Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

sabato 4 agosto 2012

Giovani routard a cinque stelle


Mi stavo chiedendo dove siano finiti quei giovani squattrinati (e non) che se ne andavano in vacanza sorridenti, con lo zaino in spalla e tanto spirito d'avventura in cerca di un campeggio.

Vero che non ce ne stanno più in giro?

Io ero schizzinosa, avevo paura degli insetti e l'idea di bagni e docce in comune mi terrorizzava quindi non l'ho mai fatto. Se non avevo abbastanza soldi  rinunciavo alla vacanza e amen. Anche perchè i miei non mi hanno fatto mancare nulla, con loro ho visitato sempre luoghi magnifici ma non mi hanno mai messo i soldi in mano spedendomi in Sardegna.

La situazione dei giovani oggi, è inutile che lo sto a ripetere io, è davvero preoccupante, ovvio che sto dalla loro parte, ma possibile che proprio in un periodo come questo fanno a gara a chi fa la vacanza più esotica?
E la sfoggiano pure, sentendosi realizzati!

Sono molto dura lo so, il mio punto di vista può non essere condiviso ma i giovani rivoluzionari li preferisco a quelli che si concedono il passo più lungo della gamba e che pur cercando lavoro prenotano con largo anticipo una vacanza costosa e non rimborsabile.
Ma non vanno in conflitto le due cose?

Li sento rammaricarsi, lamentarsi, li vedo affaticarsi alla ricerca di uno straccio di lavoro che quando lo trovano è precario e sottopagato, li vedo rinunciare a normalissime cose per via degli scarsi guadagni, quando non nulli, e poi... vanno in vacanza in hotel, nei resort e spesso anche in inverno si concedono i week end nelle spa. Io se a vent'anni fossi incappata in posti del genere trovandomi immersa nella brodaglia umana di terme e piscinazze varie sarei caduta in depressione, altro che relax.
Poi mi toccava fare gli straordinari per pagarmi lo psichiatra.
Eppure non ne ho risentito, credo, o forse sono nevrotica proprio per questa remota carenza?
Va  a sapere :)

Forse è tutto collegato: degrado socio-culturale, personalità basate sull'importanza dell'apparenza, famiglie incasinate, mancanza di lavoro, quindi di soldi, e così la naturale conseguenza che potrebbe essere una gran voglia di lotta e di rivalsa spesso si riduce ad una gran confusione di valori.

Ma se piangi perchè non hai soldi, come fai ad avere l'iPhone e a fare una vacanza in categoria extra lusso?
Come fai a rallegrarti affermando soddisfatto che la Apple è seria e ti cambia il telefono se si rompe, quando dovresti essere incazzato nero perchè produce un aggeggio da quasi 1000 euro, tu fai i sacrifici per comprarlo e poi con molta probabilità ti si rompe e devi sobbarcarti pure la scocciatura di andarlo a cambiare.
Ma se per quella cifra mi dai un telefono difettoso come minimo vieni tu a casa mia quando fa comodo a me e mi porti quello nuovo e funzionante su un vassoio d'argento.
Anche silverplate al limite può andare!
Il vassoio.

Così spesso senti frasi del genere:
Che fico hai visto... me l'hanno cambiato!
E te credo, vedi un po'.
Ah ma l'ho preso a rate con l'abbonamento! 
Il che non equivale ad averlo preso gratis ma anzi a pagarlo di più e come se non bastasse sei pure vincolato ad un operatore che non puoi cambiare finchè non hai finito di pagare, cioè quando già è uscito il modello successivo e il tuo non ha più mercato.

Non mi piace generalizzare e nemmeno fare la facilona, ma ne vedo intorno a me di atteggiamenti simili, in sostanza, noto tanti giovani che preferiscono giocare ai ricchi con la complicità dei genitori anzichè imparare ad alzare la testa con dignità e senza vergogna, davanti alle difficoltà che incontrano, e sforzarsi di tirare fuori più grinta possibile per diventare loro un bel martello e schiacciare a livello di incudine chi l'ha ridotti così.
 
Carla
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