Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

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venerdì 4 febbraio 2011

Come la coppetta mestruale ha cambiato la mia vita! (Mooncup, Ladycup)

ATTENZIONE, EXPLICIT LYRICS, CONTENUTO SCHIETTO E DISINIBITO! (nemmeno poi tanto) 

Vi prego donne non cestinate questo post, non pensate che possa non essere una cosa fattibile, non schifatevi, non iniziate a fare smorfie pensando che la cosa non faccia per voi! Siamo sincere, quanto ci lamentiamo per questa scocciatura mensile, quante proposte pubblicitarie per farci sentire "pulite e asciutte"...ma quando mai? Ora vi racconto la mia esperienza con la coppetta mestruale: la mooncup, beh, la prima volta che ho letto un articolo sulla suddetta coppetta ho avuto le mie perplessità, poi mia sorella me l'ha caldamente consigliata ma io...ancora niente, non ero pronta, quindi vi capisco! 
Vi spiego in due parole perchè è innovativa ma soprattutto unica: non è come un assorbente interno, non c'entra assolutamente niente, l'assorbente assorbe, la coppetta è un recipiente a ventosa che si attacca dentro e ogni tot ore va estratta, svuotata e reinserita. Vi assicuro che questa genialata veramente fa sentire "pulite e asciutte", non serve altro, nemmeno salvaslip, ma per stare tranquille i primi tempi si possono usare, la coppetta si può tenere per tutto il periodo, anche di notte! Non si sente, sebbene a guardarla intimidisce un pochino, no, non si sente affatto, non si sposta e quindi non si disperde all'interno. Ci si dimentica di avere il ciclo! Certo contro il mal di pancia non può fare niente ma per quello ci sono altri rimedi. E' capiente ed esiste in varie misure quindi, niente scuse: anche chi ha un flusso abbondante può usarla. Va sterilizzata facendola bollire prima dell'utilizzo e prima di riporla alla fine del ciclo. 

Ma ora veniamo ai problemi pratici: ad essere sincera credo che l'approccio dipenda molto dal rapporto che si ha col proprio corpo, parlandone con le donne mi sono resa conto che...eh già...molte non sanno proprio come sia fatta, non la coppetta, si proprio quell'altra avete capito, si preoccupano di cose che non esistono, ritengono normale o apprezzabile la promiscuità sessuale (niente in contrario, ma tanto per dire l'incoerenza), parlano di misure di membri maschili e poi ridacchiano su come sia auspicabile l'incontro ravvicinato con uno sconosciuto superdotato, e poi? Fa schifo pensare di svuotare una coppetta col proprio sangue, quel sangue pronto a maturare una cellula che potrebbe generare il sogno di ogni donna: un figlio! E diamine, non fa schifo concedersi senza riserve ad un estraneo che dopo una botta e via può affermare di conoscere come siamo fatte dentro, e poi, ci si schifa delle proprie mestruazioni? Ma come si permette questo tizio di conoscermi meglio di quanto non mi conosca io? Verrebbe da chiedermi...ok, ad un primo impatto la visuale di tutta questa nuova situazione non sarà il massimo, sarà più bella l'immagine di una coppa di champagne, ma su, non possiamo schifarcene addirittura. Dunque, dato che ogni tot ore va estratta e reinserita ci si deve cimentare in uno smucinarsi a livello locale che ...infastidisce!? Ma perchè? Avere un buon rapporto col proprio corpo fa bene, conoscerlo dà sicurezza, se si pensa di non conoscerlo abbastanza, se lo si nega o si preferisce non parlarne non si può pretendere poi di risolvere disagi che un tempo andavano subìti, ma che oggi possiamo invece dominare e abbattere con strategie vincenti ed innovative, comunque, per tornare alla manovra indispensabile: si fa un bel respiro, si seguono i consigli sul manualetto delle istruzioni, si riflette su quanto il tutto sia estremamente naturale e poi via...senza assorbenti, assolutamente pulite e asciutte per sentirsi a proprio agio ovunque! Con qualche piccola precauzione igienica poi, la manovra può avvenire anche fuori casa. Leggendo i forum sull'argomento ne viene fuori una realtà: le critiche positive sono delle donne che la usano, le negative ... di quelle che non la usano. Più chiaro di così! La coppetta mestruale fa sentire fichissime, solidali con le altre donne, ti viene continuamente voglia di consigliarla, fermeresti le sconosciute per la strada dicendo: "ehi io sto a 3000 perchè uso la coppetta" si, in quei giorni ti senti ancora più dinamica perchè godi del fatto che hai completamente stravolto la situazione. 
Per me la parola "quei" giorni ha cambiato significato, quel "quei" ora non sta più per giorni da schifo in cui tutto pesa di più ma sono diventati giorni in cui non fai che pensare a quanto sia fico fare tutto come se non avessi le mestruazioni! 

La coppetta mestruale si compra su internet o in alcuni negozi di prodotti biologici ed equo solidali, costa circa 30,00 euro, dura più o meno 10 anni, è in materiale anallergico che si usa in chirurgia quindi non provoca danni, chi soffre di candida pare la usi senza problemi, pensate a quanto si risparmia anche in soldi e soprattutto quanto non si inquinerà l'ambiente per lo smaltimento di assorbenti. 

Non c'è altra parola per definirla se non questa: geniale!

Alla domanda, ma ti pagano per pubblicizzarla? La risposta è: assolutamente no, si tratta sempre di quella solidarietà tra donne e voglia di consigliarla a tutte che nasce spontanea con l'uso della fantastica coppetta mestruale e io continuerò a tartassarvi finchè non sarete tutte felicemente incoppettate!  

Grazie a chi ha letto.. fino in fondo!


Carla

Per altre info o per acquistare la mooncup, clicca qui: La bottega della luna
Per flussi abbondanti consiglio fortemente l'efficacissima Ladycup 
mercoledì 2 febbraio 2011

I coreografi sono persone speciali!



Anni fa un'allieva, oggi nota sul web col nome di Apple, per incoraggiarmi in un periodo un po' difficile, mi regalò, scritto a mano da lei un capitolo del libro "L'arte della coreografia" di Doris Humphrey in cui l'autrice descrive la figura del coreografo delineandone personalità e carattere e io... mi ci rispecchio in pieno! Spesso mi capita di parlare con persone e ascoltare le loro lamentele, annoiate dalla quotidianità: fare la fila alla posta, la spesa, accompagnare i figli a destra e sinistra, certo non è che tutti stiano lì lì per spararsi, ma comunque la vita è un po' per molti un susseguirsi di avvenimenti più o meno abitudinari in cui ci si ritrova a fare il conto alla rovescia per arrivare a uno di quei pochi giorni riservati alle occasioni speciali. Beh attraverso l'arte della coreografia il bello è che ogni giorno, ogni momento può essere quell'occasione speciale! Dice la Humphrey: "...il coreografo oltre ad essere una persona intuitiva è un osservatore in senso più generale, egli nota la scenografia della sua vita quotidiana ovunque si trovi. Non si annoia mai quando si trova da solo in un luogo pubblico, la gente per lui è uno spettacolo perenne". Ma quanto è vero! Io sono sempre spettatrice: ai semafori, al supermercato, alle poste, mentre passeggio, ogni cosa per me è fonte di riflessione e di ispirazione, sto molto bene con me stessa, forse anche troppo, e non mi sento mai da sola. Ho sempre la mente in movimento e oscillo tra i seguenti due pensieri: 1) Questa condizione è stressante e alienante perchè faticosa.2) No, invece è divertente, appagante e rassicurante anche se faticosa.Vince sempre la numero 2! Essere un paradosso vivente a volte destabilizza ma intriga e ti fa sentire in continua evoluzione, mai statica e passiva.In più lavorare con bambini e ragazzi è fantastico, riuscire a stimolare il loro entusiasmo è l'impresa più difficile, ma se tutto nasce spontaneamente come nel mio caso, ti accorgi solo dopo di essere riuscita in qualcosa che non sapevi nemmeno di dover programmare. Semplicemente nel ricordo di come io con la mia passione vivevo l'aspettativa della lezione quotidiana, di come mi sentivo quando non era come volevo, quello che non mi piaceva di un insegnante e quello che mi affascinava dell'altro...ecco, io ho cercato di creare sempre l'atmosfera di quello che mi piaceva tenendo ben lontano quello che non andava, insomma, in anni di lavoro la cosa è riuscita, così anch'io rivivo giorno per giorno quelle sensazioni emozionanti che mi hanno accompagnata durante la formazione. Ad evitare del tutto la noia della vita, certo, io ci metto molto del mio, sempre spontaneamente per carità, così mi ritrovo ad infornare e sfornare pietanze a tempo di musica per fare in modo di finire perfettamente in battuta con il punto preciso della canzone su cui ripetere la coreografia, a rischio magari di ustionarmi un braccio, il che è decisamente dangerous; mi capita di scolare la pasta col fedora in testa (è un cappello) alla Michael Jackson perchè presa dal provare, dimentico che il timer sta per suonare e il pranzo è quasi pronto! Provare una coreografia con parte del costume o accessori adeguati è fondamentale per me, infatti davanti la cucina ho un vaso con i classici ramoscelli d'arredamento che ormai sono diventati il supporto ufficiale di parte della mia collezione di fedora, ce n'è uno nero, uno bianco gessato e uno argentato!Per tornare a come ci si sente quando un pezzo musicale ti ispira particolarmente, nel 2008, quando uscì, mi innamorai di questa canzone di Ne-Yo, ragazzo dal talento eccezionale, per me degno erede di Michael Jackson, si ispira a lui con rispetto e delicatezza creando comunque qualcosa di assolutamente personale, mi piace molto la voce in più balla perfettamente il suo stile sottolineando com'è giusto che sia ogni sfumatura musicale con ogni millimetro del suo corpo, e così Mad ascoltata miliardi di volte e sempre accantonata perchè non era mai in tema con i miei spettacoli, quest'estate, colonna sonora delle mie giornate in spiaggia è letteralmente esplosa dentro me...sul lettino non riuscivo a stare ferma, immaginavo le mie ragazze nei loro costumi e già le vedevo in scena, aggiornavo lo stato su facebook e immediatamente trovavo risposte di incoraggiamento ed entusiasmo. Una canzone dura 4 minuti, ma una volta che l'hai coreografata e che ne hai condivisa l'emozione, quei 4 minuti diventano un prezioso contenitore di qualcosa di magico, indescrivibile e grandioso che ti accompagna e ti fà stare bene.Infatti Doris Humphrey dice ancora che il principale supporto per la scelta del soggetto è l'entusiasmo! Semplice come concetto ma è davvero tutto lì, perchè poi l'entusiasmo ti fa vedere realizzato quel che ancora non è e l'immagine di una cosa realizzata è decisamente incoraggiante!"Il rapporto tra il coreografo e la sua creazione è molto simile a quello che esiste tra gli amanti, il buon coreografo è un amante appassionato pieno d'entusiasmo per il suo nuovo amore". (Doris Humphrey)..e vi assicuro che si sta parlando di amore vero, la metafora non c'entra ;)

Carla

Grazie alle interpreti di Mad per l'impegno ma soprattutto la sensibilità di averci messo quella piccola marcetta in più perchè avevate capito quanto mi piacesse particolarmente la canzone (ma anche sempre a tutti i miei preziosi allievi), a ChiaraApple che mi ha regalato le parole della Humphrey dedicandomi anche un suo pensiero personale, a Ne-Yo per aver scritto e interpretato Mad! Ora basta perchè mi sto immedesimando troppo nella scrittrice di best seller la quale è solita elargire ringraziamenti...non so...anche al vicino di casa per averle portato il caffè quando si era addormentata sul computer dopo una nottata passata a scrivere!

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