un rapporto di coppia concedendo così all’uomo il potere di donarle valore, quello che la fa sentire in dovere nei confronti della società di adeguarsi a comportamenti che non le sono congeniali, quello della donna che non si ama e che permette ad un uomo di maltrattarla, quella donna cioè convinta di non meritare di meglio e anche quella che crede di essere una brava mamma perché non pensa mai a sé stessa per star dietro ai figli. Quest'ultima poi la trovo una grossa scusa per giustificare trascuratezze varie. 

Noi e solo noi abbiamo il potere di darci il valore che gli altri potranno solo riconoscere ma nulla potranno fare per rafforzarlo tantomeno per togliercelo. Tutto parte da noi, una società basata su una donna sicura ed emancipata sul serio, di sicuro non combatterebbe quotidianamente con un fenomeno come il femminicidio o quello della vergogna a denunciare violenze. E se è ovvio che il violento va condannato è altrettanto ovvio che va condannato un sistema che continua a relegarci nell'angoletto con l'appellativo di "sesso debole".
Femministe in rivolta nude per strada non servono, servono donne che ogni giorno lottano per diventare sicure e consapevoli.

Mi auguro che le donne riflettano sempre più su quanto ognuna possa fare per sé stessa e di conseguenza per la società, che abbandonino la paura capace di rinchiuderle in una gabbia sicura che invece di sicuro non ha proprio nulla, perchè vivere una vita da illuse e morire senza mai essersi conosciute è una cosa che va evitata assolutamente. Noi siamo molto più di quello che vogliono farci credere e dobbiamo sviluppare il coraggio per superare questa paura e andare oltre.

Mi auguro quindi ancora che tutte noi donne ci assumiamo la responsabilità d'ora in avanti di sviluppare il coraggio necessario per toglierci la maschera e svelare al mondo chi siamo, vale la pena faticare e stare anche male pur di essere noi stesse piuttosto che faticare comunque e stare male uguale a forza di essere chi non siamo. 
La fatica da sopportare sta tutta nel togliersi le sovrastrutture che nostro malgrado ci ritroviamo addosso pesanti come blocchi di marmo e che continuiamo a tollerare per ereditarietà, non le abbiamo volute,  non le abbiamo chieste ma sono lì, se ce le scolliamo di dosso però ad attenderci c'è una leggerezza talmente bella e desiderabile tanto da incoraggiare il cammino, passo dopo passo, verso la vera libertà.
Ci si preoccupa tanto dei chili superflui ma mai di queste tonnellate opprimenti e anch'esse del tutto superflue.

Mica lo so quanto sono pronta a tutto questo e non so nemmeno se ne sarò capace, ma ora che ho visto oltre sento che devo andare...come minimo, dopo tutto ciò che ho appena scritto!

A proposito di 8 marzo, mi pare di non aver visto in giro pubblicità di feste sceme, ma niente niente ce le siamo levate di mezzo?
Beh allora si che c'è da festeggiare!

Miranda (devil) Milian
mercoledì 6 marzo 2013

AAA Bombe calde offresi


Vi avevo promesso il sequel delle incredibili news tratte dalla Cronaca di Roma de Il Messaggero che oggi ho avuto modo di sfogliare al bar. Adesso non pensate che frequento il baretto dove si gioca alle slot machine tra perdigiorno e bulletti di quartiere, ero in un bar piuttosto carino e aspettavo che si facesse l'ora del mio appuntamento, precisamente per la ceretta.

Lo spessore delle notizie lette mi ha lasciato a dir poco basita, ma voi, lo sapevate che in alcuni supermercati si possono incontrare dei V.I.P.? Io no e sono rimasta sconvolta. Anche le persone famose, e qui si parla per lo più di personaggi televisivi, vanno a fare la spesa, così magari tu sei lì tra barattoli di fagioli e conserve varie e rischi di ritrovarti faccia a faccia con Ela Weber.
Ela Weber! Vi rendete conto? Una roba sensazionale, da infarto, da non credere. Si, da non credere che la suddetta, anzi la suttetta viste le dimensioni plastico-sferiche, sia considerata una V.I.P. e, sempre da non credere che si scriva un articolo sul fatto che faccia la spesa al supermercato con tanto di foto che la ritraggono a spasso col carrello.
Ora, detto francamente, ma chi è? Chi è mai stata? Ma chi se ne frega!
Purtroppo non ho letto quale supermercato frequenti la Very Insignificant People perchè dopo aver saputo che il piccolo obelisco nel mio quartiere rischia il crollo e che in molti scavalcano i tornelli per non pagare il biglietto della metro tra Numidio Quadrato e Furio Camillo, talmente curiosa di vedere cosa altro ci fosse da scoprire che l'occhio mi è caduto su una serie di annunci e qui, ancor meglio dell'inserto del buonumore, c'era di che sbellicarsi dalle risate.
Certo che descrivere in pochissime parole la propria offerta rendendola più appetibile di altre molto simili per non dire uguali, non deve essere per niente facile. Così le tizie che offrono i loro servizi si dilettano in una divertentissima gara di originalità definendosi con una serie di appellativi che partendo dal banale si evolvono rasentando, e talvolta superando, il comico ma più che altro l'assurdo.

Sexy, provocante, bellissima, strabellissima, disponibile, statuaria, dolce, dolcissima.
E fin qui tutto nella norma.

Novità, nuova, nuovissima. Queste devono essere quelle che mettono l'annuncio per la prima volta andando a rompere le uova nel paniere alle altre, perchè uno legge "novità" ed essendosi già rotto di quelle solo sexy, bellissime e disponibili (che magari avercele)  è chiaro che opterà per le nuove.
Le più furbe di questa categoria si definiscono "primizie", e dato che primizia fa rima con malizia e con delizia sarà sicuramente una parola destinata ad attrarre l'aspirante cliente, il quale se non si è già impegnato con le ordinarie novità, comporrà di certo il numero delle primizie del sottobosco, anche se il sottobosco, si sa, in certi ambiti è ormai demodè.

Molte si definiscono "simpatiche", e tutti sappiamo quanto essere simpatiche conti in certe situazioni, altre addirittura dicono di essere "doppiamente simpatiche" e allora a questo punto credo proprio che per quanto conti la bellezza, la simpatia deve avere un ruolo non indifferente.

Alcune sono meno chiare perchè ad esempio "bellezza romana" non si capisce se si riferisce ad una ragazza di Roma che è bella o piuttosto ad una che per tratti somatici e look somigli a Livia Augusta o a Ottavia. Magari ti apre la porta vestita da imperatrice con la toga velata vedo non vedo, ma comunque sempre più vedo che non vedo.

Un'altra tipa, decisamente poco chiara, si definisce "tornanata compiacevole". Cioè tornanata nel senso di tornata perchè era stata via? Quindi è solo di nuovo qui a disposizione ma non potendo annoverarsi tra le novità deve pur far sapere che è tornata? Oppure voleva dire tornita?
Compiacevole credo stia per compiacente ma che ci frega di come si dice e come si scrive quando parole come "esperta, "espertissima" e "bravissima" ben spiegano quanto il saper fare sia molto più importante del dire e dello scrivere.

Verso la fine le descrizioni si arricchiscono e includono sempre più spesso la fatidica parola "tutto", e così: "faccio tutto", "tutto di tutto", "disponibile tutta", "di tutto di più" (ah no quello era l'annuncio della Rai). Da tutto questo tutto, si evince l'assurdo timore che questa parola così chiara e perfetta non venga compresa e quindi la rafforzano oltremodo, la più disperata aggiunge "davvero no limiti".
Ho faticato solo a leggere che alla fine mi sentivo sopraffatta da attacchi d'asma in agguato.

Dulcis in fundo, in mezzo a questa gara del chi più ne ha più ne metta, tra primizie indimenticabili, novità sconvolgenti, anteprime assolute, esperte e super sexy esplosive che fanno di tutto che più tutto non si può, compare timidamente una tizia che si presenta così: "signora italiana - un'ora relax - chiamami".
Ma signora mia cara, dopo 'sti fuochi d'artificio che esplodendo hanno dato vita a un calderone di super bombe del sesso, tutte bellissime e anche molto brave, dopo questo tripudio di sconvolgimento dei sensi e promesse di mari e monti, chi vuoi che ti chiami?
E poi, cosa offri?
Un'ora di relax?
Un'ora di coosaaaaa???
Ma mica stiamo alle terme qui, mica stiamo in sauna, alle SPA di Groupon o al centro Yoga Kundalini. Non l'hai capito che questi si vogliono sfracassare e strapazzare a più non posso tra esperte bonazze e tornanate compiacevoli vestite da ancelle romane?
Questi il relax ce l'hanno tutti i giorni a casa loro, gentilmente offerto a gratis dalle mogli cresciute a base di retaggio cattolico che in tutta la vita hanno trasgredito solo due volte: quando hanno messo la giarrettiera sotto l'abito da sposa (per tradizione) e quando hanno letto 50 sfumature di grigio, nero e rosso dove ci si elettrizza per la lettura di cose che non si faranno mai.
E dico mai perchè non si fanno e basta.
Non si chiede e non s'indaga, è come una specie di dogma.
Si, perchè se te lo chiedi troppo finisci per trovare sorprendenti risposte e allora dopo lo fai e una volta fatto non si torna indietro, e se poi avevano ragione loro?
Brucerai all'inferno per l'eternità dove non potrai nemmeno prenderti un caffè in pace con quel simpaticone di Brignano, e allora?
Eh eh eh!
Vale la pena rischiare?
Con tutto il rispetto per Brignano credo di si, ma è solo la mia opinione, non voglio influenzarvi.
Pensateci bene che la notte porta consiglio!

Io vado a dormire che domani mattina ho le prove con la lighting designer in teatro e strada facendo vorrei fermarmi in un supermercato fuori zona, dato che qui non c'ho mai beccato un V.I.P., hai visto mai che incontro Sara Tommasi che si compra le mutande?

Miranda (devil) Milian diavoletta scatenanata disdicevole, novità assoluta, un'ora sola ti vorrei làlàlàlàlààààà...chiamami dai, che so' pure simpatica!

Spaghetti & Graffiti



Oggi mi trovavo in un bar e avevo un quarto d'ora da perdere così ho afferrato la Cronaca di Roma de Il Messaggero dal tavolino e ho iniziato a sfogliarla. Quante cose ho scoperto, io che non leggo mai quotidiani (ma nemmeno settimanali o mensili) prima tra tutte la notizia che l'obelisco sotto casa mia perde pezzi di marmo e  dopo i crolli di Pompei mi pare il minimo, però se ne stanno interessando quindi è già  tanto. Poi mi auguro si passi al rattoppo delle buche/voragini che mettono in serio pericolo la sicurezza delle strade ma non ci spero, anche perchè i cittadini del mio quartiere sono molto più impegnati a battersi per altre serie questioni come quella dello scandaloso murales che, seppur di dubbio gusto, non mette in pericolo nessuno. Il fatto è che il variopinto disegno l'hanno fatto quelli di sinistra e a quelli di destra non gli sta bene. Sorgono assurde diatribe in merito alla questione dove i rappresentanti della politica territoriale si presentano come degli insicuri pure un po' ignoranti che giocano alla lotta destra vs sinistra dei poveri. Loro cercano disperatamente consensi e i cittadini agguerriti che si schierano dall'una e dall'altra parte sembrano degli invasati investiti di una profonda missione. In realtà sono abilissimi a prestarsi al giochetto della presa per i fondelli messo in atto dai loro miseri rappresentanti che a loro volta sono le pedine da gioco di quei rappresentanti che si trovano più in alto nella squallida gerarchia della politica nostrana, quella in cui un indagato ha il coraggio di mettersi su un manifesto gigante con su scritto: la politica seria c'è.
Infatti, come ho giá detto, sicuramente c'è ma non qui.
Bene, tutta questa premessa e ora? Quanti caratteri avró a disposizione per non tediarvi e raccontarvi delle altre interessantissime notizie?

Lo scoprirete nel prossimo imperdibile articolo. Ora provo a pubblicare dallo smartphone e inizio la lezione che i bimbi sono arrivati.
Grazie per la compagnia!

Miranda
martedì 5 marzo 2013

Maestrina Ballerina tutti i giorni ...e pure di mattina!





Bisogna considerare perduto ogni giorno nel quale non si abbia ballato almeno una volta.
(F. Nietzsche)

Eccomi di nuovo qui col post randomico-fricantò tipico di quando ho avuto troppo da fare per trovare il tempo di scrivere e di quando vorrei dire tante cose ma non so da dove cominciare allora la butto in caciara per (ri)rompere il ghiaccio.

Dunque, inizialmente vorrei chiarire una cosa: io lavoro TUTTI i giorni. Non si è capito perchè una scuola di danza dovrebbe lavorare solo un paio di volte alla settimana o forse tre e non si è capito perchè TUTTI, o quasi, si stupiscono del fatto che insegno TUTTI i giorni.
Gli stupiti: "Ma quando ci sei se volessi passare a trovarti a danza?"
Io: "Sono lì tutti i pomeriggi!"
Loro: "EHH???? TUTTI i pomeriggi?"
Sempre loro in alternativa: "AHH ...tutti i giorni???"
L'espressione è come a dire "Però! Allora lavori (quasi) per davvero!"
Ma se sapete che ci sono corsi propedeutici, principianti, intermedi, avanzati e professionali di tre stili di danza diversi mi spiegate come cavolo farei secondo voi a incastrarli tutti insieme in un paio di volte? Vediamo, mentre una fa i piquè sulle punte, intanto una piccolina è a terra a fare su e giù con i piedini, alla sua destra c'è una che si dimena con l'hip hop mentre a sinistra un'altra svolazza su una ballata di Beyoncè.
Io mi immagino su di un podio con la bacchetta a dirigere il tutto in piena confusione travolta da capogiri di forte intensità.
Oppure in effetti potrei aumentare il numero di ore al giorno per lavorare solo due volte a settimana ma ammettiamo pure che si potesse fare una cialtroneria del genere, la sera sarei il doppio morta di come sono abitualmente e amen, tanto a loro che gli frega, io so' quella che si diverte!
Si perchè è vero che fare un lavoro che piace è bellissimo come è vero che questa occupazione ha diversi aspetti che divertono, ma insegnanti e coreografi non sono proprio come degli animatori e alla domanda: "ma tu di mattina non lavori?" La risposta è "SI!" La mattina lavoro anche cinque ore per elaborare lezioni e coreografie e il fatto che non esco alle 7.30 per recarmi in un angusto luogo non significa che non combino niente.
Scusate lo sfogo, ma è da quando ho otto anni che mi sacrifico: studiare sui mezzi pubblici, niente gite, niente settimane bianche, pochissime feste, me la sarò guadagnata quell'oretta in più che dormo la mattina?

Poi, rimanendo in ambito, è capitato che qualcuno mi incontri al centro commerciale o al supermercato e mi dica: "Che strano vederti qui, tu che balli sempre!"
Beh, vi dò una notizia: le ballerine comprano vestiti, borse, scarpe e pure il cibo che poi cucinano e -zac- mangiano pure!
Però non voglio essere cattiva ora, e forse questa cosa mi piace. E' bello che ti considerino un essere etereo che quasi sfugge ai volgari limiti terreni. Del resto le ballerine sono una categoria a parte, ci sono le donne e poi ci sono le ballerine. Questo l'ho capito l'altro giorno mentre mi facevo scattare delle foto sulle punte a Villa Borghese. C'erano due signorotti carucci carucci seduti a chiacchierare su di una panchina, sembravano quei simpatici pensionati da vignetta, a un certo punto uno di loro mi guarda e trasalendo esclama: "Ma non posso crederci! Proprio adesso raccontavo al mio amico di quando anni fa conobbi una ballerina, mi giro e...ne vedo una!"
Beh, che carino!

Che altro dire, il febbraio tragico è terminato e marzo è iniziato decisamente meglio, non sono il tipo che si piange addosso ma in quel mese malandrino somatizzo sempre qualcosa e faccio una fatica insormontabile ad andare avanti, così mi capita di aspettarne la fine quasi con lo spumante in mano pronta a stappare alla mezzanotte del 28 per accogliere il marzo salvatore tra urla e lacrime di gioia.

Sabato prossimo ho lo stage importante col coreografo delle star che viene in esclusiva per la mia scuola, così -udite udite- lavorerò anche di sabato e poi la sera andrò a sentire (e vedere) live due violoncellisti da paura che aspetto con trepidazione da quando ho visto un video dove suonano Smooth criminal di Michael Jackson strapazzando i loro meravigliosi strumenti con gran maestria. E pensare che volevo buttare quella rivista, poi ho deciso di sfogliarla così sono venuta a conoscenza del loro concerto a Roma, pure vicino casa mia, al Circolo degli Artisti. Visto il posto posso vestirmi fricchettona style, decisamente comoda quindi e pronta per l'assalto sul palco soprattutto alla prima nota di Smooth.
Eh Eh Eh! No dai, scherzo, mi comporterò come si conviene però sappiate che non sto nella pelle!

Ah, nel frattempo tra una svolazzata e l'altra, rigorosamente quotidiane, mia figlia si è laureata con 110 e lode e io mi sono divertita a confezionare bomboniere a forma di tocco! Così lontana da battesimi, comunioni e matrimoni finalmente mi sono dilettata in questa spassosa arte manuale!

Vi lascio con Luka Sulic e Stjepan Hauser belli integri prima dell'assalto...




Miranda (devil) Milian


Custom Post Signature

Custom Post  Signature