Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

venerdì 25 gennaio 2013

Daje Itaglia. L'unico partito veramente onesto

Ho ideato la campagna elettorale per l'unico partito onesto che dice la verità, tutta la verità

C'è di che ridere nel vedere i manifesti della campagna elettorale con i quali hanno tappezzato tutta Italia.
Si contendono un posto a Zelig o che altro?
O è semplicemente una gara a chi la spara più grossa?
Stavolta più che mai mi sembra.

Dunque, la Meloni dice che con "onestà" va verso il futuro senza paura, e il "senza paura" lo attribuirei al potere di photoshop. Infatti il noto programma di grafica e fotoritocco c'ha risparmiato la visuale degli occhi a palla, che sul manifesto avrebbe inquietato non poco, sai che paura!
Quanto all'andare verso il futuro, beh, in futuro s'inventeranno certamente qualcosa di più sofisticato, grazie al quale i grafici riusciranno a farle sparire pure le borse sotto gli occhi che ancora campeggiano sul cartellone.
Il nome del partito si commenta da solo e il fatto che incoraggi un viaggio verso il futuro con La Russa direi che non fa paura ma paurissima, perciò c'andasse da sola. Anche se poi le alternative per noi non sono chissà che, però...c'andasse da sola uguale. Ma poi c'è pure Gasparri, come fa a non avere paura?
Mi vien da ridere, sembrano i Brutos, altro che fratelli d'Italia!


Poi ci sta un tizio del PDL il quale ci informa che la "politica seria" esiste.
Ah Ah Ah!
E questa si che è una notizia, falsa, ma lo è ...e comunque anni al governo ce lo potevano dimostrare invece di imbrattarci i muri adesso.

C'è Bersani che non sapendo più cosa dire, dal momento che le maniche se l'è già rimboccate e pure i giaguari sono stati smacchiati da tempo, allora afferma che c'è un'Italia "diversa". E' talmente vago lo slogan che appare anche piuttosto ridicolo. Un'Italia diversa sarebbe quella che si ribella come si deve e che magari spegne la tv e s'informa sul serio. La ribellione dovrebbe partire molto a monte, quindi ben prima e non a disastro avvenuto. Dovrebbe consistere nel non permettere di essere manipolati e quindi nel prevenire guai, ma questo -ahimè- è possibile solo se ci si sforza di usare il cervello che andrebbe allenato per benino. Dunque no, un'Italia diversa non la vedo possibile per ora e a Bersani, così come a molti altri suoi pari, non converrebbe nemmeno.

E ora veniamo al pezzo forte, ci sta Monti il quale ci invita a votarlo "per non tornare indietro".
E' proprio evidente che essendo tutti, e dico tutti, riusciti nel giochetto di rimbecillire un popolo ben predisposto alla decerebrazione, nemmeno si sprecano con frasi un tantinello più intelligenti. Ok, lo slogan deve essere semplice, breve, chiaro, deve arrivare, essere ricordato facilmente... ma qui si esagera diamine.

Forse mi sono sbagliata, il pezzo forte viene ora: Casini che difende "i deboli e le famiglie".
Ci mancava che avesse l'aureola nella foto ed era perfetto, tanto co' photoshop ci vuole un attimo. Verrebbe da chiedersi chi crede di prendere in giro. Facile: gli italianiiii! (Almeno quelli che pascolano, che però sono tanti). 
Poi c'è da dire che se non ci fossero i deboli (di mente) col cavolo che uno come Casini stava dove stava a guadagnare quel che guadagna, lo credo bene che deve difenderli, peccato che non ha la minima intenzione di farlo e seppure dovessero dargli retta non lo farà.

Poi ci sono i Casapound, che distribuiscono volantini dove senza risparmiare errori di sintassi, di lessico, di grammatica varia e chi più ne ha più ne metta, spiegano tentano di spiegare quali siano le loro intenzioni, perchè guai a parlare di programma, loro sono fieri di non avercelo. Si si, me l'ha detto proprio uno di loro in persona, dato che educatamente gli ho corretto pure un paio di errorucci mi ha pure accusato di fare la "maestrina".
Ah Ah Ah e certo, che non lo sa? Quello faccio!

Per concludere con le barzellette dei politici, che hanno superato di gran lunga sia quelle sui carabinieri che quelle di Totti, vi racconto l'ultima.
L'altro giorno ho ricevuto una mail dal Salaria Sport Village, la palestra dove quel brav'uomo di Bertolaso si faceva curare la cervicale dalle addette all'attività ludico-ricreativa. Un tizio, presentandosi come amico di  un candidato PDL alla regione per Storace presidente, mi chiede "se possibile" di votarlo... l'amico suo.
Ho risposto che no, non è possibile, non lo voterò. Con estrema cordialità ho aggiunto che gradirei non essere più disturbata.
Certo, non mi si può chiedere proprio niente però eh! 


Sapete, io vivo a Roma e specialmente di questi tempi con le piogge frequenti, le buche, anzi le voragini si sprecano. Oggi me ne andavo in giro e  mentre osservavo questi vergognosi cartelloni dovevo schivarle continuamente per evitare di fracassare la macchina, evitando pure incidenti. Si perchè a volte ti trovi a dover decidere in un attimo: meglio sprofondare in un cratere o un frontale? Dunque, senza che andiamo a toccare altri argomenti sottintesi, ma invece di scrivere minchiate sui manifesti che tra l'altro ci costano, non potevate per esempio mettere in sicurezza le strade? Cioè fatti e non parole. Voi direte, e con quali soldi se ce li siamo mangiati tutti? Perciò avrei da suggerirvi l'unica frase con cui sareste apparsi onesti e credibili sui manifesti:

"Vota: a chi tocca non s'ingrugna, do' cojo cojo. Tanto noi intascamo e se la ridemo, litigamo in tv e poi annamo a magnà insieme, tu fai un piacere a me e io ne faccio uno a te (tra di noi e mai a voi). 
Questa, si ve sta bene (e ce pare de si) è la nostra politica, quindi vota per l'unico partito onesto: 
Daje Itaglia. Tutti (noi) a magnà e beve, tanto pagate voi!"

Miranda (devil) Milian


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