Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

giovedì 17 gennaio 2013

Le basi del progetto Amèlie e l'autolavaggio del cervello


Amélie sente di essere in totale armonia con sè stessa.
In quell'istante tutto è perfetto.
La mitezza del giorno, quel profumo nell'aria, il rumore tranquillo della città.
Inspira profondamente e la vita le appare semplice e limpida.
(Il favoloso mondo di Amèlie)
Alla luce di alcune letture interessanti cui mi sono dedicata di recente ho deciso di aprire un autolavaggio ... del cervello, cioè trasformo i pensieri dannosi mentre mi infondo quasi di continuo quelli piacevoli come fossero messaggi subliminali, me li confeziono per bene con ciò che mi serve e vai col tango.
Le letture non suggerivano di fare precisamente così ma mi hanno fortemente ispirata.
Un libro che ho gradito particolarmente, almeno in parte, è stato "Programmazione mentale" di Eldon Taylor, il sottotitolo è dal lavaggio del cervello al libero pensiero e qui infatti volevo arrivare, a questo libero pensiero che molto spesso s'illude di esser tale ma alla fine è sempre asservito, anche se per alcuni casi lo è meno che in altri. Per esempio il pensiero di un maniaco della tv che segue i quiz del pre serale con Carlo Conti, i programmi mediaset e le telenovelas di rete 4 è sicuramente più schiavizzato del mio, quanto meno io gioco a sgama il tranello e mi diverto ad individuare cosa vogliono farti credere, pensare e infine farti diventare. Ora non dico che il mio pensiero sia campione assoluto di libertà, perchè in fondo ci sono quelle piccole cose cui non desidero rinunciare e che se continuano a condizionarmi non mi disturbano affatto, tuttavia sono piuttosto innocue, anche se a volte un po' dispendiose, ma credo di essere abbastanza equilibrata. Mi rendo conto che essere libera, incondizionata, profonda e spirituale con una Gucci in spalla e fresche di ceretta può non essere facile ma non vedo perchè non debba essere possibile.
Mi sa che questa frase l'ho già scritta, se è così due sono le cose: uno, ci credo profondamente e due, sono rimbambita.
Come si evince da questi frivoli pensieri c'è sempre qualcosa che sfugge alla mia sorveglianza, ma almeno ci lavoro su e mi diverto pure. Ho sempre pensato che usarsi per sperimentare il comportamento  umano sia una figata e per me così è la vita, in continua crescita. Sperimentare, studiare continuamente, fallire, ripartire, godersi le vittorie e se queste dovessero essere consistenti tirarsela pure un po'. Ogni tanto nel laboratorio salta per aria qualcosa ma tutto può essere utile per rivedere e migliorare la pozione, insomma non bisogna sperare di arrivare troppo presto ad un punto morto dove ti siedi e hai raggiunto tutti gli obiettivi. Da una parte sembra ovvio ma guardate che è pieno di gente che ragiona così, che aspetta la manna dal cielo e non muove un passo per dargli una scrollata a 'sto cielo che magari poi la manna viene giù.

Mi sto togliendo di nuovo le catene che mi metto da sola e in effetti basta un attimo e tutto si stravolge. Che poi lo sapevo pure ma spesso a mettere in pratica ce ne vuole, poi mettiamoci che io sono un po' di coccio e la faccenda si complica. L'importante è che queste catene si spezzino perchè una volta libera sarà difficile che qualcuno riesca a richiudere i lucchetti, volando più in alto i bruttoni rimangono fregati e incollati rasoterra nelle loro bassezze e pure lo stress, che spesso mi procuro senza motivo lo lascio volentieri laggiù.
Tra il volare più in alto, magari un tot di metri sopra il cielo, e i lucchetti, ciò che mi viene in mente ora è agghiacciante ma fate finta di niente, come non detto!

Ci saranno sempre gli alti e bassi ma più ci si rafforza più gli alti avranno la possibilità di ridersela alla faccia dei bassi.
Intanto la prima settimana di sperimentazione del progetto sta finendo, lo stress è diminuito, i vestiti e le scarpe grazie ai saldi sono aumentati e io sono pure meno svampita, molto meno direi.

Domani scriverò un semplice elenco per riepilogare le fasi del progetto Amèlie, ammesso che a qualcuno freghi qualcosa, ma vi assicuro che è grandioso e ne sono piuttosto infervorata, soprattutto perchè nel metterlo in atto non bisogna dar retta a nessuno se non a sè stessi.

Miranda (devil) Milian
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