Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

mercoledì 8 agosto 2012

Fa caldo, sono fuori allenamento e ballo la dancehall: chiamate un esorcista!


Dico io se con tutti gli anni di studio di tutto e di più mi dovevo ammattire con 'sti stili nuovi, ma mi piacciono troppo, sono molto cool e se vuoi usare certe musiche beh...lo stile giusto è quello.
C'è poco da fare!

Insomma lo scopo del mese, che è diventato quello della settimana è affinare la tecnica della dancehall, magari tralasciando quelle parti acrobatiche che nemmeno mi piacciono e rendono tutto pure abbastanza volgarotto.
Come sempre i miei miti coreografi americani come Hi-Hat e Tanisha Scott nelle loro coreogafie per i video e i concerti delle star hip hop e R&B adottano questo stile ma facendolo diventare la naturale evoluzione delle streets dance come l' hip hop che ormai comprende anche queste cose.
E che balletti riescono a tirar fuori...spettacolari!
Così tra movimenti conosciuti, spesso derivanti addirittura dal vecchio funky e qualche pas de bourrè ci scappano questi passetti sfiziosissimi che rendono tutto più figo.

Non sia mai che io non insegua i miei miti, quindi, prima di metterci del mio, la base la devo apprendere dalla fonte e deve essere precisamente quella...assolutamente, sennò che maestrina aMMericana sarei?

Dunque che cos'è la dancehall?
Potrei postare un video e chi s'è visto s'è visto!
Ma no!
Troppo facile.

Proverò a spiegarlo.
Mmm...dunque, prendiamo un grosso frullatore o meglio un gigantesco shaker e mettiamoci dentro una lapdancer (senza scarpe magari, che poi nel mescolare il tutto con veemenza mi va a ferire a morte qualcuno con quelle zeppone tacco 15), una danzatrice del ventre, una ballerina afro, una hip-hopper e spruzziamoci dentro una bella dose di reggae jam.

Ora shakeriamo il tutto molto ma molto bene perchè i rischi sono i seguenti:
-che esca una tipa prevalentemente lapdancer e allora non va bene, dopo anni di studio e la tiritera sulle tecniche nuove mi vai a sminuire con le sinuose movenze da spogliarellista, con tutto il rispetto (magari a saperle fa) ma è riduttivo;
-che esca qualcosa troppo hip hop old style, e non va bene neppure questo, sembrerà la solita solfa e il nuovo va a farsi benedire in un attimo;
-che si crei una figura troppo tecnica e allora poi sembri una che si vuole emancipare ma non sa stare lontana da Matt Mattox e dal suo all that jazz, ok la base, ma a volte bisogna come si dice imparare l'arte e metterla da parte.

Insomma in questi casi, va ributtato tutto dentro e bisogna continuare a shakerare per bene finchè il composto non sarà omogeneo e avrà dato forma a questo stile che ha un po' di tutto ma in una veste totalmente diversa ed entusiasmante, insomma molto yeah, ovvero la dancehall.
Interessante proprio come esperienza fisica, credetemi.

Ieri ho preso il borsone, lo shaker, le mie nuove scarpe che spaccano,
eccole qui:
sono andata in sala, ho interpretato la parte di tutti gli ingredienti e ho iniziato a shakerare, quando mi sentivo pronta e sbattuta al punto giusto e quindi credevo di vedere finalmente una coreografa very cool in perfetto stile dancehall...ahimè...tutto quello che mi sembrava di aver appreso è evaporato allo specchio.
Non è uscita nè una lapdancer (che poteva pure avere dei punti a favore), nè una hip-hopper old style tantomeno nessuna delle altre ibride figure elencate sopra ma si è materializzato un essere che non avevo contemplato nei miei progetti e cioè una nevrotica indemoniata bisognosa di esorcista.

Vi assicuro che ondeggiare il bacino in perfetta sincronia col gioco di piedi che serve a compiere il movimento ruotando su se stesse, mentre fai rotazione dell'anca e apro e chiudo con le ginocchia abbinando una corretta attività del busto e delle braccia è una cosa allucinante, per forza ne esce una diavoleria e le diavolerie sono di competenza dell'esorcista.
Tutto fila quindi.
Ah ovviamente bisogna inserire questi passi e passettini nei tempi musicali giusti vincendo il mal di schiena e l'acido lattico dovuto alla mancanza di allenamento, limiti questi che anche se non si vede ti fanno arrancare correndo appresso alle note e facendoti sembrare quella musica sempre più veloce e dispettosa.

Alla fine ho capito tutto quello che c'era da capire ma vi risparmio il filmato che documenterebbe a meraviglia il mio folle pomeriggio, tra oggi e domani completo l'opera e...chissà...

Intanto ora che mi sono sforzata di spiegare con la parola scritta, che è ciò che caratterizza un blog, un video fico ve lo lascio pure.
Anzi due!
Prima "Where have you been" official che merita, ma poi anche quello del making of, dove vedere che anche Rihanna c'ha i capelli bruttarelli e arruffati in sala prove...come dire, non cambia niente e lei rimane una strafiga pazzesca, ma un po' rincuora!

"Where have you been"
official video

"Where have you been"
Reharse
Beh in effetti...sembrano un po' indemoniati pure loro eh?! Da notare la coreografa col cappellino dell'Italia!!!   Con uno di questi ballerini c'ho fatto lezione, attingere alla fonte diretta è fondamentale per me! 
Per approfondire e chiarire giusto un pochettino: la dancehall non è propriamente una novità, è una derivazione del reggae e nasce in Jamaica alla fine degli anni '70, tuttavia molte star come Rihanna, Black Eyed Peas e Sean Paul, per citarne alcuni, l' hanno portata a livelli internazionali sulla scia del successo che riscuotono in tutto il mondo con le loro canzoni e i loro shows.  Da qui le derivazioni degli stili di danza e le contaminazioni con l'hip hop.    Carla 
Be First to Post Comment !

Custom Post Signature

Custom Post  Signature