Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

sabato 1 settembre 2012

Miranda e il blog del buonumore


Ieri sera ho rivisto Julie & Julia con la strepitosissima Meryl Streep.

A parte che è un bel film, mi piace poi vedere come la ragazza che interpreta la blogger diventa via via sempre più nota e quindi ricercata come autrice.

Non nascondo che, tanto per sognare, ogni tanto penso che sarebbe divertente se ciò accadesse, non so per esempio potrebbe essere allettante diventare la Sophie Kinsella italiana.
Visto che tra l'altro le mie mosse da maniaca dello shopping sono assai più strategiche rispetto alle buffe, simpatiche quanto assurde trovate di Becky Bloomwood, l'audace protagonista dei suoi celebri I love shopping.
Anzi inviterei Sophie (pseudonimo di Madeleine) a leggere il mio blog dove potrebbe trovare interessanti spunti per arricchire il suo personaggio, al fine di renderlo ancora più shophaolic.
A tal proposito dovrò provvedere presto alla sua traduzione in lingua inglese.

Sono vanitosa, non lo nego, ma mai in nessun caso presuntuosa, quindi non nutro tali aspettative e i motivi a riguardo sono tanti, primo tra i quali il fatto che non avrei tempo di scrivere.
E già detto questo...
Certo con la prospettiva di fare soldi, in effetti si potrebbe trovare un rimedio: potrei beneficiare di assistenti e quant'altro, magari all'occorrenza anche di ancelle.
Un altro motivo perchè ciò non potrà mai accadere è che sono lenta a scrivere.
Si: leggo rileggo, correggo, uno strazio.
Non credo che la prospettiva di un libro ogni dieci anni potrebbe essere un'idea.
Beh si, pessima, ma lo è.
Poi, ho scoperto come "bloggare" sia un piacevole hobby senza pretese, che mi ha aiutato addirittura ad uscire dall'attacco di panico.
Ne ho avuto uno solo ma ho impiegato sei mesi ad uscirne completamente, quindi il fatto che sia stato un caso isolato non ne sminuisce gli effetti.
Inoltre, fatto non trascurabile, di scrittrici italiane brave sul genere Kinsella (e spesso ancor più talentuose della stessa) ce ne sono già diverse, nessuno quindi credo, senta la mancanza dei miei ipotetici-patetici libri.
Sapere però che qualcuno li acquisterebbe o comunque li gradirebbe mi basta.
C'è da dire pure, che io sono seria e do molta importanza alla formazione, non vorrei fare come quelle che solo perchè hanno partecipato ad un concorso di miss qualcosa si sentono poi in dovere di rivendicare il diritto di fare le attrici.
Bisognerà pur studiare da qualche parte e partecipare a corsi e stages.
Dalla mia, come formazione ho all'attivo solo la seguente cosa: avevo nove come voto in italiano scritto e orale alle superiori e la prof era molto contenta di me.
Beh, mi sa che non basta!
Anche le basi come comica le ho impiantate all'epoca della scuola, visto che i miei professori, spesso non sapendo che pesci prendere, dicevano alla classe: "...se fate i bravi finiamo la lezione cinque minuti prima, così Carla ci farà le imitazioni!"
Come per magia nessuno più fiatava.
Adesso capisco quanto sia stata sfruttata, tuttavia era un segnale che avrei dovuto captare al volo, invece non ho mai intrapreso una carriera  che esaltasse queste mie, chiamiamole doti, se non per un brevissimo periodo in cui mi si presentò l'occasione di sostituire l'attrice della compagnia in cui ballavo.
In quell'occasione collaborai anche alla stesura dei testi, ci fu addirittura una soffiata e a Domenica In copiarono una mia battuta.
Il direttore artistico della compagnia si infuriò mentre io, ingenuamente, mi sentii fiera!
Del resto facevo lo stesso anche a scuola di danza. Le mie compagne di corso oggi mi raccontano quanto  avessi piacevolmente animato i camerini prima e dopo le lezioni, spesso e volentieri anche durante.
Pare che piombassi esuberante nello spogliatoio, munita del mio giubbetto di jeans pieno di spillette tra cui il trendissimo smile e da lì si iniziasse a ridere e a dar di matto.

Ma torniamo all'attività di blogger. Nel film che vi dicevo, la ragazza dà molta importanza al numero di commenti relativi ai post, e se io dovessi valutare questo elemento dovrei chiuderla qui. Vengo a conoscenza in altro modo dell'indice di gradimento del mio blog, quindi non ho nessuna smania circa questo argomento, non spingo e non incremento tale attività in nessun modo e insomma, mi piace scrivere, leggere altri blog che trovo interessanti che parlino di cucina, filosofia, quotidiano o chissà che altro non importa, la trovo in ogni caso un'attività piacevole.

Potrei pure guadagnarci, ma questo vorrebbe dire che all'apertura del mio blog ci si troverebbe davanti ad annunci pubblicitari e inserzioni di ogni tipo. Potrebbe accadere che nel mio spazio sul web quindi, vengano pubblicizzati prodotti di qualche ditta di cui non condivido i comportamenti per esempio. In questo caso sarebbe poco serio da parte mia, per non dire incoerente, quindi non credo proprio che lo farò mai.
Ah...comunque se un giorno, visitando il mio blog vi dovesse apparire la pubblicità  del poker on line, delle pasticche per diventare più fighi o peggio della Pellegrini che degusta pavesini o di Geppy Cucciari che si fa convincere dalla Marcuzzi ad ingurgitare quintali di yogurth, vuol dire che sono proprio caduta in disgrazia.
Quindi per favore, siate comprensivi!
Ancor più in disgrazia di me rimane comunque la Cucciari che da anni tenta di sgonfiarsi con activia, ma mi pare di capire, senza risultato.
Ho nominato già diversi prodotti e dovrei in effetti iniziare a pretendere un compenso, allora per annullare l'effetto pubblicità di detti articoli posso dire che quei biscotti che mangia la Pellegrini quando non nuota, cioè sempre d'ora in avanti, io li compro al discount che sono uguali, quanto agli yogurth sopracitati non li compro proprio, perchè se mi sgonfio un altro po' sparisco.
Consumo però i probiotici, sempre del discount simpaticamente ribattezzato con un nomignolo buffo da un signorotto alquanto confuso. E si perchè si chiamava Top dì, poi trasformato in Todis, questo non c'ha capito più niente, così parlando al cellulare disse che stava facendo la spesa al Tip e Top!
Ora per me questo è il suo insostituibile nome.

In questi giorni sto stravolgendo diverse cosette molto importanti nella mia vita, ma mi mancava Miranda, cioè me in azione sul blog del buonumore, come lo chiama l'amica che mi ha ispirato questo pseudonimo.
Ammetto che lo pseudonimo fa molto scrittore, anche se per finta.
Se devo giocare lo voglio fare in tutto e per tutto, del resto lo sottolineo sempre che per me il divertirsi è affare serio.

Per spiegare il perchè dello pseudonimo, riporto una piccola parte dell'intervista che concederò non appena mi verrà richiesta:

L'autrice ci accoglie nella terrazza della sua casa romana, ci offre un drink con stuzzichini e ci concede un po' del suo prezioso tempo.

-Carla, posso darle del tu?

-Ma certo, nessun problema!

- Ti ringrazio, allora inizierei subito. Perchè ti firmi Miranda Devil Milian?

-Beh è stata un'amica tempo fa, Angela (mamma di una sua allieva, perchè l'autrice è anche maestra di danza ndr) mi ha fatto notare quanto io sembri un mix tra Miranda Priestley de Il diavolo veste Prada (guarda caso personaggio interpretato ancora da Meryl Streep ndr) e Er Monnezza (Tomas Milian).

Insomma una tipa raffinata, autoritaria sul lavoro ma che se te ce deve mannà lo fa senza sinonimi o riserve di sorta.



Ora devo tornare ad urgenti lavori per l'inizio della mia attività, che qui si sta smuovendo di tutto e di più.

Grazie a tutti quelli che leggono i miei post.
Sappiate che rendete più divertente nonchè più gratificante il mio giocare a fare la scrittrice.

A presto...
Miranda Devil Milian
(Carla)
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