Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

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giovedì 29 novembre 2012

Desperate housewives, mascara, ombretti, lavatrici, varie ed eventuali

Eva Longoria

La cosa più brutta dell'inverno non è la nostalgia del mare, delle vacanze, del caldo, della spensieratezza, non è dover andare a lavorare o a scuola, nè mettersi il cappotto.
Diciamolo chiaramente: la cosa più brutta dell'inverno è stendere i panni dentro casa.
Fa una tristezza che non vi dico.
E anche quando c'è il sole una ripassatina all'ingresso o in salotto bisogna dargliela comunque, perchè fa buio presto e non si asciugano mai completamente.






Il mio stendino a torretta è verde mela, molto trendy ma pur sempre uno stendino, la mia casa è bella ma strutturata in modo che ovunque lo metta me lo ritrovo sempre in mezzo alle scatole e quindi non c'è soluzione.

L'asciugatrice? No, non risolve, molti vestiti si rovinano lì dentro e i termosifoni nemmeno mi sono d'aiuto visto che la mia casa ha anche una particolarità snervante: caloriferi e prese di corrente in punti scomodissimi.
Per attaccare le spine bisogna essere ballerine per forza, anzi sarebbe meglio se fossi una contorsionista perchè devo sempre inserire le braccia in fessure di pochissimi centimetri o infilare proprio tutta me stessa in spazi ristrettissimi.
Prima o poi rimarrò incastrata in verticale o con un piede in mano nel tentativo di raggiungere una maledetta presa di corrente.

Io non ho mai visto un episodio intero della serie Desperate Housewives, ma mi pare di capire che quelle tizie delle casalinghe disperate abbiano ben poco, sembrano piuttosto delle super gnocche senza troppi impegni da sbrigare, in sostanza: non hanno un cavolo da fare. Nell'ambito delle vere casalinghe, dire "sono una desperate housewife" è diventato un cliché per sentirsi più fighe, un modo per sdrammatizzare i traumi delle faccende di casa. Ognuna delle casalinghe disperate nostrane ha la sua beniamina.
Anche io ce l'ho, ed è senza dubbio Eva Longoria!
Ho scelto lei perchè è la testimonial dell'ombretto L'Oreal con le nuances di colori creato apposta per le brunettes con i dark eyes cioè quelle come me!
L'ho comprato e mi sono anche arrabbiata con me stessa per aver dato retta allo spot. Si perchè io per partito preso faccio sempre il contrario di quel che dicono alle pubblicità, per esempio: non usate l'anticalcare da due soldi per la lavatrice sennò vi diventa così, e fanno vedere un tubo che pare ripescato dal relitto del Titanic, allora tu provi orrore e immagini quel rudere dentro la tua lavatrice, vedi già la casa allagata, montagne di panni accumulati da lavare ...beh, io mi ci sono sempre trovata bene con l'anticalcare "quello economico" come dice l'idraulico dello spot, quel tipo con cui tuo marito può lasciarti tranquillamente da sola. La fedina coniugale rimarrebbe più che intatta, visto il suo scarsissimo sex appeal aggravato da un pesante accento paesano-provinciale.

Ma torniamo ad Eva la super gnocca, l'ho scelta anche perchè nella foto del post ha il vestito (se vestito si può chiamare) come quello che indossavo io in una commedia musicale, questo qui...

Io nel 2009

...beh non sarà identico ma ci siamo mi pare, poi per via della crisi mi sono truccata da sola e credo proprio con l'ombretto firmato da lei.
Come non poteva essere la mia beniamina!
E' stato bello per una snob anticonformista bastian contrario come me, provare per una volta quella stupida esaltazione nell'atto di immedesimarsi in una divetta, tra l'altro che se la faceva con quel bonazzo di Michael Bolton che poi mi è calato perchè ho saputo che è stato con Pamela Anderson, la porno-bagnina.
Vabbè chi se ne frega, tanto quando si è messo con Pam a me già non m'importava più niente di lui e ora a lei si è sfatto tutto il rifatto e sembra brutta e vecchia, guardate un po' qua se non ci credete, quindi...
I problemi sono altri, tipo che la L'Oreal adesso ha iniziato a produrre ombretti senza firme di note testimonials, forse c'è crisi pure per loro, ma a forza di ripeterlo mi hanno convinta che io valgo, quindi ce la posso fare anche da sola, e questo tutto sommato è positivo. Poi però ha messo fuori produzione il mio mascara preferito, quello con lo scovolino a forma di pallino che con tre secondi ti faceva le ciglia da cerbiatta-acchiappona, così al termine di una disperata ricerca ne ho trovato uno simile, della Givenchy. Mi è costato parecchio, ma l'avidità che ho provato nel vedere quella bella confezione che conteneva pure in omaggio un siero che pare faccia miracoli, ha avuto la meglio.
Non vedo l'ora di provare il mascara, quanto al siero, pensavo di regalarlo alla Anderson!
Ah Ah Ah!

A proposito di frivolezze, sta iniziando a piacermi tutto ciò che è zebrato, maculato, leopardato e simili. Da sempre inorridita davanti a simili decori modaioli, ma ora, che dire, mi piacciono e indosso senza indugio leggings zebrati dai colori improbabili e anche le mie unghie attuali la dicono lunga.


...tra l'altro perfettamente in tinta col look del Bolton alla vecchia maniera:


A questo punto, visto che è passata la mezzanotte e ho detto abbastanza scemate, direi che posso andare a dormire tranquilla, ma prima vi dedico un video del bonazzo sopracitato ai tempi d'oro così vi fate un'idea.
Mannaggia però, ho appena detto che andrò a dormire tranquilla ...mi so' andata a rimettere in testa Bolton, che canta per giunta Can I touch you...there?
C'è da dire che alcune parti del video fanno un po' ridere, per esempio quando sta immerso tipo uomo in ammollo o Cristo nelle acque, forse stava già con Pamela e aspettava che accorresse col suo costumino rosso baywatch e i salvagenti incorporati, beh cercherò di concentrami su quelle.
(Per quelle intendo le parti del video poco avvincenti, non le tette della Anderson).


Miranda (devil) Milian ex (fan) di Michael Bolton, la quale un tempo a certe indiscrete domande avrebbe risposto "Yes, you can!" mentre oggi...
Buona notte!

venerdì 23 novembre 2012

Giochetti sotto il piumone


"Ci sono degli inganni così ben congegnati che sarebbe stupido non cascarvi".
(Charles Caleb Colton)

La citazione è da riferirsi al titolo del post, che è una trappola per attirare l'attenzione del lettore (ndr).

E' un po' che non mi dedico al blog ma con quest'apertura super professionale con tanto di aforisma credo di essermi rifatta alla grande!

Sto scrivendo poco.
La colpa è dell'amministratore. Mi spiego meglio: si è rotta la caldaia e lui se ne strasbatte perchè a breve abbandonerà questo ameno condominio per darsi probabilmente ad altri piaceri della vita. I termosifoni sono quindi spenti e io di solito scrivo in orario serale/notturno, la sera però ho freddo e così vado a letto prestissimo perchè sto bene solo sotto al piumone da dove non riesco a farlo agevolmente (scrivere intendo). Bloggare dallo smartphone non è proprio il massimo, a meno che non sono in vacanza con la smania assurda di comunicare a tutti i costi qualcosa da sotto l'ombrellone, dallo yacht ma anche dall'amaca sotto le palme o magari dal Billionaire.
Tuttavia c'è una cosa che si può fare con lo smartphone da sotto le coperte cui non so resistere. Si tratta di Instagram! Postare immagini su questo social fotografico è diventato il giochetto del momento per me, mi diverte troppo e devo dire che le mie foto ci fanno un figurone. Intendo quelle scattate da me non con me come soggetto, nel senso insomma che non stavo lodando la mia immagine.
Cliccate qui se volete dare un'occhiata e ammirare i miei capolavori, ci sta un po' di tutto: viaggi, lavoro, momenti di svago, cose catturate al volo che mi hanno colpita e frivolezze varie...insomma il solito fricantò di roba mia. Ci sono io nell'immagine del profilo che indosso la maglietta con scritto Good girls love bad boys e mi ci sento molto trasgressiva ma poi in confronto a quelle che si mettono su Instagram per scopi ambigui sembro già più sul tipo collegiale birichina all'acqua di rose. Ognuna di queste tizie vanta di essere la prima stripper su Instagram, ma se lo dicono tutte, chi sarà davvero la prima? Insomma si mettessero d'accordo perchè così non fanno per niente la figura delle persone serie!




A me piace condividere le foto soprattutto con chi ha interessi simili ai miei e la differenza con facebook è che non stai lì a battibeccare e a fare troppa comunella: si pubblica la foto, chi la vede può cliccare il cuoricino per esprimere apprezzamento, se vuole scrive un commentino veloce veloce e via senza tante storie.
Ho ancora tantissime foto in lista d'attesa da caricare e questa cosa mi procura un certo piacevole non so che...ma sarò scema? Mi sa di si!

Comunque, nel mio quotidiano tutto procede: ci sono le solite crisi esistenziali; i dubbi della vita che vanno e vengono (più vengono che vanno); al lavoro va che sono sempre super stanca ma anche molto soddisfatta; mi dedico a letture interessanti che illuminano la mia mente più di quanto già non lo sia; ho le mie amare delusioni da lasciar andare ma ho anche cose belle che me le tengo strette (anzi strettissime); faccio finta che mi va di cucinare così mi prendo in giro da sola che poi ci credo e alla fine mi riesce pure bene (il cucinare intendo ma anche il prendermi in giro); dimentico puntualmente di stirare finchè non vedo uscire mio marito con una maglietta al posto della camicia, allora capisco che è ora di dare una controllata alla cesta e poi, succede che ogni giorno cambio i progetti, questo perchè mi illudo ogni volta di aver trovato la soluzione che però va sempre bene per oggi e mai per domani. Insomma il solito casino ma che se non è così, forse non mi si addice.

Diciamo che guardando il film della mia vita da spettatrice, vedo che come protagonista mi muovo bene spaziando con maestria dalla commedia al thriller, dal comico al drammatico, dal realismo alla fantascienza, dal poliziesco al fantastico.
Si, decisamente me la cavo in tutti i generi e soprattutto mi impegno per diventare sempre più una brava regista affinchè le scene possa deciderle sempre io.
In realtà mi manca l'horror, ma ieri mi ci sono impegnata, tanto che nel cucinare diverse cosette sfiziose ho provato ripetutamente a tagliarmi un dito, ma più di due o tre graffietti non sono riuscita a fare.
Si lo so non ho elencato proprio "tutti" i generi, ma questo è un blog serio e certe "sfumature" le tengo per me!




A proposito di soddisfazioni sul lavoro, ieri ho finito pure la coreografia di danza jazz su tempo 6/8: bella, bella, bellaaaa! Le ragazze sono state bravissime e io sono molto contenta del risultato, soprattutto della sintonia con loro che ha reso tutto così naturale nella sua complessità.

Ebbene, è giunto il momento di ritirarmi, non vorrei che su Instagram si preoccupassero per la mia assenza!

A presto...
Miranda (devil) Milian instagrammaniaca.
venerdì 16 novembre 2012

Magpies. Il bellissimo progetto di Sara Lando


La vita è dura.
Motivi per innervosirsi ce ne sono quanti ne volete, a proposito, se per caso ne siete a corto cedo volentieri qualcuno dei miei, e gratis!
Poi ci sono cose che allietano e fanno stare bene. Ovviamente le belle notizie o gli eventi felici ma io intendo cose come un film, un libro, una mostra, un concerto, un qualsiasi atto creativo comunque artistico.
L'arte è veramente magica, oltre a stupirci permettendoci di ammirare il talento, ci regala sensazioni che fanno guardare alla vita con maggiore positività, lasciandoci di buon umore e col sorriso sulle labbra.

Ieri sera mi sono accadute tutte queste belle cose quando mi sono avventurata alla scoperta di Magpies.
Ne sono rimasta incantata.

E' un bellissimo progetto di Sara Lando e si tratta di una graphic tale.
Il lavoro di anni svolto minuziosamente è encomiabile per non parlare dell'idea in sè.
L'autrice della storia ha anche scelto e realizzato il materiale grafico, fotografico e tutto il resto che è veramente tanta roba .

Il bello è che il progetto dà l'opportunità a chiunque di interagire, infatti ognuno di noi può partecipare alla sua realizzazione con diverse donazioni in base all'entità delle quali si riceverà in cambio qualcosa relativo a Magpies nonchè l'essere nominati sul sito come collaboratore.
Ci sono cartoline, gadget, versioni digitali e ovviamente la copia stampata del libro che ha sempre il suo gran fascino.
Nell'eventualità che non si arrivi alla cifra utile per realizzare il progetto, non verrà addebitato nulla a chi avesse effettuato donazioni.

Lo stress e il da fare ci divorano, a volte bisogna prendersi dei momenti e lasciarsi trasportare da qualcosa di incantevole, poi decidiamo se ci piace, se c'interessa ma sicuro avremo conosciuto qualcosa di particolare che merita attenzione.
Possiamo farlo anche se non siamo per niente stressati ovvio, ma è evidente quanto nel mio caso la lingua batta dove il dente duole.

Vi rimando ora ai link dei siti dove potete andare alla scoperta di Magpies, vi assicuro che è come avventurarsi in un mondo incantato.

Non è tanto per fare nè per pubblicizzare qualcosa in cambio di niente, si sa che in questo periodo spietato nessuno fa niente per niente, ma in questi casi è più un fare niente per qualcosa.

Sito di Magpies

Cliccando qui invece potete partecipare attivamente.

Miranda (devil) Milian versione Angel.

giovedì 15 novembre 2012

Perdono perdono perdono!

Errare è umano, perdonare è divino pure

Io prima di perdonare.
Io dopo aver perdonato. Con i capelli ancora verdi, probabili residui di rabbia, ma esultante.

Devo imparare a "lasciar andare".
Il segreto sta tutto qui, lasciar andare, lasciar andare, lasciar andare...
Avere ragione non è un obiettivo da mettere davanti ad un altro, molto più importante e soprattutto benefico: la serenità.

Non è facile, per me poi nella maniera più assoluta. Il fatto è che suppongo di essere una persona ragionevole dai modi di fare encomiabili, quindi apprezzabile tanto che tutti dovrebbero essere così, come me.
Cioè, poi lo capisco che non può essere e non sarebbe nemmeno giusto, ma purtroppo ho un temperamento testardo e sono pure un po' spocchiosa!

Dato che quando ho torto lo ammetto, allora quando ho ragione ce l'ho e basta, tutti lo dovrebbero riconoscere. Così pretendo che gente malfamata e disonesta, finti amici o addirittura estranei dai comportamenti scorretti riconoscano i propri errori e mi chiedano gentilmente scusa.

Sono proprio ingenua, ma come posso credere in tanta onestà e responsabilità?
Se uno è ignorante, disonesto o cattivo è così e basta mica che arriva Santa Miranda e compie il miracolo.
La soluzione sta proprio nel prendermi la responsabilità in prima persona e la suggerisce Eldon Taylor nel suo libro "Programmazione mentale": gli altri non li posso cambiare ma io posso decidere di lasciar andare la rabbia che mi provocano, posso scegliere di perdonare.

Veniamo dunque allo scottante tema del perdono. Appena Taylor l'ha nominato già ce l'avevo pure con lui. Perdonare è proprio fuori dalla mia ottica. Se mi hai fatto un torto devi soffrire, altro che perdono. Questa sarebbe la mia ottica, praticamente un'attuale rivalutazione della legge del Taglione. Poi ragionandoci, dato che sono buona mi va bene pure che non soffri ma allora è giusto che debba soffrire io? No, e quindi veniamo al nocciolo: perdonare se stessi, perdonare gli altri e lasciare andare per raggiungere la serenità. Che non vuol dire: saltatemi addosso, sparatemi, fate di me ciò che volete tanto vi perdono, certo che no. Se qualcuno fa del male sarà pure giusto che paghi, ma bisogna liberarsi della rabbia che ci ha provocato. E' come se quella rabbia fosse il veleno che ci hanno gettato contro e noi anzichè andarci a lavare ce lo teniamo addosso. Quel gesto rimarrà e in qualche modo verrà espiato ma il veleno dal nostro corpo va lavato via, altrimenti continua ad assorbirsi creando un danno maggiore. Questa è la mia metafora (mi è uscita pure gagliarda) mentre nel libro viene riportata una frase attribuita a Buddha, la quale dice che tenersi la rabbia è come brandire in mano un tizzone da scagliare contro chi ci ha bruciato. In questo modo bruceremo noi stessi.
(Gagliarda pure quella di Buddha, bisogna dirlo).

Quello che al primo impatto sembrerebbe un gesto prettamente altruista  verso chi non merita (così come abbiamo erroneamente acquisito grazie al retaggio cattolico) ha invece quell'aspetto "egoistico" che lo rende decisamente più conveniente.
A volte il perdono deve essere da subito rivolto verso di noi quando per esempio proviamo senso di colpa o vergogna, anche in questo caso bisogna perdonare se stessi e lasciar andare.
Prima possibile.

Il libro suggerisce metodi ed esercizi, offre spiegazioni scientifiche e illustra come un programma con messaggi subliminali adeguati possa portare benefici. E qui si apre un capitolo ben più vasto. Non è mia intenzione fare un riassunto del testo ma l'argomento meriterebbe, magari con immensa presunzione ve lo accennerò in uno dei prossimi post.
Se il programma messo a punto da Eldon Taylor fosse disponibile in lingua italiana lo proverei volentieri, i messaggi subliminali agiscono a livello preconscio, sembrerebbe quindi meno faticoso ottenere un risultato, ma la mia testa mi dice che posso farcela a livello cosciente sfidandomi un po'. Ho la fissazione di rifiutare a priori qualsiasi tipo di condizionamento, anche se poi questo libro vuole aiutare proprio a liberarsene.
Insomma non lo so, ci devo pensare, tanto mi pare di capire che in italiano i suoi programmi non ci siano e non so quanto il mio inconscio capisca perfettamente l'inglese, quindi, la decisione è rimandata.

Per ora il mio mantra sarà: lasciar andare, lasciar andare, lasciar andare...via via...tutti via...che mi spremete...che chiedete...che pretendete...che volete sfruttare...che mi mettete in situazioni imbarazzanti...che generate queste deleterie sensazioni di rabbia...viaaaaa...vi perdono e vi lascio andare...che capiate o meno, problema vostro...io vi lascio andare...viaaaaaa...

Ecco, ora mi sento come la particella di sodio nella bottiglia d'acqua: c'è nessunooo?
Bene, non vi vedo, non vi sento, ve ne siete andati...anzi vi ho lasciato andare e come proverete a ritornare io vi lascerò andare di nuovo.

Intanto grazie ad Eldon Taylor da

Miranda (devil) Milian aspirante perdonatrice.


Scrivere questo post ha impresso il mio desiderio di lasciar andare, così avrà la strada spianata per realizzarsi!

lunedì 12 novembre 2012

Io ballo per finta. Diffidate della Maestrina!

 
Scrivere mi piace molto, mi aiuta molto, mi diverte molto e Chiara ha ragione, a volte bisogna ringraziare tutti, i lettori ovviamente, ma anche chi ci fa arrabbiare perchè fa uscire il meglio da noi blogger. Parlo ovviamente di noi che amiamo riderci su, evidenziando la goffaggine di taluni esseri biechi e meschini.

Quindi con questo post voglio iniziare con una serie di ringraziamenti proprio rivolti a quelle persone che mi fanno urtare, roba che se non avessi il blog tirerei scarpe in testa a molti.
Scarpe da punta nuove e del tipo più duro, magari russe, o anche anfibi pesanti con le borchie appuntite e i chiodi nello sperone.

Grazie quindi a tutti quelli che anzichè guardare se stessi e farsi qualche domanda parlano male di me, o anche di altri che amano sfidarsi e godere dei risultati che la vita inevitabilmente riserva.
Ma parliamo di me, visto che questo è il mio sacrosanto blog.

1-Che vi credete che sia tutto facile?
2-Che a me vada sempre tutto bene?
3-Che rido sempre perchè sono scema?
4-Che lavoro volentieri perchè ho avuto delle botte di fortuna?
5-Che i miei allievi mi seguono contenti perchè poi... io dia in cambio chissà che cosa?
6-Che non abbia mai avuto un problema in vita mia?
7-Che mi vada sempre di cucinare, lavare, stirare o fare altre faccende simili?
8-Che sto a dieta per essere apprezzabile?

Ebbene risponderò a tutte queste domande:

1-No, non è per niente sempre facile, spesso faccio una fatica insormontabile ma credo fortissimamente che sforzarsi di fare tutto con piacere, anche quando non ti va, educhi la mente ad accettare le situazioni e a stravolgerle per il meglio.
A volte lo stravolgimento è immediato, a volte no, ma avviene...abbiate fede.
(Piccola parentesi: questo è il concetto di fede per me).
2-No, non mi va sempre tutto bene, a volte anzi è tutto avverso, ma ho già spiegato come reagisco.
3-Rido sempre e da sempre, tant'è vero che chi mi ha conosciuta da ragazzina non fa che ricordarmi le mie contagiose risate.  Avevo pure la spilletta con lo Smile appuntata al giubbetto di jeans!
Ridere fa bene (è provato) e sono felice che a me venga così spontaneo.
Posso esserne contenta o dovrei forse unirmi al vostro pianto greco?
Vi invito piuttosto a fare il contrario, vista la mia disponibilità "sincera": dunque, ridiamo insieme!
4-Lavoro volentieri perchè ho avuto modo di appassionarmi alla danza fin da piccolina ed è da quando ho 10 anni che mi impegno tantissimo e che accetto ogni sfida che la danza mi pone davanti.
Questo allena la mente e il fisico, inoltre dà gioia.
Capito? Lamentosi che non siete altro.
Le sfide della danza sono durissime e ogni volta ci si mette alla prova e si deve decidere: vinco o perdo?
Solo la passione e la ferrea disciplina mi hanno permesso di avere la forza di combattere da sempre contro queste avversità e uscirne vittoriosa.
E per vittoriosa non intendo che ogni volta sono stata proclamata prima ballerina assoluta mondiale del cielo e della terra amen!
Dato che non tutti diventiamo primi ballerini, è chiaro che le sfide possono essere le più svariate.
Quindi non è colpa mia se non avete uno straccio di passione.
La fortuna non c'entra e a questo argomento ho dedicato anche un post, non mi ripeterò quindi ma se avete per caso voglia di leggerlo potete cliccare qui.
5- Qualcuno ha osato dire che i miei allievi sono "interessati"(*) a seguirmi. E certo che sono interessati, ma non come intendete voi, meschini che non siete altro.
Coloro che hanno capito cosa significhi studiare danza hanno anche capito cosa voglia dire lottare per conquistare i successi.
Chi mi segue l'ha capito e infatti li ottiene...guardampo'!
*(non hanno detto proprio "interessati" ma una parola decisamente volgarotta).
6-Io ne ho avuti eccome di problemi, anche piuttosto gravi ma non mi sono mai autocommiserata. Non ho mai voluto la pietà di nessuno e spesso non ho nemmeno chiesto aiuto. L'aiuto me lo sono preso vivendo, dalle situazioni o dalle persone, talvolta senza nemmeno comunicare quanto un gesto o una parola mi avessero ispirata.
Poi ho provveduto a farlo sapere a chi di dovere però, dato che mi sembrava giusto renderli partecipi della loro preziosa collaborazione.
7-Spesso e volentieri non mi va di fare tutte quelle faccende sopra elencate, ma come ho già scritto reagisco e trasformo.
Sappiate che procedere con un lavoro creativo spesso fa a cazzotti con l'impasticciarsi le mani in cucina.
8-Non sto a dieta e mangio continuamente per il timore di dimagrire troppo, è una rottura alzarsi di notte per fare merenda, sappiatelo. Lo so, è brutto pure fare delle rinunce e vedere in ogni dove modelle dal corpo perfetto ma ognuno pensi per sè. Tanto quel target frutta troppo e non verrà abbattuto facilmente.

Ed ora colgo l'occasione per dire due paroline anche a quei due o tre che ora si vantano di fare la "danza vera", rinnegando tutto quel che ho dato finora.
Si lo so, non vale la pena nemmeno starne a parlare talmente sono pochi, invidiosi e pure tonti ma ci si rimane un po' male comunque, almeno io che pecco ancora di ingenuità e pretendo intelligenza e rispetto da chi non è predisposto a contenere nel propio cranio tali virtù e atteggiamenti.
A dire il vero, la cosa che più mi ha afflitto è stata una scoperta che mi ha fatto piombare nello sconforto (perdonate la sintesi del mio curriculum vitae ma è necessaria): ho passato l'infanzia immersa nel mondo della danza perchè papà faceva il danzatore, ho conosciuto Nureyev e altri grandissimi da piccola, (con qualcuno ci sono stata pure in scena), poi anche io ho frequentato per tanti anni la scuola accademica, ho partecipato a moltissimi stages con maestri prestigiosi provenienti da tutto il mondo, ho lavorato in importanti teatri, sono vent' anni che insegno e in quest'Italia avversa mi capita pure di fare la coreografa per lavori interessanti... e ora?
Vengo a sapere che quella che faccio io... non è la "danza vera".

Epilogo: Chi deve capire capisca!
Mi scuso davvero con tutti quelli che finora hanno fatto danza per finta con me (e che continuano a farla) vi prometto che sarò saggia e umilmente tornerò a studiare (cosa che comunque continuo a fare) ma magari lo farò in una scuola all'interno di un locale sotto sequestro giudiziario, quindi non a norma, di quelli che funzionano all'italiana, dove avrò anche la possibilità di esibirmi in un teatro evitando però accuratamente di eseguire un grand jetè, visto l'alto rischio di sbattere la testa contro un soffitto decisamente troppo basso.
Si, è addirittura il vanto del posto quel teatro, ma le misure sono più simili a quelle di un box auto.
Chissà perchè!

Miranda (devil) Milian ovvero la maestrina della danza finta.

venerdì 9 novembre 2012

La demenziale fine (momentanea) di Elastic Girl


Chi me lo ha fatto fare di esagerare con lo stretching in apertura ieri?
Mi sentivo molto elastica e anche se non serviva osare tanto, mi sono detta: Ma si, sfrittelliamoci in avanti, la pancia sul pavimento, le gambe alla seconda e arriviamo fino a toccare con la faccia per terra!
Il masochismo danzereccio mi si mangia viva.

La cosa è ordinariamente quotidiana per chi fa il mio lavoro, ma era proprio necessario? Visto che avvertivo già un piccolissimo dolorino all'inguine e che non mi sentivo proprio riscaldata al punto giusto?
Certo, Wonder Woman non si smentisce mai e quella mega spaccata da Elastic Girl dovevo farla.

Bene, oggi dopo tre lezioni tiratissime, mi fa un male che non riesco nemmeno a camminare.
Non so nemmeno se è il caso di prendere qualcosa, odio le medicine e credo di non avere nulla che possa minimamente essermi utile.
Proverò con l'arnica, anche se ultimamente mi rimbalza.

Ora, rivolgo una preghiera a chiunque possa ascoltarla e mandarmi la sua benedizione (cioè la mia mente) in cui mi convincerò del fatto che otterrò la grazia e che questo week end servirà ad allentare le tensioni e ad allontanare il dolore perchè la prossima settimana mi devo scatenare al 100% con le coreografie da strapazzo.

E così sia!

Miranda (devil) Milian  strappata, stirata e malconcia.


giovedì 8 novembre 2012

Premio a Colori

Immagine adattissima che avevo in archivio
Sono molto contenta di partecipare con questo post al premio Colours che sta girando tra i blog in questi giorni. Veronica mi ha premiata ed io ne sono onorata. Grazie! 

Prima di assegnare a mia volta il premio, mi si chiede di rispondere alle seguenti domande:

1- Elenca tre lavori che ti sarebbe piaciuto fare.
L'investigatrice privata (tipo Charlie's Angels però, quindi molto attraente ed esperta di tutto dalla danza classica alla cucina al paracadutismo).
La hostess di volo, perchè la prima volta che ho preso l'aereo ne rimasi talmente elettrizzata che ho pensato a come sarebbe stato bello passare la vita tra decolli, atterraggi e...flirts con avvenenti piloti.
La popstar, perchè credo che in playback avrei potuto sostenere delle performance da paura!
Tanto contano il look, il gossip e tutto l'amba aradam scenografico.

2-Qual è la tua canzone-tormentone del momento?
"Where have you been" di Rihanna, ci sto montando una coreografia frenetica e molto yeah, inevitabile canticchiare tutto il giorno I've been everywhere looking for you babe...searching for you babe...love me all night long... (non è un verso della canzone è proprio tutto il testo!)
Ovviamente non mi limito a canticchiare e ci aggiungo sfiziosi passi di dancehall e hip hop, come minimo. Sono piuttosto complessi e vanno fatti tutti i giorni per tutto il giorno al fine di farli diventare la cosa più naturale del mondo. 

3-Assegna il premio a 12 blog che fanno pensare a tanti colori.
Ne elencherò 4 anche io (e quando c'arrivo a 12 sennò ;)

La Rockeuse perchè è simpatica, intraprendente, divertente, tira su il morale e come piace a me affronta gli argomenti più seri tra sorrisi e ironia. Può parlare di rossetti e scarpe così come di politica, musica o letteratura, quindi il serio che non esclude il frivolo, che è sempre come piace a me.
Mi fa pensare al rosa fluo (non so perchè), al giallo (è bionda) e al tigrato bianco-nero (per via del gusto circa gli arredamenti e della squadra del cuore).

Barbara Fiorio perchè è una scrittrice di talento e davvero molto originale. Il suo romanzo "Chanel non fa scarpette di cristallo" mi è piaciuto tantissimo, i personaggi sono favolosi (è proprio il caso di dirlo) e ricchi di sfumature.
Ovvio niente a che vedere con le note sfumature (sbiadite) di quel grande autore che ha reso felici milioni di casa-lingue disperate!

Cose da Tuna perchè è il blog di Chiara, una mia allieva storica, di quelle che iniziano piccoline e non te le levi più di torno...e menomale visto quanto sono deliziose. E' una ragazza piena di risorse e talmente simpatica che rende colorati i momenti passati insieme...che poi ci torni su, ripensi alle sue battute, alle sue faccine e ti ritrovi a ridere da sola ovunque!
Mi fa pensare in particolare al rosso perchè ama farsi chiamare Apple, non per via del Mac ma perchè essendo timida diventa spesso rossa come una mela.

Ceci n'est pas Simone Doinel  perchè è un blog affascinante e misterioso fatto di immagini particolari dai colori tenui che ti conducono in un mondo fantastico. Figure che evocano dolcezza mista ad una schiettezza spesso disarmante. Interpretarle non è facile ma è intrigante
cimentarvisisimisi...cimentarcisi...cimentarcivisi...Montesano docet!
Avrete sicuramente capito cosa intendo ma non lo so nè dire nè scrivere ;)

Ecco fatto!

Miranda (devil) Milian, premiata e premiatrice!



Brightness


Sono stata un po' giù in questi ultimi giorni.
Avrei voluto scrivere, tanto è terapeutico per me, ma non avrei saputo da dove iniziare.
Troppa confusione in testa, un continuo riordinare idee e pensieri finiti nello scompiglio totale.
Ho approfondito e riflettuto molto, come sempre, e mi sono sfidata a fare tutto al massimo anche se mi sentivo come Superman con la kryptonite al collo.

Ieri ho vinto su un mio punto debole che mi affliggeva da un po' e oggi avevo il desiderio di bissare l'esperienza, ho lottato molto contro la mia parte oscura e alla fine l'ho illuminata realizzando l'obiettivo. Come risposta, l'ambiente mi ha rimandato la luce riflessa regalandomi dei bonus inaspettati!

Sono molto contenta anche di aver permesso al linfonodo dolorante sul collo (laddove infatti c'era la kryptonite) di sgonfiarsi, concentrandomi sul fatto che così come me l'ero provocato mentalmente, così potevo farlo andar via. Mi sono concessa qualche ora in più di sonno e, anzichè andare dalla dottoressa, mi sono regalata una passeggiata in un bel posto con annesso shopping nel mio negozietto preferito.

Sono dell'idea che non ci sia niente di male ad essere una material girl se queste concessioni sono sfizi innocui e regali-premio, vista la costanza con cui mi impegno ad ottenere il meglio da me, per me ovviamente, ma anche per gli altri.

Per quanto siamo in grado di riconoscerle, le energie negative emanate da persone, situazioni e ambienti possono farci molto male, vanno combattute e a loro va assolutamente negata la facoltà di essere più potenti di quelle forze positive che possiamo generare con la nostra mente.
Sta a noi decidere chi far vincere.
La vittoria è immediata non appena la determinazione, anche solo per un attimo, prende il sopravvento, a volte non se ne assapora subito la gioia, ma è assicurata e prima o poi esploderà.

Mi piace molto ritrovarmi, anche se questo significa che devo prima perdermi.

Che frase fantastica mi è venuta fuori! Non trovate?
Quasi quasi mi metto a far concorrenza a Fabio Volo!




Miranda (devil) Milian













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