Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

sabato 18 agosto 2012

Pipistrelli e stelle cadenti, la lunga notte di una piccola hacker


Manomettere il sistema dello smartphone per me è stato elettrizzante quasi quanto comprarsi delle bellissime scarpe col tacco.
Non credevo che il trafficare con aggeggi informatici potesse prendermi a tal punto, eppure, nonostante vanti dei precedenti di tutto rispetto, da oggi posso dichiararmi a tutti gli effetti una smanettona!

Senza che mi dilungo coi dettagli, sappiate che è stata tostissima, è da ieri che studio cose complicatissime, in tutte le salse e su tre miliardi di siti, che m'imbatto in impicci i quali d'un tratto sembrano risolversi gettandomi subito dopo nello sconforto aprendomi le porte, anzi i portoni, per condurmi verso ulteriori sconfinati orizzonti, quasi a dirmi: eh eh eh credevi mica fosse così facile?!

Oggi a Roma la temperatura era maggiore di quella che di solito si può trovare all'inferno. Diciamo che in casa del diavolo è un autunno mite in confronto, tipo ottobrata romana per capirsi, ma io caparbia avevo l'obiettivo da raggiungere e così armata di cavetti, computer, schede di memoria e ventilatore mi sono messa sotto ugualmente. Più che altro ero smaniosa di dimostrare a tutti i costi che per avere un telefono più performante non devi necessariamente rottamarlo seminuovo lamentandoti per aver fatto un acquisto sbagliato. Comprarne quindi un altro molto più costoso, indebitandoti pure fino al collo con operatori telefonici dediti allo strozzinaggio mascherato da grande occasione. Non ti devi però nemmeno rassegnare pensando che se non te lo puoi permettere devi fare a meno di certi optional. Ma puoi andare a fondo della questione e metterti in condizione di fare quello che per impostazione obbligata non ti è permesso.
Un invito a nozze per me!

Smanetta che ti smanetta, studia e ristudia, ad un certo punto mi sembrava di scoppiare per il caldo e la fatica, mi sentivo come quelle ampolline magiche contenenti liquido colorato che le stringi in mano e col calore quello sale sempre più su fino a bollire.
Queste qui:












quelle che te le regalavano e quando a casa invitavi delle amichette per parlare di ragazzi mentre ci si strafogava di pane e nutella, si stava tutte con 'sti attrezzi in mano a stupirsi nel vederle bollire. Sembravamo devote impazzite davanti al sangue di San Gennaro.
Si rideva nel misurare i relativi bollori e io ci rimanevo sempre di schifo perchè avendo perennemente le mani gelate non ero in grado di offrire performance degne di nota. 
Eppure...
Vabbè...

Insomma, per non fare la fine dell'ampollina miracolosa e giungere con tutta me stessa all'ebollizione dovuta a Caligola (che non è un vigoroso amante ma un altro scassascatole di anticiclone) ho fatto un break nel tardo pomeriggio in cui mi sono concessa un bagno rilassante, tipo spa fai da te.

Ho buttato nella vasca due cucchiai di miele, due di succo di limone, un po' di bagnoschiuma, ho acceso pure un paio di candele profumate e le ho sistemate per bene ai bordi davanti a me. Però dato che viste così, frontalmente e allineate facevano un effetto vagamente funebre le ho risistemate in maniera asimmetrica sugli scalini di accesso in vasca.
Che in effetti si prestano.
Molto meglio, decisamente.
Così, dinanzi a me ho lasciato libera la visuale. Questa a sua volta mi ha fatto riflettere sul fatto che non è molto bello farsi il bagno mentre fissi lo stendino a torretta, seppur chiuso e abbandonato in attesa della riapertura invernale (per niente prossima) del cantanapoli-arredamento d'interni e cioè panni stesi su torre vagante in giro per casa.
Ad allietare il momento però, al centro di quella parte di parete sempre nascosta (a meno che non ti fai un bagno) dietro lo stendino, campeggiava l'adesivo di Effy, l'efelante di Winnie the Pooh che fa il bagnetto.
(Si dice proprio efelante, non è stata una svista).
Fa sempre sorridere Effy!
Piaceva molto a mia figlia, e ancora di più a me, quindi sta lì da un bel po'.
E ce lo voglio ancora per molto tempo, quindi, guai a chi lo tocca :)

Uscita dalla vasca rilassata, profumata di miele e limone, con la pelle liscia e vellutata come pesca mi sono rimessa a smanettare con schede, ripartizioni, memorie, rom e ram (che non sono altri personaggi dei cartoni tipo Cip e Ciop) lasciando al dopo cena l'emozione dell'esito finale, quando, con discrete palpitazioni, avrei dato gli ultimi click consapevole che sarebbero potute accadere solo tre cose: la uno, la due o la tre.

La uno-sfasciavo il telefono definitivamente (o quasi) a questo punto si riteneva necessario l'intervento di smanettoni professionisti di fronte ai quali avrei fatto una magra figura, e non solo perchè ho la taglia 40.
(Mio marito è molto più che uno smanettone professionista ma l'orgoglio e il doverlo distogliere dalle sue importanti attività per sistemare i miei pasticci sono fattori che mi avrebbero resa frustrata a vita).

La due-dopo aver lavorato tanto, qualche cosa poteva non funzionare per via di qualche incompatibilità lasciando tutto come prima cioè tutto a posto e niente in ordine.
(Forse questa situazione è addirittura peggio del portare il telefono dallo sfasciacarrozze).

La tre-sarei diventata la padrona indiscussa del sistema e così... via libera, d'ora in avanti me lo giostro come mi pare e piace.

Ringraziando il cielo è andata alla grande, dedizione e pazienza hanno vinto, così, dopo qualche avvisaglia di pericolo al solo scopo di accrescere la suspence facendomi tremare, ho conquistato padronanza del sistema. Ora, a dire il vero e a giochi fatti, mi sento anche piuttosto su di giri.
Ci sono indubbiamente attività più avvincenti nella vita che ti possono far sentire un dio, come buttarsi col paracadute, fare surf su onde oceaniche gigantesche, portare una barca a vela nella tempesta e arrivare sani e salvi al porticciolo, del resto anche ballare sulle punte per rimanere negli ambiti di mia competenza, ma smanettare con successo al computer ha questo potere esaltante...mah...va a capire...

Ringrazio il cielo anche perchè mi ha appena regalato la visuale di una deliziosa stellina cadente, così mentre scrivevo qui dalla terrazza, ho alzato gli occhi e -paf- l'ho vista. Quest'anno non avevo avuto occasione di vederle e quindi sono oltremodo contenta.

Beh, è arrivato decisamente il momento di andare a dormire, sono le 4.25 a.m. e anche se si sta una favola in terrazza, il mal di schiena per le ore di coreografia dell'altro ieri si sta facendo sentire, inoltre i versetti dei pipistrelli svolazzanti mi mettono un po' d'ansia.

Miranda la smanettona

PS: Il protagonista del titolo, cioè l' hacker, è un personaggio di pura fantasia e non ha nulla a che vedere con fatti che potrebbero accadere d'ora in avanti. Non entrerò nei vostri profili facebook, nè nelle vostre caselle di posta elettronica, non leggerò le vostre mail nè mi impiccerò degli inciuci che vi riguardano. Tantomeno andrò a mettere il muso in situazioni ben più delicate che richiederebbero altro che un paio di giorni di studio e un bagno al miele.
Se qualcuno volesse però investire nel mio talento offrendomi una degna formazione e un futuro dove poter fare il bagno nelle monete come zio Paperone, sono disposta ad impegnarmi per imparare a fare tutte le cose che ho appena descritto dicendo che non le avrei fatte.

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