Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

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lunedì 29 aprile 2013

Le cose che odio di te


Lasciatemi sotto quella palma e non venitemi a prendere. Ve ne sarò grata!

Stasera grazie ad una serie d'imprevisti mi sono potuta rilassare come piace a me.

Certo potrei farlo capitare più spesso e dovrei smetterla di accusare anche solo tra me e me persone o fatti che mi ostacolano, dipende solo da me.
Purtroppo tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, quel luogo cui penso sempre dove vorrei tanto stare per godermi tutte quelle sensazioni meravigliose, dove amo che il mio sguardo si perda all'orizzonte, dove puoi evitare di vestirti troppo perchè un pareo basta e avanza e dove ....dove si sta una favola e basta, ecco!
Adesso dovrò togliermelo dalla testa perciò farò una lista di cose spiacevoli che lo riguardano.
Eh Eh Eh sono impietosa!
Tuttavia vado a fasi e finirà pure questa delle liste, non disperate :)

Dedicato al mare.
Le cose che odio di te:

1- La sabbia nel costume.
2- Non potersi fare il bagno dopo mangiato.
3- Le correnti pericolosissime che se non stai attento anneghi (Ho rischiato tre volte salvata in ordine di sequenza da: me stessa a 13 anni, dal primo corno di Santa Cecilia padre di un amico a 18, dal bagnino sul pattino più o meno sempre a 18).
4- I tipi da spiaggia che fanno i mammalucchi rimorchioni e i bagnini piacioni che ti mettono in  imbarazzo.
5- Gli animatori che ti invitano a ballare costringendoti a dire: "Faccio la ballerina e sto in vacanza grazie!" (Ebbene si, acida mi atteggio).
6- La musichetta stridula della radiolina del vicino di ombrellone che non conosce l'uso delle cuffiette.
7- Le meduse.
8- Le tracine. (Lo so potevo metterle con le meduse ma quando finisco poi?)
9- Le madri represse che passano la giornata riprendendo i loro bimbi per qualsiasi cosa facciano. Quelle che urlano ai figli di non urlare, quelle che scambiano la schiumetta della poseidonia per inquinamento e quelle che il bagno deve durare 10 minuti dove si tocca perchè non sapendo nuotare loro non immaginano minimamente quanto i figli se la possano cavare stranamente meglio.
10- Il sole che invecchia la pelle.
11- L'artrite alle mani provocata dall'eccesso di cruciverba.
12- Al rientro sciacquarsi dalla sabbia che rimane incollata in prossimità dei malleoli che è una bellezza.

Certo se vai a Ostia beach e limitrofe questi sono i rischi ma immaginando una spiaggia più selvaggia e magari esotica le sopracitate sventure svaniscono all'istante e così per evitare di ritrovarmi da capo a 12 non mi resta che immaginare squali voraci, barracuda incazzati e mosquitos odiosi come quelli che deturparono la mia schiena a Cayo Largo con ben 32 punture, roba che con la varicella a confronto avevo la pelle di pesca.
Comunque sempre meglio 32 punture di mosquitos la sera prima che un cazzotto in faccia dal fidanzato delinquente il giorno dopo ma sono talmente avida che me le son voluta accaparrare tutte e 33.
Certo sarei dovuta andare subito dal dottore: eh si che avrei potuto dire 33!
Menomale che ci rido su per avvenuto superamento del trauma ma non dimentico e forse, anche se non butto via niente, quell'esperienza me la sarei proprio evitata.
Comunque il tizio divenne ex nell'istante in cui posò la sua mano sulla mia faccia. A quel punto per non vederlo più bastava solo aspettare 48 ore e poi che l'aereo decollasse dall'America a pochi giorni da quell'11 settembre. Per aumentare la suspence è accaduto che il maledetto velivolo non partisse per un guasto così dopo aver sentito sinistri rumori all'accensione dei motori e dopo aver pregato tutti i santi del paradiso passai altre due ore in aeroporto per aspettare di imbarcarmi su un altro trabiccolo volante.
Che storia, ma tranquilli riparlarne non ha sortito alcun effetto se non quello di evidenziare quanto stia meglio adesso.
Il sorrisetto della francesina buona (si proprio quella lì) è salvo!

Miranda (devil) Milian





domenica 28 aprile 2013

Domani è un altro giorno



Ho lavorato tutto il santo giorno ad una parte tecnica piuttosto noiosa dello spettacolo, in più con la preoccupazione che il computer ultimamente si avvia solo se gli va e spesso non gli va. Ho preparato una roba che sarà bella da vedere e sono stata contenta di averci lavorato su e averla quasi ultimata ma ora???  Mi sento delirare sono stranita di brutto e purtroppo per voi non potendo fare altro mi sfogherò sul blog stilando una lista di cose che mi piacerebbe fare adesso per riprendermi da questa allucinante giornata.
Vorrei:
1- Correre sulla spiaggia e buttarmi in acqua così senza pensarci troppo, perchè se ci pensassi ...ovvio che non lo farei, almeno non il 28 aprile e a quest'ora poi...
2- Fare baggigiamping o come cavolo si chiama anche se soffro troppo di vertigini.
3-Vestirmi super sexy, mettermi le scarpe nuove fighissime e altissime per andare ad una festa sballatissima e ballare fino a notte inoltrata.
4- Urlare a squarciagola sotto al ponticello dove passa il treno come fanno i bambini (magra consolazione in mancanza della festa da sballo).
5- Farmi un bel bagno latteo rilassante che poi sarebbe l'unica cosa fattibile presente in questa stupida lista ma...oggi si è rotta la caldaia e quindi non posso giocare manco a Poppea.


Il colmo dei colmi: abitare in mezzo all'acquedotto più famoso al mondo e poi ti manca l'acqua per scarsa pressione, infatti mi sa che è per quello che non si accende.
Lo stranimento dunque va aumentando, vorrà dire che:
1-mi sfogherò mangiando e menomale che ho fatto lo strudel che mi piace tanto (mi sa che lo finirò da sola).
2-Leggerò qualcosa di illuminante/incoraggiante stampandomi in faccia il sorrisetto di Amèlie (ve la sto facendo odiare st'Amèlie dite la verità).
3-Mi addormenterò serena (pare vero) e ...
...finalmente arriverà domani.

Non vedo l'ora perchè:
1-andrò dall'estetista per una cosa frivola,
2-ballerò due ore di hip hop sfrenato da sola col mio ballerino
3-poi un'ora di jazz e due di classico con le mie ragazze che solo a guardarle ti senti meglio!

Domani è un altro giorno.
E menomale!

Rossella O' H...ehm volevo dire Miranda (devil) Milian

giovedì 25 aprile 2013

Sola soletta mi sento una reginetta!


"L'isolamento è quando si sente la mancanza della gente. La solitudine è quando ci si diverte". (A. De Mello)
Come sono d'accordo!
Sentirsi sempre controcorrente può non essere facile ma poi scopri che c'è chi la pensa come te e chi addirittura ha espresso ciò in un libro in cui parola dopo parola hai la sensazione di specchiarti e così ti senti meno isolata. Tanto si sa, se i luoghi comuni si chiamano così un motivo ci sarà mentre chi invece ha scelto di uscire e liberarsi dal condizionamento indubbiamente sta compiendo un viaggio estremamente interessante e anche divertente.

Mi piace stare sola e quando sono in compagnia mi divertono i miei pensieri, le mie sensazioni. Ho letto che "gli altri non divertono mai" e questo è ancor più vero se si pensa a quante volte si diventa addirittura loro schiavi. Con gli altri siamo portati ad assumere un comportamento atto a compiacere mentre la comunità dovrebbe essere formata da esseri liberi e non da schiavi. A pensarci bene gli altri non hanno nessun potere finchè non glielo diamo noi. Il buon senso è auspicabile ma nessuno può rovinare serate, rovinare addirittura la vita o rendere felice qualcuno, noi siamo liberi e proviamo ciò che vogliamo, possiamo anche difenderci da botte improvvise. E come? Non attaccandosi, non "accollandosi" (come si dice oggi) agli altri.
E' anche vero che le persone non deludono mai, sono le aspettative che abbiamo su di essi a crearci un'illusione che ci fa crollare il mondo addosso quando aprendo gli occhi vediamo finalmente la realtà, quella realtà che c'è sempre stata ma che non volevamo vedere o semplicemente avevamo inquinato con le nostre aspettative. Alla luce di questo pensiero mi sono messa a riflettere sulle recenti delusioni che ho avuto. Per esempio le amiche perse perchè infine con un voltafaccia hanno mostrato una nuova identità che prima "non" avevano. Ma non sarà forse che finalmente si sono rivelate per quello che realmente "erano"? No, si tratta semplicemente di persone che hanno sempre mostrato la loro faccia senza bisogno di rivelare niente, una faccia che ero io ad aver nascosto dietro la mia aspettativa. Finalmente ho visto, solo io posso risvegliarmi e non posso risvegliare nessun altro.

Con ciò non voglio dire che così facendo si diventa freddi e non si provano emozioni, non potete nemmeno immaginare quante se ne provino e di migliori. I sentimenti acquisiscono un valore incommensurabile che va oltre ogni limite, quel limite che gli umani sono abilissimi a costruire. Sono sentimenti puri e sinceri che non dipendono da insicurezze e da bisogni personali perchè basati sull'amore, quello vero di cui praticamente nessuno (o quasi) parla.
Insomma saper stare da soli non esclude il saper godere della buona compagnia questo è chiaro ma è importante non affibbiare agli altri troppa responsabilità ;)

Sono molto contenta perchè col mio modo di pensare credevo di essere fredda, acida e spietata e invece mi sto riscoprendo romantica. Non mi piaceva non esserlo ma era ciò che sentivo in mezzo a tante sdolcinatezze farlocche. Ora mi ci sento e tanto anche, a modo mio, nel modo che ritengo essere giusto e non mi interessa in quanti lo avvertano, chiunque essi siano saranno per me persone importanti.

Vi auguro un mondo di "solitudine" che nonostante quel che ho appena scritto può sembrare brutto ma non bisognerebbe farsi condizionare dall'etichetta che la società ha appiccicato a questa bella e semplice parola. Perchè anche le parole usate in maniera impropria fanno bei danni e in questo periodo a riguardo, ne stanno succedendo davvero di tutti i colori. Basti pensare a quante persone sia adolescenti che adulte a forza di subire il lavaggio del cervello avendo continuamente sotto gli occhi la parola "amici" sui social network, finiscano con il cambiare totalmente idea riguardo il concetto che la parola cerca a stento di contenere.


Con affetto
Miranda la diavoletta più romantica che c'è!



mercoledì 24 aprile 2013

Miranda la stilaliste

Foto fatta apposta per il post. Sono una blogger molto seria!

Come sapete amo dedicarmi all'approfondimento del sè e più approfondisco più mi si aprono mondi, anzi universi. E' incredibile di come sia alto il rischio di vivere una vita misera e vuota senza arrivare mai a conoscersi veramente e soprattutto con l'illusione di aver vissuto o comunque di star vivendo una vita degna dove si è fatto o si sta facendo il massimo. Questo massimo è talmente al di là di quelle pie illusioni che mi ha spinta a preferire la fatica dell'ascesa alla finta tranquillità dovuta alla rassegnazione e alla non conoscenza.
Ora, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e infatti pur dichiarandomi determinata spesso e volentieri brancolo nel buio, inciampo, cado e mi faccio pure male ma la mia vita così facendo accede senz'altro ad un livello superiore.
Stasera ho ripreso in mano un libro che avevo comprato tempo fa ma non me l'ero filato più di tanto, si intitola "L'arte delle liste" e spiega come queste possono essere d'aiuto nella vita quotidiana. Non ho idea di quanto possano funzionare, comunque mi è sempre piaciuto fare elenchi e dunque non mi peserà affatto incrementarne la produzione!
Chiaramente ci sono tanti tipi di liste da quella della spesa a quella delle cose da portarsi fuori quando si viaggia, a quella delle cose che ci piacciono o non ci piacciono ecc ecc, una cosa è certa, mi recherò con solerzia in una cartoleria per acquistare un bel quadernino cosicchè possa stilare la prima lista, anzi la seconda, la prima ve la sforno qui ed ora. Credo che le scriverò a mano perchè odio Word,  e poi perchè il quadernino avrà quel certo fascino da diariuccio nascosto in qualche cassetto. Quasi quasi mi compro proprio il diario segreto col lucchetto, di quelli che si scrivevano quando andavo alle elementari, chissà se li vendono ancora.
Vorrei adesso come promesso stilare la prima lista, che poi è prima per modo di dire perchè ne ho già bloggate diverse ma è di certo la prima fatta con la consapevolezza che servirà ad uso e consumo dello studio su me stessa. Ammetto che può sembrare brutto usare gli amici lettori per scopi tanto personali quindi tramite questa condividerò con voi una serie di desideri riguardo alcune cosette che vorrei ricevere in dono per il mio imminente compleanno, così sarà utile a tutti coloro che vorrebbero tanto farmi un regalo ma non sanno che pesci prendere.
Sono davvero magnanima!
Dunque, basta chiacchiere e iniziamo subito:

10 pesci da prendere per il mio compleanno (e relativa priorità):
  1. Un viaggio per una persona (cioè io) da minimo una settimana a massimo qualche mese per una località a scelta che abbia le seguenti caratteristiche: mare cristallino, mare esotico, mare trasparente, mare tranquillo. Insomma ci deve essere il mare bello. (Priorità altissima).
  2. Una cuffia magica che una volta indossata mi permetterà di regolare il volume del frastuono che mi circonda così da poter spegnere ciò che non desidero in alcun modo sentire. Lo so non esiste ma spero qualcuno la inventi. (Priorità altissima).
  3. Un kindle perchè ho una gran smania di sottolineare e pare con quello si possa fare con molta facilità facendo ricomparire in men che non si dica le frasi evidenziate ogni qualvolta si avesse bisogno di consultarle. Adoro il libro cartaceo e non me ne disferei ma quando voglio rileggere frasi che mi hanno colpito ci metto una vita a ritrovarle. La verità è che non mi sento pronta per un kindle, se me lo regalate però sperimenterei volentieri. Mi raccomando ho scritto kindLe con la L, non vi presentate con un kindeR perchè ne rimarrei fortemente delusa. (Priorità bassa).
  4. Una batteria di tegamini nuovi per compensare i quattro che ho bruciato nell'ultima settimana battendo ogni record a riguardo. (Priorità nulla).
  5. Una macchina nuova Alfa Romeo, precisamente la Giulietta di colore rosa metallizzato con scritto sul retro: Ciao, sono Giulietta e sono fatta della stessa pasta dei sogni. Ciao, io so' Romeo er mejo del Colosseo e non vedo l'ora de sentì de che pasta so' fatti 'sti sogni. No, aspettate, forse rosa è ridicola, cambiate colore ma mantenete le scritte, grazie! (Priorità medio-alta)
  6. Qualche bikini, almeno 6, solo coppe o fasce però perchè quest'anno avrei deciso di limitare l'uso dei triangolini. Pure qui mi raccomando sennò poi mi vengono le tette a strisce. (Priorità medio-alta).
  7. Un soggiorno a Rio de Janeiro per il prossimo stage con Bryan Tanaka, il mio ballerino hip hop RNB preferito acclamatissimo ovunque e soprattutto in Brasile dove va spesso ad esibirsi e a fare master class. In Italia stanno troppo appresso agli scemi della tv quindi non ci viene. Se solo fossi più temeraria smuoverei le montagne e glielo organizzerei io un bel viaggetto qui dove si strappano i capelli per molto meno, anzi per praticamente niente. (Priorità altissima).
  8. Un paio di scarpe dorate Tom Ford uguali a quelle che Rihanna indossa qui. Mi servono per un vestito che ho (ho pubblicato la foto nel precedente post) costano più di 1000 Euro, è un problema? E' che avendo già espresso il desiderio di un viaggio e di una macchina, non mi è sembrato poi così pretenzioso. Se non le trovate potete vedere da Primadonna, ci saranno senz'altro simili con uno zero in meno. (Priorità alta).
  9. Siamo al punto 9 e già non so più cosa chiedere, magari qualche altro paio di leggings.
  10. Boh, fate voi...
Che fatica, credevo fosse più facile, sono stremata ed è pure incompiuta.
Comunque grazie perchè solo il fatto che l'avete letta è per me un regalo grandioso e sapete quanto stia dicendo sul serio!
Miranda (devil) Milian

Scarpette a colazione



Svegliarsi a mezzogiorno e pensare alle cose frivole, lo ammetto è molto bello.

Chi legge e non mi conosce potrebbe pensare che non ho problemi e che sono una scema (chi mi conosce lo sa già che sono scema e amen).




Beh io metto in atto la strategia del chi se ne frega e vado avanti a dire e scrivere quello che mi pare!

Ebbene si, in questo periodo mi sto godendo appieno la bellissima sensazione del sentire vicine poche persone ma buone e sono troppo contenta di  non dare potere a quelle "cattive", potere di agire nei miei confronti. Attenzione non vuol dire che non lo faranno più, sono sempre lì e i danni fatti per il momento non si possono cancellare ma io posso decidere quanto peso hanno sulla bilancia della mia vita.
Che metafora allucinante, perdonatemi ma è davvero ciò che sento, io posso dare loro un potere ma posso anche toglierglielo e non importa se per un periodo più o meno lungo gli è stato da me concesso, così come gliel'ho dato, ora gliel'ho negato!
Non è fantastico? Si può fare, lo possiamo fare tutti sempre e comunque.

Non bisognerebbe identificarsi con la sofferenza o il gesto malevolo di qualcuno perchè in questo modo noi stessi gli attribuiamo un valore che non ha e soprattutto il potere di farci del male e di andare quindi ad alimentare una cosa che poi è brutta non solo per noi ma per tutti. Che meraviglia sentirsi parte del tutto, l'ho provata ora questa sensazione, è durata un nanosecondo ma mi ha deliziata!

Insomma vista così la lotta della vita assume un aspetto quasi, se non del tutto divertente.

Cenerentola a mezzanotte perde la scarpetta e io a mezzogiorno sogno quella scarpetta dorata da più di 1000 Euro che starebbe benissimo col mio vestito blu e oro...ma ne troverò sicuramente altre, altrettanto belle e con uno zero in meno!



Buona giornata :)
Miranda (devil) Milian 
lunedì 22 aprile 2013

Valzer d'Amelie


Bene, eccomi qui.
Vi sono mancata?
Beh non per vantarmi ma ad una persona credo proprio di si. Il fatto è che mi sto impegnando seriamente al fine di sperimentare una felicità assoluta che non dipenda da niente e da nessuno (una roba pressochè assurda ma auspicabile e soprattutto mi intriga) quindi questa persona mi perdonerà se non scrivendo per qualche giorno ho voluto che provasse un senso di felicità che non dipendesse dai miei post!
Angela, l'ho fatto per te.




Tuttavia ieri in tarda serata ho provato a scrivere ben tre post ma ero troppo stranita e confusa per via della SPM (sindrome strazio pre mestruale) quindi non ho pubblicato niente perchè pur avendo espresso aurei pensieri non mi sentivo pronta a condividerli alla faccia della spontaneità che credevo mi contraddistinguesse.

Mi sentivo proprio a pezzi quindi ho assunto il "minerale dei miracoli" vale a dire il magnesio supremo che mi serve per alleviare lo stress psico-fisico, in più ho letto in un articolo che avrebbe donato un effetto istantaneo nel combattere la SPM.
Certo che faccio le scoperte dell'acqua calda, da che mondo è mondo 'sta cosa si sa, ma credendo di avere i super poteri non assumo mai integratori e comunque è proprio in acqua calda che va sciolto: un'esperienza traumatizzante.
A conferma della sua validità però stamattina mi sono svegliata con un senso di leggerezza, le note del valzer d'Amelie in testa e quella sua espressione (di Amelie) tanto buona e serena quanto appagata, questa per intenderci che già pubblicai vista la mia adorazione per il personaggio. Solo che invece di avere accanto un tipo innamorato perso di me che rimane incantato a bocca aperta ogni volta che gli passo davanti ero abbarbicata ad un cuscino e al lenzuolo con le ballerine di Degas disegnate, quello morbidissimo che mi piace trastullare. Come si dice, meglio che un dito in un occhio! Ma sono talmente maldestra in questo periodo che ho rischiato anche quello.
Ho pensato che sarebbe stato bello recarmi in un mercato per infilare la mano in un sacco di legumi ma non sapendo dove poter praticare questa piacevole attività e avendo altro da fare ho scacciato via questo pensiero.
Ora che ci penso sotto casa mia c'è un piccolo mercato e c'è pure un signorotto che ha proprio un banco di legumi, quel signorotto che fa molta tenerezza a mia figlia tanto che vorrebbe sempre comprargli qualcosa anche se non serve. Una volta l'ho visto bere super alcoolici di mattina in canottiera intima in piena estate e inveire contro una che con la macchina era passata sfrecciando tra i banchi. Beh aveva ragione ma gliene ha dette certe da far impallidire er monnezza, quindi non so se mi fa tenerezza e poi il mercato di Amelie è più romantico, il mio non regge il confronto.

La felicità assoluta che non dipende da niente e da nessuno.
Magari eh!
Io ci credo che deve essere così e l'impegno ce lo metto ma non è enough (scusate ma adoro questa parola e cercavo un pretesto per usarla) per esempio ci sono un sacco di cose da cui dipendo.

Quelle frivole:
-i capelli lisci
-le borse
-le scarpe
-i leggings
-il gel sulle unghie
-i bikini nuovi ad ogni stagione
-la ceretta

Quelle profonde:
-alcuni libri
-il silenzio (che raramente mi circonda)
-la danza (ma è il mio lavoro e forse non conta)
-varie ed eventuali che non sto a dire.

Sono inoltre ostacolata dalle mie ossessioni maniacali pertanto ho bisogno, o meglio mi illudo di aver bisogno di un certo "ordine" per stare bene.
Vi porto un esempio citando parte di un pensiero che mi colpì, non ricordo di chi fosse, mi pare di una coreografa che non conosco, diceva che tutte le cose belle spettinano: fare l'amore spettina, ballare spettina, togliersi i vestiti spettina, volare spettina, tuffarsi in mare spettina, baciare una persona appassionatamente spettina.
La ragazza che citò questo pensiero aggiunse il suo, attraverso il quale espresse una certa determinazione a voler vivere spettinata.
Rimasi colpita perchè in un istante mi sono osservata e ho visto una maniaca del pettine. Io amo essere pettinata e mi sembra di odiare tutto ciò che destabilizza questa condizione, mi sistemo addirittura i capelli prima di addormentarmi. Riflettendoci bene mi sono accorta che invece è nei momenti in cui sono spettinata, ecco ...è proprio in quei momenti che mi sento veramente libera e felice.
Sarà una cretinata ma questa metafora tricologica mi ha fatto pensare e io amo riflettere partendo da ogni spunto, dal più banale a quello più elevato.

Si usa citare il mantra del giorno, io propongo la sfida del giorno.
Ecco la mia: cercare di non dipendere da un pettine.
Sono anche sfacciatamente fortunata perchè piove, c'è vento e devo ballare due ore in più del solito col mio ballerino preferito e si tratta pure di una coreografia piuttosto scatenata.
Non prometto niente perchè ho i capelli che difficilmente si scompongono ma giuro che impegnerò tutte le mie forze per sentirmi a mio agio anche con qualche ciuffo per aria.
Poi passerò al prossimo livello: essere fashionista ma felice.

Buon lunedì col valzer d'Amelie


Miranda (devil) Milian




mercoledì 17 aprile 2013

Tormento in convento



Ultimamente prima di incazz inquietarmi faccio un bel respiro e cerco di focalizzare l'attenzione su ciò che sta causando lo smadonnamento. Spesso mi accorgo di quanto l'entità del problema sia minima, se non addirittura nulla, quindi evito di innervosirmi inutilmente.

Che brava eh?
Non crediate, nonostante ciò sono comunque una nevrotica molto abile nell'incatenarsi da sola che si vanta pure d'esser furba perchè lei no...non si fa incatenare dagli altri.
Quantomeno mi sgamo e così come mi sono incatenata mi scateno.
Oddio, ma che sembra un testo di GiGGi D'Alessio?
Spero proprio di no!
Pensando agli incatenamenti metaforici invece mi è venuto in mente un film degli anni '50 con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson intitolato Catene. Uno di quei film tutti ugualissimi dove i due vivono un amore sofferto fino all'inverosimile: per qualche oscura ragione non possono mettersi insieme, la loro unione è ostacolata perchè lei ha un passato da prostituta ed è quindi rinnegata da tutto il parentato (e pure da qualche estraneo che ci mette il carico da 11) lui accecato di un amore profondo e sincero ci passerebbe sopra ma la tipa è troppo orgogliosa e onesta, non vuole rovinargli la vita allora preferisce soffrire e magari anche uccidersi. Questa cosa non l'ho mai capita, se ti uccidi gliela rovini uguale tanto vale rovinargliela da ex passeggiatrice convertita ad adorabile mogliettina che prepara succulente cenette.
A volte invece la trama vuole che dopo aver fatto all'amore prima del matrimonio si metta al mondo un bimbo innocente, figlio dunque del peccato che nel film invece diventa figlio di nessuno, la madre quindi che fa? Ovvio, si fa suora per poi ricevere in convento la visita del compagno di sventura. E qui pianti e sceneggiate che non vi dico. Oppure il copione prevede ruoli di ex che tornano alla ribalta armati, allora l'amabile Nazzari li fa fuori prima che facciano fuori lui e poi scappa in America. La moglie a questo punto si confessa adultera anche se non lo è, per scagionare il consorte s'intende.
Che scemenza!
Ma quindi se ci era stata con 'sto ex andava bene ammazzarlo?
Poi il marito sarebbe potuto tornare dall'America in pompa magna premiato pure con una medaglia ..bah...
Il fatto è che tutto fa pensare al peggio perchè ovviamente lei che aveva sempre rifiutato le avances dell'ex tenendosi pure tutto dentro perchè guai a confidarsi con qualcuno, viene beccata dal marito proprio mentre il terzo incomodo, arso dal fuoco della passione, la stringe a sè e la bacia. Lei in realtà ha la bocca chiusa e lo respinge con tutte le forze ma dalla postazione del marito, per effetto dell'inquadratura, sembra che invece stia rispondendo con la medesima passione...e vaglielo a dire ora che non ci stava? Lo sventurato consorte ovviamente non analizza meglio la situazione, quel poco che vede gli basta e se ne va meditando vendetta.
E qui la Sanson si strazia invano urlando che non è come sembra, segue l'inevitabile urto di nervi degli spettatori che se non lo ammazzava Nazzari all'ex ci pensavano loro. Mi ci metto in mezzo pure io perchè da ragazzina li vedevo questi film, infatti oggi ho delle turbe e delle perversioni che molto probabilmente dovrei rivedere in sede psichiatrica.
Sogno spesso di essere in intimità con un ex mentre sto dietro le sbarre di un convento vestita da ancella di Aida, poi arriva Ridge che vuole provarci con me ma appena scopre che non sono sua cognata, la sua sorellastra o la moglie del padre mi volta le spalle e se ne va indignato. E' tutto molto fluido in realtà, se non fosse per l'ancella di Aida, deve essere un residuo arcaico-operistico andato in confusione perchè al Teatro dell'Opera nell'Agnese di Hohenstaufen ero vestita da monaca proprio come la Sanson, anche le anguste sbarre del convento lirico erano uguali a quelle cinematografiche così come il rossetto rosso decisamente fuori luogo in entrambi i casi. Me ne mettevo a quintali per risollevare la triste condizione dell'abito talare.
Ma tornando ai film melodrammatici che più drammatici non si può, non serviva saper fare troppe espressioni, ne bastava una così e un'altra così ...più o meno.
I titoli poi tiravano parecchio su il morale: Catene, I figli di nessuno, Tormento, L'angelo bianco, Chi è senza peccato, Noi peccatori.
Il tema del peccato la faceva sempre da padrone, roba che Eva con la storiella della mela era una principiante ma ora che ci penso in effetti lo era!

Insomma cosa volevo scrivere in questo post? Ah già, delle mie tecniche infallibili per alleviare il nervoso! Beh ricordando questi film mi viene talmente da ridere che credo di essere riuscita nell'intento, ci ho infilato pure un'opera come avevo promesso tempo fa e non posso credere di aver pure scovato questo video in cui compaio all'inizio: sono una di quelle bellissime suore che passeggiano dietro la grata. Sorrido al pensiero di quanto mi ripassavo quel rossetto e di quanto non si veda per niente sebbene fossi una di quelle davanti. (Ero Sono molto egocentrica e sgomitavo sempre per accaparrarmi la prima fila).
Il rossetto si vedeva però nel backstage e tutto sommato a me importava quello!
Mi rammarico però di una cosa, quella scenografia tipo concerto di Madonna con quella mega croce... mannaggia alla miseria che quando avevo 19 anni non c'erano le digitali e tutto il resto, sai le foto da scema che mi sarei fatta durante le prove scimmiottando Miss Ciccone? E poi via di corsa su Facebook e Instagram. 
Son guai che lasciano il segno facendoti diventare una maniaca del caricamento da cellulare.

Bene, so che non lo guarderete o almeno non lo guarderete per intero ma ecco il video dove, a parte me, Montserrat Caballè è la protagonista.
Una volta sentii un tizio dire che è una sopranA...e in effetti è femmina perchè mai dovrebbe essere sopranO?
Dai, fate uno sforzo sennò la prossima vi pubblico GiGGi eh ;)

 
L'espressione in anteprima video della signora Caballè è decisamente stile Yvonne Sanson, deve essere l'abito da suora, non c'è altra spiegazione.

Suor Miranda
domenica 14 aprile 2013

C'è da aver paura in un campo di broccoli



Oggi mi sono cascate veramente le braccia.
Niente di nuovo o di sensazionale, diciamo che è come se avessi visto un'evidenziatura col pennarello giallo sulle parole popolo italiano. Si, va bene mica sono tutti così gli individui che ne fan parte tuttavia ce ne stanno troppi e questo è un dato di fatto.
Ma individui come?
Ecco, ora vi dico.
A via del Corso (centro di Roma) era parcheggiata una Ferrari e già basterebbe perchè in quella via NON si può parcheggiare ma sai com'è, col Ferrari e la grana puoi fare quel che ti pare anche ciò che è vietato a tutti gli altri cioè a tutti i possessori di macchine più o meno normali e soprattutto a quelli che di grana si e no che gli è rimasto quello da grattugiare sulla pasta. Sicuramente questo accade in molti posti ma possiamo stare certi che in Italia ti puoi proprio sbizzarrire quanto, come e dove vuoi.
Purtroppo come potete immaginare c'è dell'altro: un gruppo piuttosto nutrito di broccoli (che non è una verdura ma una sottospecie umana) inebetiti e a bocca aperta fotografavano e riprendevano la suddetta autovettura chi con l'iPad, chi con lo smartphone, chi con la fotocamera se non addirittura con la videocamera.
Passione per le macchine? Ma non ci credo neanche un po', rincretinimento bello e buono piuttosto. Come se io fotografassi la Birkin (borsa da migliaia di dollari) di un'altra o il marito figo sempre di un'altra.
Ma che vuol dire? Che ci fai poi con quella foto, che cavolo ci fai diamineeee?
Ma dove vogliamo andare, dove?
Rivoluzione, manifestazioni, tutti buoni a parlà al baretto, poi passa una Ferrari contromano e via con la lingua di fuori e la faccia da pesce lesso a scattare foto.

Continuando la passeggiata, poco dopo mi ritrovo davanti al banchetto del partito della Meloni, quella che parla tutta: ambè, cioè, anvedi ao' che riportava lo slogan: "verso il futuro senza paura". Beati loro che non hanno paura perchè a me invece ne sta salendo proprio tanta nel vedermi sempre più contornata dagli abitanti di broccolandia ma è pure ovvio che è proprio grazie a questi che gli ambè, cioè, anvedi ao'  hanno modo di raggiungere un certo potere. A loro la paura verrà solo quando si ritroveranno in un paese popolato da gente illuminata quindi per il momento possono dormire sonni tranquilli.
Agghiacciante, altro che Psycho.

Ora che ci penso in vacanza mi capita spesso di vedere i tizi che si fanno le foto davanti agli yacht ormeggiati nei vari porti turistici, c'è gente che prende il figlioletto, lo piazza davanti ad un megabarcone e mentre sorride a mo' di broccolo invitando il ragazzino a fare lo stesso -click- gli scatta la foto.
Poi se la rimireranno sicuramente durante le cene con gli amici davanti al maxischermo comprato a rate, quelle cene in cui ad un certo punto qualcuno seminando il terrore esclama: "ahh ti facciamo vedere le foto delle vacanze!" E tu vorresti morire all'istante o quantomeno sparire, perchè se prima ti ammollavano in mano l'album cartaceo che si poteva sfogliare con falso interesse sorvolando su molti mesti dettagli, ora con i dvd titolati e le musichette di sottofondo è dura svignarsela, te tocca guardà, con il sorrisetto stile broccolandia.

E si chiamano homo sapiens!








Ma sapiens de che?

Miranda (devil) Milian
sabato 13 aprile 2013

Il sole, bello dentro ma pure fuori non scherza


Che sole meraviglioso! Le previsioni annunciano per i prossimi giorni temperature quasi estive e io sono molto contenta di non aver messo via i costumi da bagno lasciati nei cassetti trasparenti per allietare le grigie giornate invernali. In realtà non hanno allietato un bel niente ma almeno adesso ce l'ho a portata di mano così come il telo mare e il cappello di paglia nel portabagagli nonchè il bikini di scorta nel vano portaoggetti della macchina. Si perchè la gente normale ha la ruota di scorta nell'automobile io invece ho il sopra di un costume perchè...non si sa mai dove si può andare a finire.

Dicono che è importante avercelo dentro il sole e hanno sicuramente ragione, dopo tutto l'ho sperimentato varie volte e posso quindi confermare ma se ci sta pure fuori è meglio, forse è un'illusione ma in questo caso m'illudo volentieri!

Tra un po' farà un caldo allucinante ma se proverò a lamentarmi mi prenderò a sberle da sola, possibile che non va mai bene niente? Allora ho deciso, quest'anno me lo faccio andare bene fino anche a 40°.
Tanto mi sto impegnando ad essere una  che sta sempre più in pace con sè stessa, una roba difficile ma stimolante, spesso fallisco ovvio ma quando arrivano le soddisfazioni ne rimango fortemente incoraggiata e allora vado avanti fino a diventare quasi una dea della saggezza.
Ah Ah Ah!
Che poi mi sento saggia perchè trasgredisco, il che può sembrare un paradosso ma non lo è affatto se lo si legge nella sua immensa profondità. Quel che voglio dire è che se trasgredire è andare contro le regolette che la società impone da secoli a proprio piacimento...beh allora sotto sotto non è trasgressione ma un atto liberatorio da paura capace di lasciare sensazioni che tutti dovrebbero provare ma ...sshhh non lo sa quasi nessuno quindi attenzione a come ci si muove, ci capiamo in pochi, quei famosi banali "pochi ma buoni" che tutti dicono di conoscere ma che, come dicevo prima, in pochi conoscono veramente.

Tempo fa mi capitò di scrivere una frase secondo me bellissima, talmente aurea che ho pensato: deve averla già scritta qualcuno.
Un libro interessante che sto leggendo in questi giorni mi ha dato conferma che la frase in questione infatti esisteva da tempo.
E' scritta niente di meno che nel vangelo e l'autore (De Mello) aggiunge: "La si trova (la frase) nella maggior parte della letteratura religiosa, spirituale e mistica".

Ci sono rimasta di stucco. Insomma sono una specie di dea o comunque con questa dea ci sto imparentata abbastanza stretta, mi capita così di intuire pensieri da annoverarsi nelle scritture di un certo peso in ambito celestiale. A volte leggo libri e penso: cavolo ma questa cosa l'ho sempre detta, potevo pensarci io a scriverla....ma di certo pensare di scrivere il vangelo è un po' improbabile, adesso non esageriamo. Beh se non altro a quel qualcuno che mi accuserà di essere una spocchiosa che crede di parlare come fosse il vangelo in persona, saprò cosa rispondere!

Dato che mi concentro su ciò che posso fare per migliorare su quegli aspetti che non mi risultano così congeniali sono invece molto umile, altro che spocchiosa. La dea dell'umiltà che sempre gentile anche col peggior interlocutore si becca offese gratuite dettate dall'ignoranza e dalla boria. L'ultima volta che mi è capitato ho provato una sensazione gradevole che ha sostituito la solita rabbia: quella parolina di troppo che mi è stata rivolta è scivolata via in un attimo non prima di avermi aiutata a focalizzare meglio quanto sia bello quel che ho!

Ma ecco la frase:
"Per ritrovarsi e godere di ciò bisogna prima perdersi" (dal vangelo secondo Miranda quello vero).
Vado a vedere se è il caso di prendere un po' di sole in terrazza o se magari non sia un progetto azzardato dettato dall'euforia.

Miranda (devil) Milian

mercoledì 10 aprile 2013

Chi se ne frega!


Lo sapevate che è proprio meraviglioso il metodo del "chi se ne frega"?
Uhh...proprio tanto! E non crediate che sia qualcosa da annoverare nella cerchia della coattaggine o della superficialità, nooo per niente, al contrario è un grande gesto di rispetto nei propri confronti e anche di quelli della persona (o cosa) a cui noi rivolgiamo il nostro bel "chi se ne frega"!
Voi direte, beh nel caso si tratti di una cosa chi se ne frega del rispetto, invece fregatevene comunque perchè certe volte pure le cose so' insidiosette anzichè no, quindi, vanno messe al posto loro con le dovute maniere.

Faccio degli esempi:
-Quella tizia mi ha fatto innervosire, si è permessa di dirmi questo o quell'altro...
E chi se ne frega!

-Ho detto la tal cosa quindi penseranno che...o sembrerà che...
E chi se ne frega!

-Ho detto ciò che penso, adesso qualcuno non vorrà più saperne di me...
E chi se ne frega!

In questo senso è una strategia risolutiva, salutare e anche divertente.
Son due giorni che la sto mettendo in pratica assiduamente e ogni volta sorrido o addirittura rido per come stravolgo subito la situazione a mio vantaggio.

Ma andiamo avanti:

-Ho messo nel carrello due confezioni formato famiglia di yogurth Activia acti regularis...ora tutti i clienti del supermercato, per non parlare della cassiera, crederanno che abbia problemi in quegli ambiti...che vergogna...quasi quasi li rimetto via ...
Ma quale vergogna? Un bel chi se ne frega e passa la paura.

-Vorrei comprare i profilattici ma poi penseranno che faccio sesso.
Ah Ah Ah!
Ma và? E chi se ne frega! Se non li comprassi? Ma certo, mi guarderebbero tutti come si guarda una like a virgin girl!

-La commessa mi induce a comprare una cosa che non voglio, se non la prendo farò la figura della tirchia o di una oculata che sa spendere i suoi soldi e decide da sola cosa farne.
E chi se ne frega! (Nel primo caso)
E vedi un po'! (Nel secondo).

-Ho un brufolo proprio in faccia...che brutto...ora penseranno che...
E chi se ne fre...-ehm- in questo caso non ne sono così certa, il brufolo in faccia è troppo brutto, passo avanti.

-Vorrei vestirmi così ma poi pare che mi voglio far guardare.
E chi se ne frega!

-Son venuta benino in questa foto, ora la pubblico, anzi no...poi penseranno che mi atteggio.
E chi se ne frega!

-Non mi va di andare al cinema con Tizio e Caio ma poi se non vado penseranno che...
E chi se ne frega!
Allora metto una scusa ma poi penseranno che è una scusa.
E certo che lo penseranno: lo è! E si sa che le scuse sono più chiare di 1000 paroline dette senza peli sulla lingua.
Si offenderanno? C'è il rischio che si allontaneranno da noi?
Questo sarebbe un bel guaio, vale a dire? Niente più serate alle quali non si ha voglia di partecipare.
Ma è meraviglioso!
Chi se ne frega doppio ma anche triplo stavolta! Pensate che fortuna con una botta ci si libera di un evento scomodo e di falsi amici.

Spesso va a finire che si passa una vita ingarbugliata a fare cose controvoglia per non far pensare certe cose alla gente o per fargliene pensare altre che non sono vere ma che ci fa più comodo pensino, perchè se facciamo quelle cose  che ci va di fare poi pensano delle cose che invece sono vere e noi non vogliamo che le pensino.
Allucinante! (Anche da scrivere non c'è male).
In tutti i casi non possiamo pilotare i pensieri della gente che continuerà a pensare ciò che gli pare quindi c'è solo una soluzione: chi se ne frega!

Un bel chi se ne frega sincero è molto meglio di tanti gesti apparentemente garbati ma profondamente ipocriti quindi non abbiate paura.

Non sto dicendo che  bisognerebbe alzare il dito medio e pronunciare a voce alta il chi se ne frega, quello di cui parlo è al contrario gentile e liberatorio (pare sia anche molto saggio) risiede nel proprio animo e non necessita di voce se non in rari casi laddove, per giustificare la nostra ira, siamo soliti dire: quando ci vuole ci vuole!

Beh, si è fatto davvero tardi, sarà meglio che vada a dormire altrimenti domani avrò le occhiaie, mi sentirò sbattuta e chissà che penseranno!

Buona notte.

Miranda (devil) Milian





martedì 9 aprile 2013

1, 2 e 3...Pas de bourrée!

Biancaneve baciata dal sole

Che meravigliosa giornata!
Lo so che non starò tutti i giorni così a 3000 ma quando ci sto me la voglio proprio godere.
E poi è sempre merito di come ci poniamo e se credo di essermi sempre impegnata in questo senso è anche vero che cerco continuamente nuove vie per migliorare, quindi è merito mio, il caso o roba simile c'entrano poco e allora... evviva me!
Bisogna provocare non subire.

La sala di danza era avvolta da una luce calda proveniente dalle grandi finestre che facevano filtrare un sole meraviglioso, ho ballato e preparato coreografie per ore con tutti i tipi possibili immaginabili di scarpe, anche quelle col tacco glitterate per la mia versione di Cenerentola che è fashion e scatenata, poi ballare sulle punte provoca sempre un'emozione unica quindi maestrina Biancaneve danzerà con quelle.
Attualmente non mi capita spesso di ballarci e oggi, prima di iniziare, non sapevo ancora cosa avrei combinato con quelle scarpette dannatamente affascinanti ma appena lanciata nel primo pas de bourrée mi sono sentita trasportare in quella dimensione perfetta che è davvero difficile da descrivere così il resto è venuto da sè.
A fine giornata ho toccato terra con le airforce per ballare la dancehall a ritmo RNB e ora ho un gran mal di gambe, per non parlare dei piedi ma è un male piacevolissimo.
L'ho già detto che sono un po' masochista e quindi sentire fisicamente i postumi di un'attività che mi appassiona non mi disturba.
Il fatto è che sono stata malino in questi ultimi due mesi e l'allenamento era un po' calato ma ora vediamo di tirarci su per benino!

Che cosa ho avvertito chiaramente oggi?
Di essere in armonia con l'universo.
A forza di crederci e di desiderarlo, si finisce col riuscirci!

Maestrina Ballerina

domenica 7 aprile 2013

La bella addormentata...sullo scoglio


 "Ho dei gusti semplicissimi: mi accontento sempre del meglio" (Oscar Wilde)

Ho avuto il meglio e ce l'ho avuto molto presto, questo ha condizionato inevitabilmente la mia vita.
Poi è successo che nel corso dell'esistenza ne ho passate tante e mi si è disperso un po' tutto, anzi, decisamente tutto.
Tra ieri e oggi per un attimo ho avuto una visione chiara e limpida di me che impiego negli anni tutte le mie forze per riottenere ciò che non ero riuscita a tenermi, senza pensarci...così, l'ho fatto e basta dunque oggi me lo ritrovo. Il bello è che quindi ci sono riuscita e ora che è di nuovo con me mi viene quasi da piangere non so se per la gioia o per la sofferenza dovuta al timore di perdere di nuovo tutto.
Forse per tutt'e due.
In entrambi i casi secondo Anthony De Mello sono ancora bella che addormentata nonchè bella addormentata la cui vita, si sa, dipende totalmente dal bacio del principe.
La condizione secondo cui "felicità=non dipendere da niente" è davvero desiderabile ma mi sa che pur avendo compiuto dei passi in avanti sono lontana anni luce, attaccata come una cozza al mio scoglio pieno di cosette senza le quali non riuscirei a stare e soprattutto senza alcune mi pare proprio che non potrei vivere.
Certo che metafora, proprio una cozza dovevo andare a tirar fuori, per niente chic ma rende l'idea.
Mi sento come una ragazzina capricciosa che si è ripresa i suoi giocattoli e ora sa che deve averne cura ma non sa se ne sarà capace.
Che avventura la vita!

Continua...

Miranda (devil diavoletta) Milian
mercoledì 3 aprile 2013

Relevè






Le favole mi tengono ormai sotto sequestro ventiquattroresuventiquattro.

Ne canticchio le canzoni passando da Aladdin a Biancaneve, da Cenerentola a La Sirenetta, le inizio in italiano e a metà attacco in inglese. Le arrangio alla come capita capita e le canto rigorosamente a squarciagola mentre mi destreggio in evoluzioni ballerine che di sicuro mi riescono meglio di quelle canore. La cosa che mi viene meglio è l'arabesque nello spazio ristretto tra il letto e il mobile e proprio perchè non permette altro lo uso per testare l'aplomb. Come mi riesce lì da nessun'altra parte, potrei rimanere una canzone intera in relevè in equilibrio su un piede mentre guardo la signora davanti che innaffia. Innaffia tutto il giorno ignara del fatto che una scema in arabesque le critica puntualmente il look. Vabbè che una sta in casa sua a sbrigare le faccende domestiche ma un po' d'amor proprio e di stile non guasterebbero e certe vestagliette azzurro acceso indossate con i maglioni rosso bordeaux son bruttine assai.
Non fate caso alla mia cattiveria, è tutta invidia perchè la dirimpettaia ha il pollice verde e possiede molte piante di vari colori e dimensioni mentre io tiro avanti con quelle due o tre che resistono per miracolo e non fanno altro che morire e resuscitare per lo più nelle stagioni sbagliate, così non c'è verso di ottenere una rosa a maggio mentre a dicembre sbuca sempre fuori.

Fatta questa premessa, avvincente quanto la storia dell'uncinetto o una partita di curling vengo al dunque che invece è argomento molto interessante e cioè il livello ormai elevato di romanticismo che ho acquisito grazie a questa storia che devo star dietro alle favole. Tutto ciò che vedo e faccio mi riporta ad esse così stasera salita in terrazza per fare una lavatrice, assaporando l'aria serale della primavera ho alzato lo sguardo e nel vedere il cielo limpido e stellato mi sono dannata l'anima, chiedendomi perchè non possa esistere che un tizio innamoratissimo di te e capace di tutto pur di stupirti (tipo Aladdin per esempio) ti raggiunga volando su di un magico tappeto e ti faccia salire a bordo per condurti tutta la notte in giro per il mondo.
Come mi sarebbe piaciuto se fosse accaduto, infatti ho evitato di andare a programmare il bucato vestita in maniera sciatta, al contrario ero bella pronta a partire per chissà quale avventura. Sempre che un magliettone da danza e pantalone tuta di Zara possano definirsi fashion ma dato che la maglietta è decorata con dei brillantini ed è pure un po' trasparente ho pensato che potesse essere idonea per una seducente Jasmine occidentalizzata... che invece è sembrata piuttosto accidentalizzata.
Tuttavia Aladino non è arrivato nè volando sul tappeto nè a piedi. Di volante c'è stato solo qualche consueto Ryanair in atterraggio a Ciampino, di lampada solo quella del terrazzo che non sa fare nemmeno il suo mestiere cioè emettere luce figuriamoci le magie, quanto al genio invece non ho di che lamentarmi perchè quel bastoncino incastrato ad arte per mantenere premuto il pulsante di avvio della lavatrice fuori uso da un pezzo, ha sicuramente dell'ingegnoso che rasenta il geniale se addirittura non lo supera.

Sto pensando a quanto avrei rosicato se nel rientrare in casa rivolgendo l'ultimo sguardo al cielo avessi per caso visto Aladdin che si spupazzava sul tappeto la signora in vestaglietta azzurra.
Del resto Jasmine mentre svolazza lancia dei fiori che da me non avrei saputo dove rimediare vista l'aridità dei miei esterni: ho solo una pianta grassa molto poco adatta ad un gesto romantico e il basilico non l'ho ancora piantato.
Ora che ci penso l'esotica principessa veste pure di azzurro e quindi stasera in nero e grigio non avrei potuto nutrire la benchè minima speranza.
Si lo so, le sfumature di nero e di grigio sono ormai il massimo della letteratura erotica ma sono 50, solo 50, anche sommandole diventerebbero 100 vale a dire una miseria, poche, troppo poche. Come potrebbero competere con Aladino e le sue1000 e una notte?
Nel giro di cinque minuti, e solo della prima di notte, mi si esaurirebbero tutte le risorse.
Cara signora in azzurro dal pollice verde: hai vinto! Hai pure i capelli lunghi e neri come Jasmine, mi sa tanto che da domani, dall'alto del mio quarto piano ti guarderò con occhi decisamente diversi mentre  dall'alto del mio relevè continuerò allegramente a cantare (e a sentire) che "il mondo è mio".




Miranda (devil) Milian

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