Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

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sabato 7 luglio 2012

Diamanti e papere


In vacanza faccio delle scoperte sensazionali. Il più delle volte leggendo titoli di riviste esposte in spiaggia in quei pannelli adibiti a edicole. Lo ammetto, a volte ne compro alcune, quelle che mi sembrano le meno peggio e che spero non facciano parte dell'impero berlusconi.
Dunque, grazie a questi acquisti  sono venuta a conoscenza di diversi fatti. Per esempio che Emma Watson (lo so che non sapete chi è quindi ve lo dico io, è la Hermione di Harry Potter) ha fatto tingere il cagnolino di rosa (roba che nemmeno Paris Hilton sarebbe mai arrivata a tanto) o che Ibraimovich si è comprato un'isoletta svedese per andare a sparare a cinghiali e cervi (ma povere bestie).
Poi ho avuto la triste conferma che tra Johnny Depp e Vanessa Paradis è davvero finita e ora dovranno combattere con la spartizione dei beni.
E che sará mai?
Che ci vuole a dividersi pezzi di isole alle Bahamas e annesse spiagge chiamate con i nomi dei figli?
Che ne so, lui potrebbe prendersi la spiaggia col nome del maschio e lei quella della femmina o viceversa.
Insomma una soluzione si trova.

E che dire della coppia Briatore-Gregoraci?
Come ho visto la rivista con loro due in copertina ho pensato:
buone notizie da casa Briatore?
Evvai, vuoi vedere che hanno iniziato a pagare le tasse?
No, mi sbagliavo.
Ebbene, aspettano il secondo bebè, lui condurrá un talent show per aspiranti imprenditori inoltre pare non abbia nessuna intenzione di lasciare il Billionaire!
Beh...se non sono buone notizie queste!
In tempi di crisi è bello sapere che un padre di famiglia ha il lavoro garantito.
Mi auguro che al nascituro non accada la disgrazia che ha dovuto subire il primogenito. Dio solo sa quanto ha sofferto (così disse la mamma) quando al padre gli sequestrarono lo yacht.
Pare che non abbia dormito per giorni, lontano dal suo lettino galleggiante.
A proposito, ma se il primo figlio si chiama Nathan Falco, il secondo che nome avrà?
Non so, Douglas Corvo o John Aquila Reale?

Ma è dopo quest'iniezione di informazioni interessantissime, quando ero ormai esausta, che è arrivata la ciliegina sulla torta:
Jennifer Lopez, notoriamente dotata di un lato B extra lusso, se l'è assicurato per 27 milioni di dollari!
Ora, una ballerina si assicura le gambe che si possono rompere così come un pianista si assicura le mani ma a un sedere cosa può succedere?
Dunque, vediamo, ci sono: magari al mare si siede su uno scoglio e -tracchete- sbuca un granchio che glielo pizzica. Oppure si potrebbe riempire di bolle dopo aver usato una nuova crema anti qualcosa.
Ma anche se fosse?
Bene, il notizione deve ancora arrivare però.
Questo lato B delle meraviglie oltre ad essere assicurato per una cifra astronomica vanta un accessorio che la sua padrona porta sempre con sé durante il tour: un copriwater con pietre preziose incastonate tra cui, pare, anche un diamante.
Praticamente questa va al bagno e si siede sui brillanti.
Diamonds are a girl's best friends cantava Marylin.
I diamanti sono i migliori amici delle ragazze.
E che amici!
Molto intimi direi.
Beh, sempre meglio essere amici del lato B di J. Lo che di Maria De Filippi tutta intera!
E io che credevo di essere molto glamour avendo trovato una tavoletta per il bagno trasparente con le paperelle gialle.


Miranda Devil Milian
mercoledì 4 luglio 2012

Holiday

La vacanza è appena iniziata e siamo alle solite:
nonostante non veda l'ora di passare del tempo nella mia dimensione ideale, vestita solo di bikini, pareo e ciabattine, a leggere libri su libri, ad avere il mare sempre davanti agli occhi così da poterlo guardare per ore, mi prende la sensazione di non volermi staccare dalle mie abitudini e dalle mie cose e così:
soffro perchè penso che mi mancherà casa mia, perchè si divide la sacra famiglia (che poi non è sacra ma di fatto, ma non per questo meno sacra), addirittura penso che mi mancherà la tartarughina di mia figlia che non me la sono filata mai più di tanto, poi sono molto gelosa della lavatrice e della cucina e...morale della favola l'idea di perdere lo scettro di regina della casa e lasciarlo in mano a chi resta mi rende un pochino suscettibile.
Del resto so già che nelle quattro settimane marinare accadrà quanto segue:
Prima settimana: sono esaltata, euforica, non mi sento a mio agio ma fingo di esserlo, talvolta mi capita di non vedere l'ora di tornare a casa mia, faccio continuamente progetti ad alta voce per disgrazia di quella mia figlia che passerà con me tutto il tempo, se c'è qualcosa che non dovesse andare ripeterò fino alla morte come ho intenzione di agire per stravolgere la situazione in positivo mentre quando tutto filerà liscio mi lascerò andare in centinaia di esclamazioni per esprimere quanto si stia d'incanto. A riguardo, sono capace di usare una serie infinita di sinonimi pur di dire dieci miliardi di volte la stessa cosa senza dare nell'occhio, ma puntualmente l'occhio di chi mi sta accanto se ne accorge e l'orecchio pure. Voglio essere sincera, spesso non mi preoccupo dei sinonimi e ripeto tranquillamente la stessa frase con le stesse identiche parole. Poi lascio cadere l'argomento per non essere troppo assillante e quando chi è con me crede di poter cantare vittoria, eccola lì che ricomincio!
Seconda settimana: mi sono ambientata, ho abbandonato gli attaccamenti cittadini, mi destreggio ovunque come fossi a casa mia: mi sento finalmente in vacanza ed è a questo punto che tanto perchè non m'illuda di spassarmela troppo mi verrà il ciclo!
Terza settimana: mi sembra di aver vissuto sempre lì, non me ne frega più niente della lavatrice tantomeno della cucina, sto una pacchia e vorrei che non finisse mai. Faccio progetti su come poter vivere  in città con le stesse modalità e lo stesso spirito della villeggiatura.
Puntualmente ci credo, che ciò possa accadere, ma puntualmente al rientro gli atteggiamenti smentiscono il tutto lasciandomi sola davanti alla triste e cruda realtà: è finita!
(E a Roma non puoi uscire in ciabatte perchè ció che al mare è cool in città è da caciottare).
Quarta settimana: passo tutti i giorni a cercare di non pensare di pensare che è l'ultima e quando arriva l'ultimo giorno mi sento la morte nel cuore e continuo a ripetermi che ...tanto lo sapevo ... il tempo sarebbe volato e così come è iniziata ora è finita.
Pensiero questo, di una tristezza infinita.
Me ne faccio una ragione e sogno una bacchetta magica che disfi le valigie, ne lavi il contenuto e lo riponga negli appositi armadi o cassetti così da alleviare ogni sofferenza, ma poi riutilizzare la mia amata lavatrice e i miei fili per stendere mentre ammiro la vista panoramica della città più bella del mondo mi fa pensare: daje su che va bene!
Si fa per dire e tanto per dare un lieto fine!
Carla

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