Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

lunedì 12 dicembre 2016

Light post, 0,01% di contenuti.

Ieri ero in un negozio di intimo a cercare accessori che mi servono per lo spettacolo della mia scuola e nel vedere le solite cose sexy che riesumano per dicembre mi è venuto in mente quando e quanto mi divertiva scrivere di queste scemenze. Per la cronaca non ho una scuola di burlesque, che non ci sarebbe niente di male se non per il fatto che qui in Italia non lo sanno fare o comunque credo siano davvero pochi quelli che si cimentano almeno decentemente. Forse sarà per il fatto che spogliandosi lentamente si bruciano poche calorie e per questo va molto meglio la zumba. Non ho neanche una scuola di zumba e questo ci tengo a precisarlo invece, perché tra me e la suddetta attività non corre buon sangue, non che mi abbia fatto mai qualcosa di male, forse è solo il livello d’esaltazione a cui arrivano i suoi adepti a infastidirmi da 1 a 10, 10 e mezzo quasi 11!

Ma chissenefrega della zumba o del burlesque, torniamo alla magia del Natale e soprattutto del Capodanno, unico momento dell’anno in cui nei tristi negozi di intimo si possono trovare accessori e completini sfiziosi, colorati e utili per evadere dalla routine quotidiana, beh, non so se ho visto male io ma mi pare che la situazione già triste di per sé si sia maggiormente incupita: c’era il solito rosso ma davvero poca roba, mentre a seguire,  il colore più allegro era il verde smorto o il bordeaux. E qui mi è venuta di nuovo nostalgia e stavolta non di cosa scrivessi tempo fa per divertirmi, ma di quella città piena di negozi favolosi dove trovi durante tutto l’anno di tutto e di più, di tutte le taglie e soprattutto di tutti i colori: New York!
Veramente nostalgia di New York ce l’ho h24, 7 giorni su 7, essendo la città che più adoro al mondo, non che le abbia viste tutte ma a volte ci sono cose che si sentono e le sai senza doverti chiedere come e perché.
Sono vibrazioni e basta.
Vi dirò, forse a New York sopporterei pure la zumba!

L’anno scorso di questi tempi ero quasi lì ad ubriacarmi di quell’atmosfera favolosa e il mio sogno è tornarci al più presto anche se ora c’è Trump, infatti non faccio parte di quella schiera di persone che hanno detto che d’ora in avanti non ci andranno più perché mi sembra una cavolata grossa quanto il cervello di chi l’ha partorita. Allora vorrei chiedere a tutti questi tizi per quale motivo sono rimasti qui quando c’era Berlusconi e non sono migrati negli States visto che c’era Obama, ah forse perché trattandosi di italiani era giusto rimanessero in loco a lottare per la loro patria a suon di commenti e stati su Facebook! 
L’Italia ha bisogno di voi, grazie davvero di cuore.
Mi risulta poi che gli americani hanno continuato a visitare il nostro paese nonostante il vergognoso governo, quindi credo sia generoso da parte nostra, con tutto lo sdegno che possiamo provare, non privarli della nostra presenza in casa loro.

Non voglio scrivere post troppo lunghi sennò poi non li legge nessuno, questo già rasenta le misure adeguate per non tediare il lettore e pare quindi sia già arrivato al termine anche se è piuttosto inconcludente, magari allora do’ qualche buon consiglio in chiusura così da giustificare l’inutile tiritera di qui sopra:

Cosa fare se vi serve un reggiseno, sesta misura arancione o fucsia o turchese.
Per ora rinunciate, poi mettetevi a dieta o fatevi fare la riduzione del seno così da poter acquistare reggiseni a volontà in sobrie e morigerate tinte  da tappezzeria nei nostri tristi negozietti.
Non crediate di poter risolvere andando da Victoria’s secret a Roma alla stazione Termini perché quello che credevo fosse solo un angolo di vetrina è l’intero negozio, all’interno se riuscite a barcamenarvi in due metri quadri pieni di gente con i trolley al seguito e commessi che piegano minuscoli tanga per tutto il giorno (è che non hanno ancora capito che non c’è niente da piegare), troverete solo mutandine di tre o quattro tipi, i reggiseni non c’entravano e allora non ce li hanno messi, forse un domani, se amplieranno lo store…forse…potremo abbandonare il topless, passato pure di moda, e acquistare un reggiseno da abbinare agli slip più famosi del mondo. Di taglie poi, se seguiranno l’esempio americano, ce ne saranno quante ne vogliamo, infatti si trova la decima così come la seconda con estrema facilità. Le modelle a rappresentanza del brand, “gli Angeli”, saranno pure prese di mira perché troppo magre, ma almeno nei negozi si favorisce qualsiasi tipo di fisico mentre qui si parla tanto contro l’eccessiva magrezza e poi anche una quinta da Intimissimi li mette in crisi.

Victoria's secret, NYC

Viva le donne di tutte le taglie e viva i colori tutto l'anno!

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