A Silvia.
(© copyright Giacomo Leopardi)
E' stato bello svegliarsi col rumore della pioggia in una giornata grigia e provare felicità perchè di lì a poco sarei andata a ciacchierare al bar figo sull'Appia Antica con l'amica che non vedo da un po'.
Stavamo quasi per cambiare location visto il tempo, invece era aperto, la veranda riparata e riscaldata e quel cornetto con la crema da paura.
Attorno a noi il panorama era suggestivo e poi eravamo da sole (dopo che l'attore gnocco se n'è andato via col suo cane) condizione ideale per una bella chiacchierata in sintonia, anche se bisognava quasi urlare visto il frastuono dovuto ai tuoni e alla pioggia. O meglio, io urlavo, mentre Silvia che fa la cantante e sa usare ovviamente la voce, è riuscita a mantenere un tono melodioso dall'inizio alla fine.
Mi sentivo talmente in un'altra dimensione che stavo quasi per comprare un souvenir a forma di vaso antico in vendita alla cassa per i turisti, poi mi sono ricordata che stavo a pochi minuti da casa quindi non era il caso di buttare soldi.
Il percorso dell'imparare a "lasciar andare" cio' che mi influenza negativamente (da me battezzato Progetto Amèlie) prosegue, e il beneficio grandioso consiste proprio nell'apertura, quindi nella miglior accoglienza che offro a tutto ciò che è bello, e per tutto intendo proprio ...TUTTO!
Carla
Prelibatezze ar baretto sull'Appia Antica |
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Oserei dire perfetto!
Un bacione.
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