Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

lunedì 13 gennaio 2014

Quadri


Ciao a tutti e...forse dovrei dire buon anno dato che è il primo post del 2014?
Non so perchè ma adesso men che mai mi interessa una scadenza legata ad un nuovo inizio, alla fine sono solo giorni che si susseguono l'un l'altro e sono certa che un nuovo inizio può esserlo ogni volta che lo si desidera, a prescindere dal calendario.
Insomma, eccomi di nuovo qui dopo essere sparita per un po', come mi capita ogni tanto e quando mi capita significa che ho perso la mia vena ironica così dopo aver scritto qualcosa di incredibilmente filosofico me ne vado in letargo. Il fatto è che la mia vita è abbastanza incasinata in questo periodo e sebbene ormai abbia capito bene che sono solo fasi con una durata più o meno lunga la quale prevede grazie al cielo anche una fine, quando arriva questo periodo è sempre una bella mazzata.
C'è da dire che precedentemente mi capitava di stare giù e di sentirmi allo sbando, man mano che vado avanti invece questi periodi no acquistano nuovo significato perchè sono impregnati di consapevolezza e cioè sento sempre più forte cosa voglio dalla vita e cosa non voglio, ovviamente non si tratta di capricci ma di cose vitali per il benessere. Da questo punto di vista, che poi è quello che conta, il periodo no potrebbe facilmente dirsi che è un periodo si ma mentre lo vivi, dal momento che è estremamente faticoso, risulta assai difficile vederla così.

Ahh, quante cose divertenti avrei potuto raccontarvi, che sono tornata nella mia Venezia per esempio, proprio il primo dell'anno e che passeggiare guardandomi intorno mi ha fatto stringere il cuore perchè nessun luogo al mondo mi da quelle vibrazioni, è una città da incanto si sa, ma io ci sono cresciuta visto che lì ci sono parte delle mie origini quindi l'amore è per questo più forte. Non ho scritto poi nemmeno una parola sugli spettacoli di fine anno e di quanto la danza come sempre corra in aiuto, anzi non deve nemmeno correre perchè è già qui dentro me. La danza, quel mondo intrinseco paradossalmente parallelo in cui la vita è sempre come la vorresti, almeno per me...ecco diciamo che se proprio unendomi al coro devo mettere dei buoni propositi per il nuovo anno dovrò fare in modo che la mia vita sia sempre più come la voglio e so perfettamente che questo dipenderà da me, da quanto sarò abile ad essere me stessa senza paura, da quanto la mia voce sarà potente nel rivendicare i miei diritti, primo tra tutti il diritto alla felicità.
Ho sempre detto che la felicità è un mezzo e non un fine ed è per questo che nonostante questa fase, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo mi sfido a costruire qualcosa che abbia un valore e che non faccia andar sprecato nemmeno un momento e vorrei che questi momenti un domani possano tornarmi alla mente come fondamentali per la mia crescita e quindi per la mia vita.
Insomma credo si tratti di quel periodo in cui seppur soddisfatta degli obiettivi realizzati finora, inevitabilmente per una che vuole andare sempre oltre, si rimette tutto in discussione, crollano certezze e, come quadri esposti in una pinacoteca ben illuminata da potenti fari, si palesano davanti a te tutte le cose che vuoi, che avresti dovuto pretendere, che devi conquistare o riconquistare, questi quadri sono lì e vogliono prendere vita.
Vediamo che cosa sarò capace di combinare!

Vabbè... buon anno và ;)
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