Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

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sabato 30 novembre 2013

Dalla Cina con (h)ardore!

Per la drammaticità di alcune scene e i contenuti espliciti la lettura del seguente post è consigliata ad un pubblico adulto...accompagnato da un ragazzino (o ragazzina) in età puberale. Così se l'adulto non c'arriva a certe cose se le può far comodamente spiegare. Del resto si sa: 'sti ragazzini oggi ne sanno una più del diavolo ma Miranda ne sa sempre una più di loro (diavolo compreso) sia chiaro!

Dunque, avete notato che con l'avvicinarsi del capodanno i negozi di intimo tirano sempre fuori qualcosa che finalmente merita la nostra attenzione?
E allora via quei completini fiorati color tristecrema o verdino (sca)muffa, via i quadri scozzesi sexy come un carciofo e via pure le simpatiche mucchette a guarnire qualcosa che farebbe sicuramente più figura se restasse sguarnita e giù quindi con reggiseni tempestati di borchie, lacci da intrecciare su tutto il corpo, perizoma di marabù e copricapezzoli stile burlesque a forma di cuore o stella. Per le più sobrie ci sono quelli semplici tondi, basta richiedere il modello suor Maria.

E così va a finire che mi ritrovo qui, come ogni anno, sola e sconsolata a domandarmi PER QUALE CAVOLO DI MOTIVO si debba essere sfacciatamente sexy SOLO ed ESCLUSIVAMENTE a questa minchia di festa dove pare tutto sia concesso soprattutto se riguarda il sesso?
Ma che è una specie di premio?
Dato che avete fatto i bravi tutto l'anno, or che giunge il capodanno, è arrivato il vostro momento, care pecorelle date il via al godimento, via la cintura di castità e dateci sotto a volontà, sfoggiate le vergogne vestite a festa finchè vi darà alla testa... maaa che sia solo per quella notte che poi sennò vi scambian per mignotte!
Come a Cenerentola cui è concessa una gran serata ma se non scappa a mezzanotte rimane fregata!
Appunto, come per ogni cosa...c'è la fregatura.
Wow! E se scrivessi un rap? Poi magari potrei scaricare un'applicazione, gratis ovviamente, per mettere insieme due note alla bell'e meglio su strumenti campionati, avete presente? Di quelli i cui suoni non somigliano neanche vagamente agli originali. C'è gente che ci fa un sacco di soldi così e ci riempie pure i palaqualcosa...che mi manca a me?

Ma torniamo al peccaminoso mondo di intimissimi&Co.
La cosa squallida ma per fortuna anche ridicola è che questo triste quadretto fa parte di tanti altri tristi quadretti che nell'insieme compongono il triste mosaico di questa società uniformata che però si può sempre stravolgere, e lì sta la consolazione.
Ce ne sarebbero di cose da dire su come stravolgere tutto ma per ora rimaniamo fedeli all'argomento prendendoci gioco, tanto per cominciare, di chi ci vuole sexy solo a capodanno e che soprattutto ci costringe a fare scorta di materiale di prima necessità  tra novembre e gennaio.
Ebbene, forse a loro sfugge una cosa, più precisamente un luogo, e dico uno ma ce ne stanno tanti: l'emporio cinese!
Siii, dal cinese!
Quel posto magico dove trovi di tutto e dove oltre a ricomprare oggetti realizzati con i rifiuti che hai già pagato (per riciclarli male) puoi trovare anche un surrogato del sexy shop più irriverente. Così tra coperchi, detersivi e oggetti per la scuola spiccano tutine a rete sbucazzate, nastri rossi per autoimpacchettarsi e altro di molto hard.

Il bello è che se vuoi ammanettarti a maggio puoi farlo!
Così mentre da "squallidissimi" esce la collezione primaverile, presentata sul catalogo dalla modella a fiorellini adagiata in un campo di grano, tu vai dal cinese sotto casa (perchè ogni casa che si rispetti ha nei paraggi un cinese) e ti compri una tutina in lattice con annesso cappellino da poliziotta alla faccia delle roselline e del granturco.


Ma mica saranno stagionali certe cose, o no?
Così sembrerebbe. Oggi sono entrata in un intimissimi e ho subito notato che era diviso in due: alla destra si potevano ammirare le meraviglie delle meraviglie, il reparto veglione di capodanno per intenderci dove ho scovato pure due frustini tra guèpiere e tanga borchiati, mentre sulla sinistra il rifugio peccatorum: colori pastello, roselline, merletti della nonna e...ahimè...c'era pure lui, proprio lì nel reparto novizie (no-vizi appunto) era esposto il mio fashionissimo coordinato animalier.
Roba che quando l'ho comprato era la cosa più trasgressiva che avessero lì dentro e ora? Buttato tra le spighe e come se non bastasse proprio di fronte ai frustini in frange e paillettes.
Oltre il danno anche la beffa.
Tanto, tempo un mesetto e torna tutto nella norma, cioè tutto a posto e niente in ordine.
Ma che c'importa, noi abbiamo il cinese aperto tutto l'anno, h24, sette giorni su sette comodamente sotto casa!

A proposito, lo sapete che ho visto pure  degli irriconoscibili vibratori a forma di pupazzetto in una vetrina tra borse di Burberry e chicchissimi vestiti firmati? Sarei rimasta lì davanti ad aspettare una dolce nonnina che entrava per comprare un regalino alla nipotina e poi invece...usciva di corsa con un regalino per sè!


mercoledì 27 novembre 2013

Perle rare


Talvolta mi do istintivamente addosso per come reagisco in certe situazioni e poi mi dispiace, come quando un genitore sgrida un figlio e ci sta male per primo.
Giudice severa di me stessa esercito un controllo estenuante sulle mie azioni, non sempre (per fortuna) ma spesso.
Giorno dopo giorno mi vedo sempre più come un'aliena ....o forse gli alieni sono gli altri?
Tante volte sogno un mondo diverso popolato da persone meno uniformate e quindi più libere tuttavia sono felicissima di godere della compagnia di perle rare.
Le perle rare del resto non sarebbero tali se non ci fosse tanta ovvietà in giro, o no?
E comunque sto imparando a non giudicare troppo perché immagino quanto per ognuno di noi il cammino possa essere diverso, anche se spesso sembra molto simile, quindi se cerco di non giudicare gli altri, perché mi giudico riservando proprio a me un trattamento diverso?
La frenesia di crescere fa si che io non mi senta più la stessa nemmeno rispetto a qualche mese fa, sebbene abbia diversi punti fermi che mi tengono ancorata alla me più vera, quella che è lì pura e ben definita dalla nascita. A questa parte di me, che poi sono semplicemente io e niente altro, si legano inevitabilmente delle persone: le perle rare.
Quelle che invece erano legate alla me inquinata le ho naturalmente perse perchè erano attaccate a qualcosa che non mi apparteneva, così come ho perso quelle che si erano trovate con me  e pensavano di fregarmi, magari per un periodo l'hanno pure fatto, anche loro evidentemente erano attaccate a qualcosa di molto fatiscente che non ha concesso alcuna possibilità di sviluppo.
 
Insomma, credo sia giusto accettare tutti gli sforzi che si fanno per la propria crescita anche se questo comporta, a volte, il doversi confrontare con la parte più fragile del nostro essere...che andrebbe amata comunque, compresa e aiutata perchè quando si vergogna tende a creare un essere compiacente che si allontana da se stesso o uno troppo chiuso che non permette il benefico fluire dello scambio.
Con la speranza di essere stata chiara in questo mio filosofeggiare notturno in cui non mi è scappata nemmeno una battuta che sia una, vi auguro ormai buona giornata!


lunedì 25 novembre 2013

Randomica Miranda


Foto random assolutamente selfie e a bassa risoluzione, per giunta scattata in bagno. Peggio non si può...o forse si!
Sono dell'idea che se uno (o una, nel mio caso) non ha niente da scrivere è meglio che non scriva ma io questa cosa del post randomico del lunedì l'ho presa molto sul serio, quindi state tranquilli che qualche argomento lo trovo.

Disavventure recenti.
Il mio iPod finito nell'acqua sta ancora nel riso e spero tanto che prima o poi si riaccenda perché il nano che ho comprato in sostituzione costa comunque un botto e per dirla molto chiaramente va da schifo.
Per carità, è carino, grazioso e rosa tanto che sembra il tablet di Barbie, è pratico e maneggevole ma non mi fido per niente.
Quanto è interessante questa notizia da 1 a 10?
Sottozero! Come la temperatura di oggi e passiamo dunque al...

...meteo.
E' arrivato il freddo e come al solito ci si stupisce quasi fosse agosto e cadesse la neve, cosa che accade già nelle canzoni di un certo livello:
"...ad agosto quanta neve che cadrà..." (GiGGi D'Alessio)
Come vedete i miei post randomici possono raggiungere un tale spessore culturale che quasi rischio di perdere lettori, non essendo alla portata di tutti.
Cosa volete che vi dica, dopo aver dedicato nel mio fashion blog due outfit a Gershwin e Voltaire, un po' di leggerezza ci vuole!

Arte, Spettacolo, Intrattenimento.
Dopo il grande successo ottenuto presentando lo spettacolo di amici coreografi, dove tra l'altro mi sono divertita da matti, ho altri tre ingaggi come presentatrice due dei quali a breve. In una di queste serate parteciperò pure come coreografa: mi chiameranno asso pigliatutto!
Non me ne intendo di giochi di carte perché li trovo noiosi (per non dire pallosissimi) e quindi non so questo pigliatutto che forma abbia ma vorrei senza dubbio essere l'asso di cuori!
Straripo amore che è una bellezza ed è fantastico essere come Amèlie Poulain!
Ta-dàn eccotela qua!
Credevate forse che non avrei riservato un posticino alla mia dolce Amèlie?

Applicazioni: tra tecnologia e religione.
Lo sapevate che esistono degli sfondi animati per gli smartphone con Gesù che fluttua tra le nuvole?
Ecco, ora lo sapete e potete tranquillamente iniziare a piangere o a straziarvi l'anima come preferite.
Per gli scettici, vi garantisco che potete trovarli sul Play Store e sono disponibili per Android ma sicuramente ce ne saranno anche per Windows Phone e per la Apple.
O forse quest'inquietante trovata è solo una punizione divina per noi androidiani?
Poi mi chiedo: maaa...si tratta di una cosa così per ridere o è da prendere sul serio?
Tipo che uno è molto religioso e allora invece di mettersi il solito sfondo scemo se ne mette uno... ancora più scemo!?



Se siete religiosi non vi offendete perché io davvero non riesco a capire allora succede che poi mi offendo io se voi avete capito e io no.
Insomma, non è proprio come visualizzare il cantante o l'attore preferito che appena attivi il telefonino ti fa battere il cuore...ma ti farà battere il petto!

Mi sa che questo post più che randomico è demenziale ma abbiate pazienza, è passata la settimana penosa e ne è iniziata una che pare si presenti molto meglio quindi sto sul brioso andante ovviamente non moderato perché quando decido di andare non mi modero affatto.
Come vedete ho anche una certa preparazione musicale ma di ciò ne siete a conoscenza e non certo perché tutti sapete che mestiere svolga ma ...avendo citato D'Alessio anche chi mi conosce solo da adesso può essersi fatto un'idea, pessima ma se l'è fatta!

Voyeurismo spicciolo e pure un po' cafone.
Ora vi do la buonanotte prima che scriva altre menate e che magari vi racconti che girando -ahimè- per centri commerciali cercando una cosa introvabile sono incappata nel traffico da famiglie domenicali allo sbaraglio e come se non bastasse all'interno di uno di questi luna park prediletti dalle stesse, ho assistito, seppur fugacemente, ad un'esposizione di allestimenti per matrimoni con tanto di improbabile cantante da cerimonie sfigate. Dinanzi ad una platea di gente che non ha ben capito come stare al mondo, l'artista cantava a squarciagola facendo finta di esibirsi ad una cerimonia, di quelle che poi tutti gridano: bacio bacio solo per poi urlare ohhh e battere le mani facendo i guardoni.
Dicono che chi si accontenta gode...è sicuramente il loro caso!

E adesso a nanna per davvero...che è già martedì ma giuro che ho iniziato a scrivere di lunedì!
Buonanotte o anche buongiorno!






giovedì 21 novembre 2013

Pesciolini rossi e risotto all'iPod: Miranda in cucina!

Scopri l'oggetto misterioso!

Buongiorno!
Innanzitutto non ho parole per ringraziarvi, "uff... ancora!", direte voi, eh si "ancora" dico io e quindi vi ri-ringrazio per avermi seguita con tanto entusiasmo nei miei deliri post rifacimento grafico blogghereccio.
E poi si sa, vado a fasi e questa deve essere senz'altro la fase dei ringraziamenti!
Vi ricordate quella del progetto Amèlie?
Ah Ah Ah!...poveri voi, presto rivedrò quel film e allora ripartirò alla grande.

Ripassino del progetto Amèlie.












(Consiste nell'impegnarsi a vivere investendosi della missione di dedicarsi agli altri come a sé stessi coltivando tanto amore sincero e universale per raccogliere poi i frutti che inevitabilmente questo modus vivendi regala).
Ringraziandovi quindi non sono poi così fuori tema, infatti a proposito di quel progetto sto scoprendo che è davvero bello riconoscere la gratitudine e vorrei consigliare di nuovo a tutti quelli che se ne fregano o che adottano la tecnica del "non dare se non ricevi" oppure della lamentela "chi dà troppo non ottiene nulla" che non stanno proprio sul binario giusto.
Come già dissi tempo fa: chi dà riceve, è matematico, solo che non è detto che si riceva laddove si guarda ostinatamente con la visuale limitata, quella visuale ottusa che tutti abbiamo se non usiamo un po' di olio di gomito per spannare lo specchio delle illusioni.
Ammazza che metafora!
Il fatto è che bisognerebbe lasciarsi andare e abbandonare ogni aspettativa perché è lì che si inizia a ricevere.
Almeno la mia esperienza mi insegna questo. Poi, chi vivrà vedrà...

Disavventure subacquee.








Procediamo allora col fricantò randomico di ormai metà settimana e a tal proposito vi racconto la mia disavventura dell'altro ieri. Si lo so, c'è di peggio, non mi fate il sermone ma per me è stato un duro colpo. Avete presente quando al Luna Park si vince il pesciolino rosso e povera creatura te lo danno dentro una bustina piena d'acqua? Ecco, quella bustina era la tasca della mia borsa e il pesciolino era il mio iPod touch nuovo di zecca in compagnia del mio smartphone.
Bella roba eh!
Quando incredula li ho presi in mano colavano acqua tipo rubinetto dai buchi delle cuffie e io ero tra il disperato, lo scioccato e il vabbè dai non sarà nulla.
Nulla il cavolo: iPod andato e cellulare con fotocamera annacquata, ne ho ricavato un suggestivo effetto nebbia per le foto che avrei fatto d'ora in avanti, e dico avrei perché non potendo sopportare ciò, ovviamente ho provveduto al riacquisto di tali accessori soprattutto perché senza iPod al lavoro sono persa.
Tuttavia quello andato è in sala rianimazione e a proposito ora vi chiedo per la prima volta di non ridere: pare che vada messo in un sacchetto pieno di riso il quale dovrebbe assorbire l'umidità, così ci sto provando.
Che vergogna! Non posso credere che ve lo sto dicendo e aggiungo pure che ci deve stare almeno una settimana ma data la mia smania, ogni tanto vado a controllare e constato tristemente l'assenza totale di segni vitali. Spero vivamente si riprenda anche perché a casa avevo solo il carnaroli che è una qualità di riso tra le più care quindi forse funziona meglio...forse. Male che vada ho un sacchetto di riso pronto per il prossimo matrimonio da regalare a qualcuno perché grazie al cielo non mi capita mai di dover assistere a tali cerimonie dove devi andare ad annoiarti mentre aspetti che gli sposi finiscano di farsi fare le foto di cui poi non importerà niente a nessuno e che diventeranno motivo di disertazioni ad inviti a cene durante le quali si rischia di assistere allo sfoglio del terribile album dopodiché si mangia per 6/7 ore consecutive per giunta in ridicoli abiti da cerimonia che già erano ridicoli prima e da quando c'è Real time lo sono ancora di più.
E dopo questa parentesi senza virgole e quindi senza fiato tiriamo le somme e passiamo alla morale del racconto: come al solito mi uso per sperimentazioni comportamentali, quindi ho approfittato di questo guaio per testare i miei livelli di nevroticità e devo dire che mi sono meravigliata, il top è stato che di notte c'ho pure dormito sopra...e senza assumere le solite gocce!
Non invitatemi ai matrimoni per favore sennò nelle gocce dovrò farci il bagno con l'idromassaggio.
PS: scusate se quel pesce rosso animato la fa venire la nevrosi, in questo caso le gocce passiflora, biancospino e valeriana possono aiutare.


Sfinimento da genio in cucina.

Ultimamente non ho molta fantasia in cucina e questo è dovuto al fatto che in questo periodo, devo dire iniziato da un bel po', sono un po' confusa, ho troppe cose in testa e rifletto troppo sulla vita e le sue evoluzioni così vago nel mio favoloso mondo parallelo fatto di riflessioni, ispirazioni, scoperte, sogni realizzati e ancora under construction dove non c'è molto spazio per pasticciare tra i fornelli.
Durante lo scorso week-end però mi ha preso una strana frenesia e ho cucinato tante cose fantastiche che mi hanno aiutata a credere ancora nella chef che è in me, insomma se ogni tanto torna a trovarmi sono contenta. Cucino volentieri solo con la mia musica preferita in cuffia e questo ha fatto andar giù la batteria dell'iPod, così avendo impegnato tutto il mio talento in cucina ho dimenticato di ricaricarlo e durante l'ultima lezione del lunedì si è spento. Povere bimbe! Quasi tutta la lezione di classico con la maestrina che contava a cappella e questo non sarebbe stato niente se non avesse anche approfittato per rispiegare quali tempi musicali si usano per i vari esercizi dopo essersi stremata contando il 3/4 dei rond de jamb à terre. Insomma, da questo buio è iniziato il triste e prematuro declino del mio iPod, declino che l'ha visto passare dall'acqua al riso in men che non si dica.
In cucina mi sono stancata da matti e ho concluso che quell'insegnante di danza, mia conoscente, che ha smesso di ballare per via del mal di gambe e ha aperto un ristorante non deve aver fatto un bell'affare.

Bene, il fricantò è giunto al termine, con la coscienza a posto vado in cucina che oggi ho il pesto fatto da mamma che mi ha preparato quando sono andata da lei a prendere i gentili omaggi: iPod e telefonino nuovi.
Santa Mamma da Treviso!

Buon pranzo!
 
martedì 19 novembre 2013

Ringraziamenti


Buongiornoooo!
Come sono eccitata, non vedevo l'ora di scrivere sul blog con la grafica nuova che ho finito di elaborare ieri sera sul tardi (molto tardi). Il fatto è che ieri mattina ho avuto per l'ennesima volta problemi con il computer e quindi mi trovo costretta a rimandare al martedì il post randomico del lunedì che anzi, verrà rimandato ancora perché oggi vorrei inaugurare il nuovo blog-vestitino con dei dovuti e sentiti ringraziamenti.
Si, lo so che si scrivono al termine di un libro e questo è solo un blog, nemmeno terminato poi, ma come lo pseudonimo, i ringraziamenti fanno molto scrittrice e dato che il mio blog non ha nessuna intenzione di terminare e vivrà finchè vivrò,  facciamo che ogni tanto ringrazio qualcuno.

Dunque iniziamo.

Ringraziamenti.
Ringrazio tutti quelli che mi leggono e che mi ci hanno fatta credere. Non sto scherzando, scrivere mi fa bene e avevo deciso di farlo comunque, sapere poi che qualcuno legge mi fa ancora meglio, mi libera da molte sensazioni spiacevoli e mi ha addirittura aiutato ad uscire dagli attacchi di panico, perciò GRAZIE!
Sottinteso che mi piace scrivere anche quando non sto sotto a un treno.

Ringrazio Angela per avermi suggerito inconsapevolmente lo pseudonimo che adoro.

Ringrazio Giorgia alias Blackswan che con il suo entusiasmo mi spinge a osare sempre più soprattutto nell'altro blog, Maestrina Style, quello fashion dove sperimentiamo collaborazioni di outfit (io) con nail art e make up (lei).

Ringrazio le altre blogger che seguo, in particolare Francesca, l'Araba Fenice che al contrario di me è un angelo biondo. Scrive in qualsiasi stato d'animo si trovi e quando sta giù fa in modo che questo non costituisca un freno all'apertura verso gli altri, quindi la ringrazio per i suoi incoraggiamenti sia diretti che indiretti.

Ringrazio tutte quelle donne con le quali, partendo dal blog, nascono degli scambi più o meno profondi ma comunque sempre interessanti, quindi tutte quelle donne che si sfidano.
Come sapete mi sta molto a cuore la nostra emancipazione mentale e quindi avverto tanta solidarietà con le donne che lottano per ottenerla in questo mondo che ci vuole schiave, dove più dove meno, spiace dirlo, un po' lo siamo sempre.
Prima o poi lo istituisco un movimento femminile alternativo!

Ringrazio ovviamente anche quelli che vengono da Marte, cioè gli uomini che leggono il mio blog perché anche con loro nascono degli scambi spesso piuttosto divertenti...beh ora non pensate che il mio blog sia un sito ambiguo per incontri....c'è scambio e scambio eh!
Oh intendiamoci, se poi volete incontrarvi qui fate pure, potrei citare:
"galeotto fu il libro blog e chi lo scrisse...quel giorno più non vi leggemmo avante" (Dante feat. Miranda)

...ecco a proposito, incontratevi e intrecciatevi come vi pare però continuate a leggerlo, mi raccomando, che oggi come oggi una cosa non esclude l'altra!

Ed ora non ultime ringrazio mia figlia Roberta per le sue preziose collaborazioni grafiche in particolare stavolta per la diavoletta del logo e mia sorella la quale mi ha appena mandato un messaggio esprimendo disappunto per il mio mancato post randomico del lunedì (altrimenti detto fricantò).
L'ho sempre detto: anche se mi leggesse solo lei, andrebbe bene comunque!

Ah e ringrazio pure mamma. Mi ha appena scritto che le piace la foto "col dito in bocca"...si vede che le fa pensare a quando ero piccola!

E voi? Non mi dite che ancora non l'avete mai letto!
Beh, è il vostro momento. Forza dateci sotto, ho scritto più di 300 post quindi qualcosa che fa al caso vostro lo troverete di sicuro!

Ohh...se ho dimenticato qualcuno, grazie comunque a tutti!

Ora devo montare un paio di coreografie anche piuttosto complicate e mi trovo costretta a salutarvi. Mi dispiace se eravate affezionati alla vecchia immagine ma dopo tre anni ho voluto dare un'impronta personale e adeguata a come mi sento, come blogger intendo, insomma ci sto dentro che è una bellezza e mi festeggio così, colpa vostra che (come ripeto) mi ci avete fatto credere!

lunedì 11 novembre 2013

Viva la mamma!


La cenetta della mamma è una cosa molto bella, nonostante mi piaccia mangiare sempre e comunque, da lei faccio abbinamenti che generalmente non amo tipo...mangiare le patate col pane!
Lei si scusa sempre per non aver avuto la forza di preparare qualcosa di speciale ma non ha ancora capito che qualsiasi cosa lei prepari, anche la più semplice delle minestre con le mele cotte per dessert (che adoro) per me è tutto più che speciale, più che un menu gourmet in un ristorante di lusso.

Mia madre mi cazzia come se avessi 15 anni, ieri iniziava a fare piuttosto freddo e vedendomi arrivare con un trench leggerino mi ha detto che ero uscita "nuda", che quel coso che indossavo era poco più che un velo da sposa (brrr) e la stoffa faceva pure un rumore "freddo"...in effetti mi sono un po' gelata più che altro per il fastidioso vento.

Non vuole che pubblichi sue foto attuali perché fa tanto l'umile ma è una gemelli come me e quindi è molto vanitosa, le piace ricordarsi come una bella morona seducente, quindi come presentazione del post ho scelto queste foto scattate per la sua patente, praticamente mai usata perché mio nonno non la lasciava guidare nonostante l'avesse ottenuta al primo colpo.
E pensare che si chiamava Guido!

Mia madre da come è partita ha stravolto la sua vita e le è andata di lusso ma sempre qualche rinuncia ha dovuto fare. Mi racconta spesso che la prima volta che ascoltò un concerto per piano e orchestra, mi pare si trattasse di Rachmaninoff, si mise a piangere di commozione. Provò a cantare, le dissero che era molto portata ed era brava anche come attrice nelle rappresentazioni amatoriali eppure non divenne un'artista tuttavia ne sposò uno e ne partorì due!

Mia madre ha 82 anni, dolori alle ossa che la annientano, un deambulatore e un tablet con il quale si connette su Instagram e clicca "mi piace" alle mie foto!

In questa foto stava per buttarmi di sotto e io penso sempre che hanno fatto tante storie per Michael Jackson quando azzardò quel gesto col pupo in braccio affacciato alla finestra salutando i fans, che allora pure mia madre se fosse stata famosa l'avrebbero messa alla gogna.
In effetti, ora che ci penso, soffro di vertigini!


Tuttora non mi soddisfa affatto la condizione della donna, sicuramente ha conquistato tanto ma ancora siamo ben lontani dalla "libertà" nel vero senso della parola e a me le parole piace usarle per quello che significano. Non è libertà rinunciare ad essere sé stesse in nome della famiglia, del lavoro, della stanchezza che ne deriva, della società giudice irreprensibile. Già da un po' ovunque vado mi capita di osservare le donne e parlando con molte di loro mi viene banalmente da pensare che siamo tutte sulla stessa barca, chi più chi meno.
Non mi riferisco a mia madre che anzi è un esempio di positività e di stravolgimento, visti i tempi, mio nonno non la faceva uscire a cena con mio padre a quasi 30 anni e con un lavoro ed è finita col fare il ricevimento di nozze a Genova sul palcoscenico pronto per Rugantino con Nino Manfredi, nozze liguri vista mare mozzafiato!
Chi mi legge sa che è un tema ricorrente nei miei post ma mi sta davvero molto a cuore e mi fa male vedere le donne che soffrono soprattutto quando accade per essersi incartate da sole in problemi che potrebbero non esistere ma che la società offre loro senza riserve. La donna è vittima di insicurezze maschili, di quelle proprie, di retaggio cattolico, di "doveri" imposti eppure se la lasciassero libera sarebbe meglio per tutti. Quando si capirà che una donna incatenata può essere solo l'illusione di una donna buona e quindi migliore sarà sempre troppo tardi ma per continuarla sulla scia dei detti popolari...meglio tardi che mai!

Miranda (devil) Milian
martedì 5 novembre 2013

Donne sistemate...per le feste!


Ogni tanto mi sovviene il seguente pensiero: ma perché noi donne abbiamo questa smania di "sistemarci"?
Si, ammettiamolo, ad un certo punto della nostra vita ci viene più o meno a tutte. E va bene, se proprio si pensa che vada fatto vorrei offrire una validissima alternativa alle attività che generalmente precedono quel giorno fatidico che ci incastra per benino.

Dunque, tanto per cominciare, invece di fare le svenevoli sposette che si eccitano per acquisti/regali INUTILI come maxischermi o servizi di piatti orripilanti che non serviranno MAI e dico MAI vorrei porre l'attenzione su un fatto ben più importante del servizio da 12.
Avete presente quella bella stanzetta che i genitori ci avevano gentilmente confezionato affinché godessimo della nostra libertà? Ci si metteva lo stereo, la libreria, la scrivania, il letto, l'armadio, il bidone portaoggetti, la tv e pure il videoregistratore. In quella cameretta la sera potevamo stare al telefono col fidanzato o con l'amica del cuore mentre oggi ci si può chattare, webcamare e sfasciarsi di autoscatti cretini fino allo sfinimento.
Ecco, vorrei sapere chi ci ha messo in testa che da un certo momento in poi la cameretta non ci serve più.
Chi l'ha detto che la vita va avanti e che ciò che abbiamo avuto noi lo avranno i nostri figli e che il nostro tempo è andato?
Ma andato dove? Che se lo acchiappo lo faccio nero e mi riprendo tutto, compreso il videoregistratore da tenere come soprammobile vintage.
Una libertà conquistata a fatica per allenarsi a fare gli adulti che tanto poi quando ci diventi va tutto all'aria, e non dico a puttane perché già sembrerebbe più divertente!
E qui mi scuso per non aver messo l'etichetta con su scritto explicit lyrics parental advisory! ;)

Insomma, invece di menarsela tanto con le gite romantiche all'Ikea, per scegliere amorevolmente tutto ciò che poi porterà inevitabilmente a discutere, bisognerebbe assicurarsi che la dimora dove si andrà a convivere sia provvista di una cameretta, così semmai si discute subito e magari si evitano passi falsi. Si, perché avrete capito a questo punto che non intendo "quella" cameretta...NOOO...non quella per i futuri figli che tanto un posto per dormire è ovvio che glielo procuri, tantomeno accenno alla cameretta per gli ospiti per i quali le nostre città dispongono di numerosi hotel e B&B, bensì la cameretta per le povere martiri addolorate altrimenti dette donne!

Una stanzetta dove la donna possa rifugiarsi quando e come vuole, direi pure con chi vuole che non è politicamente corretto (ma a me di essere corretta, specie politicamente, non frega niente quindi lo dico). Insomma la cameretta che avevamo da ragazzine e che ci siamo sudate tanto, almeno io, la rivorrei indietro. Una cameretta dove potersi anche addormentare facendo le cose che si amano, io per esempio mi addormenterei scrivendo, leggendo o magari con la mia musica preferita che va, senza preoccuparmi di spegnerla. Poi, mica avere la stanzetta vuol dire che allora non t'importa più della famiglia e nemmeno che vuoi schivare "certe" piccanti situazioni casalinghe.
Ma perché una lo dovrebbe fare solo nel letto di sera? La cameretta poi se non la chiudi a chiave è accessibile quindi...non capisco proprio perché la gente se dici una cosa simile ti guarda male come per dire "ma allora così quando gliela dai? Brutta scellerata moglie ingrata".
Ma davvero state così inguaiati che la pensate così?
E comunque pure che la si volesse chiudere a chiave non vedo il problema, anzi io la doterei pure del cartellino "Do not disturb" da apporre quando lo si ritenga opportuno, cioè sempre!

Una volta una conoscente alla quale non avevo nemmeno mai dato troppa confidenza, vedendo che dormivo con mia figlia mi guardò come si guarda una che all'improvviso diventa come la biondina de La Fabbrica di Cioccolato, quella che masticando una pasticca strana diventa tutta gonfia e viola, ecco nemmeno avessi subìto questa bizzarra trasformazione, la tipa mi guardò con gli occhi di fuori e mi disse:
"Eh no, ma...così non va bene..ma quando...ma come...ehm..." non sapeva come dirmi "ma quando te la fai una sc***ta?"
C'è da dire che non sono stata pronta perché avrei dovuto tirare fuori il mio lato sapientemente cafone e risponderle: "...ma quand'è che te la fai tu invece? Così magari la pianti di andare in giro a scassare la gente proiettando i tuoi problemi da repressa?"
Ahhh finalmente mi sono sfogata, in maniera retroattiva e probabilmente inutile ma si sa, campiamo d'illusioni!
Poi non capisco perché quando si inizia a convivere si pensa tanto all'intimità della coppia e non a quella individuale. Non che la prima non debba esserci certo che no, ma secondo me non dovrebbe avere l'esclusiva. Sarebbe importante mantenere anche l'altra e trovare un equilibrio per far in modo che la coppia non sia un'entità in cui uno toglie all'altro ma che semmai aggiunge, eh...vaglielo a dire al popolo dei due cuori e una capanna, vade retro e chiamano pure l'esorcista. Le due dolci metà, immagine assai più romantica di quella dei due interi in grado di badare a sé stessi pur vivendo in una relazione...che non vuol dire non coccolarsi e non godere della vicinanza del partner...anzi...ma lasciamo stare per ora sennò diventa complicato e mi sta venendo pure sonno.

Sicuramente in molte più furbe di me se la sono conquistata, la cameretta, ma da quanto sento parlare sono più quelle che vantano la stanzetta per stirare o per riporre i panni ad asciugare che altro, niente hobbies divertenti quindi da poter praticare immerse nella privacy, no, quelli no però c'è la stanzetta dove STIRARE!
Roba da matti!
Intendiamoci, ad avere gli spazi può essere utile per non fare tira e molla con la tavola da stiro e quant'altro ma dovendo scegliere, stanzetta per relax e cazzeggio tutta la vita.
Lo sapete che una tipa una volta mi disse che stirare le camicie del novello sposo lo trovava "erotico"?
Non so di che malattia soffrisse ma di certo era molto grave, spero davvero sia guarita nel frattempo, non l'ho più vista, diciamo che spaventata dal peso di questa affermazione iniziai ad evitarla accuratamente evitando pure di metterle la pulce nell'orecchio sul fatto che l'erotismo...è altra cosa.

E voi che la cameretta-studio ce l'avete, inutile che ridete sotto i baffi credendovi furbe e fortunate perché tanto lo so che il coraggio di dormirci non ce l'avete perché poi se i vostri figli vanno a raccontare in giro che i genitori dormono separati passate per la famiglia strana che ha problemi e che forse a breve si sfascia, anzi all'uscita di scuola vi osserveranno pure, cercando di non farsi notare per scoprire se per caso c'è qualche tresca sotto di cui venire a conoscenza.

Vabbè, ora vi lascio che come già vi ho detto stranamente ho sonno e non avendo la cameretta non posso addormentarmi dolcemente mentre scrivo.

Buonanotte

Miranda (dev...................................................................


lunedì 4 novembre 2013

Peppa Pig e altri guai esistenziali


Ho una nostalgia pazzesca dei post randomici del lunedì, quelli che io chiamo "fricantò".
Che ne è stato della mia spontaneità e dell'assenza totale di vergogna nello sciorinare cose all'apparenza inutili ma che nascondono dei concetti profondi di vita vissuta e magari ancora da vivere?
Ebbene, diamoci sotto.

Sogni.
Dunque, che io faccia dei sogni strani ma strani forte è cosa nota, che Freud dopo avermi sottoposta ad una prima seduta avrebbe deciso di aprire un agriturismo pure, ma quello di stanotte si è conquistato un posto decisamente alto nella classifica della mia attività onirica. Insomma, ero in una palestra, precisamente in sala pesi a trafficare con dei macchinari cui sono davvero poco avvezza mentre in cuffia ascoltavo le storielle di...Peppa Pig!
Si, Peppa Pig.
Allucinante! Che poi da quando le figlie sono cresciute non ci capisco niente di questi nuovi personaggi, io sono rimasta alle Winxs e semmai alla Pimpa e di Peppa Pig vedo solo tre miliardi di oggetti nei negozi: astucci, zainetti e cacchiate varie mentre ho notato che Hello Kitty è sparito dalla circolazione soppiantato da questa stramba maialina...uhm...è una maialina? Ma qui allora penso che Freud si sarebbe lasciato andare a divertenti analisi...altroché...forse avrebbe rimandato il progetto riguardante l'agriturismo!

Fusa per il fuso orario.
Purtroppo subisco ancora l'effetto del jet leg, per motivi vari soffro d'insonnia e se per caso mi addormento, poi succede che subisco l'onta dei risvegli notturni, mi impasticco di melatonina la sera e di altra roba che di giorno non mi faccia essere preda del nervosismo dovuto alla mancanza di sonno, sono una casinara e sto benedetto mondo uniformato mi sta sempre più stretto...questo devo dire aiuta la mia testa a progettare sempre strategie per trovare ancora più facilmente la strada per il paese delle meraviglie che sarebbe quella dimensione dove io mi sento felice e a mio agio.
Come vedete il tema delle favole non mi abbandona ma non vi strazierò ulteriormente con la mia immedesimazione in Biancaneve, esplorerò nuovi personaggi, ovviamente rivisti e corretti come la mia Biancaneve assassina che ho amato tanto.
Ah, giuro che questi deliri non sono l'effetto di droghe, no, non mi drogo, non potrei mai, le sostanze che produco naturalmente bastano e avanzano e poi...ce l'ho aggratis, almeno quelle ;)

Ponte scassapalle.
Che altro dire di fortemente inutile? Che è appena passato un week end con annesso ponte, di quelli che mi mettono l'angoscia al solo pensiero ma sono contenta di averlo passato al meglio delle mie possibilità e cioè vivendo un susseguirsi di sensazioni che mi hanno presa, fatta volare libera nel paese delle meraviglie, poi sbattuta giù nei meandri del sentirsi perse per poi ridonarmi le ali per volare, insomma la diagnosi è chiara: schizofrenia acuta!

Abbasso il Natale, specie se prematuramente annunciato.
Ora mi viene incontro a grandi passi il prossimo ostacolo da superare: il periodo di quelle cavolo di festività natalizie. Dire che lo odio e lo temo è dire poco e questo è un bel guaio perché non amo che qualcosa abbia un potere su di me, di solito domino gli eventi ma in questo periodo sono vulnerabile quindi devo mettermi subito all'opera per sfangarla anche stavolta. L'altro giorno alla Coin ho visto ben due alberi di Natale addobbati e nei supermercati fanno capolino i primi panettoni, ben lontani per fortuna dal reparto rasoi e lamette sennò la tentazione di tagliarmi le vene trovava fin troppo facilmente il naturale appagamento...c'è da dire che le cose che mi mettono tristezza aumentano a dismisura e davvero non riesco a capire come la maggior parte delle persone si crogioli godendo tra tanta mestizia. Spesso queste persone sono quelle che decantano la bellezza delle gioie semplici...mah...mi sa che io sono allora troppo complicata e credo che di semplice non ci sia proprio niente al mondo anche se quando con tanta fatica e lavoro su sé stessi ti sei guadagnata quello che volevi e che ti fa stare bene, si, è vero, in quei momenti tutto appare davvero semplice...molto semplice.

"Amélie sente di essere in totale armonia con sè stessa.
In quell'istante tutto è perfetto.
La mitezza del giorno, quel profumo nell'aria, il rumore tranquillo della città.
Inspira profondamente e la vita le appare semplice e limpida".
(Il Favoloso Mondo di Amelie)
Conclusione personale: la semplicità è una bella cosa ma per arrivarci la strada è complicata, soffrire per soffrire non è meglio farlo avendo come fine un livello più alto nella sfera esistenziale? Allora forse non è nemmeno sofferenza se il suo scopo è liberarti, la sofferenza vera è quella in cui le persone rimangono incartate nelle proprie illusioni desiderando ciò che non andrebbe desiderato, che non otterranno mai e che forse nemmeno esiste.

Miranda (devil) Milian

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