Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

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martedì 13 dicembre 2016

Tinder bueno

Proprio non se ne può più di questo spam a sfondo sessuale.
Vuoi vederti una cosa in streaming e ti si aprono 3000 pagine di siti d'incontri e giochi erotici però ti si apre pure la pagina che ti da la fantastica opportunità di pulire il tuo Mac, ma se siete voi a sporcarmelo brutti sporcaccioni, dovrei pure spendere dei soldi e ripulirlo io?
Oltretutto ti fanno fare pure la figura della pervertita quando stai già assaporando la seratina che si prospetta, finalmente è arrivato il filmetto-time che tanto aspettavi e mentre va la sigla della casa di produzione silente e discreta -paf- a volume da DJ Set parte una voce che con tono orgasmico ti avvisa che quel gioco è per soli adulti, a quel punto tutto il palazzo è in allerta mentre tu ti scapicolli a chiudere quella pagina che subdola si è andata ad infilare sotto al film, e lì nella nuova finestra ti ritrovi due manga nudi che si esibiscono in selvagge acrobazie, roba che il kamasutra in confronto è la danza classica.
Non voglio giocare, porca miseria, voglio solo vedere una dannatissima commedia per rilassarmi e prendere sonno!
Ma chi è poi, che si mette a guardare i manga che ...boh 😱 😂 .

Una sera, sempre nella speranza di guardare un film, mi ritrovo una tizia completamente nuda, immortalata in cucina davanti al frigorifero, con le mani ai fianchi e il sorrisetto da ebete, nemmeno la messa in piega, era sciatta e crespa come poche. Mi sono sbrigata a chiudere ma al volo ho letto una frase che incoraggiava ad accoppiarti con questo raro gioiello dal sex-appeal da zero a 10, meno 20. Infatti stava davanti al frigorifero!

Ma ora ci sono rimasta davvero male perchè dando un'occhiata alle statistiche del blog c'era un elenco di link, ho cliccato su uno di quelli e mi sono comparse due tette di quelle che da Intimissimi non trovano la taglia, e la didascalia diceva che cliccando lì avresti trovato roba che è meglio di Tinder.

Tinder!
Si, lo so cos'è, non lo so da  molto a dire il vero ma lo so. E' quell'app dove ti iscrivi, metti un po' di foto e poi vieni o scelto o scartato da qualcuno che dall'alto della sua figaggine seleziona chi più gli aggrada. Poi, se tutto va secondo i piani, con i prescelti ci entri in intimità senza troppi preamboli. Il tutto tramite foto e interessi comuni, quindi un selfie venuto particolarmente bene, magari con qualche aiutino, a tutt'e due piace Vasco, il gelato alla fragola, la pizza e il basket e via, di corsa a letto insieme! Non è straordinario? Non ne sono certa ma credo che giochi un ruolo fondamentale anche abitare più o meno nella stessa zona, perchè così è tutto più facile, ci vai a piedi e in caso un giorno finisci lo zucchero sai già a chi chiedere.

Ogni tanto qualche pagina simile ti dice di stare attento perchè (se entri in quel regno della perdizione) potresti vedere foto di gente che conosci, embè? Stessero attenti loro!
Mica sono io quella davanti al frigo, nuda come mamma l'ha fatta che invece di darsi una pettinata, adesca i vicini di casa su un sito d'incontri ravvicinati che più che fantascienza è horror puro. Quella stessa adorabile mamma che ora, a guardarla bene ti accorgi di conoscere, quella che fuori scuola o al parcogiochi in parrocchia abbraccia amorevole il figlio mentre gli porge un Kinder, poi -zan, zan- la becchi su Tinder.

Giuro che una volta a una festa ho sentito parlottare delle donne, parlavano di come passavano il tempo a "scartare su Tinder", mi sembrava di aver sentito "scartare i Kinder" e mi sono chiesta e richiesta che senso abbia scartare i Kinder se poi non li mangi...poi ho capito.

Ora mi è venuta una voglia matta di Kinder e ho finito pure le Gocciole, non so davvero come compensare, la gianduia da spalmare è scaduta e i cornetti sono per domattina, in frigo non c'è niente di allettante, nè dentro, nè davanti, e per fortuna sennò gli incubi erano assicurati, mi guarderò un episodio di qualche serie, cosa particolarmente piacevole da quando mi sono abbonata a Netflix. Viva la faccia, 8€ al mese e vedo quello che mi pare senza incappare nei manga zozzoni o nella vicina di casa arrapata.



Buonanotte!
lunedì 12 dicembre 2016

Light post, 0,01% di contenuti.

Ieri ero in un negozio di intimo a cercare accessori che mi servono per lo spettacolo della mia scuola e nel vedere le solite cose sexy che riesumano per dicembre mi è venuto in mente quando e quanto mi divertiva scrivere di queste scemenze. Per la cronaca non ho una scuola di burlesque, che non ci sarebbe niente di male se non per il fatto che qui in Italia non lo sanno fare o comunque credo siano davvero pochi quelli che si cimentano almeno decentemente. Forse sarà per il fatto che spogliandosi lentamente si bruciano poche calorie e per questo va molto meglio la zumba. Non ho neanche una scuola di zumba e questo ci tengo a precisarlo invece, perché tra me e la suddetta attività non corre buon sangue, non che mi abbia fatto mai qualcosa di male, forse è solo il livello d’esaltazione a cui arrivano i suoi adepti a infastidirmi da 1 a 10, 10 e mezzo quasi 11!

Ma chissenefrega della zumba o del burlesque, torniamo alla magia del Natale e soprattutto del Capodanno, unico momento dell’anno in cui nei tristi negozi di intimo si possono trovare accessori e completini sfiziosi, colorati e utili per evadere dalla routine quotidiana, beh, non so se ho visto male io ma mi pare che la situazione già triste di per sé si sia maggiormente incupita: c’era il solito rosso ma davvero poca roba, mentre a seguire,  il colore più allegro era il verde smorto o il bordeaux. E qui mi è venuta di nuovo nostalgia e stavolta non di cosa scrivessi tempo fa per divertirmi, ma di quella città piena di negozi favolosi dove trovi durante tutto l’anno di tutto e di più, di tutte le taglie e soprattutto di tutti i colori: New York!
Veramente nostalgia di New York ce l’ho h24, 7 giorni su 7, essendo la città che più adoro al mondo, non che le abbia viste tutte ma a volte ci sono cose che si sentono e le sai senza doverti chiedere come e perché.
Sono vibrazioni e basta.
Vi dirò, forse a New York sopporterei pure la zumba!

L’anno scorso di questi tempi ero quasi lì ad ubriacarmi di quell’atmosfera favolosa e il mio sogno è tornarci al più presto anche se ora c’è Trump, infatti non faccio parte di quella schiera di persone che hanno detto che d’ora in avanti non ci andranno più perché mi sembra una cavolata grossa quanto il cervello di chi l’ha partorita. Allora vorrei chiedere a tutti questi tizi per quale motivo sono rimasti qui quando c’era Berlusconi e non sono migrati negli States visto che c’era Obama, ah forse perché trattandosi di italiani era giusto rimanessero in loco a lottare per la loro patria a suon di commenti e stati su Facebook! 
L’Italia ha bisogno di voi, grazie davvero di cuore.
Mi risulta poi che gli americani hanno continuato a visitare il nostro paese nonostante il vergognoso governo, quindi credo sia generoso da parte nostra, con tutto lo sdegno che possiamo provare, non privarli della nostra presenza in casa loro.

Non voglio scrivere post troppo lunghi sennò poi non li legge nessuno, questo già rasenta le misure adeguate per non tediare il lettore e pare quindi sia già arrivato al termine anche se è piuttosto inconcludente, magari allora do’ qualche buon consiglio in chiusura così da giustificare l’inutile tiritera di qui sopra:

Cosa fare se vi serve un reggiseno, sesta misura arancione o fucsia o turchese.
Per ora rinunciate, poi mettetevi a dieta o fatevi fare la riduzione del seno così da poter acquistare reggiseni a volontà in sobrie e morigerate tinte  da tappezzeria nei nostri tristi negozietti.
Non crediate di poter risolvere andando da Victoria’s secret a Roma alla stazione Termini perché quello che credevo fosse solo un angolo di vetrina è l’intero negozio, all’interno se riuscite a barcamenarvi in due metri quadri pieni di gente con i trolley al seguito e commessi che piegano minuscoli tanga per tutto il giorno (è che non hanno ancora capito che non c’è niente da piegare), troverete solo mutandine di tre o quattro tipi, i reggiseni non c’entravano e allora non ce li hanno messi, forse un domani, se amplieranno lo store…forse…potremo abbandonare il topless, passato pure di moda, e acquistare un reggiseno da abbinare agli slip più famosi del mondo. Di taglie poi, se seguiranno l’esempio americano, ce ne saranno quante ne vogliamo, infatti si trova la decima così come la seconda con estrema facilità. Le modelle a rappresentanza del brand, “gli Angeli”, saranno pure prese di mira perché troppo magre, ma almeno nei negozi si favorisce qualsiasi tipo di fisico mentre qui si parla tanto contro l’eccessiva magrezza e poi anche una quinta da Intimissimi li mette in crisi.

Victoria's secret, NYC

Viva le donne di tutte le taglie e viva i colori tutto l'anno!

mercoledì 23 novembre 2016

Apologia di Miranda

Oggi c'è una categoria, ma che dico una, ce ne sono tante ma proprio tante che vengono prese di mira, onestamente a certune io gli darei proprio fuoco ma poi vi dirò.
Intanto voglio mettere in chiaro una cosa, il blog era un aggeggio nato perchè ognuno potesse esprimersi liberamente, poi come ogni cosa quando ci si vuole guadagnare a tutti i costi pure non avendo niente da dire s'è sfasciato tutto e così se hai un blog automaticamente sei un cretino, nullafacente, perdigiorno che si sente figo e si crede uno scrittore.
E' vero, purtroppo ce ne stanno tanti di blogger super convinti, dediti pure alla compravendita dei followers e dei like, quando non se li procurano con apposite applicazioni lo fanno mettendone a casaccio per poi ottenerne in cambio. Fatti loro, chi se ne frega, io un lavoro ce l'ho quindi ho la coscienza a posto, per l'ennesima volta però mi ritrovo a piangermi addosso causa la mia incostanza sul blog dovuta a diversi fattori:
1-Non ho tempo.
2-Quando ce l'ho mi dedico ad altro.

A questo punto se volessi guadagnarci avrei dimostrato uno scarsissimo senso degli affari e in parole terra terra: ma dove cavolo potrei mai andare?

Continuiamo:
3-Sono lenta, quindi non potrei mai guadagnare se scrivo un post e lo rileggo migliaia di volte, poi lo salvo, lo rileggo ancora il giorno dopo, mi vengono i dubbi sui termini, li cerco sul sito della Crusca, poi ci ripenso, non mi fido, e ti credo: quelli avrebbero accettato petaloso! Finalmente pubblico l'articolo ma capita che lo rileggo ancora e allora lo ricorreggo, hai voglia a far soldi con questo sistema.
4-Non sono certa ci sia un punto 4, devo pensarci su poi semmai lo aggiungo, eppure mi pare che c'era, ma boh...

Il bello di non doverci guadagnare è che posso fare un po' come mi pare tuttavia ci riprovo e mi riprometto di scrivere di più perchè mi manca molto. Non ho nemmeno pensato di fare come la Rai d'estate, infatti per aumentare le visite potevo rifilarvi qualche replica, e pur non scrivendo potevo ogni tanto linkare qualche post vecchio, uno o due lettori in più li avrei guadagnati. Vi pare che in un noioso e afoso pomeriggio d'agosto qualcuno che magari ha sempre denigrato le fiction non si sia appassionato a una puntata di Don Matteo 3 rimanendone talmente colpito da spararsi successivamente in streaming tutte e 11 le stagioni? Poi, il neo fan avrebbe sicuramente organizzato una bella gita a Gubbio con la famiglia per rivivere quei momenti magici in cui, tra i vicoletti del borgo umbro, un delizioso prete in bicicletta scopre i rei, li rende confessi e li redime alla luce della fede. A proposito di luce, proprio nella bolletta della luce, d'ora in avanti il tizio pagherà più che volentieri il canone, ringraziando mamma Rai per avergli donato Don Matteo e altre meraviglie come ad esempio la riesumazione di Pippo Baudo che, quanto a audience, se la batte col miracolo di San Gennaro.


Tra l'altro con i  visitatori occasionali avrei potuto davvero guadagnarci, infatti ho scoperto che il mio blog è valutato un tot di centesimi a click a patto che permetta l'inserimento di spot pubblicitari ma non lo farò per due motivi:
1-Mi prenderebbe la gola di avere tanti click e dovrei pubblicizzarlo scrivendo tutte quelle odiose frasi per indurre a cliccare, tipo: "guarda cosa è successo a questa ragazza mentre si spogliava in web-cam" oppure: "leggi cosa è capitato di molto brutto a chi non ha cliccato su questo link" o anche: "se non clicchi qui, Renzi sarà premier a vita" e ancora "se non leggi questo articolo ci saranno tanti matrimoni gay da mettere in discussione l'eterosessualità di tutto il pianeta roba che anche su Marte potrebbero esserci dei problemi".
2-Mi sono dilungata troppo e non ricordo più che cosa stessi elencando, ah si, il perchè non voglio spot pubblicitari nel mio blog: perchè quando poi ci entri capita che si aprono migliaia di finestrelle dispettose tanto da coprire il testo del post per farsi notare e fare il lavaggio del cervello e dato che io il lavaggio del cervello lo combatto, non sarei coerente, non ce la potrei fare.

Bene, dicevo all'inizio che ci sono categorie cui darei fuoco (per finta, specifico perchè se poi qualcuno dovesse prendere fuoco sul serio, averlo dichiarato qui costituirebbe una prova contro di me, lo so è improbabile che accada ma ho visto troppi Don Matteo e lì funziona così), dunque, categorie cui darei fuoco che non tollero:
1-Gli youtoubers, soprattutto quando credono di aver preso il posto di attori, registi e compagnia bella.
2-Gli haters, quelli che non avendo niente da fare ed essendo dei super falliti passano il loro inutile tempo ad esprimere l'odio che provano in rete.
3-Le fashion-blogger che anzichè distinguersi per originalità sono tutte ugualmente assurde.
4-Le influencer, quelle che lanciano tendenze spesso banali ma loro, che lo vogliamo o no, sono le elette, hanno sentito il richiamo, si tratta di vocazione: influenzare e ispirare è la loro missione. Lo fanno per noi che dovremmo essere grate ma io la grata gliela darei in faccia (sempre per finta ovvio).
5-I life-coach, gente che ti insegna a vivere, a non farti influenzare, il loro motto dovrebbe essere: "non fatevi influenzare da nessuno, tranne che da noi". Ovviamente devi sostenere i loro blog e comprare i loro libri dove ti incoraggiano a diventarne dipendente. E pensare che si credeva bastasse evitare la metropolitana o i luoghi affollati, invece l'influenza gira più in rete che altro! Il contagio è deleterio perchè purtroppo l'aspirina in questi casi non risolve un bel niente.
La presunzione e la spocchia del life-coach tocca vette che nemmeno quello di altissima, purissima, levissima...

...io invece sono felicissima di aver scritto ma stanchissima quindi per ora ciao, a presto e grazie infinite a tutti quelli che hanno letto a gratis ciò che ho scritto sempre a gratis e per diletto.

lunedì 2 maggio 2016

Auguri Principessa! Quattro passi nella storia, tra reali e condannati a morte.

Ebbene, mi duole dirlo ma...ci sono ricascata.
Per la tigna di voler dire la mia a quattro bifolchi mi sono fatta lapidare, anzi se vogliamo dirla tutta, oggi primo maggio 2016 è stata addirittura proclamata la mia condanna a morte.
Si, lo so, difficile da credere, starete certamente pensando che stia enfatizzando per dare colore ad un post che altrimenti risulterebbe scarno, mesto e privo di quel certo non so che di avventuroso o macabro, insomma di quei condimenti necessari per fare audience. 
Invece è tutto vero e dato che la cosa mi ha scossa non poco, vi voglio raccontare il fatto per sdrammatizzare ed espiare colpe e paure. Badate bene, non sono scossa per la pericolosità delle minacce che mi sono state rivolte ma per quanto ancora una volta sia stata così stupida da cadere nella nota trappola: discuti con un idiota, ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza.

Primo maggio dunque, giornata relax ma anche di lavoro da svolgere a casa, dopo pranzo, anzi dopo lo smalto mi sono concessa una mezzoretta di cazzeggio social tipo pubblicare su Instagram la foto delle unghie appena decorate, poi una scorsa su facebook e qui sono incappata subito nelle foto della bimba di Kate e William pubblicate da un noto quotidiano diventato ormai peggio di Novella 2000, foto scattate dalla madre per il suo primo compleanno e offerte a noi poracci con tanta generosità.
Da tempo ormai glissavo su queste cose, visto che non m'interessano, ma non so cosa cavolo mi ha detto la testa ho voluto leggere qualche commento, giuro non volevo ma il dito appena smaltato come posseduto da una forza maligna ha cliccato su mostra altri commenti e così mi è andato l'occhio su quello di una tizia che sparava a zero con chi aveva dimostrato menefreghismo per la notizia, diceva che non si doveva essere così cattivi con gente che non si conosce nè giudicare cose che non ci riguardano, allora perchè le pubblicano vorrei sapere tanto per cominciare!?
Mi è venuta voglia di risponderle ma mi son detta: resisti, resisti, che siamo pure nel periodo in cui la resistenza c'azzecca ma, niente, il fremente dito turchese con brillantini ha cliccato istintivamente su rispondi e così -ahimè- ho risposto.
Ho semplicemente scritto che la cosa invece ci riguarda eccome perchè da troppo tempo va avanti questa storia e cioè che distraggono il popolino con notizie del genere affinchè sfuggano questioni ben più importanti.
Mi sono subito pentita perchè lo so che non serve a niente discutere sui social ma ormai la cazzata l'avevo fatta.
Non speravo certo di svegliare il mondo ma tant'è, questa è stata la prima risposta che ho ottenuto da un'altra tizia evidentemente parecchio stranita dal mio commento: muori accattona.
Così m'ha scritto, due paroline decise, dritte al punto senza troppi giri e messaggi fra le righe.

La cosa più assurda è che mi ha colpito più l'accattona che il muori. 
Mi chiamano la Carrie Bradshaw del quartiere, arriva lei, fresca fresca e mi dà dell'accattona! No dico, ma l'hai visto almeno il mio armadio prima di parlare? 
Ora voglio analizzare per bene: dovrei morire perché me ne frego della vita privata dei reali d'Inghilterra? E' per lo stesso motivo dunque che sarei pure accattona immagino. Mi viene però il dubbio che la signora sappia dei miei affarucci, cioè quando faccio incetta di scarpe firmate al 70% e allora m'ha detto accattona per quello, ma non mi pare un'ipotesi tanto attendibile, deve essere perché non solo non ho sangue reale ma me ne frego pure di chi ce l'ha.
Ora però mi viene pure in mente quando trovo i lines seta ali in sconto al supermercato o la pasta solitamente a €1,25 al pacco in promozione a 0,85, in quel caso ne riverso una quintalata sul nastro scorrevole della cassa. Non sarà mica la cassiera della Simply la tizia del commento? In tal caso mi tocca pure darle ragione perché in orario di chiusura, quando spesso vado a fare la spesa, passare tutti quei pacchi col codice sconto e staccare tutti quei bollini... un muori accattona qui ci sta tutto diciamolo!
Ma torniamo ai fans della famiglia reale, un'altra ha risposto che invece proprio perché (quaggiù nella plebe) si hanno dei problemi è bello leggere queste notizie di chi sta meglio di noi! Poi c'è pure chi ha detto: finalmente una bella notizia!
Peccato che le belle notizie sarebbero altre, magari scoperte o informazioni di vario genere che potrebbero migliorare la nostra vita, la mia come quella di chi si appassiona agli amori di Belen e alla crescita dei principini ma è proprio grazie all'interesse per questi argomenti che loro continuano a fare una vita da poracci sempre più nella me**a (come direbbe Baby George tanto per rimanere in tema) e a noi tocca sopportare di vederli prolificare e moltiplicarsi, tipo quei rami che crescevano a dismisura intrappolando il castello della bella addormentata nel bosco (che era una principessa pure lei quindi i sudditi del web dovrebbero gradire il paragone) solo che purtroppo non ci rimangono chiusi dentro ai rovi, magari! Sarebbe troppo bello come lieto fine, invece no, loro rimangono intrappolati nella rete ma sarebbe meglio dire in rete giungendo a tutti noi con estrema facilità, e grazie ad offerte, promozioni e free wi-fi ci passano le ore ad acquisire dati per diventare sempre più ignoranti ed offrire strada facendo al mondo intero le loro incredibili prestazioni a riguardo.

Dicono che prima di giudicare devi metterti le scarpe di quello e fare la sua stessa strada per capire e blàblàblà...ma cosa vuoi capire? E poi chi se le vuole mettere le scarpe di una che su facebook scrive Auguri principessa alla nipote della Regina Elisabetta!

Ora vado che è tardi, ah, se passate qui sotto all'angolo del marciapiede e vedete sbrilluccicare qualcosa, no, non si tratta di barlumi di passeggiatrice (qui optano per un look più casual) ma dei miei sandali argentati Steve Madden tacco 12 comprati al 50% da Bloomingdale's in Florida, servono per illuminare il cammino di chi sarà così magnanimo da lasciarmi qualche spiccio che domani al supermercato ci saranno le fave in offerta e il 3x2 sulle confezioni di pecorino, non posso certo farmeli scappare, poi posso pure morire in pace per la gioia dei sicari da tastiera.


PS: In un accurato e attendibile documentario che seguii tempo fa, venne fuori che il caso Monica Lewinsky fu inventato di sana pianta al fine di distrarre la popolazione e mettere a tacere quanto stava venendo pericolosamente alla luce in merito agli extra-terrestri. Ciò spiegherebbe pure perché a Hilary Clinton la tresca che la vedeva cornuta non le scucì un baffo. 
Se un giorno dovessi scrivere qualcosa a riguardo su facebook non mi sarà più tanto facile scamparla perciò vi chiedo: no fiori ma opere di bene.
mercoledì 27 aprile 2016

Parole sante!

Ciao a tutti! Vi avevo promesso un prossimo post molto prossimo per parlarvi dell'articolo che ho letto su quelle due donne di spicco del panorama politico-gossipparo italiano: la Santanchè e la moglie di Renzi!

Attraverso quest'articolo sono venuta a conoscenza del fatto che la Santanchè ha scritto un altro libro: "Sono una donna, sono la santa". Vi dico subito che non ho pregiudizi e anzi, voglio essere positiva, fatta questa premessa direi che già il titolo mi pare molto intelligente: ha fatto bene a specificare che è una donna perchè sotto quei metri quadri di rigonfiamenti vari non si capiva in effetti cosa si celasse, ora lo sappiamo -stop alle telefonate- l'oggetto misterioso è stato scoperto, si tratta di una donna, la santa appunto. E aggiungerei beata, vergine, addolorata.
1. Beata lei che non si vergogna di niente, il che a volte è un vantaggio, redditizio nel suo caso;
2.Vergine ci stava bene ma l'ho cancellato perchè a ripensarci non è molto appropriato;
3. Addolorata perchè poverina non fanno altro che darle addosso, con la scusa che tanto poi sulla gomma rimbalza tutto, ma non arrivano a capire che certe cattiverie possono fare comunque tanto male.
Che insensibili! Insomma la colpa è tutta di questi criticoni i quali non hanno niente da fare che sparlare della gente fine ed elegante che va alla prima de La Scala.

Dato che come dicevo, non si vergogna di niente, la santa ha  usato a suo vantaggio quell'episodio del pessimo outfit dedicandogli un intero capitolo del suo libro autobiografico. Si, avete capito bene, si tratta di un'autobiografia e io sono sempre più incredula: ma a chi cavolo può interessare l'autobiografia della Santanchè?
Dunque, in questo capitolo, ci spiega che quella sera di dicembre non sapeva cosa mettersi visto che era appena arrivata a casa trafelata (Santanchè, una di noi!) quindi ha afferrato la prima cosa che le è venuta in mano (eviterò scontate battute da camionista) e cioè quella gonna verde che solo a vederla sembrava di sentir nell'aria un fresca fragranza di pino silvestre, poi ha indossato la camicetta bianca e tanto per fare pendant ha definito il tutto con un pellicciotto e un papillon, verdi anch'essi. Non l'avesse mai fatto, si è scatenato il finimondo, ha giustamente affermato che quella mise l'avrebbero fatta passare a chiunque tranne che a lei. Parole sante!
Tra l'altro dice che la gonna era pure economica perchè l'aveva pagata solo 300 € (e noi che credevamo fosse la custodia dell'albero di Natale) e l'acconciatura se l'era fatta da sola con le mollette comprate al mercato (inizio a pensare che si tratti di un libro comico), in effetti era pettinata un po' a carciofo ma la preoccupazione principale sarà stata la scarsa tenuta delle mollette scadenti e a tal proposito avrà pensato: finchè dura, fa verdura! La "verdura" in effetti era l'unica cosa certa, tuttavia la santa si vedeva fin troppo semplice e non era per niente convinta, proprio come noi nel guardarla (più che poco convinti noi eravamo proprio piegati in due dal ridere) ma ormai era tardi e prima che si smontava tutta se ne passavano quattro atti di Aida, tre di Tosca e un paio di Requiem, non ce l'avrebbe mai fatta, allora è rimasta vestita così, come la ragazza della porta accanto...ops ...come l'albero del giardino accanto.
Giunta a teatro, indovinate un po' chi ha incontrato? Tu guarda a volte il caso! Del resto è ovvio, quando si condividono certe passioni: c'era pure la first lady.
Si sa che in politica sono tutti melomani e frequentano i teatri d'opera per pura e semplice passione, non perchè sono obbligati dal protocollo. Loro che del protocollo capiscono solo quel che gli fa comodo ed essendo anche piuttosto ignoranti se gli chiedi che cosa sia, ti rispondono il foglio per i compiti in classe. Sempre che ne abbiano mai svolti! Il fatto è che se ne sbatterebbero alquanto ma dato che non lavorano e sono pagati lo stesso (e pure molto bene) accettano di chiudere un occhio di fronte a questi eventi mondani obbligatori. Dunque, la first lady sfoggiava un outfit discutibile, decisamente più criticabile di quello da albero ma pare che non se la sia filata nessuno e nell'autobiografia la santa lo fa ben presente, dice che alla moglie di Renzi, vestita in pizzo nero, le si vedeva il perizoma in trasparenza, era mezza nuda eppure han criticato lei che non scopriva nemmeno un centimetro di caviglia. Che paradosso, la santa scrisse un libro contro i burqa e stavolta c'è mancato poco che se lo mettesse!
Il perchè nessuno si sia filato il tanga della first lady invece, credo sia piuttosto chiaro e quindi possiamo evitare di perdere tempo con inutili e ridondanti spiegazioni. Qualcuno starà malignando circa il fatto che è palesemente bruttina e piuttosto androgina nel senso meno intrigante del termine, e in effetti è proprio così. Diciamo che se scrivesse un'autobiografia dovrebbe intitolarla:
Sono una donna.
Sottotitolo: o forse no?

Se la santa si era acconciata con le mollette del mercato, Agnese Renzi quella sera si era fatta i ricci infilando le dita nella presa della corrente sennò non si spiega, nemmeno la casalinga più disperata e squattrinata sarebbe stata capace di un tale scempio e a proposito, lo sapete che nei mercati oggi si è soliti aprire piccoli negozi di parrucchiere alla portata di tutte? Quindi la prossima volta che andate a fare la spesa, avete la soluzione dietro l'angolo, a destra del pesciarolo, dopo il banco dei broccoletti dove c'è il contadino che vi regala l'ovetto fresco per il pupo, vicino alla signora che lo boicotta coi biscotti vegani il mercoledì, ecco, proprio lì di fronte c'è il coiffeur pour dame da Nino Moda Capelli, quello che se non fosse per l'altezza, il colore di occhi, i capelli troppo diversi, la forma del viso non proprio uguale e la tartaruga solo nel giardino di casa somiglierebbe a Garko ma forse più a Raoul Bova. Nonostante il nome, Nino Moda Capelli non è molto aggiornato, comunque con 10 € ti fa la messa in piega e se non chiedete il balsamo ve la cavate con 8, certo vi conviene lasciarne 2 di mancia a Samantha (la shampista) per non farvi guardare appresso e così sempre 10 ne avete spesi ma avrete sempre risparmiato sulle mollette!

Che idea eh!
Non sarò la santa ma sono sempre Miranda che per l'affaruccio ha il fiuto e non vi nega mai un aiuto!

Comunque poi per il Giubileo il noto teatro milanese ha cambiato nome, ora si chiama La Scala Santa!

Alla prossima...



martedì 19 aprile 2016

Ti piace "dalla"? Scherzi anni '80 e altre storie.

"Cari amici vi scrivo, così mi distraggo un po', e siccome siete molto lontani più FORTE VI SCRIVERO'..." (Miranda canta Dalla)
Beh, un tempo Miranda cantava davvero!
Il delirio della mezzanotte passata è iniziato e la sopracitata canzoncina mi ha fatto venire in mente quello scherzo cretino che si faceva alle medie ai tempi miei, cioè a quei tempi in cui non ci si faceva la ceretta, ci si sfregiava le gambe col rasoio e ti cambiavi le scarpe sotto il portone passando dalla scarpa da tennis (oggi detta sneaker) alla decolletè con tacco a spillo rigorosamente in vernice, con la quale ognuna di noi sembrava una passeggiatrice!
Insomma lo scherzo era che ti chiedevano: "Ti piace Dalla?" E se facendo un rapido calcolo su quante canzoni più o meno gradivi del noto cantautore rispondevi di si, tutti scoppiavano a ridere come scemi mentre noi ci mangiavamo le mani per esserci cascate. Un po' come quando alla domanda "Dove vai in vacanza?" Io, fiera della mia amata Liguria, credendo di essere anche un po' invidiata rispondevo Chiavari e loro, i maschi, si sbellicavano dandosi le gomitate.
Ci rimanevo di un male, Chiavari era così bella per me, cavolo avevano da ridere?
Beh, poi comunque l'ho capita!
Preciso per correttezza che nella foto vintage in alto non sto cantando Dalla e dato che nemmeno mi piaceva "dalla" per ottenere successi, la mia carriera di vocalist è durata molto poco! Non che avessi chissà che voce ma si sa che spesso e volentieri certi, sono solo dettagli.
Vabbè, come dicevo poc'anzi, scrivo così mi distraggo un po' e vi ringrazio anticipatamente per la compagnia che mi farete, visto che scrivo a voi, è il minimo!

Giorni fa sono rimasta fortemente attratta da una pubblicità che invitava a pubblicare un libro gratuitamente, si poteva stampare la prima copia senza spendere un centesimo e altre cose molto convenienti. Ho letto tutto l'annuncio con attenzione, ho seguito passo passo la guida, ho cliccato su "registrati" e infine stavo creando un account per poter usufruire dell'imperdibile offerta, mi vedevo già in lizza per il Pulitzer quando, per dirla alla Snoopy "d'improvviso rimbombò un lampo di genio", insomma mi è venuta in mente una cosa fondamentale: io non ho scritto un libro!
Cosa mi credevo quindi di pubblicare dopo aver creato l'account non si sa.
E io sarei quella che non si fa abbindolare dalle pubblicità!
La pubblicità è l'anima del commercio ma più che altro del rincoglionimento e lo dimostra anche il fatto che ormai in molti usano strategie alquanto assurde tipo la seguente da seguire punto per punto:
1) pubblicano una qualsiasi cosa metta in mostra il proprio prodotto (video, foto, ecc.)
2) ti inviano un messaggio privato e ti chiedono di andare a vedere questa cosa (e già solo per averci cliccato aumentano le visualizzazioni, pure che non la guardi)
3) ti chiedono di mettere un "mi piace", a te pare brutto non farlo quindi lo fai pure che non te ne frega una cippa e come te tanti altri.
Ora viene il punto fondamentale.
4) Dopo un po', e attenzione stavolta non più in privato ma pubblicamente, ringraziano tutti per l'alto gradimento raggiunto su quella specifica pubblicazione. Così commossi fino alle lacrime sfoggiano numeri ed equazioni varie a dimostrare quanto siano fighi ma soprattutto quanto siano modesti e quindi sorpresi di ciò.
La cosa comunque funziona perchè anche se rompi fino allo sfinimento, a chi non ha il tuo carisma e la tua faccia come il culo piaci un casino perchè loro invece sono dei pappamolla e quindi non solo ti ammirano ma amano brillare della tua luce riflessa. Certo come dicevo prima, a molti scassi parecchio le scatole ma tanto il tormentone che gira e rigira sul web ormai si è innescato e fa parlare di te: il condizionamento è partito e la popolarità è alle porte.
Popolani che sgomitano per mettere una R al posto della N a tutti i costi.
Avanti popolo alla riscossa, metti mi piace datte 'na mossa!
I popolaRi hanno una legge: se metti mi piace si sentono fighi e pensano di piacere, se non lo metti pensano che sei invidioso perchè loro sono troppo fighi! In parole povere, si rigirano la frittata che è una bellezza e soprattutto sono sempre fighi.
Beati loro!
"Specchio delle mie brame chi è il più bello del Reame? Saresti tu ma su You Tube nessuno ti si fila, sappi che di visualizzazioni ne servon almeno tremila".
Stasera sono proprio in vena poetica forse ispirata da recenti letture particolarmente ispiratrici, ho infatti letto un articolo che riguarda due donne italiane meravigliose di cui andar fieri: la Santanchè e la moglie di Renzi! Non vedo l'ora di raccontarvi e infatti il prossimo post sarà davvero molto prossimo perchè sto fremendo. Una piccola anticipazione ve la voglio dare però, ma proprio piccola, a breve uscirà un altro libro della Santanchè che però si è appoggiata alla Mondadori lasciandosi sfuggire quell'occasione d'oro di stampare on line la prima copia gratis.
A proposito ve l'ho mai detto cosa mi ha spinto ad aprire un blog?
Il fatto che Barbara D'Urso pubblicasse libri, magari pecco di superbia ma non credo di poter fare peggio, peggio cioè di una che per pubblicizzare il suo programma domenicale a pochi minuti dall'andata in onda dice: "Donne, preparate il ferro da stiro, sto arrivando e vi faccio compagnia col cuoreeee".
Roba che nemmeno l'arrotino!

A presto, sto arrivando eh...col cuoreee... <3
giovedì 7 aprile 2016

Welcome back Miranda!

Dopo poco più di un anno mi riaffaccio timidamente in questo amatissimo blog, o almeno ci provo a farlo timidamente, tanto poi andrà a finire con la mia solita irruenza.
Quanto l'ho amato non si può nemmeno immaginare e quanto mi è mancato non ne parliamo proprio.
Quante cose sono successe in un anno... ma non mancherò di accennarvi qualcosa di tanto in tanto, o meglio, di poco in poco visto che non ho intenzione di assentarmi di nuovo troppo a lungo!
Che ne dite se parto subito con un post randomico di quelli "a episodi" altrimenti detti fricantò? Ci spappolo dentro un po' di roba a caso così entro subito nel vivo e non sto troppo a rammaricarmi per non essere stata qui in questi ultimi tempi.
Dunque:

Primo episodio.
Le serie TV

Finalmente ho iniziato a seguire le serie TV. Non potete immaginare quanto io abbia da sempre invidiato quelli che si facevano maratone e scorpacciate di serie, li ammiravo estasiata mentre parlavano tra loro, mentre si capivano tra loro, per me era peggio di seguire un discorso in arabo, ora invece parlo arabo anch'io!!!
...نذهب على مع القصة
Scommetto che vi siete sbagliati e avete iniziato a leggere da sinistra a destra, beh allora ecco perchè non avete capito niente!!!
Scherzi a parte, insomma sto al settimo cielo, che tra l'altro è il titolo di una serie che subivo quando le figlie erano ragazzine e che non vedrò mai perchè non mi interessa l'argomento, roba di pastori protestanti con una decina di figli a testa e...ora che ci penso il pastore dai capelli neri aveva una tresca con una sua ex molto provocante ma la moglie, santa donna, lo perdona. Forse questa serie non sarebbe poi così noiosa! Me lo segno: rivalutare eventualmente Settimo cielo.
In questo periodo ne sto seguendo un paio, una delle due si intitola Once upon a time ovvero C'era una volta. I protagonisti sono i personaggi delle favole più note, sospesi in questo caso tra realtà e fantasia, tra tempi remoti e attuali e tra l'altro, come spesso accade, ho dovuto scoprire che un'idea che credevo fosse mia, quindi inedita e originale fino all'osso era stata invece già realizzata in questa serie e cioè la relazione clandestina tra la matrigna di Biancaneve e il cacciatore!
In realtà la mia favola distorta della candida principessa è ancor più elaborata e tempo fa la esposi proprio in questo blog. Odio farmi pubblicità e ci tengo sempre a distinguermi come "irriducibile fessa" che non fa niente per aumentare followers e visualizzazioni tuttavia se volete leggere la fiaba di Pulp Biancaneve cliccate pure qui però mi raccomando non leggetela ai bambini per la buonanotte!


Secondo episodio.
Summer 2015

L'estate scorsa sono stata in vacanza in un posto e quando dico di che posto si tratta, tutti, e dico tutti nessuno escluso, esclamano: in Albaniaaaa? E come mai?
L'espressione mentre colpiti esclamano la suddetta frase è più o meno questa:


E comunque si, avete capito bene, sono stata in vacanza in Albania!
Il mare è bellissimo e sono stata benissimo per motivi estranei al luogo ma per tutto il resto oltre a esserci mastercard (forse), l'espressione sgomenta "in Albaniaaaa?" ci sta tutta.

Riassunto dell'Albania in 5 punti:

1. Mare e posti bellissimi, e questo l'avevo detto, soprattutto Ksàmil dove si può nuotare fronte Corfù tra un'isoletta e l'altra.
2. Hotel da rifinire, nel senso proprio del termine tipo: cabina doccia senza cabina; asciugacapelli questo sconosciuto; rubinetti montati al contrario; finestre senza tende forse per guardoni in cerca di allettanti avventure; davvero si possono evitare quattro piani di scale con un coso meccanico che va su e giù? Niente reception; colazione a base di peperoni, pomodori e niente altro; spiaggia annessa all'hotel non attrezzata e sporca; accessori bagno spaccati che inducono l'avventore a sviluppare un certo aplomb per non capitolare di scatto a destra e a manca mentre esegue pratiche che se ti dice bene sono quotidiane; playlist di accompagnamento musicale ai pasti scarsa e monotona a base di ritmi latino-americani di pessima qualità.
Punti a favore: la vista dalla piscina e il mega pacco di carta igienica all'ingresso da cui poter attingere senza riserve 24h su 24.
3. Strade da finire, nel senso che si interrompe d'improvviso una superstrada quasi sul mare e per riprenderla in seguito bisogna passare per la montagna, girarci intorno dieci volte col girotondo albanese, quello che ti fa passare per Girocasta, quindi fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un'altra volta, tutti giù per terra (a imprecare probabilmente), da qui si consiglia di chiedere indicazioni ai passanti montanari che in albanese ti dicono che è vicinissimo e facilissimo, di conseguenza ho imparato a parlare albanese: vicinissimo significa che ci vogliono dalle sei alle otto ore se vai a 200 all'ora (che su strada dissestata è alquanto improbabile) e facilissimo significa che dopo dieci ore (ce ne vogliono almeno un paio in più) arrivi minimo col mal di testa perchè oltre ad averci messo un botto non ti capaciti di che giro di Peppe hai dovuto fare, da qui un'altra intuizione: Peppe era albanese!
Veniamo ora alla vita notturna:
4. Casinò piccolini e scarsi  ma intanto io c'ho vinto 8000 lek (50,00€ circa) alle slot machine e già mi sentivo una super esperta pronta a sbancare il Bellagio in quel di Las Vegas. Bisogna pur fare la gavetta da qualche parte!
5. Ristoranti male organizzati dove nell'attesa puoi passare il tempo litigando con buzzurri turisti -ahimè- italiani, che dopo aver mostrato il peggio di sè asseriscono di non voler parlare con te in quanto donna perchè lì, al paese loro, i maschi parlano coi maschi e le femmine con le femmine, in quel caso specifico quindi avrei dovuto interloquire con la moglie del tizio e dire: "Signora scusi, potrebbe dire a suo marito che è un burino-cafone-maschilista?" Invece mi sono permessa di infrangere le regole del paese suo (dove comunque ce l'ho mandato) e gliel'ho detto in faccia che è un cafone, tenendo alta la bandiera delle pari opportunità.
Nonostante tutto il mio natante lo tengo ormeggiato qui in Albania!



Terzo e ultimo episodio.
Il nuovo template

Ho aggiornato la grafica del blog e stavolta l'ho cambiata smanettando coi codici dopo aver acquistato questo nuovo template, l'ho fatto per fare una cosa ordinata e carina al fine di rendere più gradevole la lettura, l'ho fatto per voi capito? Sentitevi in colpa come minimo se non passate di qua almeno una volta al mese!

A prestoooo!!!

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