Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

giovedì 9 agosto 2012

Saran belli gli occhi neri, saran belli gli occhi blu, ma le scarpe...


Post frivolo.
Lettore avvisato mezzo salvato!
Ma il frivolo per me è parte del serio, i due elementi devono compenetrarsi per generare una vita quanto più gratificante possibile.
Fine delle scuse per giustificare il fatto che sto per parlare di scarpe.

A nove giorni dal rientro vacanziero ho passato la mattinata al centro commerciale con la scusa della spesa, tipo, arrivo al centro commerciale ore 10.03 (come testimonia il cartellino), inizio spesa al supermercato ore 13.00 circa.

In quelle tre ore di vuoto sono stata rapita dagli alieni che mi hanno catapultata in giro per vetrine. Io non volevo ma non potevo mica opporre resistenza, gli alieni quando si straniscono sono capaci di tutto, anche di farti comprare scarpe, vestiti, borse e accessori vari contro la tua volontà.
Sono terribili, tu non vuoi, dici che ne hai già tanti e che sarebbe una spesa superflua ma loro insistono e ti minacciano e tu, terrorizzata, ti ritrovi a cedere.
Tuo malgrado.

Non mi era mai capitato di pagare cinque euro per il parcheggio. Ho annullato subito l'operazione credendo si trattasse di un errore, poi ho letto per bene il regolamento e ho scoperto che invece aveva ragione quella macchinetta infernale, l'unica funzionante di tutto il centro, quella a due km dal mio posteggio: tre ore e mezza o frazione fanno cinque euro!

Urca!

Beh però c'è da dire che non mi hanno fatto pagare le ulteriori tre ore spese per raggiungere l'unica cassa automatica funzionante, mentre nel mio portabagagli i surgelati erano messi a dura prova dai quaranta gradi di temperatura africana di passaggio per l'ennesima volta qui a Roma.

Vabbè, tutta colpa di quelle maledette scarpe che ho guardato e riguardato e poi ho fatto altre cose ma dopo aver posato delle buste in macchina, tanto per sentirmi più leggera e più agile per la prova, sono tornata da loro e le ho riguardate: tutte firmate, a metà prezzo e tutte del mio numero, il 36.
Per l'occasione mi stava bene pure il 35 così avevo pure una certa scelta a disposizione.
(Non sono una nana ma ho i piedi piccoli).
Scarpe immettibili per la vita di tutti i giorni ovviamente, a meno che non hai occasione di fare la superfiga 24h su 24.
Tacchi vertiginosi, colori eccentrici e plateau altissimo, scarpe fantastiche, di quelle che bisogna averle, così, non tanto per metterle, ma sapere di possederle ti fa sentire meglio.
Più sicura.
Più figa.
Più tosta.
Più una che osa e non come quelle che si provano scialbi sandaletti bassi e pratici, molto simpatici, davvero spiritosi, e così via con tutta un'altra serie di aggettivi adatti a giustificare lo scarso senso del fashion che emanano.
A tal proposito c'è una frase di un filmetto comico anni '60 che mi fece troppo ridere, diceva:
Gonna lunga e tacchi bassi non ispiran grandi spassi!

Ah Ah Ah!
Come dargli torto!

Insomma, tra una puntatina e l'altra nel reparto calzature, sono salita al piano superiore per distrarmi e dopo aver comprato una borsa della stessa marca delle scarpe e sempre a metà prezzo, mi è andato l'occhio su una vetrina, al centro della quale troneggiava un manichino con indosso una maglietta che riportava una scritta rosa fluo la qual diceva:

 (Cenerentola è la prova che un nuovo paio di scarpe possono cambiare la tua vita)

Sarà un segno degli dei?
Mi sono detta.

Qualcuno mi sta forse dicendo: Va' e compra quelle scarpe, sciocca di una donna, ancora non hai capito? Sono a metà prezzo, del tuo numero, dei tuoi colori preferiti, cosa fai ancora quassù ...scendi ordunque ai piani inferiori, laddove alberga il diavolo, e prendile: sono lì per te! 

Ho anche immaginato una specie di Zeus lanciafulmini mentre materializzava scarpe luminescenti direttamente dall'Olimpo, fissandomi con i suoi occhi dannatamente magnetici e nel contempo provocatori.

(Finirà 'sto caldo prima o poi, portandosi via relativi deliri e allucinazioni, si, finirà, voglio crederci).

Che bello però, a Cenerentola le nuove scarpe l'hanno cambiata davvero la vita, eccome!
Certo, sempre che ti piaccia sfracassarti di noia dentro un castello a fare niente, tant'è che in Cenerentola 2, in pochi lo sanno, si veste male come quando lavava per terra comandata a bacchetta dalla matrigna cattiva, va a fare la spesa al mercato, sta simpatica ai poveracci e fa pure pace con le sorellastre.
Magnanima, umile e in ciabatte, quindi ... no, dio delle scarpe non mi freghi, non le comprerò, ma dato che un'altra visitina in quel reparto non costa niente, dopo cinque minuti eccomi di nuovo lì, davanti a quegli attrezzi infernali.
Precisamente questi:

Ma perchè questo tentennare?
Questo prova e riprova, sali e scendi?
Diciamo che un po' fa parte del gioco, crea suspence, rende l'atto dello shopping più trasgressivo.
Lo faccio o non lo faccio?
Insomma fa proibito, quindi, desiderabile.
E questa è la spiegazione che rende più affascinante il mio indugiare, la realtà però è anche un'altra, quella poco avvincente e decisamente terra terra, cioè che a metà prezzo di un prezzo alto sono comunque costose, poi inizi a pensare che vuoi essere saggia e se sai che non le metterai quasi mai è come se costassero di più, poi non è tanto il potersele permettere o meno, il fatto è che poi comunque non potrei permettermi l'autista che mi ci scarrozzi in giro.

Maledettissime!
Non erano nemmeno tanto scomode, anzi, ma un conto è alzarsi dalla poltroncina del reparto scarpe e raggiungere  lo specchio posto a un paio di metri e un conto è camminarci nel senso proprio di... camminarci.

Ah, quello specchio!
Deve averne viste delle belle.
Se ne sta lì zitto zitto mentre tu ti ci piazzi subito davanti, se ti va bene, sennò devi aspettare che qualcuna prima di te si tolga presto dalle scatole e appena sei in pole position, in una frazione di secondo -paf- ti riflette con le scarpe delle meraviglie ai piedi mentre immagini la prima volta che le indosserai.
Fugace momento questo, in cui ti si paleseranno dinanzi una o più delle seguenti situazioni-opzioni:

1-qualcuno che te le guarderà con invidia (spesso trattasi di donne facenti parte della categoria vorrei ma non posso).

2-Qualcuno che le guarderà maliziosamente (uomini che pensano a una cosa sola, cioè nè più nè meno a quello cui stai pensando tu che l'hai indossate col chiaro intento di suscitare tal pensiero).

3-Lo sguardo di tua figlia che prima ancora che pronunci la frase: "Belle! Me le presti?" verrà fulminata dalla tua di frase, che suonerà più o meno così: "Scordatelo!"

4-Poi c'è  l'amica complice che approverà, ti sosterrà e ti elogerà nemmeno avessi deciso di partire con i tuoi risparmi alla volta di nobili cause tipo tutti uniti contro l'abbattimento delle sequoie, salva un albero, salva una vita!

5-Infine vedrai anche tuo marito nell'atto di scuotere la testa pronunciando, con gli occhi al cielo, la seguente affermanzione: "Quelle scarpe sono sbagliate e ti rovineranno la schiena!"

Uffa il solito guastafeste.
Ma non potevi appannarti specchio del cavolo?

Non dimentichiamoci però che a tutto c'è rimedio quindi, basta immaginare le situzioni-opzioni in un ordine diverso, facile no?
Diciamo che è bene partire dal punto 5, ovviamente, e lasciare per ultimi il punto 1 che fa molto stronza che guarda beffarda dall'alto e il punto 2 in cui la stronza dimostra di sapere il fatto suo e di avere gli uomini in pugno.
Non dispiacetevi per le altre, il cuore di stronza sta tutto lì: ce l'ho solo io. punto.
La compassione non è contemplata.

Ora non so come sia passata a dare consigli non richiesti ma dato che ci siamo, se non vi ci sentite, così stronze (scusate l'ennesima parola esplicita, vi avverto ne seguiranno altre) ricordatevi che c'è sempre chi pensa a voi, come ad esempio gli autori di questi preziosi libri:

Forte eh!
E' pure la versione aggiornata, che non lo sapevate che le stronze si evolvono?
Se bisogna diventare stronze, e sia.
Ma attenzione, purchè aggiornate alla versione più recente, sennò si sballa il sistema operativo e va tutto a puttane!
Ma tanto è proprio là che vogliono andare a parare, o no?

Lo ammetto, quel libro in foto è mio, l'ho comprato tempo fa, così per ridere, voglio vedere di che tratta precisamente, scoprire se l'autrice la pensa come me e soprattutto verificare alla fine chi tra le due sia più aggiornata.


Ma c'è anche questo:

e poi torniamo a quel che dicevo pure io, e cioè che:

Vabbè, ora che abbiamo tutti gli strumenti per diventare delle irresistibili dominatrici, giungo alle conclusioni.
Stamattina è andata a finire che dopo aver rimirato le scarpe più belle che potessi vedere senza acquistarle, ho comprato una camicia per mio marito mentre per me, borsa a parte, un libro di Cecelia Ahern, uno smalto rosa-lilla da Kiko a € 2,50 e queste:


poi la sfigata sarebbe Cenerentola!

Miranda (Devil) Milian
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