Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

sabato 5 gennaio 2013

Predatori da boutique, si saldi chi può


Post della buona notte molto terra terra vi avviso, più che altro nel finale quindi, se siete molto snob ed esigenti vi consiglio di lasciar stare e di navigare in altre acque, non so, magari sapere.it o immanuelkant.com potrebbero essere delle idee ma vi prego, se pensate di ripiegare su fabiovolo, allora restate qui e io ne sarò felice!

Ordunque (che parolone eh, serve per tirar su il livello del post) oggi sono iniziati i saldi, però dato che ho tanta roba e in questo periodo mi sento appagata sembrava non me ne fregasse niente...sembrava.

Così ho passato un pomeriggio piacevole con mia madre che mi ha cucinato le sue ottime polpette da portare a casa, ho rivisto un'amica carissima d'infanzia neo-genitrice che mi ha dimostrato tanto affetto, mi sono presa da casa di mamma il tutù del mio ultimo saggio che mi serve per fare una cosa, ho fatto lavare la macchina che quasi non la riconoscevo e ho goduto di un insolito traffico zero. Me ne stavo tornando tranquillamente a casa ad un'ora decente quando però, con la scusa degli ultimi impiccetti della befana, ho sentito la necessità impellente di andare a sbirciare nei miei negozietti preferiti al centro commerciale e non posso credere di aver visto dei guanti di semplice lana che costavano 48,00 Euro ribassati a 43,00, non c'è che dire, quel che si dice un affarone!
Guanti a parte mi sono subito pentita, col tutto che il diavolo mi sta simpatico, quel posto certe volte è davvero l'inferno e stava rischiando di rovinare il mio tranquillo pomeriggio, ma niente paura, ho rimediato subito acquistando l'ennesimo paio di leggings leopardati. Come se non bastasse stavolta la stampa animalier è impressa su righe multicolor. Me li sono subito immaginati addosso nell'atto di danzare selvaggiamente (ma con stile) un RNB con influenze reggae e li ho visti perfetti, così ho pensato di indossarli a danza lunedi che però è il giorno di classica, quindi semmai opterò per uno zebrato più soft.
Ma che mi avrà preso tra zebre e leopardi quest'anno? Inventerò la zoodance, tra tante minchiate potrebbe essere pure apprezzata chissà, meglio di quel buffone coreano credo proprio che potrei fare. Dato che mi piace mangiare potrei fare, che so, la gnam gnam style!
A proposito, ci credete che io quella canzone non l'ho mai, proprio mai sentita? E' bello starsene al di fuori, un po' come quando provi soddisfazione perchè non conosci i tizi del grande fratello e davanti ad un: "...ma come non sai chi è quello?"
Tu rimani indifferente perchè no, davvero non lo sai.
L'interlocutore si sente subito in difficoltà e si giustifica dicendo che ...ah lui lo guarda solo per farsi due risate e per vedere fin dove arrivano. Ma che cavolo ci sarà mai da ridere nel vedere il degrado del genere umano? E poi, dopo il sesso uso ombre cinesi in diretta (per finta ma la gente è allocca e ci crede) dove altro dovrebbero arrivare? A spararsi davanti alla telecamera?
Beh, magari!
Sto scherzando, non mi fate la paternale, please ;)

Ma torniamo all'ameno quadretto del centro commerciale stile week end, arricchito dall'additivo saldi che è risultato triste come mi aspettavo: famigliole che si trascinano, bambini piccoli straniti perciò ululanti, bambini più grandicelli che si devono sfogare e ti investono, sbucando da ogni dove correndo all'impazzata. E poi... ci sono loro, i vincitori assoluti del premio I love shopping in trash e cioè le atteggione vestite da lap dancers da una parte e, pari merito, quei mariti che, come ciocchi impalati, aspettano le rispettive consorti perennemente operative nei camerini prova.

Le prime camminano mano nella mano con i loro fidanzati, che seppure hanno l'aria tronfia, vista la sventola che si portano appresso, camminano sempre un passo indietro e sono sempre più bassi. Sicuramente anche per via dei trampoli da stripper su cui si pavoneggia l'amata, molto bora ma con una boria che non vi dico.

I secondi, non si reggono, e a tal proposito rinnovo il mio appello:
donne non portatevi i mariti quando fate shopping.
A loro non piace e si annoiano. Non vi illudete, perchè non si tratta di una dimostrazione d'amore nè di un atto dovuto e poi, è scientificamente provato che guardano il culo a tutte quelle che entrano nel negozio.
Lo fanno tutti e vi assicuro che non gliene sfugge uno, tra l'altro non hanno un briciolo di savoir faire e si rendono ridicoli all'occhio esperto (il mio) facendo i finti tonti. Per esempio, si massaggiano il collo e intanto si girano a guardare quella, oppure guardano l'orologio ma con la coda dell'occhio ammiccano su quell'altra. Poi ci sono quelli che invece vogliono farsi sgamare, non sia mai ci sfugga che uomini veri siano! Questi, dopo che hanno dato l'occhiata locale furtiva ti guardano in faccia con la stessa espressione di Alvaro Vitali quando sbircia dal buco della serratura nei film tipo "La liceale nella classe dei ripetenti" o "Pierino medico della Saub" il tutto con pupi in braccio, passeggini tra le mani, borse delle mogli in dotazione e carrelli della spesa al fianco. Perchè loro sono capaci di mostrare fieri il loro bambino che hanno fatto con quella santa donna che si sta provando le vesti nel camerino, ma allo stesso tempo, si sa, l'omo è cacciatore e deve caccià sennò va in depressione!
Signorecheridere.

Ora buona notte!

Miranda (devil) Milian che è felice di riempire ancora la calzetta e che i doni impacchetta fingendo di volar sulla scopetta!

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