Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

giovedì 17 gennaio 2013

Carlotta Gianduiotta

Ciao, mi chiamo Carlotta Gianduiotta e sono buonissima!

Vi presento Carlotta Gianduiotta, la mia sensazionale torta gianduia.
Mi è riuscita di un buono ma di un buono che più buono non si può, un mix di gola e lussuria sturbosissimo che dopo averla mangiata tocca andarsi a confessare tanto è peccaminoso il piacere che provoca al palato.

Pensandoci bene non mi sembra di aver mai bloggato una ricetta, dunque potrei farlo ora, quale migliore occasione? E poi lo fanno tutte le blogger, non solo le neo-mamme perfettine saputelle, perchè non dovrei farlo io?
Però c'è un piccolo problemino, sono una di quelle che va a occhio quindi tenterò di ricostruire le dosi esatte ma vi dico subito che gli unici cui sarà possibile replicare questo capolavoro sono quelli che potranno facilmente procurarsi la gianduia torinese doc. Che non vi venga in mente di sostituirla con la nutella perchè non si può minimamente paragonare.

Ingredienti:
-300 gr di farina
-100 gr di zucchero
-50 gr di frumina
-una bustina di lievito
-una bustina di vanillina
-un pizzico di sale
-3 uova
-un pezzo di burro a occhio
-gianduia spalmabile in barattolo qb (che sta per quanto basta)
-qualche pezzetto di torrone gianduia con nocciole
-latte a occhio

Preparazione:
Versate tutti gli ingredienti, tranne la gianduia e il torrone, in una ciotolona piuttosto capiente e soprattutto profonda, così quando sfrittellate il tutto con le fruste elettriche non vi si annebbia la cucina con la farina che svolazza formando nuvole polverose a contatto con i suddetti arnesi. Il burro scioglietelo prima a bagnomaria. Mescolate tutto per benino con le fruste elettriche e godete alla vista di quel cremone denso che vi ci buttereste dentro a fare il bagno. Quando è omogeneo, anzi per dirla come si deve, quando il composto è omogeneo aggiungere qualche cucchiaiata di gianduia e rimescolare bene il tutto col cucchiaio magico di Amèlie, cioè un normalissimo cucchiaio da minestra ma che va usato mentre si sorride amabilmente. Quando il composto è di colore omogeneo ed emana un profumo che vi pervade di eccitazione e felicità versate il tutto nello stampo per dolci, meglio se a cerchio apribile. Inutile ricordare che lo stampo va imburrato. Per fare prima io ci spalmo l'olio con le mani e successivamente lo infarino suonandolo tipo tamburello, infine butto via la farina in eccesso. Per non sentirmi in colpa oggi ho evitato di sprecarla e ci ho infarinato i petti di pollo da fare con la crema alla Philadelphia, buoni pure quelli.
Ma torniamo a Carlotta Gianduiotta che è pronta per essere infornata, ebbene infornatela e fatela cuocere a 180° per mezzora, a questo punto aggiungete sopra i cubetti di torrone alle nocciole e fate cuocere un altro quarto d'ora.
Fate raffreddare e godete!

Avrei dovuto filmare la faccia di mia figlia quando l'ha assaggiata, per tenere il video come un trofeo a ricordo di un successo memorabile.

E pensare che è partito tutto per evitare di buttare via la gianduia in scadenza comprata l'anno scorso a Torino, quando andai per il concerto di Rihanna. Me l'ero ben nascosta per tenerla da conto e pregustarla pian piano da sola, evitando accuratamente di offrirla, che avida! Così oggi ho voluto trasformare questo gesto egoista in un atto d'amore e ci sono riuscita.

Miranda (devil) Milian la donna da sposare!

PS: Consiglio per come calcolare il burro a occhio: guardate il panetto molto attentamente, fissatelo senza distogliere lo sguardo e la dose da tagliare vi verrà suggerita sicuramente dall'istinto, detto "occhio"!
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Anonimo ha detto...

Me fai prende un kg solo a leggerti :-*

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