Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

mercoledì 2 febbraio 2011

I coreografi sono persone speciali!



Anni fa un'allieva, oggi nota sul web col nome di Apple, per incoraggiarmi in un periodo un po' difficile, mi regalò, scritto a mano da lei un capitolo del libro "L'arte della coreografia" di Doris Humphrey in cui l'autrice descrive la figura del coreografo delineandone personalità e carattere e io... mi ci rispecchio in pieno! Spesso mi capita di parlare con persone e ascoltare le loro lamentele, annoiate dalla quotidianità: fare la fila alla posta, la spesa, accompagnare i figli a destra e sinistra, certo non è che tutti stiano lì lì per spararsi, ma comunque la vita è un po' per molti un susseguirsi di avvenimenti più o meno abitudinari in cui ci si ritrova a fare il conto alla rovescia per arrivare a uno di quei pochi giorni riservati alle occasioni speciali. Beh attraverso l'arte della coreografia il bello è che ogni giorno, ogni momento può essere quell'occasione speciale! Dice la Humphrey: "...il coreografo oltre ad essere una persona intuitiva è un osservatore in senso più generale, egli nota la scenografia della sua vita quotidiana ovunque si trovi. Non si annoia mai quando si trova da solo in un luogo pubblico, la gente per lui è uno spettacolo perenne". Ma quanto è vero! Io sono sempre spettatrice: ai semafori, al supermercato, alle poste, mentre passeggio, ogni cosa per me è fonte di riflessione e di ispirazione, sto molto bene con me stessa, forse anche troppo, e non mi sento mai da sola. Ho sempre la mente in movimento e oscillo tra i seguenti due pensieri: 1) Questa condizione è stressante e alienante perchè faticosa.2) No, invece è divertente, appagante e rassicurante anche se faticosa.Vince sempre la numero 2! Essere un paradosso vivente a volte destabilizza ma intriga e ti fa sentire in continua evoluzione, mai statica e passiva.In più lavorare con bambini e ragazzi è fantastico, riuscire a stimolare il loro entusiasmo è l'impresa più difficile, ma se tutto nasce spontaneamente come nel mio caso, ti accorgi solo dopo di essere riuscita in qualcosa che non sapevi nemmeno di dover programmare. Semplicemente nel ricordo di come io con la mia passione vivevo l'aspettativa della lezione quotidiana, di come mi sentivo quando non era come volevo, quello che non mi piaceva di un insegnante e quello che mi affascinava dell'altro...ecco, io ho cercato di creare sempre l'atmosfera di quello che mi piaceva tenendo ben lontano quello che non andava, insomma, in anni di lavoro la cosa è riuscita, così anch'io rivivo giorno per giorno quelle sensazioni emozionanti che mi hanno accompagnata durante la formazione. Ad evitare del tutto la noia della vita, certo, io ci metto molto del mio, sempre spontaneamente per carità, così mi ritrovo ad infornare e sfornare pietanze a tempo di musica per fare in modo di finire perfettamente in battuta con il punto preciso della canzone su cui ripetere la coreografia, a rischio magari di ustionarmi un braccio, il che è decisamente dangerous; mi capita di scolare la pasta col fedora in testa (è un cappello) alla Michael Jackson perchè presa dal provare, dimentico che il timer sta per suonare e il pranzo è quasi pronto! Provare una coreografia con parte del costume o accessori adeguati è fondamentale per me, infatti davanti la cucina ho un vaso con i classici ramoscelli d'arredamento che ormai sono diventati il supporto ufficiale di parte della mia collezione di fedora, ce n'è uno nero, uno bianco gessato e uno argentato!Per tornare a come ci si sente quando un pezzo musicale ti ispira particolarmente, nel 2008, quando uscì, mi innamorai di questa canzone di Ne-Yo, ragazzo dal talento eccezionale, per me degno erede di Michael Jackson, si ispira a lui con rispetto e delicatezza creando comunque qualcosa di assolutamente personale, mi piace molto la voce in più balla perfettamente il suo stile sottolineando com'è giusto che sia ogni sfumatura musicale con ogni millimetro del suo corpo, e così Mad ascoltata miliardi di volte e sempre accantonata perchè non era mai in tema con i miei spettacoli, quest'estate, colonna sonora delle mie giornate in spiaggia è letteralmente esplosa dentro me...sul lettino non riuscivo a stare ferma, immaginavo le mie ragazze nei loro costumi e già le vedevo in scena, aggiornavo lo stato su facebook e immediatamente trovavo risposte di incoraggiamento ed entusiasmo. Una canzone dura 4 minuti, ma una volta che l'hai coreografata e che ne hai condivisa l'emozione, quei 4 minuti diventano un prezioso contenitore di qualcosa di magico, indescrivibile e grandioso che ti accompagna e ti fà stare bene.Infatti Doris Humphrey dice ancora che il principale supporto per la scelta del soggetto è l'entusiasmo! Semplice come concetto ma è davvero tutto lì, perchè poi l'entusiasmo ti fa vedere realizzato quel che ancora non è e l'immagine di una cosa realizzata è decisamente incoraggiante!"Il rapporto tra il coreografo e la sua creazione è molto simile a quello che esiste tra gli amanti, il buon coreografo è un amante appassionato pieno d'entusiasmo per il suo nuovo amore". (Doris Humphrey)..e vi assicuro che si sta parlando di amore vero, la metafora non c'entra ;)

Carla

Grazie alle interpreti di Mad per l'impegno ma soprattutto la sensibilità di averci messo quella piccola marcetta in più perchè avevate capito quanto mi piacesse particolarmente la canzone (ma anche sempre a tutti i miei preziosi allievi), a ChiaraApple che mi ha regalato le parole della Humphrey dedicandomi anche un suo pensiero personale, a Ne-Yo per aver scritto e interpretato Mad! Ora basta perchè mi sto immedesimando troppo nella scrittrice di best seller la quale è solita elargire ringraziamenti...non so...anche al vicino di casa per averle portato il caffè quando si era addormentata sul computer dopo una nottata passata a scrivere!
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