Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

domenica 14 aprile 2013

C'è da aver paura in un campo di broccoli



Oggi mi sono cascate veramente le braccia.
Niente di nuovo o di sensazionale, diciamo che è come se avessi visto un'evidenziatura col pennarello giallo sulle parole popolo italiano. Si, va bene mica sono tutti così gli individui che ne fan parte tuttavia ce ne stanno troppi e questo è un dato di fatto.
Ma individui come?
Ecco, ora vi dico.
A via del Corso (centro di Roma) era parcheggiata una Ferrari e già basterebbe perchè in quella via NON si può parcheggiare ma sai com'è, col Ferrari e la grana puoi fare quel che ti pare anche ciò che è vietato a tutti gli altri cioè a tutti i possessori di macchine più o meno normali e soprattutto a quelli che di grana si e no che gli è rimasto quello da grattugiare sulla pasta. Sicuramente questo accade in molti posti ma possiamo stare certi che in Italia ti puoi proprio sbizzarrire quanto, come e dove vuoi.
Purtroppo come potete immaginare c'è dell'altro: un gruppo piuttosto nutrito di broccoli (che non è una verdura ma una sottospecie umana) inebetiti e a bocca aperta fotografavano e riprendevano la suddetta autovettura chi con l'iPad, chi con lo smartphone, chi con la fotocamera se non addirittura con la videocamera.
Passione per le macchine? Ma non ci credo neanche un po', rincretinimento bello e buono piuttosto. Come se io fotografassi la Birkin (borsa da migliaia di dollari) di un'altra o il marito figo sempre di un'altra.
Ma che vuol dire? Che ci fai poi con quella foto, che cavolo ci fai diamineeee?
Ma dove vogliamo andare, dove?
Rivoluzione, manifestazioni, tutti buoni a parlà al baretto, poi passa una Ferrari contromano e via con la lingua di fuori e la faccia da pesce lesso a scattare foto.

Continuando la passeggiata, poco dopo mi ritrovo davanti al banchetto del partito della Meloni, quella che parla tutta: ambè, cioè, anvedi ao' che riportava lo slogan: "verso il futuro senza paura". Beati loro che non hanno paura perchè a me invece ne sta salendo proprio tanta nel vedermi sempre più contornata dagli abitanti di broccolandia ma è pure ovvio che è proprio grazie a questi che gli ambè, cioè, anvedi ao'  hanno modo di raggiungere un certo potere. A loro la paura verrà solo quando si ritroveranno in un paese popolato da gente illuminata quindi per il momento possono dormire sonni tranquilli.
Agghiacciante, altro che Psycho.

Ora che ci penso in vacanza mi capita spesso di vedere i tizi che si fanno le foto davanti agli yacht ormeggiati nei vari porti turistici, c'è gente che prende il figlioletto, lo piazza davanti ad un megabarcone e mentre sorride a mo' di broccolo invitando il ragazzino a fare lo stesso -click- gli scatta la foto.
Poi se la rimireranno sicuramente durante le cene con gli amici davanti al maxischermo comprato a rate, quelle cene in cui ad un certo punto qualcuno seminando il terrore esclama: "ahh ti facciamo vedere le foto delle vacanze!" E tu vorresti morire all'istante o quantomeno sparire, perchè se prima ti ammollavano in mano l'album cartaceo che si poteva sfogliare con falso interesse sorvolando su molti mesti dettagli, ora con i dvd titolati e le musichette di sottofondo è dura svignarsela, te tocca guardà, con il sorrisetto stile broccolandia.

E si chiamano homo sapiens!








Ma sapiens de che?

Miranda (devil) Milian
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Francesca Giordanino ha detto...

Non solo "sapiens" ma neppure "homo" vale in questo caso.
Io direi "robot insapiens"....
:0)

Che ci vuoi fare?
L'Illuminazione costa cara.
Soprattutto di questi tempi.
Aspettiamo con fiducia gli sciami di asteroidi!
;0)

Francesca

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