Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

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domenica 21 dicembre 2014

Volando con Miranda

Ho deciso di spendere quest'oretta scarsa che mi rimane di volo scrivendo il primo post dal mio maxischermo, cioè il mio nuovo telefono Wiko che fa rima con fico e infatti lo è, tanto che sono fortemente attratta da lui e lo amo tantissimo. Ora, deciso il da farsi, rimane solo un problema: che vi racconto? Innanzitutto che sono emozionatissima all'idea di fare l'inviata speciale di me stessa una volta arrivata a Londra, sia qui che nel blog modaiolo e poi potrei dirvi per esempio che fuori splende un bellissimo sole e quindi la vista mare è spettacolare. Poi sto pensando a quando mi pagheranno per le mie trasferte e anziché volare con Ryanair avrò a disposizione un boeing di lusso della linea Air Miranda con la diavoletta sulla coda! Sarà un aereo bellissimo e fará una concorrenza spietata al raffinato design della Thai.
All'interno ci sarebbero delle cabine prova per gli abiti e il corridoio centrale si trasformerebbe in una passerella, le hostess rigorosamente in rosso con décolleté Louboutin ai piedi!
Purtroppo, non per essere pessimisti, ciò non accadrà mai e anzi ora, rialzando la testa dal mio cellulare, guardandomi attorno tornerò con i piedi per terra (si fa per dire) nel constatare in che aeromobile mi trovo: quello color IKEA con le hostess vestite da postine. Infatti l'accostamento giallo-blu di Ryanair è lo stesso di IKEA o anche di Poste Italiane e come se non bastasse di Castorama, il regno del fai da te e quindi delle famiglie in uscita collettiva nei weekend più tristi d'Italia. Tra i miei compagni di volo una tizia che al check in aveva una gran paura, no, niente di eccitante, non trasportava droga ma temeva per la probabilità di dover lasciare a terra l'olio che le serve x il risotto da preparare in quel di Liverpool street! L'avrà ripetuto mille volte tanto che la cosa iniziava ad essere sospetta ma la faccia da pusher proprio non ce l'aveva, di quella ai fornelli che rimesta il risotto invece si. Certo, quando hanno annunciato un cambio di aeromobile e un ritardo, ho di nuovo avuto dei dubbi che 'sto risotto non fosse che un messaggio in codice ma poi è filato tutto liscio ...come l'olio!
Ah Ah Ah!!!
Italiani in vacanza se famo sempre riconosce! Ao' ma 'ndo vai se il risotto non lo fai?!
Io invece ho temuto un crollo dell'autostima nel vedere quelle che partono coi tacchi, con tutta la buona volontà non ce la potrei fare per tanti motivi.
E se all'arrivo piove?
Poi mi si rovinano le scarpe.
E se arrivo già col mal di piedi?
Poi mi si rovina la vacanza.
Però che brave, cavolo, che donne! Mica si fanno tanti problemi e in nome della figaggine sorvolano su praticità e comodità.
Lo stile però non dipende dai tacchi, sappiatelo, è qualcosa che se ce l'hai non t'abbandona mai e cosí la mia rivincita non si è fatta attendere a lungo: prima di passare al metal detector mi hanno fatto togliere gli stivali, ebbene la guardia mi ha fatto i complimenti per i calzini abbinati ai leggings!
Ho pure avuto da ridire facendo notare che i calzini erano tigrati mentre i leggings leopardati ma "il genere è quello eh eh" così mi ha ammonito il tizio che sa cogliere certe finezze.
Mamma che soddisfazione!!!
Bene, ora è iniziata la discesa e sto notando contro ogni previsione, che invece della pioggia c'è il soleee!
Un momento, che tonta, deve essere perché siamo ancora sopra le nuvole!
Tra pochissimo invece mi troverò nel mio habitat naturale e cioè tra le nuvole!!!
Bye bye e see you soonissimo per il primo collegamento se non proprio in diretta, appena in differita come questo.

Good night 🌙
Miranda (devil) Milian

lunedì 15 dicembre 2014

Come difendersi dal provolone piccante

Non vorrei ripetere che ho tanta voglia di scrivere e non ho tempo ma dato che sono una blogger molto noiosa lo farò.
Ho tanta voglia di scrivere ma non riesco ad organizzarmi per trovare il tempo necessario. (cit.)
Dopo avervi deliziato con una delle mie più note citazioni posso proseguire.
Dunque, proprio oggi mi è venuta una gran nostalgia di quando non c'era tutta sta smania di essere blogger, oggi è diventato un business da paura e io sono consapevole di essere una scema che per mantenere il punto non vuole annunci pubblicitari e così non ci guadagno niente. Vedere mille blog che parlano di minchiate per giunta affiliati a note testate mi urta troppo, con il grosso nome che hanno alle spalle pubblicano articoli che Novella 3000 in confronto è l'enciclopedia Treccani e il motivo non è informare e nemmeno offrire un servizio più o meno divertente per svago ma semplicemente ottenere più click possibili perchè ogni click sono fior di centesimi. La strategia usata per ottenerli è linkare il post sui social network con frasi che incuriosiscono a dismisura, così tu convinto di avere ormai in pugno la scoperta del secolo punti quel maledetto dito sul touch pad o sul touch screen e ...tacci loro t'hanno fregato. Io li frego commentando da saputella senza leggere i loro deliri ma sono tonta lo stesso perchè anche il commento, così come il like gli aumenta l'audience, mannaggia a me ma certe volte non mi posso proprio trattenere, comunque alla fin fine chi se ne frega. Il guaio è che poi qualcuno legge il tuo commento, successivamente dà una sbirciatina alla foto profilo e -zac- t'arriva il messaggio o la richiesta d'amicizia. Questi tizi si comportano ovunque come sui siti d'incontri o come a via del Corso di una volta, dove si andava a rimorchiare quando non esistevano i social e noi ragazzette uscivamo il sabato pomeriggio con la raccomandazione di non dare il numero di telefono agli sconosciuti. Così tu, che stai su fb per cazzeggiare con gli amici, per diffondere la tua attività ma anche, ovviamente, per mettere in pratica le tue doti di agente FBI giocando al piccolo Tony Ponzi, ti ritrovi a combattere con i provoloni da tastiera che spesso diventano veri e propri stalker quando non maniaci feticisti che ti inducono a scolarti una boccetta intera di Rescue remedy per evitare il panico.

Grazie a questi blogger veniamo illuminati circa argomenti tramite i quali impariamo a vivere. Tema all'ultimo grido è il seguente: l'importanza di lavare i cuscini. Lo sapevate che vi si accumulano batteri che è una bellezza? E sapevate quanto sia utile per la crescita incoraggiare con amorevoli frasi i propri figli? Non bisognerebbe mai farli sentire degli inetti incapaci, pensate un po', l'avreste mai detto? Però le dritte migliori riguardano il sesso, a riguardo ci spiegano cosa sia meglio fare o non fare in intimità col partner: meglio non ruttare come non far pesare eventuali difettucci fisici, non ridere se lui non dovesse brillare, via libera invece alle parolacce e anche ai chiarimenti post prestazione su ciò che non è andato proprio alla grande così da decidere a tavolino come condurre il prossimo amplesso alla faccia della spontaneità.

E' proprio alla luce di quanto descritto che ho preso una decisione: da oggi in poi scriverò ogni cretinata mi venga in mente senza star troppo ad aspettare di avere tempo per curare l'articolo, che tanto pure che butto giù due righe a caso tirerò sicuramente fuori qualcosa di più originale del lavare i cuscini per igienizzarli o innaffiare le piante sennò muoiono, il tutto aggratis!!!

Bene, iniziamo subito (e finiamo pure subito perchè ho già parlato abbastanza) con un post che vi indicherà le 5 cose da fare (o da non fare) per abbattere il provolone inopportuno sul web, che per comodità e per mantenere l'anonimato chiameremo provolone piccante!





1- Non dite mai che siete riservate e che per questo non accettate di chattare con sconosciuti, questa è una cosa che li attizza da morì, la conquista di una timida casta e pura che non ci sta è meglio di un porno, non ve li leverete più dalle scatole a meno che non ricorrete all'opzione "blocca utente".
Questo utente non potrà più inviarti messaggi o chiederti l'amicizia, potrà sempre venirti a dare una sprangata quando volesse però, se ha avuto il tempo necessario di captare qualche info su di te quindi...occhio.
C'è anche l'altissima probabilità che cambi nome, si apra un altro account e ti cerchi di nuovo.

2- Non rispondete nemmeno al più celestiale dei complimenti, il provolone piccante ama spacciarsi per provolone dolce al fine di catturare la preda con più facilità, l'unico modo per farlo smettere è NON rispondere. Certo che però quel "sei splendida come un angelo" è irresistibile...beh allora rispondete ringraziando da brave fanciulle educate e assumetevi la responsabilità.

3- Non dite mai: per chi mi hai presa, sono sposata o fidanzata o comunque impegnata perchè a quel punto tira fuori un'arma meschina che ha a disposizione e la userà contro di voi pronunciando la fatidica frase: "E allora? Che c'entra se sei impegnata, mica voglio portarti a letto!"
Ma certo che NOOOO, e voi stupide che avete anche solo pensato ad un finale del genere, roba che a lui non è passato minimamente per la testa.

4- Non dite che se continua ad importunarvi avviserete la polizia perchè in Italia non ti ingabbiano per stupro figuriamoci per chatting inopportuno, vi riderebbe in faccia e il guaio è che avrebbe ragione di farlo.

5- Non fate le spiritose dicendo che già avete tanti impicci per la testa e vi ci manca far amicizia con uno sconosciuto perchè una donna con tanti impicci per la testa è una donna confusa sentimentalmente che potrebbe rivelarsi di facile concessione, lui penserebbe di poter essere il terzo che gode tra i due litiganti quindi non lo illudete e soprattutto non ripetete troppo la parola "sconosciuto" perchè qui il furbetto sfodererà un'altra arma a sua disposizione credendosi pure simpatico, vi dirà che prima di conoscersi tutti erano sconosciuti!
Vi farà cadere l'autostima sotto i piedi, almeno così è accaduto a me che devo ancora riprendermi.

Allora, che ne pensate?
Potrei propormi ad una testata famosa come blogger socialmente utile?





Ora vi saluto che domani ho lo spettacolo di danza e devo pensare a mille cose, sono pure piuttosto nervosetta ma a voi vi amo tutti di bene e mi raccomando...lavate i cuscini e fatevi qualche doccia, specialmente prima di prendervi a parolacce sotto le lenzuola, se non altro perchè lo dicono i giornali!


mercoledì 19 novembre 2014

50 sfumature di G-Ridge. Dallo spasso al trapasso!

Cari amici della notte eccomi di nuovo qui per dedicarmi ad un'opera senza precedenti, così mentre in tv danno l'ultima puntata de I Cesaroni io mi preparo al post fuori fascia protetta con attivazione del parental control.
Dunque, sapete che spesso mi piace recensire opere varie, spaziando per esempio tra la letteratura e il cinema, vi ricordate quando ho fatto la recensione della trilogia delle 50 sfumature? E senza aver letto nemmeno uno dei tre testi poi, mi era semplicemente bastato qualche brano in rete per trarre le ovvie conclusioni, direi che è stato proprio un gioco da ragazzi, si lo so, può sembrare superficiale ma non in questo caso.
Bene, adesso dopo questa tragedia letteraria sta per seguire, come si conviene, quella cinematografica, infatti prossimamente al cinema ci delizieranno con il film, il primo per il momento sarà quello grigio, anche perchè mi pare che altri colori non si addicano proprio a questa triste messa in scena a base di ormoni in subbuglio.

Vi chiederete come farò a recensire or ora un film che uscirà solo a febbraio 2015? Ho forse avuto l'onore di assistere ad un'anteprima? Ma nooo, mi è bastato il trailer e quindi farò la recensione del trailer che credetemi...basta e stra avanza!
Ve l'avevo detto che era un'opera senza precedenti e infatti la recensione di un trailer non s'era mai sentita, faccio troppo tendenza!!!

Il capolavoro che ho avuto modo di vedere è denominato Trailer ufficiale 2, la cosa fa presagire che esiste una trilogia anche dei promo e con ciò già ci si addentra appieno nel dramma, forse il film completo sarà la somma dei tre trailer, a questo punto prende vita un teorema che ci permetterà di risolvere subito la questione in un solo semplice modo: uscendo dal cinema!

Il filmato inizia con il protagonista che si veste davanti ad un guardaroba brutto che non si sa, di quelli che si vedono solo a Mondo Convenienza, vi sono appese una sfilza di camicie e di giacche tutte uguali, ad un certo punto, colpo di scena, il fustaccio apre un cassetto dove sono riposte maniacalmente tante cravatte, forse proprio 50, tutte grigie di diverse sfumature e così, all'inizio già si capisce il perchè del titolo, quindi il film dovrebbe finire qui, invece purtroppo continua ma ora saltiamo di palo in frasca, che tanto tra il palo e la frasca si rimane sempre in tema, parliamo dunque degli attori protagonisti.

Lui.
Tristissimo e soprattutto non bravo, per niente espressivo, fa la faccia da duro perchè si capisce che il regista gli ha detto di farla, uno che se lo incontri in un pub speri che almeno avvenga la sera in cui hai indossato la nota maglietta con scritto: you can't sit with us.
Eppure è proprio lui, quello che ha inventato il sesso trasgressivo e in barba alla sua faccia sciapa semina una strage di femmine, sapete...quel tipo di femmine classificabili nella categoria denominata "non abbiamo mai visto un uomo da che siamo in vita".

Lei.
Se lui è sciapo, come poteva essere lei?
.........
La risposta è esatta!
Sorvoliamo sul fatto che al primo incontro indossa i mutandoni bianchi della nonna in puro cotone, quello che non pizzica e non irrita, la sua espressione tipo è a bocca aperta e con gli occhi languidi sempre per quel fatto che non ha mai visto un uomo da che è stata messa al mondo.

I due si guardano e si riguardano, lei donzella alle prime armi, lui perverso fino all'osso e così una volta dentro l'ascensore...si bacianoooooooooooooo!!!!!
Ma non un bacio qualsiasi, un bacio del tipo che non vedevano l'ora e ora finalmente si baciano.
E siamo giunti alla prima trasgressione che può sembrare niente di che e infatti è così, insomma non è proprio come se in ascensore ci fossero Mattew Mc Conaughey con Cameron Diaz o Penelope Cruz con ...con...boh non mi viene nessun nome comunque non con quel grigione.
Poi però viene il bello perchè lui la ammanetta e la appende proprio al soffitto conquistando un livello decisamente più alto soprattutto perchè all'Ikea potrebbero prendere spunto per una nuova lampada plafoniera ovviamente da "montare" così su due piedi!!!
Un po' più tardi si assiste ad una scena che può incantare molti ma non chi è cresciuto con il top del cinema sexy-trasgressive: lui la benda e gli cola il miele addosso.
OOHH sta roba l'avevano già fatta Kim Basinger e Mickey Rourke in 9 settimane e 1/2, ma che ci state a prendere per il c in giro?
Non è che uno dovesse inventarsi per forza chissà che, alla fine le cose sono quelle ma qui è pieno di donne che già si strappano i capelli perchè non vedono l'ora che esce questo film, stanno già programmando la serata: la macchina la prendi tu, no la prendo io, io lascio i bambini di qua, io di là, poi andiamo a mangiare da... o a bere qui o a un'apericena di là.
Davvero non so spiegarmi questa smania collettiva nel sentirsi aperte e trasgressive comportandosi da esaltate impazzite, per cosa poi? Due libri dove descrivono amplessi ridicoli che finiscono con orgasmi che lasciano quella sensazione come di centrifuga di lavatrice (così è scritto) e un film che ancora deve uscire dove questi orgasmi a 1000 giri li faranno (intra)vedere. Chissà se la lavatrice è classe A, a giudicare da quanto consuma mi sa di no!



La cosa più bella di questo caldo lungometraggio è una sola, quella vetrata con vista mozzafiato sui grattacieli.
Si, quella mi fa proprio sognare e mi fa venire una voglia pazzesca di avere una casa così dove a uno come Mister Grigio gli farei fare solo lo sguattero e se non lava bene i piatti, so' frustate, di quelle vere e molto poco divertenti.
Nonostante questo panorama americano da sogno io non andrò a vedere il film ed è un vero peccato perchè osservare le signore ululanti che sguazzano sulle poltrone dei multisala come fossero nell'oblò in piena centrifuga poteva essere un vero spasso.

Incredibile ma vero su Wikipedia c'è già la pagina della suddetta pellicola, alla voce "trama" ci son cinque righe, come i pensierini delle elementari.
Certo che vedere gente fare soldi così fa una rabbia, voglio provarci anch'io che diamine, ho deciso che presto inizierò a scrivere un romanzo erotico, s'intitolerà "Dallo spasso al trapasso" sarà ambientato a Roma e prende spunto da una singolare accoppiata di attività commerciali che si trova in un viale di Roma Nord:


Roba da far impallidire Mister Grigio!
Se qualcuno fosse interessato ad occuparsi della pagina Wikipedia per me, si faccia avanti perchè d'ora in poi sarò occupatissima con la stesura della sceneggiatura che ovviamente sarà dapprima un libro e solo dopo un film memorabile.
Come attori protagonisti voglio il meglio sulla piazza, è ancora presto per il casting ma pensavo a Ridge di Beautiful che ora è disoccupato e quindi potrebbe accettare di buon grado la scrittura, tra l'altro più grigio di lui co' un piede nella tomba ...chi ce sta? Potrei chiamarlo Mister G-Ridge!
Poverooooo, si fa per scherzare, tra l'altro mi sta pure simpatico.
Se la cosa dovesse andare in porto, ovviamente per voi lettori del mio blog ci saranno anteprime, sconti speciali per libri o per ingressi al cinema e tanti, tanti gadget come i simpatici sexy-toys a forma di bara o i lumini cimiteriali che all'occorrenza vibrano.

Per concludere, tornando al film di prossima uscita, la citazione presa come simbolo e pronunciata dalla protagonista è la seguente:
"Se restassi...cosa accadrebbe?"

E a questa domanda per profonda ignoranza, visto che non ho letto i libri, non so rispondere, non so che cosa possa essere accaduto, una cosa è certa, se nel mio film un tizio, preso da troppo fervore all'interno del sexy shop dovesse chiedersi:
"Se ci restassi...cosa accadrebbe?"

Beh, la risposta è al negozio accanto!

Buonanotte!!!

mercoledì 12 novembre 2014

C'era una volta...e (purtroppo) ci sta ancora!

Miei adorati!
Si, vi adoro va bene???
Qualcosa in contrario???
Ssshh, parlo a bassa voce perché col fatto che sono diventata scaramantica e superstiziosa preferisco non farmi sentire troppo ma volevo dirvi che "forse" (meglio non allargarsi) ho scoNFITTO IL WOODOO!!!
Cavolo noo, mi è scappato di urlare, è che sono troppo contenta ma talmente tanto che il mal di schiena mi sembra una sciocchezza e vi dirò: non ha nemmeno intaccato le mie doti farfallose danzerine, anzi sento che il tocco della danza è sempre benefico.
Bene, ora che vi ho tranquillizzati sul mio stato di salute fisica non potrò fare altrettanto per quanto riguarda la salute mentale che si sa, è andata via già da tempo, però possiamo almeno passare all'argomento del post: il Principe Azzurro!


Argomento che richiederebbe lunghe riflessioni divise per capitoli ma direi che si può pure evitare di dargli tutta questa importanza. A tal proposito vorrei iniziare con una citazione della trentenne baby-sitter di un mio piccolo allievo:
"A noi, con 'sta storia del Principe Azzurro c'hanno rovinato".
Come darle torto?

E quanto si prodiga un certo tipo di letteratura femminile nell'indicare la strada per trovarlo o ad insegnare alle donne a starne alla larga comunque sia, gli si dà un'importanza davvero eccessiva. Il problema è che c'hanno divise per categorie (c'hanno) da una parte le romantiche che vogliono innamorarsi ricambiate e dall'altra le mign...insomma quelle là che vogliono solo sfruttare il malcapitato o solo divertirsi un po' a corte, anche facendo a meno della corte. Una donna che, pur con tutte le sue debolezze si sforza di sapere il fatto suo, che almeno dovrebbe essere suo invece lo decide spesso e volentieri qualcun'altro, una insomma che sia lontana dagli stereotipi non ci sta, ossia ci sta pure ma è bella nascosta ed esce solo col favore delle tenebre, anche a mezzogiorno s'intende e a capo scoperto ma nascosta nell'anima altrimenti la tartassano.
E questa sarebbe la donna libera dei tempi nostri? 

"Il Principe Azzurro è un bastardo", "Come inciampare nel Principe Azzurro", "Il Principe Azzurro è gay" questi alcuni titoli di interessanti testi, al loro interno si possono leggere ottimi consigli su come darla, a chi e perchè e anche quando.
Mai una volta avessi visto qualcosa di analogo per i maschi, tipo "La Principessa è una bastarda", "Come inciampare nella Principessa", "La Principessa è lesbica". Beh, maschio e femmina sono due mondi così diversi che la cosa mi pare anche ovvia e ce lo spiega bene l'autore de "Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere", libro che avevo iniziato a leggere ma poi mi pareva banale così ho lasciato perdere e ora non posso fare nemmeno uno straccio di recensione. Posso solo dire che siamo svantaggiate ancora una volta perchè Marte pare sia un pianeta con possibilità di vita mentre Venere proprio no, sarà per questo che allora per sfregio rendiamo la vita impossibile pure agli altri?





Se esistesse la versione per uomini di quei libri, i titoli sarebbero tutti accompagnati da dei sottotitoli:
"La Principessa è una bastarda" non lasciarti intimorire e approfittane!
"Come inciampare nella Principessa" e una volta sopra di lei come braccarla per farne ciò che vuoi!
"La Principessa è lesbica" quindi aspetta che s'incontri con la sua partner e goditi la scena! 
Se volete vedere il guardone cliccate qui.

Insomma, gli uomini vincono c'è poco da fare, sono pratici e a noi ci manca la praticità perchè pure che ce l'abbiamo (perchè ce l'abbiamo questo è certo) sta inchiavardata sotto macigni di sovrastrutture e come se non bastasse dobbiamo pure far finta che non c'è, sempre perchè dobbiamo vivere nascoste, siamo così, come dice la Mannoia, dolcemente complicate, l'hanno deciso, che ci possiamo fare?
Fregarcene?
Sarebbe già un buon inizio!

Lo so, sono acida inside e ora non fate battute scontate, sarò sempre acida, che sia in un certo senso soddisfatta (capisci a me) o meno!

lunedì 3 novembre 2014

Bacchetta la tetta

Attirati dal titolo siete di nuovo qua eh!
Beh, non potrò sempre fare certe allusioni ma oggi l'argomento ci sta tutto, infatti il succo della questione che vado ad esporvi riguarda l'emancipazione della donna e il fatto che questa dovrebbe andare ben oltre la possibilità di pubblicare foto in topless.
Chi mi conosce bene sa quanto mi stia a cuore l'argomento, non il topless che evito pure accuratamente per non rovinarmi le tette ma il sacrosanto diritto della donna di essere libera, emancipata e quindi non schiava e sottomessa.
Dato che in altri paesi le donne le carcerano o addirittura le ammazzano perchè giocano a pallavolo, perchè "forse" hanno tradito il marito-padrone e per diversi altri motivi inesistenti allora qui ci sembra di essere libere, qui come in altri paesi all'apparenza meno misogini. La realtà è che la donna ha ancora molta strada da fare e finchè crede di poter combattere solo mostrando un paio di tette per me non andrà molto lontano, la lotta è ben più profonda e andrebbe combattuta con molte altre "armi" che probabilmente abbiamo già a disposizione ma ancora non ne siamo troppo consapevoli, o meglio fanno di tutto per allontanarci da questa consapevolezza.

Torno sull'argomento perchè ho appena letto un articolo in cui una conduttrice/attrice di non ricordo dove (credo anglosassone) si è incazzata con il social Instagram colpevole di averle censurato una foto che la ritraeva in topless a cavallo. Con questa immagine voleva solo dimostrare di avere un corpo migliore di Putin (mai vittoria fu più facile) il quale aveva precedentemente pubblicato una sua foto a torso nudo su di un cavallo, spettacolo deprimente cui mi è toccato assistere pur non essendo una sua follower.
Da qui si è scatenato l'inferno perchè Putin brutto e coi capezzoli flaccidi al vento ha ottenuto il via libera mentre lei con le sue belle tettine -sbang- censurata perchè è donna e quindi provoca. Capisco le sue ragioni sulla libertà d'espressione e sui diritti di proprietà dell'immagine ma comprendo anche le ragioni di un social network che si nasconde (perchè poi lascia pubblicare ben peggio) dietro la giustificazione di voler proteggere le minorenni molto presenti su Instagram che potrebbero forse imitarla dandosi così in pasto ai pedofili, cosa che per altro già fanno pubblicando foto che non verranno mai censurate dove vestite molto minimal e con atteggiamenti seducenti imitano la loro beniamina Miley Cyrus rendendosi decisamente più provocanti di una cavallerizza con le tette al vento, che come soggetto hot è pure un bel po' demodè, diciamolo!

Io sono donna (sapevatelo) eppure la nudità femminile non mi disturba, non sono ossessionata dall'uso che si fa del corpo femminile purchè non ci siano contenuti volgari o in qualche modo offensivi ma l'argomento è complesso perchè una bella donna, nuda e magra in una pubblicità viene ritenuta offensiva per le donne in sovrappeso quindi la questione è davvero delicata e le reazioni a riguardo sono molto soggettive.

In diversi paesi sono religione e stato ad ammazzare le donne colpevoli di crimini inesistenti, qui sono i loro uomini ad ucciderle per gli stessi crimini inesistenti, quindi il risultato non cambia, la donna viene maltrattata e spesso uccisa perchè non obbedisce. Sotto sotto poi c'è sempre di mezzo il retaggio religioso ma la differenza è che qui, almeno in questo caso, si agisce in privato. Una società malata e perversa è alla base di tutto ciò, gli uomini insicuri e retrogradi che uccidono per eccesso di gelosia presi dal senso di possessione che li illude di avere potere sono le prime vittime, subito dopo vengono le loro mogli, compagne, fidanzate.
Come ripeto l'argomento è davvero molto complesso quindi ci ritorno su a rate, quello che voglio dire qui ed ora è che non riesco a capire come si può credere di combattere tutto 'sto casino con le tette.

Sicuramente anche non essere libere di poter pubblicare una foto simile può essere vissuta come una restrizione ma mi sembra il problema minore e anzi mi pare che di tette se ne vedano fin troppe in giro.

Poi resta il fatto (che non me lo leva dalla testa nessuno) che quando vuoi pubblicare certe cosucce è perchè vuoi che te le guardino e, a meno che non siete sceme, lo sapete benissimo che agli uomini delle vostre battaglie, lì per lì, in quel preciso istante, non gliene frega molto, o anche se gli frega intanto si godono la visuale gentilmente offerta, perchè è così e basta, è la tanto amata e decantata natura, quindi carissime paladine dei diritti della donna, spogliatevi quanto vi pare e ammettete una volta tanto che siete vanitose, che non ci sta niente di male, ma perchè perchè e perchè bisogna sempre nascondersi dietro una nobil causa non lo capirò mai, mai e poi mai.
Contro l'anoressia? Nude.
Contro la legge sull'aborto? Nude.
Addirittura si sono spogliate contro Berlusconi! Ma quello non aspettava altro, che vi dice la testa? E' come andare a manifestare contro le pellicce in pelliccia, o contro il maltrattamento animali prendendo a calci un gatto o contro la disoccupazione cantando in coro: voja de lavorà saltame addosso!
Insomma, non era proprio il caso ma sta smania di strip evidentemente acceca. 

Io non faccio una tragedia per il fatto che un uomo possa pubblicare una foto a petto nudo e io no, forse perchè non c'ho mai pensato di pubblicarla...forse ci dovrei pensà...chissà, ma onestamente non me ne importa niente o meglio non è che mi senta repressa per questo però una cosa mi dà fastidio lo ammetto, quando d'estate i maschi possono girare in città senza maglietta mentre a noi in bikini ci farebbero la multa per oltraggio al pudore o malcostume, che poi i miei costumi non sono male per niente e quindi ci sarebbe pure da discutere, tuttavia in questo caso lo trovo un fatto di decenza e di igiene perchè un bel tipo a petto nudo profumato e deodorato non disturberebbe per le strade, mentre un altro sciatto e poco attento all'igiene farebbe meglio a starsene a casa vestito, con le serrande abbassate e le finestre chiuse così non inquina.

Bene, come sapete mi occupo del mondo fashion nell'altro blog (che mi permetto di pubblicizzare segnalandovi il link larmadiodimiranda.blogspot.com)  tuttavia vorrei dare qui qualche consiglio per le attiviste dalla tetta facile perchè ora con l'arrivo del freddo protestare in topless diventa difficilino e allora ecco un modello di Jean Paul Gaultier indossato da Madonna piena di grazia, anzi... piena di grazie! Il pancino e le gambe saranno fasciati al calduccio così come anche i piedi dentro gli anfibi tipo Dr. Martens che tra l'altro oggi rivanno tanto di moda:


Ovviamente quando la manifestazione sarà finita ci si potrà rimettere la giacca...

...con due bei tagli davanti che non sia mai che 'ste tette non abbiano modo di sgusciare fuori in qualche modo, poi tutta 'sta fatica andrebbe sprecata, come niente ci ritolgono pure il diritto di voto, tanto...per quello che vale!

Torneremo sull'argomento tette e affini quando se ne ripresenterà l'occasione, per ora



giovedì 30 ottobre 2014

Like a Virgin. Come la prima volta!

Oggi  nella home page ci dovrebbe essere una mia foto mentre piango, urlo e mi strappo i capelli e invece ci lascio questa dove sembro una che fiera e sbarazzina morde la vita e si sente una bomba. Si dice che bisogna ingannare la vita e sorridere sempre, anche quando si vede tutto nero e allora -sshhh- avanti tutta con l'inganno che come dice un'amica mia: son bugie a fin di bene!
E se hanno le gambe corte chi se ne frega, l'aspetto fisico non è sempre la cosa più importante, quel che conta è la bellezza interiore e le mie bugie sono davvero molto belle dentro.
Parola di Miranda!

Mi piaceva molto scrivere tanto e di notte ma ultimamente sono affetta da questo disturbo che si chiama "sonno notturno", il contrario dell'insonnia per capirsi ma ora faccio un bel fricantò ed esordisco con un post randomico di quelli scemi ma non troppo, tanto per riprendere la mano.
Intanto prendete nota, questo blog è rimasto tale e quale ma ha cambiato indirizzo, avrò sempre la maestrina ballerina nel cuore ma con tutti questi nomi avevo delle crisi d'identità quindi d'ora in avanti finchè morte non ci separi sarò 100% Miranda, for ever and ever e quindi:
mirandadevilmilian.blogspot.com.

Ricordate ancora i miei fricantò?
I trafiletti titolati di facile lettura? Quelli che così almeno in questa frenetica vita non necessitano di troppo tempo?
Vi sono mancati?
Ebbene, sono di nuovo quiiiiiiii!!!

1-Magia nera e affini.
In particolare il woodoo.
Dunque, faccio coming out, confesso che sono diventata superstiziosa e al di là della collezione di bottigliette d'acqua mezze consumate che popolano la mia macchina (guai chi le tocca) credo che qualcuno mi stia facendo il woodoo. Io lo praticavo quando avevo circa 20 anni e mi vestivo da strega al Teatro dell'Opera, avevo imparato benissimo e durante il Macbeth pungolare la bambolina sul proscenio era un vero sballo. La cantante Shirley Verret chiamata all'ultimo a sostituire un'ignota svociata lo faceva con noi e poi, non conoscendo la regia per mancanza di prove d'insieme, lanciava bamboline a destra e a manca compresa la mia guancia che stupidamente parò il colpo evitando che finissero dritte nella buca dell'orchestra. Sarebbe stato divertente vederle infilzarsi su archetti e flauti, bacchetta del direttore compresa ma io mi comportai da eroina ed evitai tutto ciò.
Non ricevetti il benchè minimo premio e mi fece male la faccia per giorni.
Cosa non si fa in nome dell'Arte!
Perchè penso mi stiano facendo il woodoo? Facile, è da un paio di mesi che mi sento un po' fracica e me ne capitano di tutti i colori, colori tra l'altro molto poco vivaci. Vorrei rispolverare le mie abilità in materia di stregoneria ma poi non saprei con chi prendermela, quindi per ravvivare la situazione, per ora, mi faccio colorare le unghie di tinte sgargianti e assumo vitamine in attesa di passare a droghe pesanti, tuttavia sto prendendo in considerazione di acquistare questo simpatico kit che potrebbe rivelarsi utilissimo, magari potrei ricominciare a fare pratica domani che è Halloween. Chissà...


2-Articoli interessantissimi su note testate.
Degne di Novella 3000 o Verissimo.
La Repubblica ultimamente, e chissà quante altre testate, sforna sul web articoli di un cretino pazzesco, roba che le testate le daresti tu per la disperazione ma poi ci pensi bene perchè non vale la pena farsi venire un bernoccolo in testa a causa della stupidità ma anche furberia di chi attira click e guadagni con il nulla cosmico. Ieri ne ho visto uno di sfuggita, non per fare la snob ma non l'ho proprio letto, l'articolo raccontava un interessantissimo esperimento: una ragazza (manco tanto figa) ha passeggiato in jeans e maglietta (per giunta di un banale unico) per Manhattan e ha contato in poche ore ben 108 molestie da parte di uomini. Le molestie erano frasi tipo: "che Dio ti benedica" (God bless you) e roba simile.
Ma dico io, siamo diventati matti? E che sarebbero molestie queste? Ma fatti una risata e ringrazia il cielo che c'è ancora gente con gusti un po' alla buona...io invece avrei una voglia di passeggiare per Manhattan che non vi dico. Vorrei affacciarmi su quella balaustra che ho amato nei film di Woody Allen, vorrei guardarmi attorno e sgambettare come una matta saltando in braccio a chi capita cantando a squarciagola Like a Virgin dalla felicità e sarei disposta a farmi dire di tutto per ben più di 108 volte pur di andarci. Potrebbero dirmi anche: "A cessa!" Che in americano non so come si dice, forse "A toilette girl!" Oppure: "Anvedi che cozza!" ("Watch what mussel girl!")
Ma chi ha il pane non ha i denti e a me tocca continuare a passeggiare per Roma, che non è male s'intende ma che comunque non è il sogno americano, a sentirmi dire cose sceme ma anche carine che mi fanno sorridere.
La molestia è altro cara americanetta in cerca di notorietà!


3-Like a Virgin.
Da verginella da strapazzo a santarella in preda alla vocazione.
A proposito di Like a Virgin, in attesa della mia ipotetica e spero futura performance in quel di Manhattan,  qui si assiste mestamente a un fenomeno davvero tedioso, la suora più famosa d'Italia, tale Suor Cristina cantante emergente e quindi diva televisiva del momento se n'è uscita con la sua versione del noto pezzo di Madonna. Sono giorni che sul web non si sente e non si vede altro, perchè per fare una cosa proprio fatta bene ci ha deliziati pure con un video. Inutile dire che cantata da lei la canzone è una lagna pazzesca e anche se per motivi di castità e censura il video doveva essere morigerato ...beh almeno un paio di inquadrature diverse potevano farle invece niente, una camera quasi fissa e in sottofondo questa nenia ossessiva che cela a livello subliminale il seguente messaggio: "Va'...corri a prendere una lametta e tagliati le vene, il Signore capirà, non c'è tempo per confessarti ora, devi agire in fretta".
Ovviamente il "... touched for a very first time" è riferito al tocco del Signore e la Vergine non è una ragazza in cerca di iniziazione ludica.
Dicono che a Madonna sia piaciuta, quindi chi siamo noi per criticarla? E certo che le è piaciuta, anche le star sopravvivono grazie alla pubblicità e lei gliene sta facendo veramente tanta, quindi a Lady Ciccone non è rimasto che comportarsi da (nostra) Signora.
E chissà che non ne esca un featuring di fronte al quale non potrà esimersi Nicki Minaj quella che oggi canta con tutti twerkando fino allo sfinimento, finchè quel culone finto e gonfiato non le scoppia con un boato che farà tremare la Terra tutta, il Sole e l'altre stelle. Ovviamente a muover il Sole e l'altre stelle non sarà l' Amor dantesco ma il faraonico lato B della Minaj.

Detto tra noi poi, ognuno può fare quel che gli pare ma non capirò mai certe incoerenze: si porta il velo in testa perchè i capelli sono un vezzo e guai a farli vedere acconciati e curati ma via libera alle foto ricercate ricche di charme come questa.
Quel che va detto, va detto...qui sta veramente da Dio! (Dico sul serio senza ironia).
Difficile tenerle testa, comunque ci provo (Qui invece sono ironica).


Alloraaa vi piace il mio rinnovato supersonico blog?
Ora vado a riposare un po' perchè per effetto del woodoo ho la schiena semibloccata, e dico "semi" perchè amo vedere il bicchiere mezzo pieno.
Ciao e a presto! (Che non è una minaccia).

lunedì 11 agosto 2014

Incubo di una notte di mezza estate

Storiella della buonanotte partorita in una notte di mezza estate con luna gigante, stelle cadenti e sindrome premestruale.

L'ultimo capitolo della saga cinematografica de Lo Squalo sarà girato interamente a Ostia.

Titolo: Lo Squalo 5.
Sottotitolo: La grande cocomerata.
Produzione: Medusa films.
Sinossi: Uno squalo, stanco della solita routine capisce che non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare sono cose che non fanno per lui e così attirato da un coupon che per pochi soldi prometteva 'menu di pesce e cocomerata all you can eat a Ostia' decide di affrontare il lungo viaggio alla scoperta di nuovi lidi. Giunto in prossimità della meta, nota subito qualcosa di diverso dai soliti panorami, ad esempio ci sono pochissimi atleti che sembrano giocare al surf su piste amatoriali e poi ci sono orde di femmine con indosso quelli che lui non sa essere i famosissimi bikini lovers raffiguranti qualcosa di familiare che aveva già potuto osservare da qualche parte. Ah si, sul coupon aveva già visto le figure dei cocomeri e così, credendo di aver diritto finalmente al suo pasto si avventa sulle avvenenti bagnanti constatando da subito che, le italiane o meglio, le romane hanno in effetti una marcia in più, se non altro per lo stile!
Il bagnino brizzolato e nero come un tizzo le salverà uccidendo il povero squalo dapprima abbagliandolo col giallo fluo del suo perizoma e poi infliggendogli il colpo di grazia col remo del pattino di salvataggio. La penultima scena commuoverà non poco lo spettatore concentrandosi sugli occhi tristi dello squalo, stanco di lottare, puntati sull'ultima cosa che vedrà prima di morire: un lupo tatuato sul braccio del bagnino con su scritto per sempre la maGGica. "Chi me l'ha fatto fa' de venì qua" penserà il malcapitato e un attimo dopo passerà a miglior vita mentre il pubblico ormai lo amerà alla follia e vorrebbe veder morto il tamarro bay watch de noantri.
Nell'ultima scena il bagnino dovrà vedersela con pescatori, animalisti e ambientalisti inviperiti e accorsi numerosi in spiaggia con petizioni da far firmare. Qualche politico ha subito approfittato della confusione per promuovere un paio di porcate ma forse di più o semplicemente per farsi vedere, che torna sempre utile.
Durante la sigla finale, come se niente fosse o anche tutto è bene quel che finisce bene, si balla in spiaggia (una coreografa sul set sarà indispensabile) nell'attesa di sedersi all'enorme tavolata organizzata dalla pro loco: spaghetti alla verdesca per tutti e cocomerata, stavolta per davvero, offerta dal comune coi soldi dei cittadini.
Pezzo forte della colonna sonora sarà l'ultimo della Pausini: "La tengo como todas" ...la mutanda con l'anguria s'intende ma l'inventrice di tale mutanda interverrà scocciata rivendicando la croce tatuata che la distingue là ...dove non batte il sole, si sarebbe detto un tempo e dove ora invece batte di tutto! 

Con l'accapigliarsi delle due vip smutandate in mutande ci addentriamo nella magica atmosfera che solo i reality sanno creare e a questo punto augurarvi sogni d'oro si fa davvero difficile ma io lo farò comunque!

Buonanotte e sogni d'oro.
Miranda (devil) Milian

giovedì 7 agosto 2014

A volte ritornano

Rullo di tamburi... è tornata la Maestrinaaaa!!!

Per lo meno qui perchè dal trafficare con gli outfit sul fassshion blog non se n'è mai andata. Diciamo che qualche frottola e qualche pensiero filosofico riesco a infilarli pure in mezzo ai vestiti e con la fatica e il tempo necessari per fare le foto, i collage, trucco e parrucco poi va a finire che non ce la faccio a fare una capatina di qua ma è dal 26 aprile che non ci scrivo niente e questo non è assolutamente possibile tantomeno giustificabile in alcun modo, quindi a costo di darci giù pesante con delle fesserie allucinanti, lo farò.

Uhm... vediamo un po', siii ci sono:  festeggerò il mio rientro sul mio primo amatissimo blog (che non abbandonerò mai e poi mai) con le specialità della casa e cioè liste e fricantò!
Fricantò, concedetemi la ridondanza della spiegazione vista la mia lunga assenza, sta per randomico ed è una parola che usava spesso mia nonna Carlotta per indicare miscugli culinari.

Dunque iniziamo rompendo il ghiaccio con una breve lista:

Cinque cose brutte che si vedono e/o sentono al mare con relativi rimedi.

1- Penniche sul lettino.
Fate in modo che quel caffè di cui sicuramente fate incetta faccia effetto e quindi rimandate il sonnellino a quando sarete chiusi fra le quattro mura di casa vostra, se proprio non resistete almeno assumete posizioni quanto più possibili gradevoli.

2- Mamme isteriche.
Dovreste smetterla di sgridare frustrando i vostri pargoli dettando regole di continuo che servono solo a dimostrare quanto proiettate sui figli le vostre insicurezze e quantomeno, prima di lanciarvi in erudite spiegazioni, approfondite argomenti quali l'alta e bassa marea per esempio, fenomeni che non sono caratterizzati da una diversa quantità d'acqua nel mare o le bollicine che spesso sono dovute alla poseidonia e non allo sporco.

3- Coppie litigiose che ripetono "amò" ogni due parole.
Se avete fatto questo enorme danno di accoppiarvi, fate in modo che la cosa non vada a pesare anche sul prossimo. Ve ne saremmo di un grato che non si può quantificare tanto è immenso.

4- Radioline stridule.
Esultate in nome del progresso: hanno inventato le cuffiette! Certo se non le usate però continuerete a scassarci le orecchie con cose che magari, vi siete mai chiesti? Non ci va di sentire!

5- Riviste di discutibile spessore.
E' incredibile come, con un po' di impegno certe notizie potrebbero non suscitarvi la benchè minima curiosità. Insomma non riesco a capire cosa diamine ve ne freghi della vita privata di calciatori e conduttrici. Ma possibile che ci siete cascati così in tantiiii?

La cosa bella è che quest'anno di tutte queste cose ho visto e/o sentito solo la numero uno, un pochino la tre mentre la cinque faccio finta di non vederla.

Proprio per ingannare il tempo in spiaggia, ho letto un articolo su L'Internazionale di questo mese che descriveva attraverso l'incredibile viaggio e quindi l'esperienza diretta di due giornalisti, come alcuni cittadini di Timbuctù abbiano salvato da un incendio appiccato alla biblioteca da gruppi islamici, gran parte dei manoscritti antichi, documenti unici e quindi preziosissimi per tramandare la storia della loro civiltà. I due giornalisti hanno affrontato un viaggio che dire faticoso è dire poco, attraversando fiumi per giorni e giorni in fatiscenti imbarcazioni, scoprendo a poco a poco non solo paesaggi ma tutto ciò che caratterizza quella lontana società partendo dal Mali e giungendo infine a Timbuctù, città in cui si pensa regni l'analfabetismo, città che invece ha saputo gestire un'emergenza simile a salvaguardia della sua cultura. Il trasloco dei manoscritti è avvenuto in condizioni che rasentavano l'impossibile col rischio che si danneggiassero e quel che è peggio con rischi per la vita stessa qualora questi coraggiosi cittadini fossero stati scoperti.

Beh, qui nel regno del progresso c'è gente che appicca il fuoco al proprio cervello, il quale una volta bruciato smette, ahimè, di funzionare correttamente, perdendo dapprima tutta la sua naturale elasticità e poi via via si incartapecorisce mettendosi a lavorare su questioni di interesse nullo come ad esempio la vita privata di una valletta televisiva tra video porno e pannolini del figlioletto o le prodezze in camera da letto del portiere della nazionale di calcio. Sarebbe anche bello se le suddette questioni non servissero a niente, invece sono molto utili per iniziare un regresso che spesso non si arresta portando infine l'essere umano a non essere più niente se non un automa obbediente responsabile in prima persona dei danni che ci tocca subire tutti.

Ma non incolpiamoli poverini, che nemmeno questo serve, dicono che vogliono rimanere a dormire e infatti non danno cenni di risveglio tranne che quando urlano: GOOOOAL ma quell'urlo, che sveglierebbe anche un ghiro in letargo dall'altra parte del mondo, è invece il momento in cui dormono di più.
Chi è sveglio illumini il proprio piccolo ambiente senza scaldarsi tanto che la storia insegna che anni di lotte e di conquiste vanno a scatafascio con pochi anni di reality e promesse fatte ad arte.

Bene, ho la coscienza più che a posto e vado a dormire molto ma molto contenta perchè non vedrò più scritto nella pagina di gestione del blog: Maestrina Ballerina - ultimo post tre mesi fa e vi saluto pure alla vecchia maniera con un video. Si tratta della scena finale del film Gli Aristogatti, dove la fantastica squadra formata da mici e topolini incastra il cattivissimo Edgard chiudendolo in un baule e spedendolo a Timbuctù.
Oggi per punirlo avrebbero dovuto chiuderlo in un baule insieme ad una collezione infinita di Novella 3000 e Verissimo e spedirlo su una Costa Crociere capitanata immaginerete da chi.

Buonanotte!


sabato 26 aprile 2014

Romanticismo a 30° (con previsioni di aumento della temperatura)

Ogni tanto è bene tornare al primo amore, nel senso che preferite s'intende ma ora io per primo amore volevo dire che avevo voglia di tornare al mio primo blog che non abbandonerò mai e poi mai per mille motivi.

E allora eccomi di nuovo qui a filosofeggiare tra il randomico e il tematico ma già la sto facendo troppo complicata quindi facciamo che vi racconto un po' di cose alla fricantò come facevo un tempo e via.

Dunque, mia madre è stata operata al ginocchio e ho passato una settimana (ma forse di più) in preda all'angoscia, saperla alla sua età sotto i ferri ...insomma devo ammetterlo ho avuto paura che le accadesse qualcosa. Il giorno dell'intervento ero con mia sorella e l'ho seguita fino fuori la sala operatoria col borsone di danza in spalla. Mentre camminavo velocemente, perchè il portantino doveva essere un ex campione olimpico, mi chiedevo dove volessi andare con quella borsa appresso, a lavorare forse?
La scuola accademica mi ha rovinata.
Va bene la disciplina ma io davanti al lavoro sto sull'attenti che nemmeno un generale davanti all'esercito così ho chiamato l'assistente e mi sono fatta sostituire per rimanere lì ad aspettare l'esito dell'intervento.
Esito: mamma è uscita ridendo!
Non è stata proprio una passeggiata ma ora sta decisamente meglio, quindi tutto bene e posso tornare a concentrarmi su problemi di minore entità capaci di creare comunque discreti disagi tipo che forse mi si è rotta la lavatrice.
A volte fa lo sciopero della centrifuga e funziona solo quando determinata affermo che andrò a comprarne una nuova, secondo me ha un'anima, la cosa strana è che io ho sempre riconosciuto il suo alto valore quindi non vedo perchè debba avercela con me. Probabilmente è perchè sa quanto ami stendere i panni in terrazza mentre rifletto davanti a Roma caput mundi e quindi se devo strizzarli a mano, la permanenza in terrazza dura di più.
Ma si, deve essere così, come ho fatto a non capirlo? E' un gesto d'amore!
Ah, l'amore!

Ne conosco altre forme, oltre quello tra me e l'elettrodomestico appena nominato ma ora mi viene da ridere pensando alla protagonista di quella menata delle sfumature di grigio che dopo l'orgasmo si sentiva sbattuta come in lavatrice. Lessi una recensione dove venivano citate le parti più salienti del bestseller, ribadisco che non ho letto quel libro. C'è da dire che ho tanto criticato questo passaggio ma mi viene doppiamente da ridere riflettendo sul fatto che la tipa non ha poi tutti i torti, quindi l'associazione amore-sesso-lavatrice in un certo senso torna.
Dicevo, ne conosco altre forme d'amore e sto diventando oltremodo romantica, ovvero ci sono dei timidi tentativi di manifestare questa condizione insita in me ma ben chiusa a chiave, una chiave che non ricordo mai dove nascondo ed è una sensazione stranissima, se tra un po' apprezzerò anche la poesia scriverò la Metamorfosi 2, roba da far impallidire Kafka.
Sia chiaro conservo il mio alleato lato diabolico senza il quale non potrei vivere e ne sono felicissima se non altro perchè l'idea di cambiare pseudonimo renderebbe alquanto confusa la mia immagine di blogger.
Il top del romanticismo l'ho raggiunto sere fa quando ho scambiato un Ryanair in atterraggio a Ciampino per un'enorme stella cadente.
Non so se esserne felice, forse si.
Non mi trovavo al'aeroporto altrimenti sarei da rinchiudere per visioni e allucinazioni varie ma abito in prossimità, per capirci quando gli aerei passano sopra casa mia aprono il carrello.
 
Insomma il mio cammino dentro me procede a grandi passi ma senza fretta ed è un viaggio che mi appassiona, ogni tanto sono sola ogni tanto mi accompagna qualcuno, a volte è avventuroso ed entusiasmante, altre volte più faticoso ma è sempre bello.
Che profondità d'animo eh!? Menomale che il Ryanair in collaborazione con la lavatrice mi aiutano a stemperare questa botta altrimenti destabilizzante.
Comunque ho sempre più la sensazione che l'Amore viene sempre (o quasi) confuso con un suo parente lontano, talmente lontano che ora che ci penso non gli è nemmeno parente.

Bene, è stata una sveltina di post ma ne avevo voglia.
Tornerò presto, ho già dei programmi ...dai 30° per delicati a quelli più caldi solo per resistenti o ...molto sporchi!

Che sia una notte di atterraggi o di centrifughe, fate voi!

Mentre decidete vi auguro buonanotte con uno dei quadri più romantici che siano mai stati realizzati.




giovedì 10 aprile 2014

Attente all'uomo Vero


Mi viene tanto da ridere quando sento parlare alcune donne o anche quando leggo ciò che scrivono, tutte (o quasi) sanno chi è l'uomo vero.
Beate a loro!
Una si sta tanto a scervellare e invece la risposta è di un'ovvietà disarmante: l'uomo vero può essere chiunque!
Mi rendo conto che detta così non si capisce granchè ma ora tento di spiegarmi meglio.

Dunque, se la tipa in questione è cicciottella l'uomo vero è quello che predilige le donne in carne e le magre gli fanno proprio schifo;
se è rifatta, l'uomo vero sarà quello che predilige le rifatte perchè a detta loro se le può permettere;
se non si è ritoccata nulla, l'uomo vero è colui che il solo pensiero di sfiorare una tetta siliconata lo fa rabbrividire;
se è tatuata, l'uomo vero ama i tatuaggi a guarnizione di un corpo femminile e prende per rammollito bigotto chi non li gradisce;
se è tettona, l'uomo vero va in visibilio per i davanzali particolarmente in fiore;
se è mooolto depilata, all'uomo vero piace di più eccetera eccetera;
se è una donna che "la ceretta questa sconosciuta" l'uomo vero preferisce ...blàblàblàblà (quest'ultima parte non ha passato il visto censura e va interpretata, ringrazio per lo sforzo).

A nessuna viene in mente che forse è una risposta un po' di comodo e che soprattutto la loro esperienza sarà pure importante ma non costituisce verità assoluta davanti all'immensità di ciò che esiste al mondo per quanto riguarda le dinamiche dei rapporti.

Poi c'è da dire che siamo sempre tristemente al solito punto e cioè che in base al cosiddetto uomo vero (a ognuna il suo) la donna costruisce la sua immagine. Ovvio che piacere e quindi essere desiderate è bello ma in tutto e per tutto davanti a ogni critica o difficoltà, la donna spesso risponde: agli uomini piace così!
Cosa piace veramente alla donna per sè stessa è un fatto del tutto secondario e non datemi dell'esagerata perchè residui di sottomissione che dovrebbe essere fatto arcaico e superato ce ne sono continuamente ovunque.

Insomma, ora che siamo grandi e che dovremmo aver superato sciocchi timori cadiamo da sole nella trappola dell'uomo vero...aridatece l'uomo nero!


sabato 15 marzo 2014

Meglio sole...


"Tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà". (Cenerentola)

Dedicato a C.

Poco fa chattando con una mia giovanissima allieva ho avuto ancora una volta l'occasione di riflettere sulla trasformazione che è avvenuta in me nel corso degli anni, a come partendo da una condizione di bambina timida ma determinata sono diventata più o meno la donna che volevo (capelli lisci compresi)!!!

Sentirsi sole in un'età critica perchè non uniformate, spesso porta alla sofferenza così accade che se da una parte si grida per far sentire la propria voce dall'altra si ricevono solo schiaffi. Da ragazzina non ricordo di aver ricevuto schiaffi, quelli sono stata brava a farmeli dare da grande ma sorvoliamo che è meglio.
Avevo talmente tanta passione per ciò che impegnava totalmente la mia vita che anche se i coetanei non mi capivano, sinceramente ora che ci penso, me ne fregavo abbastanza.
Nel periodo precedente e durante i primi anni del liceo invece ricordo di aver passato molto tempo da sola, amavo stare da sola, spesso la solitudine la ricercavo perchè se non trovavo gente che mi capiva, me la inventavo (ero già matta).
Mi chiudevo in cameretta e pensavo, riflettevo, inventavo, creavo, fantasticavo, sognavo.
Sola non mi sentivo poi tanto sola, sapersi fare compagnia è bellissimo mentre non saperlo fare può danneggiare sia noi sia chi ci sta vicino.
Sono d'accordo con la teoria che può sembrare ostica da mandar giù, secondo la quale non si può imparare a stare con gli altri se non si sa stare soli e non si può nemmeno amare qualcuno se non sappiamo stare da soli o amare noi stessi.
Vista così direi che la solitudine è una palestra per lo stare piacevolmente in compagnia.

Il fatto è che non possiamo credere di darci un valore solo attraverso l'altrui parere.
Lo scambio ci deve essere e può essere interessante ma non si dovrebbe dare necessariamente maggior rilievo a ciò che proviene dall'esterno.
E' bello sapere di poter contare su qualcuno ma questa cosa la si può apprezzare davvero nella meraviglia della sua essenza solo se sappiamo anche stare soli, se al contrario siamo troppo dipendenti è inevitabile crollare spesso e volentieri.

La solitudine non è triste, al contrario è una condizione dove si possono provare sensazioni profonde e fondamentali capaci di farci sperimentare la felicità.
L'isolamento è un'altra cosa e quello invece si che è triste e andrebbe combattuto.

Spesso in cameretta mi ci faceva stare mio padre per punizione, diceva che in questo modo avrei potuto riflettere sulle mie mancanze (l'educazione di una volta era così) in realtà riflettere sulle mie mancanze per me significava scrivere in quattro e quattr'otto una letterina dove mi ripromettevo di "fare la brava" e il resto del tempo lo passavo a fantasticare.
Mi piaceva moltissimo e ora che ci penso devo aver combinato qualche marachella appositamente per farmi dare la punizione e conquistarmi così un'oretta in santa pace chiusa in camera.
Come dicevo, quei momenti mi hanno insegnato molto perchè entravo profondamente in contatto con me stessa e poi mi hanno resa particolarmente creativa, cosa che attualmente è fondamentale per il mio lavoro.
Così oggi pur essendo una persona estremamente socievole amo ancora passare dei momenti in solitudine per approfondire il legame con me stessa e poi anche per sognare in libertà.
Sognare mi piace sempre e lo faccio esattamente come farebbe un bambino, credendo poi ciecamente che ciò che sogno si realizzerà.

Non è sbagliato sfidarsi e cercare il contatto anche in terreni difficili ma se proprio non si ottengono risposte per me meglio lasciar perdere per un po', forzare qualcuno pur di non stare soli non mi sembra una buona idea, perchè mendicare? A quel punto meglio una sana solitudine capace di far maturare qualcosa di buono.

Ho esordito ironicamente affermando di "essere diventata...la donna che volevo" e devo dire che mi sono fatta ridere da sola, come sempre del resto, ovviamente con ciò non voglio dire che mi sento perfetta ma che la base del mio essere è sicuramente qualcosa che avevo chiaro in mente ma che sento di aver conquistato a fatica. Una base su cui spesso poggiano dei casini terribili ma io sto sempre lì sotto, pronta ad intervenire, sarà per questo che la ragazza cui sto dedicando il post mi descrive come forte, coraggiosa e determinata, deve avere la capacità di sgamarmi quando sto nascosta e queste qualità mi sembrano invisibili.

Del resto una persona che si dedica totalmente fin da piccola a discipline come la danza o la musica non può che essere determinata e coraggiosa. Mi piace pensare che se sono diventata un carrarmato è grazie alla scuola accademica e alla sbarra quotidiana.
Noi sappiamo il perchè!

Un abbraccio a te C. e a tutti voi!

sabato 8 marzo 2014

Che sia libertà ma quella vera


Le donne sono sempre un po' schiave. 
Incatenate ad un sistema che seppur progredito le relega a ruoli ben precisi dai quali discostarsi non è buona cosa. 
Senza dover fare necessariamente paragoni guardando sempre a chi sta peggio per sentirsi fortunate, noi donne comuni poco possiamo fare per togliere il burqa o peggio le pietre dalle teste delle nostre compagne di altre terre ma tanto per cominciare, partendo dal nostro metro quadro potremmo raggiungere mete che ci consentirebbero una vita migliore. 
Crediamo di essere libere perchè possiamo metterci la minigonna, quella stessa minigonna che diventa complice di delinquenti che se poi ci stuprano...ce la siamo cercata! 
Eppure nonostante questa "libertà" troppe donne ancora subiscono ricatti affettivi tra le quattro mura di casa da parte di chi dice di amarle, e questo avviene nelle "migliori famiglie", nelle peggiori si arriva a violenze fisiche gravi e troppe donne credendosi deboli, quando il debole è lui, nemmeno hanno il coraggio di denunciare l'aggressore; troppe donne si identificano solo attraverso il giudizio del partner; troppe donne si sentono una nullità se non hanno un uomo su cui appoggiarsi; troppe donne ammazzate da uomini insicuri e malati e troppe ancora se ne potrebbero dire. 

Dovremmo fregarcene di inutili auguri e darci da fare per noi, noi per prime. 
Cresciamo senza paura perchè l'evoluzione è un nostro diritto e chi vuole inibirla non desidera il nostro bene. Certo, gli auguri potrebbero essere un gesto carino, soprattutto se ad essi seguisse un appoggio concreto alla nostra lotta e questi ben vengano, peccato che spesso provengano da coloro che sono poi i primi a provare disagio davanti ad una donna libera mentalmente e a essere capaci solo di giudizi infelici espressi a tutela della loro blanda e spesso nulla virilità.

Le donne non sono il sesso debole, mettiamocelo in testa!


Carla (Miranda)
domenica 23 febbraio 2014

Mirandomica


Posa da assumere durante un'ecografia

E' tempo di scrivere un post randomico, mi verrà in mente qualcosa dopo che mi sono spremuta tutta per il titolo?
Non ci sono dubbi: si!
Dunque...

Sanità
Ho dovuto fare un'ecografia all'inguine e poco prima di entrare nello studio avevo capito che quello lì fuori con la moto e la faccia da macellaio era l'ecografista.
Attimi di terrore.
Niente contro i macellai sia chiaro ma era un omaccione e non so perchè mi ha dato l'idea che i macellai debbano necessariamente essere di tale stazza e fattezza (mamma quante zeta!).
Dovete sapere che per deformazione professionale non riesco proprio a stare sdraiata su un lettino a mo' di stoccafisso, così durante l'esame mi partivano spontaneamente posizioni da "bellezze al bagno", la prima è stata quella classica con la gamba piegata, subito dopo ho pensato: ma che fai scema, così lo provochi! Allora mi sono rimessa a stoccafisso ma -paf- sempre spontaneamente mi è partito un braccio che è salito fino ad avvolgere la testa e allora mi sono detta: santoddio piantala! Ma il culmine è stato quando ho fatto quel gesto di mandare una parte dei capelli a coprire metà volto che fa tanto donna del mistero...ecchecavolo pure questo no, ma come mi viene?
Niente, mi sono rimessa a stoccafisso e mi sono imposta di rimanerci, una fatica terribile tanto la trovo una roba innaturale ma ce l'ho fatta.
Al termine ho letto sul responso il cognome del dottore: Carni!

Ho dovuto fare anche le analisi del sangue. Una volta ritirata la risposta, ho aperto subito la busta per controllare se avessi qualche infiammazione in corso e -ommioddiooo- sono rimasta senza fiato: ves alle stelle e glicemia altissima. Col cuore in gola ho acceso il computer per cercare qualche informazione su internet, intanto mi sono fatta una doccia ipotizzando il testamento e cercando di capire come distribuire i corsi di danza alle varie assistenti.
Uscita dalla doccia ho ricevuto una telefonata: la segretaria dello studio medico mi informava che il responso delle analisi in mio possesso non era il mio bensì di una diabetica. Inoltre non dovevo spendere 87,00 Euro ma solo 82,00, e questo è stato il vero notizione: ben cinque Euro da spendere in superalcoolici per festeggiare il fatto che posso continuare a sfondarmi di dolci!

Emozioni
Mi sono iscritta su facebook ad un gruppo di amaracord di chiavaresi, papà lo era e un po' anche io visto che a Chiavari ci passavo i mesi interi dalla nascita all'adolescenza. Ho potuto scambiare due parole con chi ha vissuto con papà da ragazzino e mi hanno anche inviato foto di lui che non avevo mai visto.
E' stato emozionante!
In questo periodo mi sento 100% chiavarese e forse, io che odio il calcio, inizierò a tifare Entella!
Beh, no, non esageriamo ma come squadra mi sta sicuramente più simpatica della Roma e pure della Lazio nonchè della Juve e di tutte le altre grandi di questa gran rottura di palle chiamata campionato di calcio!

Sanremo
Non pervenuto.

Politica
Non ce la faccio più di vedere la faccia di Renzi.

Sabato infernale
Sabato prossimo ho uno spettacolo dove partecipo come coreografa e come presentatrice e sto entrando nel panico per le cose cui devo pensare. Il sabato che era ieri invece l'ho passato interamente girando tutto il giorno per risolvere la questione relativa ai costumi per uno dei due balletti, la disperazione mi stava consumando perchè oltre a non trovare niente di adatto ho visto cose dell'altro mondo che mi hanno dato conferma circa il fatto che quell'altro mondo non è affatto meglio di questo.
1. Ho visto le vie più brutte di Roma vestite a festa con bancarelle di salumi, formaggi, orecchini, porchetta e vestiti dozzinali.
2. Ho visto una bambina mascherata da Biancaneve, era bionda e con la coda. Sacrilegio! Datemi una mela avvelenta...presto!
3. Ho visto padri vestiti da Jay-Z e non erano mascherati.
4. Ho visto i vigili non farmi la multa per un pelo, così ho ringraziato di aver rimandato l'appuntamento per la ceretta.
5. Ho sentito madri ripetere migliaia di volte la frase: non correre che poi sudi!
Diamine, la odio, è come dire a una macchina: non partire che poi si scalda il motore e si accende la ventola.
6. Ho sofferto un caldo allucinante perchè la temperatura era tropicale ma del mare nemmeno l'ombra. L'unica cosa che potesse lontanamente, ma mooolto lontanamente far pensare al mare è stato il "Gran caffè Hawaii" in via di Tor Pignattara ma l'odore dei salumi e formaggi in esposizione me l'ha fatto subito dimenticare.
Passo dopo passo mi ripetevo: finirà 'sta giornata abbi fede e sorridi che domani non solo è un altro giorno ma è pure domenica.

Alla fine di questo estenuante pomeriggio, ma proprio alla fine, ho trovato finalmente ciò che cercavo e mentre immaginavo le mie ballerine in hot pants simil pelle, cappellino paiellettato e maglietta piena di bocche da bacio (che vanno tanto di moda) mi sentivo quasi svenire perchè non stavo nemmeno molto bene, allora ho pensato che la passione ti porta a fare cose davvero incredibili.

Adesso vado a scrivere qualcosa da dire nel discorso iniziale che aprirà questo festival di danza, si, l'han chiamato festival così anche io ad una settimana da Sanremo presenterò un festival.
Chissà quante cose potrei fare se mi pagassero quanto alla Lucianina!
Mamma mia quando quel faccia lessa di Fazio la chiama Lucianina mi viene un prurito alle mani, sarà meglio che ora non ci penso perchè ho finito il gel lenitivo all'aloe vera.

Buona domenicaaaa!


 
domenica 16 febbraio 2014

Maledetta Miranda tra ricette e vita bassa

 
Liam dei One Direction pronto per andare al ristorante!

Buonasera a tutti!!!
Come state?
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Scusate sono andata a controllare certa roba in forno perchè questo è proprio un post in diretta, cotto e mangiato!
Ah Ah Ah!
Scusatemi di nuovo, ho avuto una lieve febbre in questo week-end e quelle poche linee sono bastate a farmi delirare.
Ora, poveri voi, avrei deciso di raccontarvi un fatto increscioso ma così, tanto per ridere perchè io come sapete, grazie ad Amèlie Poulain non mi arrabbio più.

Oggi ho avuto la malaugurata idea di commentare su facebook una foto pubblicata da una conoscente, ritraeva il didietro di un uomo poco fine, seduto al ristorante, sapete quelle visuali di vita bassa calatissima ed elastico di mutande in vista? Sicuramente uno scempio ma chi ti dà il diritto di fotografare e poi pubblicare pure su un social network il sedere del tuo vicino di tavolo? Ok non si vedeva la faccia ma comunque non l'ho trovata una cosa corretta e così, educatamente, ho espresso la mia opinione.
Non l'avessi mai fatto, mi sono saltati tutti su e una tipa ha carinamente insinuato che difendendo l'indecenza del tizio evidentemente ero anche io su quello stile, cioè una che va in giro con i jeans calati e filo interdentale a vista, ad indicare ovvio un perizoma stile lapdancer. Beh, non c'ho visto più, pur sapendo che discutere con questi idioti non serve a niente, dopo averle dato della maleducata le ho detto che io in giro così non ci vado ma se ci andassi lascerei tutti a bocca aperta tanto la vista sarebbe sublime!
Ah Ah Ah!!! Non posso credere di averlo scritto davvero, embè, stronza fino in fondo con chi se lo merita diamine!
(Angela quanto mi ami adesso?)

La gentil signora allora mi ha risposto, credendosi ironica, che si sarebbe preoccupata di aprirmi un "FUN CLUB" così mi è toccato pure correggerla: già perchè si scrive FAN CLUB!

Veramente stupidi e se è vero che desidero sempre più abbandonare il giudizio ma dicendo stupidi sto giudicando, beh, non è colpa mia se certa gente -ahimè- si giudica da sè.
Questi non hanno nemmeno capito di cosa volessi parlare e mi hanno pure detto che sono una che non sa ridere!
IO!!!
Mi ci vedete a me che non so ridere?
La tipa per due parole che ho scritto mi ha fatto la diagnosi, ora ve la rivelo nel dettaglio: io sarei una che non sa ridere, non sa stare nella società e che quindi - ahimè - povera dentro, si deve vergognare.

"Povera dentro" - "Vergognare".

Ah Ah Ah!!!
Scusate se rido di nuovo ma è proprio tanto comica, anzi tragi-comica.
Povera dentro non si può sentire poi, e perchè? Perchè mi è sembrato scorretto deridere il culo di uno pubblicato a sua insaputa su facebook? O forse perchè mi credo una strafiga con le mutande minimal a vista? Beh vorrà dire che sarò povera dentro ma almeno ricca fuori!
Certo c'ho dato giù pesante ma mi hanno fortemente provocato e lo tsunami Miranda è stato devastante.

Devo andarmi a ricomporre perchè dalle risate mi sto sentendo male e mi è venuta pure la sudarella, che poi devo rifarmi la doccia e ho appena mangiato quel bendidio che stava in forno, non sia mai mi prende una congestione. In caso lascerò un biglietto alla tipa che in quattro e quattr'otto fornisce diagnosi.
Ci scriverò:
Dato che mi pare una blanda penitenza condurre la mia vita d'ora innanzi solo vergognandomi, ho deciso di infliggermi punizione peggiore e pagare con l'estremo gesto il mio peccato di povertà interiore, suicidandomi dunque nella vasca da bagno con una doccia, dopo aver mangiato una chilata di melanzane e zucchine al forno con cubetti di feta greca, il tutto condito con olio, menta e forse anche limone.

(Dopo vi spiego il "forse limone").

Ci rendiamo conto invece che povertà d'animo ha questa gente e soprattutto perchè ci ritroviamo così in Italia?
Nemmeno uno psicoterapeuta da te pagato per farlo, si permetterebbe di farti una diagnosi dopo due parole ma nemmeno dopo due colloqui di un'ora ciascuno.

Comunque, offese a parte che lasciano il tempo che trovano, la cosa tragica è che nessuno e dico nessuno ha riflettuto un attimo sulla bruttezza insita nel gesto di aver postato un'immagine captata senza che la persona se ne accorgesse, per riderci su pubblicamente, anche se era oscena, non trovo giustificazioni. Tutti d'accordo invece con la paparazzi da strapazzo perchè con questo atto eroico avrebbe, secondo loro, denunciato un modo indecente di presentarsi. Allora forse sarebbe stato più coerente, trattandosi di un ristorante sporgere lamentela direttamente a chi di competenza o avere il coraggio di chiedere al tizio di tirarsi su i pantaloni. Noo, meglio comportarsi da vigliacchi!
Cosa crede di aver risolto così facendo invece non saprei, ah si...certo, ha riso in allegria con gli amici sul web, cosa che io non so fare, e tutto sommato sarà meglio che ridano, anzichè piangere nell'accorgersi di come sono.

Bene, ora sarebbe carino da parte vostra ringraziare il tizio con le chiappe al vento e l'allegra banda dei ricchi dentro perchè in questo finale di domenica da sfebbrata pur di scrivere qualcosa vi avrei ammorbato con roba filosofica e pesante invece ci sono andata leggera...nonostante la chilata di melanzane e zucchine al forno!
Ahhh...che per caso volete la ricetta?
Eccola qui: tagliate le zucchine e le melanzane a fette sottili e fatele alla piastra oppure al forno, così senza rigirare 3000 volte o farle a rate le mettete su due teglie, si fanno tutte insieme e non ci pensate più.
Nel frattempo preparate in un piatto da portata (che non sia troppo piatto sennò vi cola tutto fuori) una salsina che detta così pare chissà che, invece significa semplicemente versarci l'olio (possibilmente non del discount), unire la menta in foglie (se non ce l'avete pure quella liofilizzata può andar bene) e la feta tagliata a cubetti. Quando melanzane e zucchine sono pronte le spiattellate lì sopra e amalgamate tutto per bene.
Mi pare che ci vada pure del limone ma non ne sono sicura, semmai mettetene poco così se ci andava avrete la coscienza a posto e se non ci andava ...beh, nessuno se ne accorgerà e sarete a posto lo stesso!
Questa ricetta è tratta dal libro "Ricette approssimative" di Maledetta Miranda da consumare poi sedute a tavola indossando pantaloni a vita bassa e perizoma maculato. Al suo interno si trovano illustrazioni e consigli a riguardo.
In realtà questo libro lo devo ancora scrivere e considerando le illustrazioni dovrei cominciare subito col casting per scegliere le modelle. Se mai quest'opera uscirà, sarà per fare concorrenza a quella moscia di Benedetta Parodi, la prima ricetta? Un...tiramisù!

Buonanotte!






domenica 9 febbraio 2014

Keep calm and besciamella


Scrivere su un blog è proprio come tenere un diario.
Ogni tanto rileggo ciò che ho scritto tempo fa e mi accorgo di quanto ci si possa evolvere e anche in fretta, ci sono cose in effetti, che oggi sento in maniera decisamente diversa. Ad esempio prima mi arrabbiavo con chi mi faceva del male, avevo voglia di imprecare, di essere cattiva con chi a mio giudizio meritava tale trattamento, ora non più, il giudizio l'ho pian piano lasciato andare, ossia a volte ci riesco altre volte meno, cerco di metterlo in pratica solo per gioco soprattutto per non abbandonare la mia ironia senza la quale nella maggior parte dei casi non riuscirei ad esprimermi. A pensarci bene sono stata coerente eppure dico sempre di non essere capace a progettare nulla perchè le cose mi vengono spontanee senza pensarci troppo, invece ho perseguito l'obiettivo. Quando mi comportavo così ero irascibile, mi identificavo con il problema e con la rabbia che esso provocava in me, scrivevo anche di quanto questo atteggiamento fosse sbagliato: io non ero la rabbia che provavo e identificarmi con essa non faceva che alimentare il disagio. Ho provato con fatica ad abbandonarla e in effetti la mia condizione è andata migliorando se non all'istante, quasi. Certo per risolvere i problemi ci vuole tempo ma viverli con distacco è senza dubbio un buon inizio.

Era il progetto Amèlie!
Quel film mi delizia sempre e sarei capace di vederlo altre migliaia di volte tanto mi mette il buonumore. Lei così buona, serena e dedita agli altri, capace di attirare a sè l'amore che merita solo perchè ne dà senza riserve e senza aspettative. Ok è un personaggio e forse l'ho idealizzato troppo ma mi piace tanto e poi sono una sognatrice creativa, condizione che mi salva spesso e volentieri dalle intemperie della vita.
Bisognerebbe sognare tutti e di più.
Chi osa nei sogni a mio avviso si allena ad osare nella vita reale e poi per quanto mi riguarda, spesso sento che le due vite si compenetrano fino a confondersi e alla fine forse tutta questa differenza non c'è o comunque non è così marcata.

Ci sono momenti in cui nonostante le preoccupazioni e i problemi assalgano la mia mente mi ritrovo a sorridere immersa in uno stato di estrema serenità, in quei momenti, strano a dirsi, mi sento felice e forse è proprio in quegli istanti che percepisco che la felicità è un mezzo e non un fine.

Ieri per un istante ho provato questa sensazione e ho pensato a tutto questo mentre con fare maniacale rimestavo la besciamella, si, mi sono sentita come Amèlie quando prova soddisfazione infilando la mano nel sacco delle lenticchie, era una cosa che non capivo eppure mescolare e far cadere quella crema bianca dal cucchiaio al tegamino mi ha collocata in una dimensione diversa, strana, piacevole...datemi pure della pazza, non sarete i primi e nemmeno gli ultimi... spero!


Ora mi è venuta voglia di preparare un budino, forse solo per sentirmi appagata nell'osservare la consistenza del cioccolato fuso che cola dal cucchiaio al tegamino ripetutamente. Non mi piace la cucina e credo proprio si possa dire non rientrerà mai nei miei interessi ma ripensando anche a quando preparai un'ottima crema pasticcera andando perfettamente a tempo con il violino di Jean Luc Ponty...beh devo iniziare a pensare che è un'attività con degli aspetti positivi che non avevo mai preso in considerazione.

Sento a questo punto che devo tranquillizzarvi e forse anche tranquillizzarMi: la soddisfazione che provo comprando una borsa o un paio di scarpe difficilmente verrà abbattuta dalla besciamella o dal cioccolato, possono convivere entrambe dentro me e andare anche molto ma molto d'accordo!

Per concludere vi lascio al violino di Ponty ottimo per preparare creme sublimi, lui somiglia un po' a Chuck Norris ma non ci fate caso, aprite le orecchie e soprattutto l'anima...



Fantastico vero?
Sebbene abbia parecchio da trafficare con il mio fashion blog Maestrina Style, voglio tornare presto qui...aspettatemiii ciaoooo!



sabato 1 febbraio 2014

Quel genio di Maestrina


Come al solito ho 3000 progetti in testa ma mi distraggo, perdo tempo, sospendo una cosa per dedicarmi ad un'altra...beh, tempo fa lessi un pensiero scritto da un tizio famoso e importante (no no, niente Fabio Volo tranquilli) il quale affermava che un grande creativo si comporta proprio così e le cose più belle si sfornano quando si è distratti mai quando si è concentrati.
Ci fu anche un giorno in cui confidai ad un prof universitario la mia difficoltà a comprendere talune cose appena apprese e quindi mi sentivo impossibilitata a porre domande per chiarire alcuni punti troppo oscuri sulle prime...mi disse di non temere perchè dimostravo di avere "intelligenza scientifica".
Aggiunse inoltre: "Io e lei ci rivedremo, faremo cose insieme!"
Non ho mai saputo a cosa si riferisse perchè (credo traumatizzata) lasciai l'università.

E pensare che credevo per questo di essere ritardata.
Sono un genio e non lo sapevo...ma adesso che lo so una cosa è certa: tanto per iniziare mi libererò di quella lampada che mi ha fatto diventare claustrofobica, poi...si vedrà!

Ora torno a pensare a quella coreografia che ho lasciato a metà per scrivere questo interessantissimo post!
Buon we...

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