Il blog che le amiche dicevano di leggere al mattino col caffè (chissà se lo faranno ancora)

giovedì 29 dicembre 2011

Compro una vocale


Possibile che quando scrivo poi controllo, leggo e rileggo ma solo dopo ore mi accorgo di aver perso una vocale di tanto in tanto?
Uffa!
E' una cosa che non sopporto e non sono nemmeno presbite!

Ma come? Proprio io, che amavo Dante da quando ero ragazzina, tanto che a scuola mi chiamavano Beatrice, io che ero la cocca della prof. di lettere la quale mi permetteva in esclusiva di tentare l'interpretazione dei versi della Divina Commedia prima ancora che li spiegasse.
Che poi c'azzeccavo pure e compiaciuta esclamava: Brava Di Toro!
Quanto mi gongolavo.

Io, che  mi beccavo nove in letteratura dalla De Martin Pinter, che presi nove e mezzo al tema di maturità sulla frase di Einstein*.
Io che dal professorone austero, spauracchio di tutta la facoltà, ottenni un 30 e lode all'esame di storia antica e lui, anzi egli, era uno che parlava a suon di gnoseologico, pleonastico e affini.
Per dire insomma che padroneggiava un linguaggio più che forbito e lo pretendeva anche.

Che delusione, proprio io che ho scritto alla Perugina perchè nel bigliettino dei Baci mi accorsi che avevano erroneamente attribuito a Dante il verso del Guinizzelli Al cor gentil rempaira sempre amore,
che nello specificar l'errore mi dilettai persino nel descrivere la scuola del Dolce Stil Novo.

Ricevetti in cambio della mia lezioncina una scatola di cioccolatini tartufati cosparsi di polvere di cacao.
Dopo il gradito dono mi buttai a capofitto nello scartare e quindi mangiare un numero considerevole di Baci per poter studiare al dettaglio tutti i messaggi nella speranza di trovare altri errori.
Non ne trovai più.

Salto le lettere proprio io che non sopporto le k, pertanto i vari km stai, ks vuoi, ti lovvo e altre odierne fusioni varie. Io che credo di essere una delle poche capaci di tenere testa ai complicatissimi giochi di parole di Remo!
Insomma ora, dopo tutto questo ambaradan che fa sembrare la situazione molto più tragica di quel che è, viene quasi da dire: "Ehhhh che sarà mai per una vocale sfuggita".
Sembra un nonnulla vero? Bene era l'effetto che volevo!

 

Mi rendo conto di aver fatto pubblicità esplicita e per niente occulta alla Perugina con la storia del Bacio e del bigliettino, ma ci tengo a precisare che oggi la Perugina-Nestlè non gode della mia simpatia, addirittura la boicotto per via dei comportamenti scorretti nei confronti dei lavoratori e delle pessime politiche di marketing adottate.
Inoltre, a seguito della mia perdizione avvenuta nel magico mondo delle cioccolaterie torinesi, 
una in particolare, la sottoscritta può affermare che messi a confronto con giacomette e gianduiotti fatti a mano, i Baci Perugina non sono nemmeno un granchè!
Così come la Nutella sparisce dinanzi ad un barattolo di cremosa gianduia artigianale, sempre originaria della città cui sono felice di dare il nome!

Carla Di Toro
oggi mi firmo necessariamente con nome e cognome!

*Che diavoleria internet, mi è venuto in mente di cercare i temi usciti nell'anno della mia maturità e...paf...ecco la traccia che scelsi:

Einstein, rivolgendosi ai giovani, disse loro: "Tenete bene a mente che le cose meravigliose che imparate a conoscere nella scuola sono opere di molte generazioni: sono state create in tutti i paesi della terra a prezzo di infiniti sforzi e dopo appassionato lavoro. Questa eredità è lasciata ora nelle vostre mani, perché possiate onorarla, arricchirla e un giorno trasmetterla ai vostri figli. E' così che noi, esseri mortali, diventiamo immortali mediante il nostro contributo al lavoro della collettività". Riflettete su questo appello a voi indirizzato. 

Emozionante rileggerla, non ho dimenticato nulla di quel giorno!

Sarebbe interessante riproporla, oggi.

Ah, ho riletto pure tutto il post lentamente e in balenese, credo di non aver omesso lettera alcuna!


 
"Alla ricerca di Nemo"
Doris (Carla Signoris) parla in balenese
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