Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

venerdì 22 febbraio 2013

Let's groove tonight...


Stasera un'amica mi ha catapultato negli anni '80, anzi i "mitici anni '80".
No, no, non mi sto dimenando al Piper nè mi trovo a qualche festa revival, così, semplicemente ricordavamo...
Quanto rido al pensiero di come mi agghindavo, ma tutti si agghindavano più o meno come me e quel giubbetto di jeans carico di spillette tanto criticato negli anni a seguire, non era che il top del fashion. Va bene, lo ammetto, la formazione della Roma per intero magari era un tantinello esagerata, inoltre sono sinceramente pentita per quella mia brevissima parentesi calcistica.

Devo dire che per me, ultras Roma a parte, gli anni '80 sono stati davvero mitici e in quel decennio ho combinato un bel po' di cosette sparse qua e là tra questi 10 eventi memorabili:
  1. Ho firmato il mio primo contratto di lavoro al Teatro dell'Opera per ballare in una scena del Nabucco.
  2. Ho lasciato (dopo qualche recita del Nabucco) il fidanzato geloso che non vedeva di buon occhio la mia nuova ed entusiasmante occupazione e soprattutto non gradiva il reggiseno in ferro e strass che dovevo indossare in questa mia prima esperienza professionale e ora che ci penso nemmeno lo spacco vertiginoso della lunga gonna rossa. Vabbè ma non gli stava bene niente però...
  3. Ho dato l'esame di maturità.
  4. Mi sono diplomata alla scuola di danza classica.
  5. Ho preso l'aereo per la prima volta.
  6. Mi sono fidanzata con uno fighissimo.
  7. Sono stata lasciata da uno fighissimo (vedi riga sopra. Deve avermela tirata quello di prima: il geloso).
  8. Ho ballato al Teatro Sistina (e menomale sennò non me ripiavo).
  9. Ho conosciuto la mia super amica Gabriella (e menomale sennò non me ripiavo).
  10. Varie ed eventuali che non sto a dire.
Ora siete a conoscenza del fatto che in un decennio ho avuto ben due fidanzati quindi mi sento di farvi un'ulteriore confidenza: ne ho avuto un altro prima ancora del "geloso". Tre in dieci anni, roba da orsoline crocifisse martiri di clausura ristretta. Non credo che esista questa congregazione ma rende l'idea.
Mi divertirebbe scrivere un post a base di ex ma non so se lo farò mai per evitare figuracce, infatti ne ho avuti solo sei mentre ci sono donne molto più giovani di me che ne hanno sei anche loro, con la prospettiva però di poterne collezionare un numero di gran lunga maggiore quando avranno l'età mia. Allora potrei tirare su la situazione includendo i flirts, ma poi penso che è meglio di no perchè ne ho avuti troppi, quindi farei una figuraccia lo stesso perchè si sa, l'omo con tante donne è figo mentre la donna...viviamo in un mondo retrogrado e abietto, bisogna avere pazienza, tanta pazienza e magari un po' di coraggio per fregarsene pure un po', ma mica ci paga qualcuno per l'appartenenza al club del "questo non si dice e questo non si fa sennò poi pensano che..." A questo proposito chiariamo un punto: ma si può vivere una vita in base a quello che la gente forse poi penserebbe di noi? In questo modo non fai quello che ti senti di fare e vivi in funzione di un giudizio di qualcuno che non ha nessun diritto a giudicarti, così facendo la tradizione si tramanda all'infinito e nessuno fa mai quel che gli pare o lo fa di nascosto coi sensi di colpa ... tutta questa farsa ha dell'assurdo e anche un po' del ridicolo.
Diciamolo: è una brutta cosa.

In merito al post sugli ex ci penserò su,  intanto riprendo in mano l'argomento elencandovi le 10 cose non troppo galvanizzanti che facendo parte degli usi e costumi di quegli anni hanno angustiato non poco i miei mitici '80:
  1. Le sopracciglia folte (eh, andavano...)
  2. I jeans a vita alta, spesso tirati su fino all'inverosimile e tenuti ben stretti da un cintone elastico tempestato di strass.
  3. Le calze velate molto poco elasticizzate che si smagliavano solo a guardarle.
  4. La frangia a ciuffo sparata in alto e fissata con la gelatina tenuta extra forte.
  5. Il look alla "paninaro" con i Levis 501, la cinta El Charro, le Timberland e il Monclair.
  6. L'autoradio che una volta parcheggiata la macchina veniva smontata e portata in giro sotto il braccio. L'incubo sopraggiungeva quando si andava al mare, perchè lasciandola nascosta sotto il sedile era chiaro che te l'avrebbero rubata: i ladri anni '80 sapevano benissimo dove si trovasse, tanto valeva lasciarla collegata.
  7. Le spalline nelle giacche e nelle t-shirt che tenevamo fissate (per modo di dire) sotto le bretelline del reggiseno. Eravamo sempre lì a smucinare perchè ovviamente si spostavano facendoci sembrare piuttosto deformi. Perchè si chiamano spalline anzichè spallone non l'ho capito. Erano esageratamente grosse e imbottite tanto da farci apparire come un esercito di Mazinga. Non parliamo di quando si arrivava al dunque col fidanzato, infatti non era proprio carino rimanere a tu per tu (capisci a me) con queste due alettone di gommapiuma bene in vista, quindi eravamo costrette a mettere in atto meschine strategie per sfilarle di nascosto e fare in modo che rimanessero all'interno della maglietta, il tutto mentre elargivamo goffi abbracci all'amato.
  8. Le interurbane coi gettoni che cadevano giù alla velocità della luce. Mettevano un'ansia pazzesca e puntualmente ti facevano dimenticare tutto quello che volevi dire. L'argomento sfuggente tornava subito in mente una volta caduta la comunicazione, per la gioia di chi stava in fila ai telefoni pubblici aspettando trepidante il proprio turno. Intanto, per ingannare il tempo chi era in coda si faceva i fatti tuoi alzando gli occhi al cielo e sbuffando per sollecitare il riaggancio della cornetta. Che sfigati che eravamo, per farsi i fatti degli altri bisognava uscire, ora te li fai comodamente da casa su Facebook.
  9. I completini da aerobica alla Sidne Rome (o anche alla Barbara Bouchet a.k.a. mamma di Alessandro Borghese, il cuoco capellone). Questi completini erano composti da una tutina intera in lycra bluette o verde acqua con mutanda sgambatissima da indossare sopra e rigorosamente di un colore in contrasto, tipo: tutina verde/mutanda fucsia o tutina bluette/mutanda gialla. Con gli scaldamuscoli poi si poteva star certe di essere tirate al massimo.
  10. I body intimi, bianchi, candidi e di un lucido accecante tanto che nei momenti cruciali bisognava provvedere ad un paio di occhiali da sole per il partner oppure approfittare dell'abbaglio per sfilare in quattro e quattr'otto le spalline. Avevano il pizzo sui seni, ci sembravano sexy da morire e invece...ma si dai, forse lo erano davvero, eccheccavolo sempre a criticà, chissà tra 20 anni quanto faranno ridere questi super push-up Intimissimi che abbondano nel mio cassetto. E per forza, negli anni '80 portavo la quarta, ora la seconda! Menomale che la creatività nella moda non ha limiti e le spalline le hanno semplicemente spostate infilandole nelle coppe dei reggiseni. Molto meglio direi, infatti, che ci frega di ingigantire le spalle? Onestamente, a chi importa delle spalle? Io non ho mai sentito uno dire: Ammazza, hai visto quella che spalle?! Ah si, forse quando sono andata a vedere i mondiali di nuoto!
Bene, non vi dirò del concerto dei Culture Club e dell'asciugamano che Boy George lanciò dal palco, di cui conservai un misero filo per non so quanto tempo. Me ne devo ricordare però quando critico le ragazzine invasate di Justin Bieber o degli One Direction.

Ah, mi pare che proprio agli albori degli anni '80 ebbi l'immenso onore di conoscere personalmente Nureyev ... così da quel giorno iniziai a non accontentarmi.

Miranda (devil) Milian 

Bonus:
Mi pesa molto pubblicarla ma ...eccomi qua. Ce l'ho proprio tutte: il ciuffo sparato, le spallone, la cintona con strass, il body misto pizzo e i mitici jeans!

Ogni riferimento è puramente casuale:





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franchina ha detto...

il pezzo sulle spalline mi ha fatta cappottare giù dalla sedia!!!!!

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