Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

giovedì 6 giugno 2013

La Sylphide (recenZione)


Con tutto il rispetto perchè si tratta di storia ma...locandina davvero molto triste!
Stasera ho, in via del tutto eccezionale, tanto sonno ma voglio scrivere un benedetto post anche perchè qualcuno mi ha chiesto se per caso mi sia addormentata.
Eh addormentata, magari!
Purtroppo l'addormentamento non rientra nei miei usi e costumi, io ce lo vorrei far entrare, gli mando l'invito in carta bollata però non cambia niente, sto sveglia, stanca da morire e piacevolmente accoccolata nella mia coperta morbidona ma dormire ...no, non se ne parla.

Aggiornamenti:
La scorsa settimana ho compiuto gli anni e c'è stato il saggio della mia scuola che è stato davvero bellissimo! Sono tanto soddisfatta e ora mi sento leggera e libera come una farfalla, anzi come una sylphide.
Si la sylphide, quello spiritello leggiadro del balletto di Bournonville che ieri ho visto al Teatro dell'Opera e di cui ora vi farò una bella recenZione. Con la Z come scrive il tronista di Maria De Filippi  nel curriculum. Si si, il tronista c'ha il curriculum dove è evidenziato che di lui se ne è parlato in varie recenZioni su riviste nazionali come Chi e Verissimo! E infatti è verissimo, l'ha scritto con la Z!
Le riviste poi, è verissimo: sono nazionali così come è anche verissimo che sono demenziali.

Entriamo ora nel vivo de La Sylphide partendo da un presupposto: le protagoniste dei balletti classici sono tutte delle sfigate. Il loro scopo nella vita è accalappiarsi un tizio in calzamaglia che saltella e spiroetta notevolmente, ma questo tizio volente o nolente è sempre causa della loro prematura morte. Questo perchè nonostante la faccia d'angelo sotto sotto è un disgraziato che corre appresso ad ogni gonnella (vedi Giselle) oppure perchè non è abbastanza sveglio da salvarla in tempo cadendo in trappole più che evidenti (vedi Lago dei Cigni). Solo Romeo riserva amore esclusivo alla sua amata... tuttavia Giulietta muore lo stesso. Quest'ultimo almeno ha la compiacenza di mettere di suo pugno fine ai suoi giorni per non lasciarla sola nell'aldilà.
Avendo concluso così poco nell'aldiqua, hai visto mai! ;)

La Sylphide
Primo atto.
Inizia lo spettacolo e la prima cosa che penso è: menomale che dura solo mezzora, perchè incastrata in platea divento claustrofobica e poi anche perchè la mia vicina di poltrona ha un profumo disgustoso che pare un dopobarba scadente della Standa misto a crocchette di patate.
Onestamente non so nemmeno io come sia possibile questo mix ma giuro che era così, allora mi son dovuta tenere per buona parte del tempo l'incavo del mio braccio incollato al naso così da inalare il mio Chloè che stava subendo quell'affronto deprimente.
Poco dopo, dimenticata la claustrofobia (ma non quell'osceno profumo) mi è presa la ridarella perchè la Sylphide stava prendendo una piega davvero buffa: tra una svolazzata e l'altra elargiva botte in testa al giovane da sedurre il quale stava beatamente facendo la pennichella in poltrona, poi sempre svolazzando sparisce dal camino per rientrare dalla finestra.
Il guaio è che lui sta per convolare ma distratto dall'eterea figura alata manda a puttane le nozze.

Intervallo.
Set fotografico fuori dal teatro per caricare le foto su Instagram, avere tanti like e incrementare  i followers che sono stati capaci di appassionarsi alla foto di un creme caramel
Una roba assurda che non vi dico ma divertente perchè quando non sai che fare c'è sempre qualche fotina da caricare su questo simpatico social-network.

Secondo atto.
Il non-profumo della vicina ha un'ottima persistenza come l'odore del disinfettante nelle corsie degli ospedali, la mia borsa Patrizia Pepe continua a sputarmi fuori le cose che invano cerco di incastrare al suo interno e un gruppo di streghe prepara misteriose pozioni tanto che qualcuno dietro di me sussurra: "Sembra quella di Biancaneve".
Al sentir nominare la mia Biancaneve mi sono emozionata!
Una volta andate via le stregone il palcoscenico si popola di sylphidi, il giovanotto in kilt esegue una serie di batterie perfette (salti particolari e difficilissimi) mentre la Sylphide ha un'incertezza che un altro po' va lunga, dopodichè le si staccano le alette e muore. Esagerata, può capitare a tutti di scivolare!
A questo punto lo sventurato ricorda di aver lasciato quasi sull'altare la sua fidanzata che proprio in quel momento gli sfila sotto il naso in corteo nuziale accompagnata ad uno con cui si è presto riconsolata e che è da quando è iniziato lo spettacolo che gufava e faceva di tutto per farli lasciare andando a raccontare a tutti della tresca con lo spiritello svolazzante.
Che soola per il giovanotto in gonnella scozzese.
Le fattucchiere hanno avuto la meglio.
E pensare che senza preparare complicate pozioni magiche immerse nel fumo degli effetti speciali bastava che mandassi sul palco la mia vicina di poltrona e con quel mix allucinogeno le avrebbe accoppate tutte le sylphidi, una per una, dopodichè le streghe avrebbero sicuramente fatto carte false per ottenere la ricetta di quell'olezzo letale.
Presto fatto: rimediare una confezione (se esiste ancora ma temo di si) di Brut 33, versarla interamente in una padella e friggerci due patate. Una volta pronto far raffreddare, versarselo addosso TUTTO e recarsi al Teatro dell'Opera ad ammorbare le ballettofile che deridono le trame ma restano sempre e comunque affascinate dai romantici tutù.

Miranda (devil) Milian

PS: Scrivendo questo post mi sono addormentata alla grande sul divano almeno tre volte, è stata un'esperienza fantastica che non dimenticherò mai!



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