Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

mercoledì 18 aprile 2012

Beata gioventù?


Essendo cresciuta a pane e disciplina mi riesce difficile, se non impossibile, tollerare certe cose, per cui non mi resta che continuare a beneficiare, finchè potrò, della tempra conquistata e biasimare genitori di modeste famiglie che, in un periodo come questo, a figli perdigiorno e minorenni promettono e concedono beni materiali (spesso costosi) di utilità pari a sottozero, come ad esempio super smartphone molto performanti e buchi nelle parti più disparate del corpo.

Non posso capire io, che tutti i pomeriggi col sole o con  la pioggia prendevo due autobus dopo aver mangiato un panino uscita da scuola e andavo a danza dove non imparavo solo complicati esercizi e passi ma anche, pian piano, ad ottenere successi personali con le mie sole forze. E' un grosso limite questo per me, che lo diventa ancor più quando mi si dice: Eh, ma tu volevi fare la ballerina!
La disciplina che si acquisisce in una scuola accademica non serve solo per ballare e la passione che mi ha animata sin da bambina ha vinto sempre su tutto. Far nascere delle passioni oggi è una cosa difficilissima, in un'epoca dove anche le parole hanno cambiato significato tutto sta andando perduto.
Non sto dicendo che certe cose non si debbano avere, guardare o desiderare ma di certo in una scala di valori non dovrebbero stare al primo posto. Allora quando vedo con i miei occhi questa sballatissima scala di valori non mi venite a parlare di passione, perchè fare una cosa che piace con un po' d'entusiasmo e quando ti va è una cosa, ma la passione è altro.

Carla
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Rory ha detto...

La penso proprio come te!
è avvilente vedere come spesso le nuove generazioni non hanno hobbies, nè passioni, quando sarebbero pieni di stimoli perché la società odierna lo consente alla grande. Che tristezza :(

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