Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

venerdì 20 dicembre 2013

Cinque cose che non capisco del Natale

Vi mancavano le mie liste?
A me si quindi ora ne sforno una, indovinate su quale argomento?
Ma le feste di Natale ovvio!

Le 5 cose che non capisco del Natale:

1-Il traffico.
Ho capito che si va in giro a comprare regali e so perfettamente che Roma non brilla quanto all'offerta del servizio di trasporto pubblico, ma che per questo si paralizzi una città no, non lo capisco.

2-I regali inutili.
Cioè tutti quegli oggettini fatti perchè vanno fatti per paura che uno poi si offende, beh secondo me servono solo ad ammassarsi nelle case che poi esplodono nel disordine suscitando nervosismo tanto che poi bisogna prendere le gocce di Ansioten per darsi una calmata e arrivare a capire, in tutta tranquillità, che se prendi una busta, ce li sbatti tutti dentro e li butti nel primo cassonetto fai la cosa giusta. La fregatura è che lo smaltimento dei rifiuti si paga quindi sappiate che i regalini inutili non sono regali ma aumentano le tasse a carico di chi li riceve, non vi pare a questo punto che tanti auguri e una stretta di mano possano essere un dono migliore? Tra l'altro non c'è bisogno di andare in giro in macchina a comprarli così anche il problema inquinamento va un tantino a risollevarsi.

3-La rivalutazione periodica di cantanti come Mariah Carey.
Non capisco infatti perchè la voce, che può non piacere ma non si può dire che non sia bella, di Mariah Carey debba essere riesumata solo in prossimità del Natale e diffusa a più non posso nei centri commerciali, forse lo stesso vale per Bublè. Si, direi che loro sono i cantanti Merry Christmas per eccellenza tanto che se in altre stagioni ti capita di sentire la loro voce ti fa strano di non essere sotto qualche addobbo inghirlandato.
L'altro giorno ho sentito una commessa sbraitare contro la cassa dell'impianto che era proprio sopra la sua testa. Esausta ed infastidita paragonava Mariah Carey ad una gallina starnazzante e infatti c'è da dire che quel cd che riciccia fuori ogni anno da almeno 20 anni ha abbastanza sfracassato le scatole.

4-Le cene controvoglia dai parenti.
Ma perchè non si può raggiungere uno stato di grazia sublime in cui uno, o più facilmente una, possa dire: non mi va di andare al pranzo di Natale dai suoceri quindi NON CI VADOOOO!
Premetto che in famiglia noi siamo pochi e quindi non ho questo problema ma vedo troppa gente  stressata per questo motivo...e ho detto suoceri perchè nella maggior parte dei casi è così ma possono essere zii, cugini, amici di famiglia insomma nel caso sia gente che non si vuole incontrare sarebbe bellissimo capire che si può non incontrarla.
Si può dire di no!
Capito?
Noi possiamo decidere della nostra vita, che sarà pure fatta di compromessi ma questi compromessi sono bastardi: gli dai un dito si prendono la mano, gli dai una mano si prendono il braccio e quando t'hanno acchiappata tutta per benino non c'è più scampo, sei posseduta e vivi di compromessi...con la scusa del quieto vivere.
Ma chi se ne frega di vivere quieti poi? Ma che razza di ambizione è?
L'altro giorno, poco prima di sentir dare della gallina a Mariah Carey, mi trovavo al bar con un'amica quando una bella donna di 40 anni ci ha puntate e deve essere scoccato qualcosa perchè si è sfogata di tutto ciò che non vuol fare in questo periodo, ha concluso che il Natale è bello da ragazzini ma a 40 anni fa schifo. Simpaticissima poi si è scusata dello sfogo ma noi l'abbiamo messa a suo agio dandole manforte. Insomma, una bella donna, interessante, piena di energia ora deve passare 'sto guaio. Non è giusto, e perchè poi? Perchè è Natale e bisogna trascorrerlo con chi ti rende amara l'esistenza, bastasse poi... e no perchè ti devi pure scervellare per trovare un regalo adeguato.

Natale, una festa pagana violentata e trasformata dal Cristianesimo il quale vuole farci credere nella nascita del loro messia nel giorno della festa del Sole Invitto e uno deve andare a mangiare fino a sentirsi male, rompendosi pure le scatole da gente cui spesso farebbe volentieri a meno.
Continuo a pensare che i banchetti originali erano ben più divertenti e soprattutto venivano organizzati per celebrare qualcosa di preciso che era tra l'altro coerente coi tempi. Ora c'è solo una gran confusione e di coerenza nemmeno l'ombra. Basti pensare alla crisi, ai prezzi della benzina rapportati al traffico da regali.

Tuttavia c'è ancora una cosa che proprio mi fa ammattire per quanto non arrivo a capirla e ve la enuncio nell'ultimo punto:

5-La messa in piega.
Per quale cavolo di motivo a queste dannate cene (o pranzi che siano) di cui non frega niente a nessuno bisogna andarci con la messa in piega fresca di parrucchiere non è dato a sapersi. Mistero della fede, non bisogna nemmeno chiederselo il perchè, i capelli devono essere a posto. Punto.
E così il 24 dicembre si vive quel consueto delirio degli appuntamenti last minute dal parrucchiere dove le massaie più esperte si recano tra un'impastata e l'altra facendo a gara a chi ha i figli più indaffarati (perchè ognuna ha partorito dei fenomeni unici ed inimitabili), poi fanno anche a chi ha più nipoti a cena e a chi è riuscita meglio ad ottimizzare e incastrare la preparazione del cenone con la pausa messa in piega.

La vita è bella...dicono! ;)

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