Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

sabato 21 aprile 2012

Un uovo al giorno, toglie il ministro di torno


Stavo spegnendo il computer quando sono incappata in un articolo che riferiva un increscioso fatto: a Torino alcuni individui, in parte studenti, hanno lanciato delle uova contro la rispettabile ministra Fornero.
Ma roba da matti, le hanno tirato uova di gallina anzichè di marmo!
Si, quelle belle, pesanti uova marmoree che si usano come soprammobili, generalmente variegate con striature rosate, marroncine o verdognole. Non ho mai capito come possa piacere alla gente adornare la casa con oggetti simili, boh, i gusti, tuttavia a lanciarle fanno male e dovrebbero zittire per un po' quindi sarebbero state perfette. Le Fabergè sono anche più grosse ma non ce le possiamo permettere, quindi...

Dunque, la signora ministra aveva pronunciato delle parole non proprio accettabili e nemmeno tanto comprensibili, le riporto tali e quali:
«Spesso nelle famiglie il desiderio di farsi la casa è forse più forte di costruire capitale umano a favore dei figli. Questa è una priorità da invertire. Lasciare la casa ai figli è importante ma quello che bisogna lasciare ai figli è una struttura della conoscenza e flessibilità mentale, una propensione al cambiamento che solo la formazione può dare. Qualche volta risulta anche da ricerche empiriche che, magari, anche per difficoltà finanziarie si sacrifica l'educazione dei figli pur di arrivare prima alla casa. La casa è un valore importante ma bisogna anche considerare le priorità».

Darei le capocciate al muro, ma come mai non c'avevo pensato prima? Ossessionata come sono dalla smania di comprare una casa alle mie figlie, avevo trascurato questi aspetti pedagogici direi fondamentali. La ministra ha avuto modo di dimostrare che non solo è sensibile e si commuove teneramente piangendo calde lacrimucce ma è anche un'ottima educatrice. Dovrebbe aprire un blog o un forum per mamme disperate, quelle che non sanno a chi dare i resti perchè si arrabbattano tra un lavoretto precario e l'altro, quando lo trovano, e non sanno dove lasciare i figli perchè all'asilo nido comunale col cavolo che glieli accettano (mica c'è posto per tutti) e quello privato è troppo costoso. Sono certa che avrebbe sagge parole di conforto anche per loro e che le spronerebbe a non lamentarsi e ad essere più risolutive.

La ministra ci invita a riflettere sulle priorità, allora io le vorrei umilmente spiegare che comprare casa ai figli non lo è, nemmeno nel più lontano immaginario, per una gran fetta della popolazione la quale ha, come urgenza primaria, il mangiare. Poi vorrei spiegare, sempre alla sensibile ministra, che investire nella formazione sarebbe meraviglioso, ma con tutti i tagli fatti alla scuola riesce molto difficile e dal momento che non mi pare i tecnici arrivati abbiano in programma di riparare il danno in alcun modo, continuo a non vedere un futuro roseo in questo settore per i nostri figli. Per finire la vorrei rassicurare circa la "flessibilità mentale" perchè molti ragazzi guardi che ce l'hanno. E' vero anche che molti altri invece, ancora subiscono i traumi della lobotomizzazione berlusconiana ad effetto prolungato, quindi le chiedo gentilmente di avere un po' di pazienza, sa com'è, passare dalla padella alla brace richiede un po' di tempo: un conto è rimbecillirsi davanti alla tv, un altro è cimentarsi in complesse riflessioni ispirate dalle vostre guide tecniche.

Devo dire che nonostante le rughe ha una bella faccia tosta, probabilmente le uova di marmo vi sarebbero rimbalzate. 
Anche Anna Magnani andava fiera delle sue rughe e si oppose ai truccatori che chiedevano se fosse il caso di celarle, ma era una grandissima attrice e i suoi pianti sullo schermo hanno fatto la storia del cinema italiano mentre quelli della ministra tecnica, fanno parte di questo nostro misero e vergognosissimo periodo storico.

Carla

 
Be First to Post Comment !

Custom Post Signature

Custom Post  Signature